Johnny Brillo
02-03-2014, 13:24
Avevo già aperto in passato un topic uguale, ma è andato perso nel famigerato blackout del forum.
Visto che ho un pò di tempo a disposizione vi ripropongo uno stralcio del libro: Piante d'Acquario di Christel Kasselmann. Se ci dovesse essere un altro blackout scordatevi che mi metto a riscrivere tutto. #18
Nel libro vengono descritti alcuni biotopi e le piante presenti in essi. Tra questi c'è anche un paragrafo dedicato proprio i laghi Malawi e Tanganica. Io l'ho trovato molto interessante anche perchè pensavo che in questi laghi, oltre a della Vallisneria, non ci fosse altro. E invece...
Sottolineo che non è farina del mio sacco, ma visto che il libro non è più in stampa da diversi anni, almeno nella versione italiana, ho pensato che fosse un peccato che queste informazioni non fossero fruibili da chi ama questi biotopi.
Buona lettura!
I laghi della fossa tettonica dell'Africa orientale: laghi Malawi e Tanganica
I due laghi dell'Africa orientale Malawi e Tanganica rappresentano con i loro Ciclidi variopinti un paradiso ittico per gli acquariofili. La seguente descrizione di vari biotopi e l'elenco delle piante acquatiche raccolte dall'autricenei due laghi dimostrano che - al contrario di quanto si pensa comunemente - anche qui le popolazioni di piante non sono affatto rare. Tuttavia, nonostante le dimensioni dei laghi, il numero di specie è basso.
Dati ecologici sui laghi Malawi e Tanganica
I laghi Malawi e Tanganica si trovano nella fossa tettonica dell'Africa orientale. Le loro zone di ripa sono caratterizzate da imponenti coste ripide nonché da zone rocciose, ciottolose, di canneti e sabbiose. Nel corso dell'evoluzione in queste aree ecologicamente differenti si sono formate biocenosi diverse. I biotopi più interessanti per gli appassionati di Ciclidi dei laghi Malawi e Tanganica si trovano nel litorale roccioso e ciottoloso. Siccome qui però il materiale di fondo non è adatto alle piante acquatiche superiori e anche alle piante che fluttuano liberamente nell'acqua non sono in grado di resistere al forte moto ondoso, talvolta paragonabile ai frangenti sulle coste del mare, in questi interessanti biotopi di pesci non crescono piante acquatiche. Biotopi con vegetazione si trovano nella regione intermedia tra zona ciottolosa e zona sabbiosa, vale a dire ovunque la corrente dell'acqua non è molto forte, per esempio in insenature tranquille e dove le piante trovano sufficiente sostegno nel materiale di fondo.
Per via delle particolari condizioni ecologiche, cioè dei valori estremi per un'acqua tropicale, del movimento dell'acqua e del moto ondoso intensi nonché della notevole profondità, nei laghi ha avuto luogo una selezione efficace. Sono potute sopravvivere soltanto le specie particolarmente specializzate oppure molto adattabili e resistenti.
Fitocenosi
L'unica pianta galleggiante nei laghi della fossa tettonica è la ben nota Pistia stratiotes. Tuttavia cresce evidentemente solo nei punti in cui insenature e isole forniscono sufficiente protezione dal moto ondoso. Ma anche qui non trova condizioni di vita ideali per via dei frangenti non riesce a propagarsi in massa come si osserva nelle zone paludose. Tutte le altre piante dei laghi Tanganica e Malawi crescono esclusivamente sommerse e sono radicate nel fondale oppure fluttuano sopra il fondo.
Sia nel lago Tanganica sia nel lago Malawi si trovano più spesso popolazioni di Vallisneria spiralis var. denseserrulata. I luoghi di ritrovamento delle Vallisneria sono situati nella zona sabbiosa nonché nella zona di passaggio verso la zona ciottolosa o rocciosa. Le piante crescono a una profondità dell'acqua di 0,5 - 4 m (di rado anche fino a 6 m) e sono saldamente radicate nel fondo sabbioso. Si trovano sia protette tra sassi sia in insenature sabbiose aperte, le cui spiagge dopo una tempesta sono spesso ricoperte di grandi quantità di foglie strappate di Vallisneria.Rispetto agli esemplari di Vallisneria spiralis che si coltivano in acquario, questa piante hanno foglie molto dure, peculiarità da ricondurre presumibilmente al chimismo estremo dell'acqua dei due laghi. Gli esemplari portati a casa hanno poi sviluppato in acquario foglie tenere come le piante note in acquariofilia, a dimostrazione che V. spiralis reagisce in modo molto variabile nell'habitus a diversi fattori ambientali e che si tratta di una specie piuttosto adattabile e resistente.
Altre due specie molto frequenti nei laghi Malawi e Tanganica sono Ceratophyllum demersum e Myriophyllum spicatum. Tra tutte le piante diffuse nei laghi la prima penetra più in profondità: popolazioni di questa specie crescono fino a 10 m di profondità, mentre Myriophyllum spicatum si rinviene appena fino a una profondità di circa 3 m. Le due specie crescono spesso insieme in gruppi compatti, evidentamente senza che si ostacolino nella crescita. Particolarmente curiosi in entrambe le spcie gli internodi corti e la struttura fogliare dura, già citata per Vallisneria spiralis; queste caratteristiche conferiscono alle specie un aspetto del tutto diverso dalle piante in coltura. I getti di Ceratophyllum demersum denotano negli habitat naturali una crescita molto folta. Siccome la loro compattezza evidentemente è maggiore che nelle piante in coltura, non fluttuano liberamente nell'acqua o in superficie, dove sarebbero esposti a un forte moto ondoso e presto deperirebbero, ma scendono sul fondo, dove il movimento dell'acqua è minore. Che l'aspetto insolito delle piante fosse una conseguenza dell'adattamento a particolari condizioni nel biotopo è risultato evidente quando i getti portati a casa in breve si comportavano come le note piante coltivate, galleggiando in acquario alla superficie dell'acqua.
Tra le specie frequenti nei laghi Malawi e Tanganica vanno menzionati anche: Potamogeton pectinatus e P. schweinfurthii. Entrambi spesso vivono in comunità oppure sovente formano vere e proprie praterie subacquee insieme alle specie citate precedentemente. Evidentemente i Potamogeton colonizzano all'incirca la stessa nicchia ecologica.
Come biotopi vengono preferite insenature sabbiose riparate oppure la zona intermedia tra zona ciottolosa e zona sabbiosa. Sulla costa aperta, invece, le piante sembrano mancare del tutto per via della scarsa resistenza ai frangenti. Entrambe le specie vivono a profondità dell'acqua tra 0,5 e 4 m circa. Le foglie di Potamogeton pectinatus sono larghe appena 1 mm e risultano molto dure; anche in questo caso si tratta evidentemente di una forma di adattamento al forte movimento dell'acqua. Potamogeton schweinfurthii, con fusti lunghi fino a 3,5 m, è la pianta più lunga nei laghi. Anche in questa specie saltano all'occhio le lamine fogliari dure e grezze. Degni di nota in Potamogeton pectinatus e P. schweinfurthii i depositi di calcare sulle foglie, da ricondurre ai valori estremi dell'acqua nel lago.
Particolarmente interessante anche la scoperta di Hydrilla verticillata nella Ndole Bay, nel lago Tanganica meridionale. Qui la pianta forma popolazioni numerose e molto intricate nella zona sabbiosa, dove radicano nel fondale a una profondità di circa 1 m e arrivano fino in prossimità della superficie dell'acqua. La specie è ben nota in acquariofilia, tuttavia l'habitus delle piante proveniente dal lago Tanganica differisce notevolmente da quello delle piante di coltura note con questo nome. L'autrice ha trovato in sintonia con Hydrilla verticillata nella Ndole Bay Najas horrida, una pianta molto appariscente per l'habitus piuttosto singolare. Nel lago Malawi è stato scoperto un luogo di ritrovamento con popolazioni intricate di Najas marina ssp. armata nella zona dei canneti nei dintorni di Monkey Bay. Benché Hydrilla verticillata, Najas horrida e N. marina ssp. armata siano relativamente rare nei laghi, sembrano comunque essere piuttosto diffuse in quest'area.
In tutte le piante acquatiche che crescono nei laghi Malawi e Tanganica salta all'occhio la struttura dura delle foglie e dei fusti, da interpretare come adattamento alle condizioni ecologiche particolari.
Mentre nei due laghi vivono numerose specie endemiche di Ciclidi, non vi crescono specie endemiche di piante acquatiche, ma soltanto specie che grazie alla loro adattabilità hanno trovato un'amplissima diffusione.
Fonte: Piante d'Acquario di Christel kasselmann. 1999 Primaris. Prima edizione italiana basata sulla seconda edizione tedesca.
Visto che ho un pò di tempo a disposizione vi ripropongo uno stralcio del libro: Piante d'Acquario di Christel Kasselmann. Se ci dovesse essere un altro blackout scordatevi che mi metto a riscrivere tutto. #18
Nel libro vengono descritti alcuni biotopi e le piante presenti in essi. Tra questi c'è anche un paragrafo dedicato proprio i laghi Malawi e Tanganica. Io l'ho trovato molto interessante anche perchè pensavo che in questi laghi, oltre a della Vallisneria, non ci fosse altro. E invece...
Sottolineo che non è farina del mio sacco, ma visto che il libro non è più in stampa da diversi anni, almeno nella versione italiana, ho pensato che fosse un peccato che queste informazioni non fossero fruibili da chi ama questi biotopi.
Buona lettura!
I laghi della fossa tettonica dell'Africa orientale: laghi Malawi e Tanganica
I due laghi dell'Africa orientale Malawi e Tanganica rappresentano con i loro Ciclidi variopinti un paradiso ittico per gli acquariofili. La seguente descrizione di vari biotopi e l'elenco delle piante acquatiche raccolte dall'autricenei due laghi dimostrano che - al contrario di quanto si pensa comunemente - anche qui le popolazioni di piante non sono affatto rare. Tuttavia, nonostante le dimensioni dei laghi, il numero di specie è basso.
Dati ecologici sui laghi Malawi e Tanganica
I laghi Malawi e Tanganica si trovano nella fossa tettonica dell'Africa orientale. Le loro zone di ripa sono caratterizzate da imponenti coste ripide nonché da zone rocciose, ciottolose, di canneti e sabbiose. Nel corso dell'evoluzione in queste aree ecologicamente differenti si sono formate biocenosi diverse. I biotopi più interessanti per gli appassionati di Ciclidi dei laghi Malawi e Tanganica si trovano nel litorale roccioso e ciottoloso. Siccome qui però il materiale di fondo non è adatto alle piante acquatiche superiori e anche alle piante che fluttuano liberamente nell'acqua non sono in grado di resistere al forte moto ondoso, talvolta paragonabile ai frangenti sulle coste del mare, in questi interessanti biotopi di pesci non crescono piante acquatiche. Biotopi con vegetazione si trovano nella regione intermedia tra zona ciottolosa e zona sabbiosa, vale a dire ovunque la corrente dell'acqua non è molto forte, per esempio in insenature tranquille e dove le piante trovano sufficiente sostegno nel materiale di fondo.
Per via delle particolari condizioni ecologiche, cioè dei valori estremi per un'acqua tropicale, del movimento dell'acqua e del moto ondoso intensi nonché della notevole profondità, nei laghi ha avuto luogo una selezione efficace. Sono potute sopravvivere soltanto le specie particolarmente specializzate oppure molto adattabili e resistenti.
Fitocenosi
L'unica pianta galleggiante nei laghi della fossa tettonica è la ben nota Pistia stratiotes. Tuttavia cresce evidentemente solo nei punti in cui insenature e isole forniscono sufficiente protezione dal moto ondoso. Ma anche qui non trova condizioni di vita ideali per via dei frangenti non riesce a propagarsi in massa come si osserva nelle zone paludose. Tutte le altre piante dei laghi Tanganica e Malawi crescono esclusivamente sommerse e sono radicate nel fondale oppure fluttuano sopra il fondo.
Sia nel lago Tanganica sia nel lago Malawi si trovano più spesso popolazioni di Vallisneria spiralis var. denseserrulata. I luoghi di ritrovamento delle Vallisneria sono situati nella zona sabbiosa nonché nella zona di passaggio verso la zona ciottolosa o rocciosa. Le piante crescono a una profondità dell'acqua di 0,5 - 4 m (di rado anche fino a 6 m) e sono saldamente radicate nel fondo sabbioso. Si trovano sia protette tra sassi sia in insenature sabbiose aperte, le cui spiagge dopo una tempesta sono spesso ricoperte di grandi quantità di foglie strappate di Vallisneria.Rispetto agli esemplari di Vallisneria spiralis che si coltivano in acquario, questa piante hanno foglie molto dure, peculiarità da ricondurre presumibilmente al chimismo estremo dell'acqua dei due laghi. Gli esemplari portati a casa hanno poi sviluppato in acquario foglie tenere come le piante note in acquariofilia, a dimostrazione che V. spiralis reagisce in modo molto variabile nell'habitus a diversi fattori ambientali e che si tratta di una specie piuttosto adattabile e resistente.
Altre due specie molto frequenti nei laghi Malawi e Tanganica sono Ceratophyllum demersum e Myriophyllum spicatum. Tra tutte le piante diffuse nei laghi la prima penetra più in profondità: popolazioni di questa specie crescono fino a 10 m di profondità, mentre Myriophyllum spicatum si rinviene appena fino a una profondità di circa 3 m. Le due specie crescono spesso insieme in gruppi compatti, evidentamente senza che si ostacolino nella crescita. Particolarmente curiosi in entrambe le spcie gli internodi corti e la struttura fogliare dura, già citata per Vallisneria spiralis; queste caratteristiche conferiscono alle specie un aspetto del tutto diverso dalle piante in coltura. I getti di Ceratophyllum demersum denotano negli habitat naturali una crescita molto folta. Siccome la loro compattezza evidentemente è maggiore che nelle piante in coltura, non fluttuano liberamente nell'acqua o in superficie, dove sarebbero esposti a un forte moto ondoso e presto deperirebbero, ma scendono sul fondo, dove il movimento dell'acqua è minore. Che l'aspetto insolito delle piante fosse una conseguenza dell'adattamento a particolari condizioni nel biotopo è risultato evidente quando i getti portati a casa in breve si comportavano come le note piante coltivate, galleggiando in acquario alla superficie dell'acqua.
Tra le specie frequenti nei laghi Malawi e Tanganica vanno menzionati anche: Potamogeton pectinatus e P. schweinfurthii. Entrambi spesso vivono in comunità oppure sovente formano vere e proprie praterie subacquee insieme alle specie citate precedentemente. Evidentemente i Potamogeton colonizzano all'incirca la stessa nicchia ecologica.
Come biotopi vengono preferite insenature sabbiose riparate oppure la zona intermedia tra zona ciottolosa e zona sabbiosa. Sulla costa aperta, invece, le piante sembrano mancare del tutto per via della scarsa resistenza ai frangenti. Entrambe le specie vivono a profondità dell'acqua tra 0,5 e 4 m circa. Le foglie di Potamogeton pectinatus sono larghe appena 1 mm e risultano molto dure; anche in questo caso si tratta evidentemente di una forma di adattamento al forte movimento dell'acqua. Potamogeton schweinfurthii, con fusti lunghi fino a 3,5 m, è la pianta più lunga nei laghi. Anche in questa specie saltano all'occhio le lamine fogliari dure e grezze. Degni di nota in Potamogeton pectinatus e P. schweinfurthii i depositi di calcare sulle foglie, da ricondurre ai valori estremi dell'acqua nel lago.
Particolarmente interessante anche la scoperta di Hydrilla verticillata nella Ndole Bay, nel lago Tanganica meridionale. Qui la pianta forma popolazioni numerose e molto intricate nella zona sabbiosa, dove radicano nel fondale a una profondità di circa 1 m e arrivano fino in prossimità della superficie dell'acqua. La specie è ben nota in acquariofilia, tuttavia l'habitus delle piante proveniente dal lago Tanganica differisce notevolmente da quello delle piante di coltura note con questo nome. L'autrice ha trovato in sintonia con Hydrilla verticillata nella Ndole Bay Najas horrida, una pianta molto appariscente per l'habitus piuttosto singolare. Nel lago Malawi è stato scoperto un luogo di ritrovamento con popolazioni intricate di Najas marina ssp. armata nella zona dei canneti nei dintorni di Monkey Bay. Benché Hydrilla verticillata, Najas horrida e N. marina ssp. armata siano relativamente rare nei laghi, sembrano comunque essere piuttosto diffuse in quest'area.
In tutte le piante acquatiche che crescono nei laghi Malawi e Tanganica salta all'occhio la struttura dura delle foglie e dei fusti, da interpretare come adattamento alle condizioni ecologiche particolari.
Mentre nei due laghi vivono numerose specie endemiche di Ciclidi, non vi crescono specie endemiche di piante acquatiche, ma soltanto specie che grazie alla loro adattabilità hanno trovato un'amplissima diffusione.
Fonte: Piante d'Acquario di Christel kasselmann. 1999 Primaris. Prima edizione italiana basata sulla seconda edizione tedesca.