Visualizza la versione completa : Biotopi "Italiani" ?
daviduccio89
21-03-2017, 21:43
Salve a tutti , la mia è una domanda e spero che sia nella sezione corretta dato che si parla di presentazione vasche .
C'è qualcuno di voi che ha allestito un biotopo Italiano , un fiume o un lago in particolare ?
Sarei molto curioso ..
Grazie #28
Qualche video si trova su youtubbbe , ma cerco esperienze più "tecniche"
https://www.youtube.com/watch?v=lhL8K7VbhaY
Mattegenova
21-03-2017, 22:37
Io in gioventù qualche disastro l'ho fatto, ma seriamente mai.
Discussione interessante, vediamo cosa salta fuori.
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https://www.youtube.com/channel/UCH4_8-ZVMSxvjDrJHWr9Opg
Mi associo, grande discussione...
Avevo visto da qualche parte un biotopo ticino e un biotopo di un canale bolognese... non ricordo minimamente dove...
Ho un acquario vuoto e stavo pensando di fare un biotopo del Ticino dato che è abbastanza vicino a me
Sposto nella sezione corretta ;-)
Cercate nel web Andrea Perotti e il suo biotopo del Ticino.
È lui quello di cui parlavo, spettacolo puro
Mattegenova
21-03-2017, 23:44
Letta tutta, roba da Heiko Bleher nostrano, concepita nello stesso modo, prelevando tutto dal biotopo originale.
Molto ben fatto.
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https://www.youtube.com/channel/UCH4_8-ZVMSxvjDrJHWr9Opg
Letta tutta, roba da Heiko Bleher nostrano, concepita nello stesso modo, prelevando tutto dal biotopo originale.
Molto ben fatto.
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https://www.youtube.com/channel/UCH4_8-ZVMSxvjDrJHWr9Opg
Ecco, questa parte non mi piace molto.
Anche perché mi sa che è illegale
Qui sul forum c'era una esperienza analoga, ma fatta sotto il controllo della forestale, compresi i prelievi ma non riesco più a trovarla.
Beh, depinde da cosa prelevi in natura. C'era una discussione su una vasca di persici sole, ad esempio, il cui prelievo in natura non crea alcun problema. Oppure si possono usare piante in vendita che sono presenti anche nei nostri corsi d'acqua. Oppure fare un giro al fiume o al lago dopo un temporale e vedere se c'è qualche pezzo di pianta già strappato dal brutto tempo.
Diciamo che con una scelta oculata del punto e del metodo di raccolta si riesce anche a non far danno. Certo non raccogliere i nulla da una risorgiva (se non mi sbaglio sono considerate tutte luoghi protetti), ma da un canale di irrigazione non mi potrei grossi problemi. Ma ricordatevi che le nutrie sono troppo grosse per un riparium convenzionale. 😁
Poi il maggior problema sarà tenere bassa la temperatura in estate e l'acqua ricca di ossigeno, almeno in generale.
prelevando tutto dal biotopo originale.
se non ricordo male, l'autore della vasca ha scritto chiaramente che era illegale, ma lui ha potuto farlo perchè lavorava nel parco del Ticino, o qualcosa del genere, non ricordo esattamente.
era illegale perchè il Ticino è un parco.
quando pescavo, gli acquari "biotopo" con pesci di acqua fredda li ho sempre fatti, con i pesci catturati da me o da mio padre. Per chi ama le acque interne, è un must. A parte i persici sole, una volta avevo messo dentro le alborelle e le scardole. l'allestimento era tipo questo(che è sempre mio:-)) ):
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=2572&pictureid=17828
E' vero che il prelievo di sabbie dai fiumi è (quasi ovunque) vietato, ma si tratta di divieti fatti per impedire l'estrazione di tonnellate di materiale, non un secchio.
Ovviamente non sto istigando al "crimine" o al violare i regolamenti locali, ma ci sono, giuridicamente, sentenze di assoluzione in casi in cui il "prelievo" è fatto a scopo ludico (nel caso, ma vado a memoria, si trattava di un paio di secchi di sabbia per riempire la "aiuola della sabbia" di un parco giochi per bambini).
Credo che per gli acquari si possa anche parlare di "scopo ludico". In ogn caso un permesso a scopo di "osservazione scienntifica/educativa" credo non venga negato dalla forestale o dal comune di residenza. In ogni caso occhio perché 100 euro di multa non valgono la pena di fare un ricorso ma scocciano assai.
Dopodiché, la sabbia è sabbia anche se presa all'OBI.
Mattegenova
22-03-2017, 11:49
Ma Heiko avrà tutti i permessi del caso?
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https://www.youtube.com/channel/UCH4_8-ZVMSxvjDrJHWr9Opg
Ma Heiko avrà tutti i permessi del caso?
:-D
daviduccio89
22-03-2017, 15:43
Ringrazio tutti per le risposte ed il Moderatore per aver spostato il topic nella sezione corretta (ero indeciso tra questa sezione e la precedente ..ovviamente ho sbagliato :-)) ) .
Concordo quanto detto sulla legislazione di fiumi e sponde , c'è da stare attenti ma credo che una volta motivata la richiesta chi di competenza potrebbe anche concederci il permesso di prelevare qualcosina dall'ambiente .
Tornando all'argomento principale , gli acquari ormai si presentano nelle configurazioni più disparate, spero che qualcuno del forum si faccia avanti con il suo bel vascone da 1000lt Biotopo tricolore #22 .
Come specificato anche nel primo messaggio ,qualche video in rete si trova ma le spiegazioni latitano..se ricordo bene devo aver visto teeempo fa (chissà quanto) un video in rete che mostrava un acquario classico rettangolare sui 3 metri allestito in una taverna e contenente ..carpe !
Certo una specie alloctona , ma si avvicina perlomeno alla mia curiosa richiesta #70
Insomma nessun vascone con stormi di alborelle ,cavedani e qualche fario ? :-))
Ah no mi sa che la trota fario è intoccabile #07
Casomai il problema è che un acquario tematico europeo che rispetti appieno le esigenze dei pesci risulta (spesso) complicato. Dalla temperatura (molte specie gradiscono una elevata escursione termica tra estate e inverno e prediligono acque mediamente più fredde della temperatura di casa) alla grandezza di molte specie (una "semplice" carpa viene mezzo metro in pochi anni). Tenere come si deve un a trota è ancora più complicato. Si salvano alborelle e altri (pochi) pesci di taglia più piccola.
Anche il semplice carassio (che autoctono non è) starebbe meglio in laghetto che in casa in 100 lt (la dimensione "media" degli acquari italiani), almeno nella sua forma selvatica (a parte alcune vasche di appassionati del forum che lo tengono come si deve).
La fauna subtropicale è invece avvantaggiata dalle temperature di casa (parlando molto in generale, naturalmmente).
trote fario????
se hai una vasca da 1000 litri, è sicuramente più semplice ospitare carpe, che non trote... per tutta una serie di motivi legati alla fisiologia dei Salmonidi.
daviduccio89
22-03-2017, 23:14
In effetti un'ampia escursione termica è difficilmente riproducibile in casa , a meno di non voler sperperare denaro sulla bolletta della luce con sofisticati impianti di refrigeramento/riscaldamento temporizzati ,ma credo qui si sfori nella fantascienza :-)) .
Certo si potrebbero utilizzare zone "migliori" come annessi o dependance non riscaldate ,una taverna (come quella del video che ormai non riesco più a trovare #07 ) ..sto divagando con la mente .
Per le trote (fario) non è che sia impossibile l'allevamento , basta avere una pompa grossa come una turbina del Cern per garantire l'ossigenazione delle acque :-D .
Però quanto sarebbe bello uno stormo di tinche che pascolano nella melma di un acquarione ? aaah , meno banale dei classici Ciprinidi onnipresenti .
Insomma per ora solo sogni ed idee , si attendono biotopi Italiani !
Forse in ambito marino è molto più facile da trovare un biotopo del genere , ne ho viste molte di vasce a tema Mediterraneo .
PS : spulciando il web ho trovato questo sito http://www.cisba.eu/temi/18-fiumi/44-la-fauna-ittica-delle-acque-interne
.. le foto della fauna ittica locale sembrano prese proprio da acquari -! :-)
PPS: nonostante l'oscenità del video , segnalo ugualmente un vascone a tema Nazionale
https://www.youtube.com/watch?v=k41FPQCGTek
daviduccio89
12-05-2017, 16:23
Interessante questo documento scovato in rete
HfiFDn4DqFU
Mattegenova
12-05-2017, 19:51
Ciao, si potrebbe fare anche una vasca relativa ai "biotopi compromessi" o non so in quale altro modo chiamarli.
A fine estate scorsa sono andato in un lago della Liguria, nel parco dell'Antola (appennino ligure).
Questo invaso artificiale si trova in mezzo all'appennino Ligure a circa 800 metri di altitudine, dove non più di 20 anni fa andavo a pescare trote autoctone.
Durante la mia recente visita ho visto le seguenti specie:
Lepomis Gibbosus, Ameiurus Melas, Procambarus Clarkii
Ho fatto anche un breve video, ma vorrei tornare per fare di meglio e documentare lo scempio, sono sicuro che troverò altro...
https://youtu.be/Zc56OHO_fpo
E questo è un problema serio#36#Purtroppo noi umani siamo unici nel distruggere piu' o meno consapevolmente gli ecoambienti per i motivi piu' disparati(economici principalmente,ma non solo,anche la semplice stupidita' od ignoranza fanno danni enormi).Tra un po' in Italia i pesci per i nostri acquari li andremo a pescare invece di comprarli e sono sicuro che qualcuno pensera' "che figo" leggendo questa frase....!:-D,Di "biotopi compromessi"(e non mi riferisco solo alle acque) come ben definiti da Matteo, ormai siamo pieni e non mi sembra esista una "consapevolezza"di questo problema da parte di qualcuno,tranne rari casi puntualmente ignorati o archiviati come eco-terroristi.
P.S Tornando all'acquario di Andrea Perotti vi assicuro che ha prelevato i pesci ed i materiali dal Parco del Ticino dopo aver ottenuto i permessi (collaborava con l'ente).Conoscendo bene il suo pensiero al riguardo , la sua moralita' ,ed il suo "amore" per questo fiume (vi fa' immersioni e articoli a scopo divulgativo) non ho dubbi in proposito;-)
Mattegenova
14-05-2017, 21:56
Ciao, oggi ho fatto una gita con famiglia nel nostro entroterra, poi mi sono un po' addentrato per fare qualche ripresa.
Buona visione [emoji6]
Biotopi italiani, rio Cantalupo, Appennino ligure.
https://youtu.be/t15yMyA7OWI
https://www.facebook.com/IchthyoMM/
daviduccio89
15-05-2017, 22:26
Le specie alloctone per ovvie ragioni non rientrano nella casistica di "biotopi Italiani" , il problema in questo caso va ben oltre la vasca di un aquario . E' di natura principalmente etica ,grossa lacuna dei nostri tempi .
Le specie alloctone , per forza di cose robuste e prolifiche (non sopravviverebbero altrimenti) stanno creando danni enormi ai nostri ecosistemi ,quando ce ne accorgeremo sarà sempre troppo tardi .
Si parla di danni ambientali (tipo gli 'scavi' sugli argini dei gamberi della Louisiana) , completa o parziale estinzione della fauna ittica locale (ghiozzo,trota macrostigma) ,ibridazione tra specie autoctone e alloctone (incroci tra Ciprinidi),alterazione della piramide alimentare ed ancora molto altro .
Senza considerare l'inquinamento delle acque ,la riduzione dell'areale acquatico ,eutrofizzazione ,la modifica del corso dei fiumi che impedisce la risalita o la discesa dei migratori etc etc etc #12#12#12
A proposito di specie alloctone ,fa sorridere che siano i pescatori i primi a lamentarsi di questa situazione . Proprio la stessa categoria che ha causato in gran parte il problema .
Del resto i siluri dal Danubio non sono di certo arrivati qui via terra .Pessimo vizio l'ingordigia.
Tra i biotopi 'stuprati' noti ci sono molte segnalazioni in acque termali di Poecilidi correttamente ambientati ,soprattutto in zona Toscana . Esistono molti video a riguardo su internet .
Nel caso delle acque termali però non parlerei di biomi nostrani stravolti.
Si tratterebbe, pare, di ruscelli artificiali dai quali i pesci non possono fuoriuscire e diffondersi causa freddo invernale.
Sono più degli "zoo" naturali.
Esiste sempre l'ipotetico problema di eventuali patogeni dispersi nell'ambiente, ma del resto anche noi buttiamo l'acqua dei cambi nel gabinetto senza avere un sistema di "sterilizzazione"...
Queste sorgenti termali, a IMHO, possono diventare un esempio di come un ecosistema venga colonizzato e "inselvatichito" da specie domestiche ri-diventate selvatiche (con tutte le mutazioni del fenotipo eventualmente indotte dall'ambiente).
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A proposito di specie alloctone ,fa sorridere che siano i pescatori i primi a lamentarsi di questa situazione . Proprio la stessa categoria che ha causato in gran parte il problema .
Del resto i siluri dal Danubio non sono di certo arrivati qui via terra .Pessimo vizio l'ingordigia
per onestà, da ex-pescatore "pentito" non posso che darti ragione.. i pescatori sportivi hanno delle grosse colpe. io ho deciso di non pescare più, per vari motivi, e ho venduto tutta l'attrezzatura.
comunque per allestire un acquario "biotopo nostrano" , alla fine distinguere tra specie autoctone e alloctone ha forse poco senso. le cosiddette specie "alloctone" ormai sono una realtà consolidata da decenni e sono parte integrante dei nostri ecosistemi (credo irreversibilmente purtroppo). se si sono diffuse, vuol dire che sono specie molto adattabili e "vincenti" dal punto di vista biologico-evolutivo. Se fossero state più delicate e meno adattabili, non si sarebbero diffuse così tanto. oggi quando si parla di biotopi italiani, è inevitabile annoverare anche queste specie, che fanno parte della nostra fauna ittica a tutti gli effetti. ovviamente l'uomo ha delle grosse colpe in tutto ciò, ma questo è un altro discorso. io qui parlo solo di acquari "nostrani", cioè di fare acquari con pesci dei nostri laghi o fiumi, presenti attualmente nelle nostre acque interne. indipendentemente se sono alloctone o autoctone. quello che voglio dire è che, secondo me, un acquario "nostrano" o acquario "biotopo italiano" è tale anche se ci metto specie "alloctone".
Per esempio forse è anacronistico considerare ancora alloctono il persico sole, quando ormai è parte integrante dei nostri laghi/stagni da molti decenni. un acquario con Lepomis gibbosus è uno dei migliori acquari che uno possa fare, sono pesci davvero bellissimi!!
20 anni fa ci si meravigliava di pescare le bréme o le gardòn nei laghi o nei fiumi del Nord Italia, oggi invece è l'assoluta normalità. non sto dicendo che sia un bene, sto solo dicendo che ormai è "normale" per i pescatori prendere questi pesci, che 30 anni fa non c'erano.
quindi se uno vuole fare un acquario "biotopo", ha poca importanza che tipo di pesci mette nel suo acquario. basta che siano pesci catturati in natura in quel preciso luogo in Italia.
se mio padre (che pesca ancora) riesce a catturarmi una ventina di vaironi nel torrente vicino a casa mia, allestirò un acquario di soli vaironi, che poi verranno riportati nel loro ambiente prima dell'inverno o subito dopo l'inverno. mi piacerebbe riuscire a fare questa cosa. intanto sto preparando la vasca.
daviduccio89
23-05-2017, 17:12
Nel caso delle acque termali però non parlerei di biomi nostrani stravolti.
Si tratterebbe, pare, di ruscelli artificiali dai quali i pesci non possono fuoriuscire e diffondersi causa freddo invernale.
Sono più degli "zoo" naturali.
Esiste sempre l'ipotetico problema di eventuali patogeni dispersi nell'ambiente, ma del resto anche noi buttiamo l'acqua dei cambi nel gabinetto senza avere un sistema di "sterilizzazione"...
Queste sorgenti termali, a IMHO, possono diventare un esempio di come un ecosistema venga colonizzato e "inselvatichito" da specie domestiche ri-diventate selvatiche (con tutte le mutazioni del fenotipo eventualmente indotte dall'ambiente).
Beh comunque in parte "stravolti" , se con questa parola si intende l'intervento umano.
Qualche Poecilide sarà stato liberato sconsideratamente in fiumi o laghi nostrani e probabilmente non è sopravvissuto (forse solo il periodo estivo),qualche altro Poecilide sarà stato più "fortunato" quando lo sconsiderato elemento ha deciso di liberarli in una sorgente termale..
Giustamente hai fatto notare che si tratta di zone molto ristrette che garantiranno il contenimento naturale di queste specie alloctone ,che al di fuori delle miti acque termali non sopravviverebbero a lungo . Personalmente avrei preferito non ci fossero nemmeno in quelle acque ,anche perchè non si tratta di qualche esperimento scientifico ma semplice mancanza di buon senso ed approssimazione .
Come detto anche prima , chissà quali e quanti pesci esotici sono stati 'liberati' in acque nostrane senza che nessuno lo sapesse , per fortuna ( o purtroppo a seconda di come la si veda) la selezione naturale ha fatto il suo corso .
Se avete sbirciato qualche video di Poecilidi in villeggiatura termale nostrana , avrete notato un interessante regressione al fenotipo ancestrale .. certi colori forti in natura non sono consigliabili :-)
per onestà, da ex-pescatore "pentito" non posso che darti ragione.. i pescatori sportivi hanno delle grosse colpe. io ho deciso di non pescare più, per vari motivi, e ho venduto tutta l'attrezzatura.
comunque per allestire un acquario "biotopo nostrano" , alla fine distinguere tra specie autoctone e alloctone ha forse poco senso. le cosiddette specie "alloctone" ormai sono una realtà consolidata da decenni e sono parte integrante dei nostri ecosistemi (credo irreversibilmente purtroppo). se si sono diffuse, vuol dire che sono specie molto adattabili e "vincenti" dal punto di vista biologico-evolutivo. Se fossero state più delicate e meno adattabili, non si sarebbero diffuse così tanto. oggi quando si parla di biotopi italiani, è inevitabile annoverare anche queste specie, che fanno parte della nostra fauna ittica a tutti gli effetti. ovviamente l'uomo ha delle grosse colpe in tutto ciò, ma questo è un altro discorso. io qui parlo solo di acquari "nostrani", cioè di fare acquari con pesci dei nostri laghi o fiumi, presenti attualmente nelle nostre acque interne. indipendentemente se sono alloctone o autoctone. quello che voglio dire è che, secondo me, un acquario "nostrano" o acquario "biotopo italiano" è tale anche se ci metto specie "alloctone".
Per esempio forse è anacronistico considerare ancora alloctono il persico sole, quando ormai è parte integrante dei nostri laghi/stagni da molti decenni. un acquario con Lepomis gibbosus è uno dei migliori acquari che uno possa fare, sono pesci davvero bellissimi!!
20 anni fa ci si meravigliava di pescare le bréme o le gardòn nei laghi o nei fiumi del Nord Italia, oggi invece è l'assoluta normalità. non sto dicendo che sia un bene, sto solo dicendo che ormai è "normale" per i pescatori prendere questi pesci, che 30 anni fa non c'erano.
quindi se uno vuole fare un acquario "biotopo", ha poca importanza che tipo di pesci mette nel suo acquario. basta che siano pesci catturati in natura in quel preciso luogo in Italia.
se mio padre (che pesca ancora) riesce a catturarmi una ventina di vaironi nel torrente vicino a casa mia, allestirò un acquario di soli vaironi, che poi verranno riportati nel loro ambiente prima dell'inverno o subito dopo l'inverno. mi piacerebbe riuscire a fare questa cosa. intanto sto preparando la vasca.
Ho scritto anche io da pescatore "pentito" ,anche se pentito forse non è la parola adatta . Per tanti anni ho frequentato l'ambiente dei pescatori da cava/laghetto/fiume e mi sono convinto che quasi tutti ponevano il loro successo personale prima della salvaguardia dell'ecosistema . Una grossa cattura da raccontare valeva sempre di più del buon senso..gli esempi si sprecano .
Analoga senza allontanarci troppo la situazione dei cacciatori : i cinghiali qualche decina di anni fa erano stati quasi sterminati ? Che si fa si ferma la caccia (fermo biologico) ? Macchè ,si introduce il cinghiale ungherese , che è più grosso ed ha ritmi di riproduzione simili ai maiali . Fine della storia ,ora siamo invasi dai cinghiali (meticci per inciso anche loro, le ibridazioni e gli incroci non perdonano) con tutti i problemi del caso , nonostante si sia arrivati anche agli abbattimenti controllati .
Questo per dire che pescatori e cacciatori sono accomunati dal "celolunghismo" estremo ,non importa come ,basta ostentare la preda più grossa .
Tornando alle acque interne ..
La selezione naturale ha fatto in modo che le specie più robuste siano sopravvissute ; caratteristica delle specie molto robuste (ergo invasive) è che sono anche molto prolifiche #24 !
L'idea iniziale era quella di vedere un acquario dolce 100% nostrano , senza nessuna specie alloctona , anche se assimilata da decenni nel nostro ecosistema. Un modo per dire "così era una volta" .. se ora questa frase ci fa sorridere , tra qualche decennio di questo passo una vasca del genere potrebbe essere solo un lontano ricordo .
Ovvio , non tutte le specie alloctone sono distruttive , ma alterano in maniera più o meno grave il nostro ecosistema : un mostro/spazzino come il siluro (che ingoia come gli squali tutto quello che trova a tiro) è di sicuro una minaccia ben più grande di un innocuo persico sole , la cui unica colpa è solo quella di essere troppo prolifico .
Il siluro non solo è un predatore classico ,ma nelle nostre acque in età adulta è un predatore apicale , il che vuol dire che l'unica minaccia per la sua incolumità viene esclusivamente dai suoi simili ,null'altro .
Una caratteristica dei predatori apicali è che in un determinato ambiente per forza di cose non devono essere molto numerosi,ma ahimè non è questo il caso del siluro .
Se in grossi laghi o fiumi questo problema è meno avvertibile , in fiumi o laghi minori il fenomeno è evidente : un siluro distruggerà e ingoierà tutto quello che trova (rane,piccoli uccelli ,uova ,pesci di dimensioni inferiore alla sua ..ovvero praticamente tutti) e quando nel poco areale sarà sparito tutto , inizierà a diventare cannibale .
Se ricordo bene ogni giorno un siluro ingurgita qualcosa come il 10% del suo peso ..fatevi due conti #07
Certo ,anche un nostranissimo luccio è un predatore tremendo , peccato che l'esocide abbia ritmi di crescita molto più blandi di questo alloctono dal grande Danubio ..e che se non abbastanza adulto e furbo finisce per comparire nel menu del siluro .
Tra i tanti video visti sulle acque interne Italiane, ce n'era uno particolarmente drammatico ..un sommozzatore che effettuava riprese subacquee nel lago vicino casa sua , constatò analizzando le varie riprese negli anni come fossero sparite tante specie e rarefatte altre , per lasciare il posto a solitari e massicci siluri . Il tutto in una dozzina di anni o poco più.
Insomma , per qualche specie alloctona c'è davvero da stare in pensiero #12
Mattegenova
24-05-2017, 13:13
Ciao, Domenica scorsa sono tornato al Brugneto per un picnic, ho fatto qualche ripresa ed ho notato che il lago è in buona salute (l'invaso è comunque all'interno del parco dell'Antola), ho notato che le specie ittiche autoctone sono ben presenti, anche dopo un confronto con alcuni pescatori locali.
Il video è breve ma il paesaggio è a mio avviso molto bello, classico appenninico.
https://youtu.be/RhT0_xtG_0w
Ecco, un acquario di quelle dimensioni mi piacerebbe ☺
Lo scorcio dell'affluente è bellissimo.
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Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it |