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gianfrygb
18-01-2012, 17:07
Come già scritto nella mia presentazione volevo fare varie precisazioni su un articolo letto sul forum, riporto qui sotto il link:

http://www.acquaportal.it/Articoli/Faidate/CO2_bombola2/default.asp

Premetto che chi scrive ha alle spalle esperienza di molti anni nel settore, avendo gestito molte, ma molte decine di migliaia di bombole (diciamo circa 150/200.00), avendo esperienza, come pochi, nel settore estintori, nel settore bevande, ecc. apportando in questi settori alcuni novità. Pertanto posso considerarmi , senza falsa modestia, certamente un esperto.

Esaminando quanto scritto da Giovanni Albergoni, si può notare la sua ignoranza nella materia e perciò è opportuno precisare quanto segue:

- 1) Fino a qualche anno fa le bombole per alta pressione (in questo caso parliamo di bombole per C02 altrimenti detta Anidride Carbonica , ma ora con le nuove denominazioni è "BIOSSIDO DI CARBONIO") di norma, ma non sempre, quelle con capacità superiore ai 5 lt (kg. 4 C02) venivano fornite con certificato singolo, mentre quelle comprese tra 1lt. e 5 lt. erano dotate di certificato cumulativo comprendente fino a 200 bombole. Questo perchè la legge stabiliva che quelle con capacità superiore ai 5 lt. dovevano essere ricollaudate ogni 5 anni. Da vari anni la legge è stata cambiata ed ora non esiste più una differenzazione in merito alla capacità delle bombole, e le stesse devono essere ricollaudate ogni 10 anni.
Il proprietario delle bombole può sottoporre alle operazioni di ricollaudo delle bombole anche se non in possesso di certificati. Perciò gli estintoristi che scartano e mandano al macero delle bombole probabilmente lo fanno per altre ragioni che sarebbe lunga da spiegare.

- 2) costo della C02. E' vero che la C02 costa poco, ma € 0,40/Kg. sono pochi e solo per i produttori, non per gli estintoristi.
Tenete presente che molta incidenza è il costo delle persone addette: infatti riempire una bombola da Kg. 30 o una bombola da Kg. 4 non c'è una grande differenza.

- 3) Commercialmente non esistono bombole da Kg. 100 di C02 (che vorrebbe dire 165/175litri di capacità) . Personalmente non mi è mai capitato di vedere.

- 4) Fino a pochi anni or sono la C02 che utilizzata negli estintori era la stessa usata nel settore alimentare e nel settore medicale. Poi la legge ha diversificato l'utilizzo della C02, fornendo precise disposizioni, in modo tale che un'azienda per poter riempire bombole per uso medicale e per uso alimentare debba richiedere un'autorizzazione. La purezza della C02 è comunque identica.

- 5) non capisco l'affermazione "il mio riduttore completo di regolatore". E' evidente che un riduttore di pressione debba poter fornire il gas secondo la pressione di mio interesse, in quanto non esiste nulla di predefinito. Io potrò dire , magari dopo una mia esperienza, che la mia pressione ideale sarà di 2 bars, mentre un'altro preferirà una pressione di 2,3 bars, e perciò ognuno dovrà utilizzare la pressione scelta.

- 6) E' evidente che il buon Giovanni non conosce nulla di bombole. Infatti dalle foto che ha allegato risulta evidente che la bombola da lui mostrata NON è una bombola per estintori. A dimostrazione di ciò basta vedere che la parte superiore della bombola (laddove va avvitata la valvola) riporta una parte con una grande filettatura (detta ghiera ) che serve per fissare il cappellotto di protezione della valvola. Solo per le bombole "industriali" viene applicato il cappellotto di protezione, in quanto sono considerate bombole trasportabili (perciò di competenza del Ministero dei Trasporti), mentre gli estintori sono soggetti ad omologazione del Ministero degli Interni. Ad ulteriore dimostrazione, e questo ce lo può confermare il buon Giovanni se avrà voglia e sarà corretto, sulla sua bombola troverà molte stampigliature sia in lettere che in cifre. In particolare se la sua bombola riporterà "Anidride Carbonica Kg. 5" troverà anche stampigliata la capacità espressa in litri, che se estintore sarà lt. 7,5 - mentre se "industriale " (come nel suo caso) riporterà lt. 6,7 .
A prima vista la sua bombola è in lega leggera (alluminio) e non in acciaio.

- 7) Collegandomi a quanto sopra devo precisare che la bombola oggetto della discussione aveva in origine una valvola chiamata a volantino (lo dimostra la ghiera portacappellotto di cui sopra) che consente la fuoriuscita del gas in modo graduale e controllato. La valvola inserita invece è del tipo a "pulsante" utilizzata nel settore degli estintori, che consente l'erogazione del gas in modo molto rapido e veloce (una bombola da Kg. 5 viene scaricata in circa 15/20 secondi), valori non ottenibili con una valvola a volantino.
L'uso di una valvola a pulsante non permette una regolazione controllata, bensì può esserci il famoso colpo d'ariete, tale da rendere pericoloso l'utilizzo.

- 8) Mi auguro, per il bene del buon Giovanni, che colui che ha sostituito la valvola abbia tolto il pescante, altrimenti lui utilizzerebbe C02 in fase liquida. Per informazione, io posso prelevare C02 in fase liquida se ho all'interno un pescante (vedi estintori), oppure in fase gassosa senza pescante (saldatura, alimentare, medicale, ecc.). Il riduttore da lui applicato NON è impiegabile con C02 in fase liquida.

Per concludere, e per non tediare gli amici che saranno così gentili da leggermi, permettetemi un consiglio: DIFFIDATE SEMPRE DAI FALSI COMPETENTI. State utilizzando materiale delicato che può essere pericoloso. Se inavvertitamente vi si rompe l'acquario, l'acqua vi si verserà nella stanza, con tutte le conseguenze del caso, che comunque non saranno pericolose. Se vi si "rompe" (scusatemi l'espressione) la bombola......addio

Saluti a tutti e grazie per la pazienza.

P.S. Se qualcuno avrà bisogno di chiarimenti, può contattarmi a: gianfry_gb@libero.it

alex369
18-01-2012, 17:16
Ma in conclusione è possibile quindi creare un impianto di erogazione di CO2 fai da te?
Piccola curiosità, perché scrivi CO2 con lo zero (C02)? :-))

gianfrygb
18-01-2012, 17:33
Credo che il "fai da te" in questo caso sia un pò difficile, in quanto devi usare:

1) una bombola regolare possibilmente dotata di ghiera portacappellotto (per "regolare " intendo che sia nella sua validità di 10 anni)

2) un cappellotto possibilmente aperto, in modo tale che puoi inserire il tuo bel riduttore senza toglierlo

3) una valvola (possibilmente italiana e non cinese) dotata (ormai lo sono tutte) di valvola di sicurezza. ATTENZIONE: non ci deve essere il pescante.

4) un riduttore serio dotato di manometri di alta e bassa pressione

5) in uscita (mio consiglio) applicare un rubinettino di regolazione di portata

6) tubetti e quant'altro

Come vedi è difficile "Fai da te" tutto questo, per chi non è attrezzato. Io posso farlo in 5 minuti, montando la valvola senza pescante, riempindo la bombola ecc. Ma per te mi pare difficile. Ti consiglio di andare da un'azienda di gas o di estintori seria e chiedere.

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CO2 oppure C02

A volte si schiaccia un tasto velocemente e magari errando. Infatti si tratta di una composizione chimica di C (carbonio) e Ossigeno.

Paolo Piccinelli
18-01-2012, 17:33
5) non capisco l'affermazione "il mio riduttore completo di regolatore".
Per regolatore si intende il riduttore di flusso (valvola a spillo) posto a valle del riduttore di pressione :-)


Mi auguro, per il bene del buon Giovanni, che colui che ha sostituito la valvola abbia tolto il pescante, altrimenti lui utilizzerebbe C02 in fase liquida.
Nell'articolo in questione non è specificato, ma lo raccomandiamo sempre nelle discussioni del forum.


Per concludere, e per non tediare gli amici che saranno così gentili da leggermi, permettetemi un consiglio: DIFFIDATE SEMPRE DAI FALSI COMPETENTI. State utilizzando materiale delicato che può essere pericoloso. Se inavvertitamente vi si rompe l'acquario, l'acqua vi si verserà nella stanza, con tutte le conseguenze del caso, che comunque non saranno pericolose. Se vi si "rompe" (scusatemi l'espressione) la bombola......addio

Concordo assolutamente.
Soprattutto nel caso di recipienti a pressione, ma anche nel caso di acquari da una tonnellata sistemati al terzo piano senza perizia preventiva e in tutti gli altri casi in cui si fanno le cose senza preoccuparsi delle conseguenze per sè e per gli altri.

Acquaportal riceve e pubblica articoli ogni mese da hobbisti e da professionisti e, visto che non disponiamo di uno staff tecnico dedicato a verificare ogni contenuto, all'inizio della sezione FAI DA TE è presente il seguente AVVISO:

ATTENZIONE!

In questa sezione vengono descritte esperienze di appassionati italiani che vogliono, unicamente a titolo dimostrativo, mostrarci e renderci partecipi dei loro risultati nella costruzione artigianale di accessori di acquariofilia.
Ricordiamo che molti progetti avendo a che fare con impianti elettrici e l'utilizzo di macchinari e strumenti di lavoro possono essere pericolosi, e che le modifiche apportate ad accessori già esistenti, rendono l'accessorio non più a norme CE e pertanto con la garanzia non più valida.
Nel caso qualcuno volesse ugualmente cimentarsi nella realizzazione di questi progetti, sia Acquaportal sia gli autori del progetto stesso non si assumono in alcun modo responsabilità in caso di incidenti o guasti di qualsiasi tipo essi siano. Nel caso di realizzazione ricordiamo infine che alcune lavorazioni necessitano di strumenti di protezione.


Grazie per le precisazioni, che sposto nella sezione più adatta affinchè vengano lette da chi si cimenta col bricolage :-)

Agro
18-01-2012, 18:08
gianfrygb cosa succede se si invia la fase liquida a un riduttore progettato per la fase gassosa?

IVANO
18-01-2012, 19:23
- 4) Fino a pochi anni or sono la C02 che utilizzata negli estintori era la stessa usata nel settore alimentare e nel settore medicale. Poi la legge ha diversificato l'utilizzo della C02, fornendo precise disposizioni, in modo tale che un'azienda per poter riempire bombole per uso medicale e per uso alimentare debba richiedere un'autorizzazione. La purezza della C02 è comunque identica.

Non è detto che la purezza sia comunque identica.Per la Co2 e per l'ossigeno la struttura molecolare è la stessa ma cambiano i controlli effettuati (produzione/trasporto/ post produzione, cioè riempimento).
C'è pero da dire che contenitori e sistemi di riempimento cambiano di molto (in termini anche solo di pulizia) tra la Co2 tecnica e quella alimentare, quindi andiamo da una purezza del 99% ad una del 99.5 o maggiore....
L' EIGA European Industrial Gases Association 70/99 regola la Carbon dioxide source certification, quality standards and verification inserendo la differenza tra Co2 tecnica e Alimentare .
Ti riporto un estratto di Assogastecnici :

Per quanto riguarda gli aspetti di distribuzione dei gas questa avviene anch’essa in sistemi chiusi e pressurizzati in particolare per i gas liquidi le autocisterne sono dedicate per ogni prodotto (O2, CO2, ecc.) mentre le bombole sono dedicate all’uso alimentare con un condizionamento separato rispetto alle bombole industriali e con accorgimenti tecnici che impediscono la contaminazione come per esempio la presenza di valvole a pressione residua che impediscono eventuali riflussi all’interno della bombola.
Tuttavia viene evidenziata attraverso la presentazione delle Linee Guida EIGA come in ogni caso il settore gas tecnici abbia comunque identificato nell’adozione di un piano di autocontrollo con l’applicazione delle norme HACCP (Hazard Analysis Critical Control Point), tipiche di un azienda alimentare, la base per il controllo degli eventuali punti critici nei diversi cicli di produzione, condizionamento e distribuzione dei gas alimentari.

Analogamente ai prodotti alimentari, la consegna dei gas allo stato liquido in autocisterna o in bombole in fase compressa per il settore alimentare viene realizzata considerando una specifica procedura di rintracciabilità del prodotto mediante lotto di produzione, in particolare per le bombole viene prevista una specifica etichettatura sul recipiente che identifica il prodotto, nome indirizzo del produttore, quantità di gas, numero di lotto.
A completamento delle diverse richieste presenti nel documento EIGA è stato presentato un esempio sugli aspetti operativi per un tipico processo di produzione, distribuzione del gas liquido in autocisterna al cliente finale e ai centri di produzione secondaria per il confezionamento dei gas in bombole e successiva distribuzione di quest’ultime al cliente finale.

Gli interventi hanno così dimostrato come la produzione di gas sia a basso rischio igienico; i gas vengono prodotti negli impianti primari con una singola specifica e un livello di qualità adatto per tutte le applicazioni, incluse quelle specifiche alimentari. La redazione di un piano HACCP, inoltre, rappresenta un’ottima guida nel realizzare un efficace sistema per il controllo della qualità alimentare dei gas.

Dopo l’ampia panoramica su legislazione, produzione e distribuzione dei gas alimentari presentata dalle aziende, la parola è passata alle Istituzioni, rappresentate da Marinella Collauto, Dirigente Ufficio VI della Direzione Sicurezza degli Alimenti del Ministero della Salute e da Thomas Hallas-Moller, Direttore del Gruppo Food Additives and Packaging dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA).
Entrambi hanno presentato l’attività del proprio ufficio e sottolineato come questo Convegno abbia aperto un canale di comunicazione e collaborazione estremamente prezioso e di sicura utilità per chi, in veste di organismo normativo e/o di controllo, necessita di conoscere in modo corretto e approfondito il settore sul quale è chiamato ad intervenire.

atomyx
18-01-2012, 23:40
Ciao gianfrygb,
Ti voglio innanzitutto ringraziare per l'intervento doveroso e professionale e aggiungo che una volta tanto qualcuno di seriamente competente ha avuto il coraggio di farsi sentire. (senza nulla togliere a chi gestisce il forum che da sempre dispensa consigli in modo corretto).
In parecchi miei interventi ho consigliato di non giocare con i gas e soprattutto con bizzarre applicazioni/modifiche a bombole ad alta pressione.
Credo comunque che sarebbe opportuna una rivisitazione da parte delle autorità competenti in rispetto alle normative da applicare ai possessori di bombole ad alta pressione in ambiente domestico. Che parolone... Ca..o se scrivo bene ! Bando alle ciance. In ambienti operativi quali negozi, fabbriche, locali pubblici in generale, nelle palestre, nei megastore e in ogni luogo in cui sia previsto l'obbligo di un efficiente impianto di antincendio, le bombole DEVONO essere ricollaudate pena la sanzione amministrativa. In casa, no. Negli ambienti in cui il pericolo è maggiore data la scarsa cubatura è possibile conservare bombole di ogni genere senza che nessuno vada a controllare. Vi sembra giusto ? Perchè nel caso della Svizzera un comune mortale che vuole avere un compressore d'aria in garage deve subire il sopralluogo dei VVFF ed in Italia è possibile vivere con una bombola da 5 Kg di biossido di carbonio sotto al letto ?

Io mi auguro (so che in generale è così) che i professionisti del settore, gli operatori che eseguono i riempimenti alle bombole per intenderci, siano dei buoni padri di famiglia e che pensino loro ad assicurarsi che le bombole che vanno a riempire rispondano alle caratteristiche che la legge prevede a riguardo, pena il ritiro e la distruzione della bombola stessa.
Per quel che mi riguarda limiterei il contenuto delle bombole di Co2 ad uso domestico alla capacità di 1 KG.

Paolo Piccinelli
19-01-2012, 08:44
In parecchi miei interventi ho consigliato di non giocare con i gas e soprattutto con bizzarre applicazioni/modifiche a bombole ad alta pressione.

Io ne ricordo uno in particolare in cui mi arrabbiai parecchio perchè si consigliava di fare la CO2 a lievito in un boccione da 5 litri in vetro. -05



...in pratica la versione domestica delle bombe a frammentazione!!! #23#23#23

vendita
19-01-2012, 09:55
Credo comunque che sarebbe opportuna una rivisitazione da parte delle autorità competenti in rispetto alle normative da applicare ai possessori di bombole ad alta pressione in ambiente domestico.

Secondo me è improbabile che venga fatta perchè a ben vedere c'e già. Nel senso che in casa tua sei pieno di cose potenzialmente pericolose (dal tubo del gas che ti porta il "metano" fino ai fornelli, all'impianto elettrico, per non dire l'automobile stessa ecc ecc) che, se usate cum grano salis sono sicure.
Come il tubo del gas (in gomma) andava sostituito dopo 5 anni dalla sua produzione, anche la bombola di CO2 va riconsegnata per la sostituzione con un'altra certificata e controllata.
Del resto anche le automobili devono fare il collaudo ogni tot.
Se poi tu non lo fai per mille ragioni diverse... beh questo mette a rischio te e gli altri.
La legge e le norme esistono.. vanno rispettate.. non esiste l'omino che ti viene in casae ti controlla il tubo del gas... è compito tuo.
Sulle calderine per esempio, nonostante i comuni facciano dei controlli a campione ogni anno ( venendo in casa e controllando che l'impianto sia stato collaudo e revisionato) ci scappa sempre qualche morto purtroppo.. sta solo a noi essere rispettosi delle norme per il nostro benessere e quello di chi ci circonda.

Personalmente ho sempre avuto paura dei gas in generale; per questo motivo, prima di mettermi un bombola da 5 Kg in casa sotto la vasca con il pupetto che ci gira intorno, ho girato e chiesto a diverse persone "esperte" nel settore (es. ai signori che sostituiscono le bombole da 200Kg del impianto antincendio aziendale, alla ditta più grande nella provincia...) e poi ho letto tutte le info che trovavo. Mi sono informato sui sistemi di sicurezza e come funzionano se e quando scattano.
Alla fine ho preso la bombola ma quando la sposto mi dovresti vedere.. sembra che muovo un cristallo di Boemia :-D

scriptors
19-01-2012, 10:12
Prova a fare un corso antincendio in cui ti fanno inseguire una bombola del gas aperta a cui è stato dato fuoco ... :-D

(io l'ho fatto più volte, alla fine diventa anche divertente)

vendita
19-01-2012, 10:43
Ti credo sulla parola! :-D

Paolo Piccinelli
19-01-2012, 11:12
I recipienti a pressione omologati e cerificati sono SICURI.

Chi li progetta (quando ero all'università ho fatto anche quei calcoli) moltiplica i risultati per un coefficiente di sicurezza di 9... cioè sono fatte per resistere a nove volte la pressione massima nominale.

Una bombola di gpl aperta a cui dai fuoco non esploderà MAI a meno che non sia immersa nelle fiamme o nella lava o in acciaio fuso.

Il problema è tutto quello che sta a valle, ovvero ad esempio un riduttore per co2 gassosa cui arriva del liquido o cose simili.


Per rispondere a quanto scritto sopra, l'omino che viene a controllare da noi c'è.
Ogni due anni se non faccio la revisione e non pago il bollino alla provincia di Brescia per la mia caldaia di casa, mi arriva il bollettino dell'equitalia e l'omarino a controllare.

In ditta abbiamo il serbatoio criogenico dell'argon e abbiamo visita ISPESL ogni 12 mesi, controllo estintori ogni 6 e verifiche periodiche su tutti gli altri impianti.

Quando leggi di incidenti è perchè le norme vengono disattese, tipo il pirla che si è schiantato con la nave al Giglio.

Agro
19-01-2012, 12:40
Be sulle bombole co2 c'è sempre stampata anche la massima pressione di esercizio, mi pare sulle 350 bar.
Poi tutte le bombole dovrebbero avere una valvola di sicurezza per evitare lo scoppio.
So che sui serbatoi GPL delle auto sulla valvola tre vie c'è una termovalvola tarata a 120 gradi che in caso di incendio dovrebbe fare una fiammata controllata per evitare lo scoppio, poi se il recipiente in pressione e improvvisamente avvolto dalle fiamme sicuramente non c'è valvola che tenga.

Non ha ancora capito che cosa succede quando arriva la co2 liquida a un riduttore per quella gassosa.

scriptors
19-01-2012, 14:09
Comunque se pensiamo che avere un estintore in casa sia un pericolo ... chiediamoci perchè questi siano obbligatori e posizionati bene in vista in azienda. Vogliamo chiederci anche il significato di sicurezza sul lavoro ?

Anche lasciando il tubo di pescaggio interno, se non erogo 1.000 bolle/minuto, anche all'interno del tubo di pescaggio non ci sarà solo CO2 liquida ma resterà fino ad una certa altezza liquida ed in alto sarà in forma gassosa (questo in base al riempimento della bombola).

A me viene in mente un semplice accendino (trasparente), la pressione sarà sicuramente inferiore ma il principio è lo stesso, come anche il tubo di pescaggio, poi se si vuol fare del terrorismo psicologico ... #24

Quindi io che ho in casa un semplice estintore da 5kg ormai da anni, messo bene in verticale, e con il classico riduttore di pressione mi sento più che tranquillo.

Personalmente, l'unico appunto che ho sempre fatto è quello di acquistare estintori nuovi con annessi certificati di collaudo e garanzia piuttosto che rivolgersi al mercato dell'usato visto che sono sempre recipienti sottoposti a pressioni elevate.

vendita
19-01-2012, 19:16
Per rispondere a quanto scritto sopra, l'omino che viene a controllare da noi c'è.
Ogni due anni se non faccio la revisione e non pago il bollino alla provincia di Brescia per la mia caldaia di casa, mi arriva il bollettino dell'equitalia e l'omarino a controllare.

In ditta abbiamo il serbatoio criogenico dell'argon e abbiamo visita ISPESL ogni 12 mesi, controllo estintori ogni 6 e verifiche periodiche su tutti gli altri impianti.


Sì Paolo sono d'accordo con te.. nei luoghi "pubblici" come le aziene i controlli ci sono eccome! Da noi in azienda sono praticamente settimanali!
Intendevo dire che in casa non avvengono. In provincia da me i controlli sulla caldaia vengono fatti a spot.. io ho sempre pagato e non sono mai venuti ma conosco persone che hanno saltato l'anno e non hanno avuto controlli!

Quando leggi di incidenti è perchè le norme vengono disattese,
Era quello che volevo dire io. Le norme esistono per la nostra sicurezza e per quella degli altri.. ma se non le rispetti.... #06

Chissa' se vengono controllate anche le bombole degli esercizi pubblici tipo bar/pub che usano la CO2 per le bibite?

Agro su youtube trovi dei video di test sulla sicurezza del gpl in auto.. praticamente danno fuoco alla macchina oppure simulano deli urti e monitorizzano quello che avviene.. anche io ricordo delle tre valvole di sicurezza e dai video fanno vedere che la bombola non esplode.. almeno in quelli che ho visto io ;-)

Agro
19-01-2012, 19:59
vendita di incidenti di auto anche gravi succedono tutti i giorni e si sente solo di macchine andate a fuoco mai esplose.
Di bombole co2 esplose ne ho vista solo una, aveva un buco che potevi entrarci con la mano, ma aveva segni evidenti che era stata coinvolta in un incendio.

gianfrygb
20-01-2012, 19:01
Vorrei rispondere subito a qualche domanda postata da qualche amico, e precisare alcune cose:

1) il mio intervento non era inteso nella maniera più assoluto a voler fare il sapientone di turno( non è nel mio carattere) ma semplicemente a far capire che non si deve tassativamente sottovalutare la pericolosità nel maneggiare in modo non appropriato simili prodotti.
Pertanto se fossi riuscito a far desistere anche uno solo dal fare tentativi "fai da te" in modo superficiale, ne sarei estremamente felice.

2) Perchè è pericoloso usare CO2 in fase liquida.
Cercherò di spiegare in modo molto semplice e comprensibile, senza fare considerazioni tecniche, che lascio ad altri più esperti (non sono un chimico). Consideriamo che la CO2 è uno dei pochissimi gas che si possono trovare sia solidi, liquidi e gassosi. Immaginiamo di aver un tubetto con un diametro di passaggio piccolo nel quale dobbiamo far defluire l'acqua: se la facciamo defluire in stato gassoso (vapore) l'acqua scorre bene. Se la facciamo defluire in stato liquido, anche in questo caso scorre bene, anche se con qualche piccolo problema in più, dovuto ad esempio a piccole strozzature, a vortici che si creano, ecc. Se facciamo defluire in fase solida (ghiaccio) è probabile che si crei un tappo che blocca la fuoriuscita. Quando la temperatura esterna scioglierà quel tappo di ghiaccio, riprenderà ad uscire fino a chè un nuovo tappo si riforma.
In secondo luogo, dobbiamo tenere presente che il riduttore utilizzato per la CO2 deve la sua funzionalità al corretto funzionamento all'interno di alcune guarnizioni, che sono elastiche.
Il ghiaccio della CO2 liquida andrebbe a ghiacciare sia l'interno del riduttore (tenete presente che i passaggi interni sono molto limitati e di norma nell'ordine di decimi di millimetro), sia la guarnizione elastica chiamata membrana.

3) Purezza CO2.
In questo momento ho nel mio capannone una cisterna che sta scaricando CO2 nel mio serbatoio. La cisterna è la stessa sia per uso alimentare che per uso industriale.

Premettiamo che la CO2 si può ottenere da stabilimenti industriali, dalla fermentazione della birra, e dalle sorgenti. In Toscana esistono varie zone in cui la CO2 fuoriesce dal terreno, e viene convogliata in contenitori di stoccaggio. In ogni caso la CO2 viene fatta passare attraverso vari filtri che la rendono pura al 99,5%. Successivamente viene caricata nei camion-cisterna e trasportato nel luoghi di imbottigliamento. In questi luoghi di imbottigliamento la CO2 viene scaricata dal serbatoio alla bombola mediante una pompa: infatti all'interno del serbatoio abbiamo una pressione di 10/12 bars, mentre dobbiamo mandare la CO2 in fase liquida in una bombola con una pressione di 60/80 bars, fino al raggiungimento del peso stabilito. I pistoni che si muovono all'interno della pompa non sono a contatto con olio. In tanti anni di esperienza non ho mai avuto una mia pompa e quelle decine vendute ed installate in vari stabilimenti, che abbiano rilasciato olio.

Qual'è la pressione interna alle bombole?

Poichè la CO2 è "instabile" la pressione viene calcolata sia a temperatura ambiente di 20°C (pari a 60 bars) sia a temperatura di 60°C (165 bars). Ecco perchè sulle bombole che voi avete vedrete stampigliata una pressione di 165/250 bars. Perchè la pressione a 60°C è considerata di 165 bars e la pressione di prova della bombola è di 250 bars.

3) non risponde al vero che le bombole scoppiano o sono progettate a pressione di 7/9 volte la pressione di esercizio. Infatti fino a qualche anno fa, come dicevo in precedenza, le bombole con capacità inferiore a lt 1 erano esentate dal collaudo iniziali del Ministero dei Trasporti, ma doveva esserci una dichiarazione del costruttore, nella quale si certificava che le bombole non scoppiassero prima di aver superato 3 volte la pressione di esercizio (perciò 165 bars x 3= 495 bars)

4) Bombole. Le bombole in commercio sono prodotte sia in acciaio, che in alluminio. Tutte subiscono severi controlli sia da produttore che in sede di collaudo. Perciò possiamo certamente dire che sono sicure. qual'è la differenza sostanziale tra i due tipi? Senza essere troppo tecnici, posso dire che se entra dell'acqua nella bombola (a me è capitato di trovare acqua ed altro in varie occasioni) le bombole di acciaio subiscono il processo di formazione della ruggine, che a lungo andare, rende la bombola non più idonea a sopportare la pressione. Questo problema non esiste nella bombola in alluminio, che non è comunque esente da problemi. Ecco allora che è nata la valvola "residuale", cioè una valvola che impedisca lo svuotamento totale del gas dalla bombola, e di conseguenza impedisca il ritorno di sostanze diverse (vedi acqua, ecc) per depressione nella bombola. Al momento sono pochissime le valvole di questo tipo in uso, anche per il costo stesso.

5) le norme vigenti sono molto severe e vengono rispettate in modo scrupoloso da chi ha il dovere di maneggiare le bombole, anche perchè diversamente non puoi sapere se nel momento in cui tu la stai maneggiando, la bombola scoppia con le conseguenze del caso.
Giustamente, come diceva qualcuno prima, è l'utilizzatore finale che spesso è incompetente, o addirittura talmente irresponsabile da usare le bombole in modo pericoloso (è capitato di vederle impiegate distese a terra come scorrimento di pesi o macchinari) o tenute vicino a fonti di calore, o impiegate senza l'utilizzo di riduttori, ecc.).

Perciò, per concludere, qualche consiglio:

1) la bombola per CO2 non deve mai essere impiegata in orizzontale

2) richiedete possibilmente che la bombola sia dotata di cappellotto di protezione della valvola

3) che la valvola sia di tipo a volantino e non a pulsante

4) che la valvola sia dotata di valvola di sicurezza

5) fissate in qualsiasi modo adeguato la bombola in modo tale che non possa mai cadere, quand'anche voi spostate il vs. acquario. Eviterete così, in caso di caduta della bombola, che possa danneggiarsi la valvola, e lo stesso ridutore di pressione.

Scusate se mi sono dilungato eccessivamente e saluto tutti.

IVANO
20-01-2012, 19:44
Posso sapere per quale azienda lavori?? Per curiosità..... per me è una novità che CO2 tecnica e alimentare hanno la stessa cisterna.
Da me in PIemonte, in SIAD\Rivoira\Medigas\Praxair è diverso.....ma magari mi sbaglio.....

gianfrygb
21-01-2012, 11:24
Caro Ivano

conosco benissimo la SIAD che se non sbaglio ha la sede a Dalmine (negli anni che furono ci sono stato) come conosco benissimo la Rivoira, la Air Liquide, la Sol, la Sapio, ecc.........

Nel passato io fornivo tutte queste aziende con bombole in alluminio (lega leggera), perciò i contati erano regolari.

Oggi acquisto la CO2 dalla SAPIO, una delle primarie aziende italiane.

Fare la scelta di ordine tecnico-commerciale di gestire solamente una CO2 adatta allo scopo mi pare del tutto logica ed economica. Infatti non ci sono costi maggiori per un tipo a l'altro di CO2, ma i costi aumentano nella gestione. Infatti pensa che per distinguerle ogni azienda dovrebbe avere camion-cisterna dedicati, serbatoi dedicati, ecc. Tu hai un'idea di quanto costa un camion-cisterna e vedi se il gioco vale la candela. Tanto più che al momento della consegna, per la famosa legge di Murphy, ti richiedeno sempre il prodotto che al momento non puoi gestire in quanto il camion-cisterna è in consegna per giorni. Per non dire altro.

IVANO
21-01-2012, 11:29
Oggi acquisto la CO2 dalla SAPIO, una delle primarie aziende italiane.



>:-(>:-(>:-(>:-(>:-(>:-(, dalla concorrenza.

Io lavoro in Medigas, ramo medicale della SIAD/Rivoira (per lo piu Ossigeno Liquido per terapia respiratorio, qualche miglione di metro cubo l'anno in LOX da 26,5 litri e impianti ospedalieri), la sede della Siad è a Bergamo, ma io lavoro in Piemonte :-)):-)):-)):-)):-)):-))

gianfrygb
21-01-2012, 11:40
Bene, mi fa piacere sapere che conosci l'argomento, e perciò credo che potrai giudicare se quanto da me finora postato sia corretto.

Allora anche Voi usate le bombole in lega leggera della Luxfer, che erano quelle da me vendute.:-)

Noi però non trattiamo al momento Ossigeno medicale. In futuro vedremo.

Ciao.

IVANO
21-01-2012, 12:42
Si, usiamo Luxef e poi le basi criogeniche della Tyco (Puritan Bennet) oppure i Caire da riempire di ossigeno liquido http://www.cairemedical.com/

scriptors
21-01-2012, 16:33
1) il mio intervento non era inteso nella maniera più assoluto a voler fare il sapientone di turno( non è nel mio carattere) ma semplicemente a far capire che non si deve tassativamente sottovalutare la pericolosità nel maneggiare in modo non appropriato simili prodotti.
Pertanto se fossi riuscito a far desistere anche uno solo dal fare tentativi "fai da te" in modo superficiale, ne sarei estremamente felice.

Detto questo rileggerei quanto hai scritto e magari editerei qualche frase che può dare l'impressione opposta ;-) (fosse solo per semplice 'buona educazione' nei confronti di chi non può controbattere perchè magari non scrive più sul forum)