Visualizza la versione completa : luce pericolosa...sarà vero?
girando in rete mi sono imbattuto in questo articolo:
http://www.greenstyle.it/lampadine-a-risparmio-energetico-pericolose-per-la-pelle-11214.html
sarà vero o solo falso allarmismo?
addirittura cancro alla pelle dovuto ai raggi uv...e pensare che io in casa monto solo queste..
Non ho letto lo studi, ma siccome lavoro "nel ramo" commento solo due frasi che l'articolo riporta:
- le lampadine emettono UV-C: vero, è la radiazione che eccita i fosfori e fa emettere luce, ma la lampadina è di vetro e il vetro è opaco agli UV (le lampade germicide UV sono in vetro speciale, trasparente, appunto, ai raggi UV.
- La radiazione UV equivale a “prendere il sole all’Equatore”: peccato che all'equatore (né in nessun altro luogo sulla terra) per fortuna, i raggi UV-C non arrivano, altrimenti non saremmo qui a raccontarlo.
ne ho trovati tanti articoli:
http://www.generazionebio.com/notizie/373-consuma-poco-ma-ti-frigge-la-pelle.html
io mi chiedo perchè dopo anni che si usano solo ora scoprono queste cose?
Max, non per dire, ma son boiate, se non fosse chiaro.
Da decenni si usano i neon (stessa, identica tecnologia). Nessuno si è mai "bruciato la pelle" (sic).
PS: io l'ho osservata una lampade a neon T8 840 vecchiotta con uno spettrometro. Niente UV. Peccato, fine della leggenda metropolitana.
PPS: Lo studio (ho cercato l'abstract) parla di tessuto in vitro (vuol dire che si studiano cellule su un vetrino). Come caspita fanno delle cellule su un vetrino a sviluppare tumori lo sa solo l'autore (o il giornalista).
PPPS: Ho cercato il profile della Rafailovich (citata nel tuo primo link) nel sito del suo ateneo. Si occupa di:
Surface and interface properties of polymer thin films, nanocomposite materials, phase segregation in polymer blends, polymer dynamics in confined geometries, wetting in multilayer polymer films, fracture toughness of polymer interfaces, polymer adhesion, nanopatterning using polymer self assembly, nanotribiology of polymer film surfaces, nanopatterning with magnetic impregnates in glass. Experimental specialization: SIMS, X-ray and Neutron Reflection, Lateral, magnetic and atomic force microcopy TEM, RBS, and Mossbauer Spectroscopy.
Tutta roba attinente alle lampadine a risparmio e ai tessuti umani, sì sì...
E' la classica bufala di internet (ricordi il sodium laureth sulfate? Quella fu fantastica!). Tra qualche settimana la sentirete pure al tiggì (al solito, appena non succede nulla di interessante e c'è da fare il servizio sul nulla). E' pure una delle ragioni per cui non guardo la tivvù.
stai a vedere che adesso mi devo mettere la protezione solare anche per stare in casa:-D
secondo me certi articoli lasciano il tempo che trovano, concordo con ilVanni. il cancro alla pelle non viene di certo per le lampadine appese in casa: anche se emettessero una quantità rilevante di UV , non è che uno sta con una lampadina puntata sulla faccia 24 ore su 24#17 si sono dimenticati di dire che la probabilità di provocare danni gravi alla pelle dipende da vari fattori come il tempo di esposizione, la distanza dalle lampade,l'intensità dei raggi etc.
Poi scusaste se queste lampade emettessero UVA non dovremmo essere tutti belli abbronzati per tutto l'anno?
Per me è il solito complotista di turno. #07
il secondo articolo linkato è demenziale, solo il titolo dovrebbe farci desistere dal leggerlo :"consuma poco ma ti frigge la pelle":-D
se notate, l'articolo è strutturato in modo tale che nella prima parte si parla male delle lampadine a risparmio e poi nelle ultime frasi si parla benissimo delle lampadine a led..
Ecccccchecaso eh ? ? ?
Magari lo scopo della ricerca è quello di spingere la gente ad illuminare la casa con i led prodotti da una ditta che sponsorizza la squadretta di hockey degli autori...
Niente di vero in quello, ossia, niente di così evidente. Pensa che una ex vicina di casa di Biella, ha lavorato per 25 anni con le mani appoggiate sotto alle lampade neon di un controllo qualità e di sicuro non si è ne abbronzata le mani, tantomeno ha sviluppato dei tumori alla pelle. Evidentemente i test li hanno effettuati su neon di fabbricazione cinese...
Cavolo....corro a dare la cremina abbronzante protezione 30 ai pesciotti e alle caridine ..... #rotfl#
Evidentemente i test li hanno effettuati su neon di fabbricazione cinese...
Sono tutti fatti in Cina.
E pure i Cinesi li fanno di vetro. Che blocca l'UV.
Poi la ricerca l'avranno fatta senz'altro, e i giornaisti ci hanno messo del loro. La divulgazione scientifica va fatta fare a chi la sa fare, IMHO, sennò fa danni.
Aggiungo:
Le lampade UVA-UVB per rettili, nonostante le emissioni specifiche per simulare il sole, hanno un raggio d'azione che non supera i 30 cm.
Proprio per il motivo spiegato da Vanni le lampade UVC per acquari che ho visto/usato (anche quelle cinesi) hanno un dispositivo che ne impedisce il funzionamento al di fuori del "guscio" protettivo.
Mister Superstar
13-01-2013, 03:24
stai a vedere che adesso mi devo mettere la protezione solare anche per stare in casa:-D
genio!!!#rotfl##rotfl##rotfl#
Pongo una domanda non per riaprire la discussione ma per semplice curiosità.
Ieri sono andato dalla mia vicina di casa per dargli una mano a costruire la nuova tartarughiera e come luce ha messo una lampada specifica che fa passare gli uv-a e parte di uv-b.
La lampadina è una e27 ed esteticamente è uguale a quella delle abitazioni, ma se come avete detto il vetro blocca gli uv come fanno questi a passare in quel tipo di lampadina? Quella uvc è completamente trasparente il vetro e quindi si capisce ma quelle uva e uvb per rettili come funzionano?
Sono, appunto, vetri speciali.
Come quelli delle lampade germicida UV-C.
Quelle uvc non hanno la polvere fluorescente e il vetro quindi risulta trasparente.
In quella della mia vicina invece c'è.
Mi ri-quoto:
Sono, appunto, vetri speciali.
a me sorge spontanea un'altra domanda invece, se dal sole riceviamo raggi uva e uvb perchè non usiamo le lampade da rettilari che emettono uva e uvb sugli acquari? non potrebbero essere utili alle piante questi raggi?
no, gli UV non sono utili. anzi gli organismi hanno adottato soluzioni evolutive per proteggersi da questi raggi che sono potenzialmente dannosi. per esempio i flavonoidi nelle piante. le piante utilizzano solo la radiazione fotosinteticamente attiva (PAR) cioè le lunghezze d'onda tra i 400 e i 700 nm.
I raggi (radiazioni) UVC sono totalmente invisibili ad occhio umano e possono fare danni inimmaginabili alla retina, alle cellule che costituiscono la, pelle ed a tutti gli organismi viventi. Se guardi una lampada UVC accesa, puoi notare una strana emissione di luce azzurrognola, bluastra. Quello è solo il riverbero causato dall'attraversamento del quarzo che costituisce l'involucro della lampada. Per l'emissione di raggi UVA e UVB è necessario un rivestimento interno ai tubi con dei fosfori che fanno emettere alla lampada solo le gradazioni di temperatura ad una determinata lunghezza d'onda.
Le plafo a led di ultima generazione montano pure led uv..siamo sicuri che infondo non servono?
forse per il marino, non nel dolce
http://www.acquariofilia.biz/showpost.php?p=1061520484&postcount=30
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