boxer
27-02-2007, 00:06
Ciao,
ho in acquario 6 discus, gli ultimi 2 presi sono piccoli e appena arrivati mangiavano, poi si sono fatti timidi e sono stati scacciati dagli altri...dopo 1 mese in queste condizioni i 2 sono dimagriti molto e ho notato feci bianche.
Allora li ho spostati in un'altra vasca e pensando ai flagellati ho alzato la temperatura a 32° e iniziato a somministrare flagyl, oggi sono 7 giorni di cura, ma la situazione non mi sembra migliorata, continuano a non mangiare e le feci sono ancora bianche.
I sintomi che ho notato sono:
feci bianche
non mangiano
ieri uno dei due muoveva una sola branchia, ma già oggi le muove entrambe
alcune volte vanno a strusciarsi con il corpo sulle piante
se non vengono disturbati nuotano tanquillamente in vasca
ora questi sintomi potrebbero indicare qualche altra malattia da curare in modo diverso rispetto al flagyl?
girando ho trovato questo:
Vermi della Pelle, delle Branchie e intestinali.
Flagellati e vermi possono coesistere nei casi più gravi, ma naturalmente non sono la stessa cosa.
Quando si localizzano nell’intestino però c’è il rischio che possano essere confusi con i primi.
Questi parassiti sono dotati di organi adesivi che permettono al detto organismo di attaccarsi alla pelle, alle branchie, all’intestino del pesce.
Una ‘semplicistica’ classificazione:
• Trematodi Monogeni
Possiamo distinguere fra i più comuni Gyrodactylus e Dactylogyrus, rispettivamente vermi delle branchie e della pelle. Si tratta di vermi con un ciclo vitale che richiede più ospiti intermedi. Sono ermafroditi, e quindi riescono, purtroppo,a riprodursi da soli; il singolo verme contiene organi genitali sia femminili che maschili.
Il ‘Gyro’ e' viviparo, mentre il Dactylo e' oviparo e genera larve ciliate, che si attaccano al pesce e, perdendo l'apparato ciliare, diventano vermi adulti. Dotati di un apparato “boccale”, si nutrono, una volta aggredito il soggetto di sangue, pezzi di pelle o delle branchie. Come per i flagellati un’infezione di questo tipo può essere ben tollerata da esemplari forti. Vi sono casi in cui gli stessi vermi aggrediscono prima branchie poi pelle o viceversa.
Sintomi – I sintomi più evidenti (nei casi di Gyrodactylus) sono il nuoto a scatti, continui sfregamenti agli arredi e al fondo; nei casi peggiori riscontriamo anche zone della pelle opache e sanguinolente, come da lesioni.
Nei casi di infezione da Dactylogyrus riscontriamo una respirazione accelerata, branchie arrossate e gonfie, a volte una può rimanere chiusa.
Se vedendo i nostri esemplari dovessimo accorgerci di una sintomatologia del genere non fasciamoci la testa; anche in questi casi una cura migliore dell’acqua e l’evitare il sovraffollamento delle vasche, per meglio combattere importanti fattori inquinanti (e nel contempo favorire la corretta ossigenazione dell’acqua), dà risultati positivi immediati.
Principio attivo – I vermi delle branchie sono difficili da debellare. Il problema consiste nel fatto che il principio attivo da utilizzare è molto forte e pericoloso anche per l’uomo (trattamenti a base di formalina). La soglia di intervento è molto ristretta fra uccidere il parassita e danneggiare irrimediabilmente il pesce. Esemplari forti di oltre 5 mesi tollerano meglio la presenza di questi parassiti. Il problema esiste nei Discus al di sotto di questa età.
• Trematodi Nematodi
Sono dei vermi che colpiscono gli organi interni (Intestino e nell’orifizio anale).
In acquario si osservano di rado pesci colpiti da questi parassiti, solitamente si tratta di pesci catturati in natura: sì avete capito bene penso agli scalari selvatici e i nostri amati wild.
Sintomi – Nei Discus o in altri Ciclidi, la sintomatologia più frequente è la comparsa di un comportamento nervoso e timido, che porta il pesce a rintanarsi in angoli protetti della vasca, assume una colorazione scura (non visibile nelle varietà Pidgeon Blood e incroci – possono però aumentare i “cd. melanofori”). E' spesso aggredito da altri pesci e messo da parte. La comparsa d'infezioni da vermi intestinali è comunemente accompagnata anche da una presenza massiccia di Flagellati. Il pesce a questo punto inizia a rifiutare il cibo, anche se accorre alla somministrazione. Inizia cosi un dimagrimento progressivo del pesce, che lo porta ad espellere feci biancastre gelatinose.
I casi più comuni appartengono al genere Capillaria.
I discus pesantemente colpiti sono molto magri, direi scavati, e notiamo il cd. dorso a “lama di coltello” addebitabile, appunto, al repentino dimagrimento, associato ad apatia e inappetenza.
Principio attivo – Per i nematodi si utilizza il Pyrantel (contenuto nel Nemex). E' importante dire che le feci bianche, sono dovute più alla presenza di vermi che non a quella di Flagellati. Esse contengono una grossa quantità di uova, che una volta fuori dal pesce possono essere facilmente ingerite anche da altri pesci, quindi la malattia è molto contagiosa. A questo punto un trattamento curativo va effettuato a tutti i pesci presenti in vasca e non solo al malato.
ho in acquario 6 discus, gli ultimi 2 presi sono piccoli e appena arrivati mangiavano, poi si sono fatti timidi e sono stati scacciati dagli altri...dopo 1 mese in queste condizioni i 2 sono dimagriti molto e ho notato feci bianche.
Allora li ho spostati in un'altra vasca e pensando ai flagellati ho alzato la temperatura a 32° e iniziato a somministrare flagyl, oggi sono 7 giorni di cura, ma la situazione non mi sembra migliorata, continuano a non mangiare e le feci sono ancora bianche.
I sintomi che ho notato sono:
feci bianche
non mangiano
ieri uno dei due muoveva una sola branchia, ma già oggi le muove entrambe
alcune volte vanno a strusciarsi con il corpo sulle piante
se non vengono disturbati nuotano tanquillamente in vasca
ora questi sintomi potrebbero indicare qualche altra malattia da curare in modo diverso rispetto al flagyl?
girando ho trovato questo:
Vermi della Pelle, delle Branchie e intestinali.
Flagellati e vermi possono coesistere nei casi più gravi, ma naturalmente non sono la stessa cosa.
Quando si localizzano nell’intestino però c’è il rischio che possano essere confusi con i primi.
Questi parassiti sono dotati di organi adesivi che permettono al detto organismo di attaccarsi alla pelle, alle branchie, all’intestino del pesce.
Una ‘semplicistica’ classificazione:
• Trematodi Monogeni
Possiamo distinguere fra i più comuni Gyrodactylus e Dactylogyrus, rispettivamente vermi delle branchie e della pelle. Si tratta di vermi con un ciclo vitale che richiede più ospiti intermedi. Sono ermafroditi, e quindi riescono, purtroppo,a riprodursi da soli; il singolo verme contiene organi genitali sia femminili che maschili.
Il ‘Gyro’ e' viviparo, mentre il Dactylo e' oviparo e genera larve ciliate, che si attaccano al pesce e, perdendo l'apparato ciliare, diventano vermi adulti. Dotati di un apparato “boccale”, si nutrono, una volta aggredito il soggetto di sangue, pezzi di pelle o delle branchie. Come per i flagellati un’infezione di questo tipo può essere ben tollerata da esemplari forti. Vi sono casi in cui gli stessi vermi aggrediscono prima branchie poi pelle o viceversa.
Sintomi – I sintomi più evidenti (nei casi di Gyrodactylus) sono il nuoto a scatti, continui sfregamenti agli arredi e al fondo; nei casi peggiori riscontriamo anche zone della pelle opache e sanguinolente, come da lesioni.
Nei casi di infezione da Dactylogyrus riscontriamo una respirazione accelerata, branchie arrossate e gonfie, a volte una può rimanere chiusa.
Se vedendo i nostri esemplari dovessimo accorgerci di una sintomatologia del genere non fasciamoci la testa; anche in questi casi una cura migliore dell’acqua e l’evitare il sovraffollamento delle vasche, per meglio combattere importanti fattori inquinanti (e nel contempo favorire la corretta ossigenazione dell’acqua), dà risultati positivi immediati.
Principio attivo – I vermi delle branchie sono difficili da debellare. Il problema consiste nel fatto che il principio attivo da utilizzare è molto forte e pericoloso anche per l’uomo (trattamenti a base di formalina). La soglia di intervento è molto ristretta fra uccidere il parassita e danneggiare irrimediabilmente il pesce. Esemplari forti di oltre 5 mesi tollerano meglio la presenza di questi parassiti. Il problema esiste nei Discus al di sotto di questa età.
• Trematodi Nematodi
Sono dei vermi che colpiscono gli organi interni (Intestino e nell’orifizio anale).
In acquario si osservano di rado pesci colpiti da questi parassiti, solitamente si tratta di pesci catturati in natura: sì avete capito bene penso agli scalari selvatici e i nostri amati wild.
Sintomi – Nei Discus o in altri Ciclidi, la sintomatologia più frequente è la comparsa di un comportamento nervoso e timido, che porta il pesce a rintanarsi in angoli protetti della vasca, assume una colorazione scura (non visibile nelle varietà Pidgeon Blood e incroci – possono però aumentare i “cd. melanofori”). E' spesso aggredito da altri pesci e messo da parte. La comparsa d'infezioni da vermi intestinali è comunemente accompagnata anche da una presenza massiccia di Flagellati. Il pesce a questo punto inizia a rifiutare il cibo, anche se accorre alla somministrazione. Inizia cosi un dimagrimento progressivo del pesce, che lo porta ad espellere feci biancastre gelatinose.
I casi più comuni appartengono al genere Capillaria.
I discus pesantemente colpiti sono molto magri, direi scavati, e notiamo il cd. dorso a “lama di coltello” addebitabile, appunto, al repentino dimagrimento, associato ad apatia e inappetenza.
Principio attivo – Per i nematodi si utilizza il Pyrantel (contenuto nel Nemex). E' importante dire che le feci bianche, sono dovute più alla presenza di vermi che non a quella di Flagellati. Esse contengono una grossa quantità di uova, che una volta fuori dal pesce possono essere facilmente ingerite anche da altri pesci, quindi la malattia è molto contagiosa. A questo punto un trattamento curativo va effettuato a tutti i pesci presenti in vasca e non solo al malato.