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Originariamente inviata da Frank02
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Correttamente come hai detto, uso la CO2 per fertilizzare e vorrei risparmiare la co2 notturna che altrimenti sarebbe persa.
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Allora, IMHO, calcolerei l'eventuale durata del fotoperiodo "spento" e quanto ci mette la vasca a tornare in equilibrio con la CO2 atmosferica (questo quantifica lo "sbalzo" di pH).
Adesso, con KH 4 e pH 6,8 hai circa 22 mg/l di CO2.
Una volta spento l'impianto la CO2 disciolta decresce. La domanda è di quanto?
Se lo lasci spento, la CO2 disciolta si porta alla CO2 "naturalmente" presente in vasca (diciamo 5 - 6 mg/l, giusto per darci un numero plausibile), quindi pH tra 7.4 e 7.5 (da tabella: kH 4, pH 7.4 --> CO2 6 mg/l), e lo sbalzo conseguente è dato dal passare da pH 6.8 a pH 7.4.
Ovviamente se la superficie dell'acqua è ferma la CO2 scambiata nottetempo con l'atmosfera sarà minore e al mattino ci sarà della CO2 "residua" ancora in vasca (per dire un numero, al mattino potresti avere ancora 10 - 11 mg/l di CO2 disciolta, quindi pH 7.2). In questo caso lo sbalzo sarà da pH 6.8 a pH 7.2 (minore ma sempre elevato, IMHO).
Questo perché la CO2 "consumata" dalle piante è estrememente minoritaria rispetto a quella che la vasca perde in atmosfera attraverso la superficie.
Per questo motivo, nel caso uno voglia "risparmiare" CO2, consiglierei di migliorarne il discioglimento piuttosto che interromperne l'erogazione (oppure usare un pH controller, che la dosa SOLO quando serve).
Nel tuo caso, un buon diffusore (Askoll?) può aiutare a dosare meno bolle disciogliendo la stessa quantità di CO2. Oppure un reattore di CO2 (in cui una pompa discioglie attivamente la CO2, per cui con due - tre bolle/min hai lo stesso effetto che avresti dosandone 10 col normale diffusore).
Limitandosi ai diffusori passivi, dipende anche (e parecchio) dalla pressione di esercizio (anche per quello un impianto "vero" garantisce pressioni più costanti.