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Visualizza la versione completa : canolicchi in filtro esterno


OverTheFalls
06-01-2007, 20:32
Ciao, una domanda sul filtro esterno e sul circolo dell'acqua nello stesso.

Solitamente nei filtri interni a tasca, i materiali filtranti sono disposti, dal basso verso l'alto: CANOLICCHI-SPUGNA-LANA DI PERLON e nelle operazioni di pulizia di sciaqua la spugna e si cambia la lana mentre i canolicchi non vengono mai coinvolti in nessuna operazione di manutenzione come è logico che sia, ma nei filtri esterni come ci si deve comportare?
Vorrei prendere il tetra ex1200 ma mi sorgono dubbi per questa operazione visto che questa sequenza di materiali (tralasciando la disposizione di fabbrica) deve essere invertita in virtù del fatto che filtra dal basso verso l'alto.
Il pratiko 400 si comporta allo stesso modo?
Non esiste un filtro estrno che filtra dall'alto verso il basso in modo tale da lasciare sul fondo il cestello con i canolicchi per poterli non toccare mai e poi mai?
L'unica soluzione che "vedo" nel Tetra è quella di mettere acqua dell'acquario in un secchio e metterci dentro il cestello con i canolicchi, pulire gli altri strati, fare le opportune sostituzioni (se necessitano) e riporre il cestello dei canolicchi in cima al cilindro, così è come se non si toccassero, ma io ero abituato a lasciarli dentro la tasca senza mai toccarli per periodi inverecondi (ero abituato perchè al momento non ho vasche, ho in previsione di attivarne una passando a filtro esterno)

Gradirei i vostri pareri

OTF

Dodde92
06-01-2007, 21:33
se ne esiste uno nn lo so...cmq in fatto di manutenzione da quello ke ho capito i filtri esterni sono molti più scomodi...xò hanno lo stesso buoni vantaggi..

pepot
06-01-2007, 21:55
hai scritto che i cannolicchi sono sotto a tutto
nel mio i cannolicchi sono sopra a tutto

OverTheFalls
06-01-2007, 22:08
hai scritto che i cannolicchi sono sotto a tutto
nel mio i cannolicchi sono sopra a tutto

nei filtri interni di solito gli strati sono così:

lana perlon
spugna
canolicchi

dall'altro in basso, in manutenzione si opera solo sui primi 2 senza mai toccare gli ultimi

nei filtri esterni, lurkando in giro e volendo ricreare lo stesso passaggio (a mio avviso perfetto) si devono posizionare cosi:

canolicchi
spugna
lana perlon

ma in questo caso, avendo la praticità di poter fare manutenzione in spazi idonei a non sporcare casa si unisce il grande inconveniente di dover estrarre sempre il cestello dei canolicchi per operare sugli strati sottostanti, mettendo a rischio la carica batterica insediata in questi cilindri di ceramica.

Volevo solo sapere dagli utilizzatori di filtri esterni (ormai la stragrande maggioranza), nonchè esperti di gestione vasche, come si comportano in questo caso, come hanno stratificato i materiali e come fanno le pulizie del filtro senza danneggiare la flora batterica.

Mai avuto filtri esterni io, mi han sempre affascinato, ma sinchè non riesco a schiarire questi dubbi mi sa che resto sugli interni, non dimenticherò mai quel santo di negoziante che mi insegnò a strutturare il filtro in quel modo esortandomi a non toccare mai, anche per anni, lo strato di canolicchi.

Rinnovo la mia richiesta di pareri ed esperienza di voi acquariofili attivi e preparati.

OTF

GFONDA
07-01-2007, 00:06
Ci sono già stati molti topic che confrontano il Tetra (che poi ha la stessa disposizione dell'Eheim e delle maggior parte dei filtri esterni) e il Pratiko Askoll, che ha un sistema diverso che consente di pulire le spugne di prefiltraggio senza toccare i cestelli dei materiali biologici.
In linea di massima il filtro esterno si apre assai poco, soprattutto se il carico biologico della vasca non è eccessivo.
Io ho il Tetra 1200 su una vasca e il Pratiko 200 su un'altra. Entrambi li apro un paio di volte all'anno, per sostituire le spugne nel Pratiko (prefiltraggio) e l'ovatta del Tetra (ultimo comparto, il primo quando si apre il filtro), le resine Biotrop in entrambi.
Il Tetra l'ho caricato con materiali Dennerle: Chips per il cestello in basso, Perle per i due cestelli successivi, lana e biotrop nell'ultimo.

OverTheFalls
07-01-2007, 01:14
Ci sono già stati molti topic che confrontano il Tetra (che poi ha la stessa disposizione dell'Eheim e delle maggior parte dei filtri esterni) e il Pratiko Askoll, che ha un sistema diverso che consente di pulire le spugne di prefiltraggio senza toccare i cestelli dei materiali biologici.
In linea di massima il filtro esterno si apre assai poco, soprattutto se il carico biologico della vasca non è eccessivo.
Io ho il Tetra 1200 su una vasca e il Pratiko 200 su un'altra. Entrambi li apro un paio di volte all'anno, per sostituire le spugne nel Pratiko (prefiltraggio) e l'ovatta del Tetra (ultimo comparto, il primo quando si apre il filtro), le resine Biotrop in entrambi.
Il Tetra l'ho caricato con materiali Dennerle: Chips per il cestello in basso, Perle per i due cestelli successivi, lana e biotrop nell'ultimo.


Si infatti avrò sfogliato almeno 200 pagine di forum per leggere un pò di esperienze. L'idea che mi son fatto, confrontandola con l'aspetto economico dei soldi da sborsare mi fa propendere tra uno fra pratiko 400 o tetratec ex1200, tenuto conto che si occuperà del filtraggio di un juwel rio 240 (nel quale non so se eliminare il filtro in dotazione o lasciarlo li dov'è per utilizzarlo in altri modi, ma questo argomento lo tirerò fuori in altro post al momento opportuno).
Così di primo acchitto, essendo abituato alla stratificazione di materiali classica di un filtro interno credo propenderei per il pratiko 400, magari facendogli la modifica di cui si parla, mi metterei il cuore in pace perchè avrei la sensazione di avere la stessa struttura di un filtro interno, a livello manutentivo aprirei il coperchio, sostituirei lo strato di perlon e lo richiuderei con buona pace dei canolicchi che non toccherei mai.
A ragion del vero però, mettendo i materiali in questo modo la lana di perlon sporcandosi per prima ed avendo struttura fine, si rischia di intasare il flusso riducendo la portata del filtro con conseguente necessità di aprirlo più spesso che è poi l'esatto contrario del suo impiego progettuale.
Mi piace di più il tetratec ex 1200, non tanto per motivi estetici, ma perchè ha i tubi lisci, con i corrugati credo sia impossibile togliere la sporcizia dentro le ondulazioni.
Ma forse scrivendo questa risposta ed avendo le centinaia di post letti in testa la risposta sta arrivando da se, lo strato di canolicchi in basso del tetra serve per evitare gli intasi della lana di perlon e quindi consentirebbe di mettere mano al filtro una volta l'anno se non addirittura di meno.
Quindi, ricapitolando, sul tetra è giustificabile una stratificazione di questo tipo partendo, ovviamente, dal basso?

canolicchi in dotazione
spugna grossolana (quella blu)
canolicchi ultraporosi
canolicchi ultraporosi lasciando spazio per eventuale carbone
il tutto coperto dal suo foglietto di lana fine (o eventualmente lana di perlon)

Esorto ancora tutti a raccontarmi le vostre esperienze e darmi i vostri suggerimenti

OTF

GFONDA
07-01-2007, 01:25
Io ho un Cayman 110, più o meno le dimensioni del tuo.
I canolicchi in dotazione servono a poco: dovrebbero fare filtraggio biomeccanico grossolano, ma se vedi come si dispongono nel cestello (in pratica fanno un solo strato di cannolicchi accostati) noti che servono poco. Molto meglio i chips dennerle, o anche solo le due spugne in dotazione a riempire interamente il primo cestello.
Il problema intasamento è anche legato al tipo di acquario. Il mio comunque è abbastanza affollato e non ho mai avuto problemi di intasamento.
Il Pratiko funziona bene, anche senza modifica. E' solo un po' più delicato in ripartena dopo la manutenzione.

mark72
07-01-2007, 12:23
Io ho il tetra ex1200, e anche a me sarebbe piaciuto un sistema tipo i filtri interni che ritengo sia il migliore in fatto di manutenzione, ma x una questione di qualità prezzo ho preso il tetra in quanto aveva una pompa potente ed un prezzo contenuto. Sono pienamente soddisfatto del tetra in quanto ha una capienza di cestelli molto alta, entrano poco meno di 2 confezioni di cannolicchi ogni cestello, ed è molto silenzioso. Per la disposizione dei materiali ho messo partendo dal basso :
1° - cestello cannolicchi + spugna
2° - cestello cannolicchi
3° - cestello cannolicchi
4° - cestello cannolicchi + spugna

crg_it
08-01-2007, 14:46
Per mia personale esperienza, il sistema migliore di un filtro esterno, non e' a forma cilindrica, con stadi successivi dall'alto verso il basso, ma avere una vasca rettangolare suddivisa a settori, che poi tramite fori permettono passaggio dell'acqua.
Cio' consente di avere come nel mio 3 vasche quasi separate, e quindi di rimuovere perlon 1, spugne 2 o accedere eventualmente ai cannolichi 3 ,separatamente.
Anzi, dato che il passaggio avviene come nello schema, i cannolicchi rimangono sempre in acqua e si evitano maltrattamente ai fidati batteri

| 1 | 2 |
| | | 3 |
|______|___|

La praticita' e' indubbia, anche se aumenta lo spazio occupato .( in 8 mesi si e solo sedimentato un lieve strato di fango di 2 mm che prima di rimouvere, valutero' se possa essere comunque uno strato anaerobico e quindi con funzioni di denitratore ) .
Tra l altro ho aumentato il livello di cannolicchi portandolo quasi a 3 kg ed alcuni sono parzialmente emersi, ma credo che sia per i batteri comunque positivo

OverTheFalls
08-01-2007, 15:41
Per mia personale esperienza, il sistema migliore di un filtro esterno, non e' a forma cilindrica, con stadi successivi dall'alto verso il basso, ma avere una vasca rettangolare suddivisa a settori, che poi tramite fori permettono passaggio dell'acqua.
Cio' consente di avere come nel mio 3 vasche quasi separate, e quindi di rimuovere perlon 1, spugne 2 o accedere eventualmente ai cannolichi 3 ,separatamente.
Anzi, dato che il passaggio avviene come nello schema, i cannolicchi rimangono sempre in acqua e si evitano maltrattamente ai fidati batteri

| 1 | 2 |
| | | 3 |
|______|___|

La praticita' e' indubbia, anche se aumenta lo spazio occupato .( in 8 mesi si e solo sedimentato un lieve strato di fango di 2 mm che prima di rimouvere, valutero' se possa essere comunque uno strato anaerobico e quindi con funzioni di denitratore ) .
Tra l altro ho aumentato il livello di cannolicchi portandolo quasi a 3 kg ed alcuni sono parzialmente emersi, ma credo che sia per i batteri comunque positivoquindi se ho ben capito stai dalla mia parte, la stratificazione dei materiali filtranti del filtro interno classico a 3 tasche è ancora di gran lunga la migliore.
Però forse non ho capito bene come è strutturato il tuo filtro, è autocostruito presumo, lo stavo pensando anche io, se nel mobile inferiore ci metto dentro una vasca in plastica sui 15/20 litri e dentro gli faccio le 3 tasche con dei vetri posso accedere agli scomparti in maniera distinta. Soluzione biologicamente ottima, scomoda per la manutenzione, ma forse neanche, basta stoppare i tubi, prendere la vaschetta ed andare in bagno a fare ciò che necessita.

OTF

GFONDA
08-01-2007, 15:51
Per crg_it: Non ho capito lo schema, ma mi sembra la descrizione di una sump, usata per il marino. Se è collocata sotto l'acquario, ci sono i soliti problemi di dispersione della CO2. Se è allo stesso livello della vasca, esteticamente non deve essere il massimo.
Nella collocazione di mark72, i chilogrammi di canolicci sono quasi sei, quindi addirittura il doppio del tuo filtro a vasca.
Nel mio Tetra 1200 ho messo quattro chilogrammi di perle turbo, che occupano appena due dei quattro cestelli.
In linea di massima il filtraggio esterno dovrebbe essere dal basso verso l'alto, utilizzando in tal modo anche la gravità, che mantiene lo sporco verso il basso. Inoltre, se il carico biologico della vasca lo consente, non è da esagerare con la portata (che comunque in un filtro avviato è molto più bassa di quella dichiarata), in modo da favorire il filtraggio biologico.

crg_it
09-01-2007, 01:28
...dispersione Co2 risolta con impianto a zucchero e lievito e visto come hanno reagito le piante, non credo che il sump crei problemi di dispersione.

Si ho tutto autocostruito , dal sump, al denitratore,ai filtri ecc ecc di comprato c'e solo la vasca ( anzi...regalatami ) Il sump e' messo leggermente sotto al livello,direi dislivello di circa 25 cm , tanto dal troppo pieno dare un minimo di caduta ma non sotto alla vasca ,bensi nella dispensa accanto e i tubi passano in un foro del muro. Poi il tutto e' racchiuso in un mobiletto in legno ( il classico ikea da 50 euro ).

Ero stufo di filtri , di tutte le volte aprire tutto, allagare ,e staccare tubi,fermare la pompa ecc ecc ora che e' fatto a vasche continue, sostituisco il perlon , e lavo raramente le spugne. E la manutenzione puo' farmela chiunche....basta che leva il perlo e ne mette la stessa quantita .

Non capisco poi sinceramente perche noto spesso quasi un disprezzo in rapporto ad un marino.Se un impianto, e' ottimo per la filtrazione, che c'erntri se sia da marino o da dolce, o studiato e proposto per un tipo o un altro. Magari all inizio anche usare le spugne sintetica sembrava strano..mentre ora sembra strano non usarle.. L importante che sia utile per l equilibrio della vasca e che sia soddisfacente pe r praticita e manutenzione.

Che ne dite? sono le nostre singole esperienze e sperimentazioni che modificano le tecniche e l utilizzo dei materiali forse?

se uno negli anni 80 parlava di Co2, forse era preso per pazzo..a dirgli che poteva usare colla di pesce e lievito...rischiava di essere preso per un visionario.

Io per esempio non uso spugne liscie, cioe con i due lati dritti, ma le metto orizzontali, con il flusso nel mezzo usando quelle con il profilo superiore ad onde,l effetto e' duplice, nella fibra passa l acqua e i pochi fini sedimenti rimangono nella zona superiore ondulata. E chissa che non funzionino pure un pochino ,essendo a vista colonizzate a macchie da denitratore?

crg_it
09-01-2007, 01:37
quanto ai cannolicchi...credo che siano anche in proporzione a quanto debbano filtrare.
Per 3 guppy che bisogno ho di metterne 4kg ?

Ne ho di spazio ,che a vista posso aggiungerne almeno altri 4 barattoli da 1 kg , ma finora non ne vedo la necessita'.
quando aumentero gli ospiti , probabilmente ne aggiungero , aspettando che maturi lo strato precedente.
Anzi, voglio provare invece che con prodotti costosi a trovare alternative, a vista i tappi bianchi di bottiglia non sono poi cosi differenti da bio ball, e a quanto leggo anche l argilla espansa viene usata.
Il concetto e lo scopo ultimo e' avere tanta superfice da colonizzare, quindi qualsiasi superfice atossica va bene ,
Presumo sia solo per comodita di spazio che si propenda ad usare superfice estese, quando magari avendo un sump con uno spazio adeguato, invece di una cilindrino striminzito, alla fine il risultato non cambia.come dire...avere 100000000000000000000000 batteri in 10 bio ball che occupano pochi cm cubo o lo stesso numero in 100 tappi di bottiglia, ma che occupano il doppio....che cambia?


:-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-))

GFONDA
09-01-2007, 13:21
Approvo quasi tutto. Ovviamente il filtro esterno già pronto è appunto... pronto. In cinque minuti si monta e via, e costa quanto il solo mobile dell'Ikea, materiali compresi, lo colloghi dove vuoi.
Il filtraggio poi va rapportato al tipo di vasca. Nessun diprezzo per il marino, ma per gli amanti degli acquari di piante, tra i quali mi colloco, dopo che escogitiamo ogni sistema per non far increspare il pelo dell'acqua per ridurre lo scambio gassoso, pensare di fare precipitare l'acqua al piano di sotto, farla girare in un filtro aperto e magari a percolazione, per poi farla risalire con una pompa al piano di sopra...
Diverso ad esempio per un acquario di grossi pesci, dove il carico organico e la richiesta di ossigeno ben si conciliano con un sump.
D'accordo anche con la quantità dei canolicchi: sto pensando infatti di ridurne la quantità nel mio acquario più grande, quello con il Tetra, dove i nitrati con il passare dei mesi (e senza pulire il filtro), si stanno approssimando allo 0 (per l'esattezza il colore è intermedio tra 0 e 2,5 mg/l) nonostante sia troppo popolato e l'aggiunta di fertilizzanti contenenti nitrati.
Riguardo l'utilizzo di tappi al posto delle bioballs... beh, già non mi piacciono le bioballs (ora le ditte produttrici le indicano per il prefiltraggio biomeccanico e non più per il filtraggio biologico).

crg_it
11-01-2007, 01:00
...sulla praticita non discuto.
Rimane solo il piacere e la soddisfazione di aver fatto qualcosa di unico , mettendo a frutto le proprie esperienze..... che poi e' la stessa per aver fatto un bell acquario che funziona a dovere e gli ospiti gradiscono :-)) :-)) :-)) :-))

Poi forse bisogna considerare la praticita alla lunga...dopo averlo messo in funziona, per sostituire perlon ,non devo smontare nulla, lo levo e lo rimetto e pure le spugne

Il sump io l ho sigillato, credo che lo scambio ora sia minimo...valutero' il consiglio.
Quanto a rimuovere, io lascerei stare cosi come e' ora, se si e' creato un equilibrio, perche' effetturare mofiche che possano influenzarlo?

A me e bio..non piacciono .Ho cercato di capire come funzionano e il perche della forma e avendo trovato 50 tappi a 3 euro, mi chiedevo da buon genovese...perche non provare ad utilizzarli ?

Sinceramente non riesco a capire come possano filtrare insieme , se non che di per se e' un controsenso, se filtrano e vengono colonizzate , poi uno le deve pulire senno presumo ad un cenrto punto non trattaengono piu nulla e si intasa tutto...quindi o le si lascia sempre , oppure pulendole sidistrugge il biologico.( o forse suggeriscono di lavarle con l aqua dei cambi...ma che sbattone diventa? )

Per ora ho uno scomparto del sump libero...pensato per eventuali torba carbone , ecc... mi sa che appena aumentano gli ospiti valuto se inserirceli.

batblackonga
20-01-2007, 10:49
riprendo questo topic in quanto m'interessa particolarmente avendo un filtro esterno tetra 700. Devo dire che da quasi neofita a questo punto non ci capisco più niente: io ho il filtro caricato secondo la disposizione consigliata dalla tetra, ovvero (partendo dal basso) cannolicchi - bioballs - spugne - foglio di lana filtrante. Alcuni di voi però (non solo in questo topic ma anche in altri trovati sul forum), in base alla propria esperienza, sostengono che la corretta disposizione è esattamente l'inverso.
Io presto particolarmente attenzione ai vostri consigli che sono spesso utilissimi, ma contemporaneamente mi sembra strano che la Tetra (non proprio una novizia dell'acquaristica) progetti un filtro alla rovescia.
Come sta la faccenda? Qualcuno è in grado di dare ulteriori chiarimenti? Cannolicchi su o cannolicchi giù? #17

pepot
20-01-2007, 11:10
il mio filtro della ferplast ( http://www.ferplast.it/it/pagina_328798.html ) ha lo scomparto con i cannolicchi in alto.
nel mio caso, però, l'acqua viene aspirata e passando attraverso una intercapedine inizia il suo filtraggio dal basso e non dall'alto

GFONDA
20-01-2007, 21:16
La Tetra, casa storica dell'acquariologia leader nei mangimi, non sempre all'altezza in altri prodotti, ha fatto un ottimo filtro esterno.
Secondo me avrebbe fatto un'ottima cosa a non metterci dentro il materiale filtrante, a parte le spugne a misura.
Questo perché i cannolicchi della metà del primo scomparto non sono per il filtraggio biologico ma per quello meccanico grossolano (come chiaramente indicato dalla stessa Tetra). Sono di bassa qualità e troppo pochi per fare il loro dovere di trattenere lo sporco più grossolano. Consiglio di mettere nel primo cestello in basso i biochips Dennerle o le spugne nere in dotazione. In questo modo si ha un filtraggio biomeccanico che non si intaserà facilmente. Se ci mettiamo la lana o spugne troppo sottili, dovremo aprire spesso il filtro per pulire.
Non ritengo poi le bioballs il miglior substrato per un filtro biologico esterno. Nei due cestelli successivi (secondo e terzo dal basso), ci mettere il materiale biologico vero e proprio, ad esempio siporax, biomax o perle dennerle.
Nell'ultimo cestello invece il materiale filtrante fine: spugna fine o lana di perlon, con lo strato sottile bianco originale a chiudere superiormente il tutto.
Con questa disposizione io apro il filtro una volta ogni cinque-sei mesi (per cambiare il materiale biotrop che uso mettere tra il perlon all'ultimo cestello).

crg_it
22-01-2007, 15:33
Non so sei meglio su. o giu, a destra o sinistra, credo dipenda esclusivamente dalla struttura del filtro


secondo me il giusto psozionamento deve prevedere il fatto che meno si toccano e si spostano i cannolicchi, meno si influisce sui batteri che ospitano.
Per cui se la manutenzione dei filtri consente di non includerli negli spostamenti e nella manipolazione , ( con cambi repentini di tenore di ossigeno, acqua ecc ) credo sia tutto a vantaggio dell'acquario.

io li ho sempre posizionati in modo che x cambi di perlon o spugne , non si dovesse toccarli, e credo sia stato uno dei fattori influente nella stabilita' dei valori.

saluti
Gio

GFONDA
22-01-2007, 16:08
Se si ritiene importante separare la parte meccanica da quella biologica, alla maniera dei filtri interni (condizionati dalla loro inferiore capacità e potenza), conviene lasciare i filtri tipo Eheim e Tetra, e rivolgersi piuttosto ai Pratiko della Askoll, che consentono di estrarre le spugne del prefiltraggio senza toccare i canolicchi.