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Visualizza la versione completa : "BIOTOPO" - Cosa significa veramente e perchè va di moda questa parola?


Luca_fish12
28-12-2011, 23:57
http://img24.imageshack.us/img24/8075/lontracfalanga600x400.jpg (http://imageshack.us/photo/my-images/24/lontracfalanga600x400.jpg/)

Spesso si legge in vari post e su internet l'idea di realizzare un biotopo per quella specie o di quella zona, ma altrettanto spesso si abusa di questa parola e le si associa un significato incompleto o errato.

Cerchiamo di capire il perchè, innanzitutto prendendo in considerazione il termine con il suo significato letterario:

"In Biologia, viene indicato con questa parola il complesso ecologico in cui vive una determinata specie animale e vegetale, o una particolare associazione di specie." - Enciclopedia Treccani

"In Ecologia il biotopo è un'area di limitate dimensioni di un ambiente dove vivono organismi vegetali ed animali di una stessa specie o di specie diverse, che nel loro insieme formano una biocenosi. Biotopo e biocenosi formano una unità funzionale chiamata ecosistema. Il biotopo è dunque la componente dell'ecosistema caratterizzata da fattori abiotici (non viventi), come terreno o substrato, con le sue caratteristiche fisiche e chimiche, temperatura, umidità, luce e così via, ma non considerata disgiunta dalla componente biologica." - Wikipedia

"Tipici esempi di biotopo sono: una pozzanghera, un prato, un torrente o, più in generale, qualsiasi ambiente che abbia caratteristiche sufficientemente unitarie."

http://s15.postimage.org/af78aaz8n/2_le_prime_pozze.jpg (http://postimage.org/image/af78aaz8n/) http://s15.postimage.org/g5xeo178n/19_bali_ubud_2.jpg (http://postimage.org/image/g5xeo178n/) http://s15.postimage.org/zdkjkmpk7/181463.jpg (http://postimage.org/image/zdkjkmpk7/) http://s15.postimage.org/ypbp1oquf/fiume_acqua_nera_Venezuela.jpg (http://postimage.org/image/ypbp1oquf/)

Da quest'ultima definizione si capisce subito che un grande fiume come può esserlo il Rio delle Amazzoni non ha caratteristiche unitarie per cui non è corretto parlare di biotopo del Rio delle Amazzoni in generale.
Per cui un primo passo per poter capire meglio il significato e di conseguenza il giusto utilizzo della parola è che l'ambiente rappresentato deve avere caratteristiche unitare, anche se è esteso per più o meno Kmq!
Detto questo, che mi dite a proposito di 'biotopo asiatico' o 'biotopo amazzonico'?

http://s15.postimage.org/9eg6cnx0n/374.jpg (http://postimage.org/image/9eg6cnx0n/) http://s15.postimage.org/nm5v1b9pj/Amazzoniac_WWF_Canon_Michel_ROGGOmedia.jpg (http://postimage.org/image/nm5v1b9pj/) http://s15.postimage.org/948ntbief/image007.jpg (http://postimage.org/image/948ntbief/)

Sono "semplicemente" estesi per una superficie di milioni di Kmq...e presentano differenze importanti tra le varie zone e per questo non esiste un biotopo amazzonico (o asiatico/africano...) unico e riproducibile.

Una volta individuato un ambiente relativamente piccolo si può cercare di riprodurlo (non sto parlando di acquari necessariamente) in miniatura per poterlo godere "dal vivo" nelle nostre case. Per far questo occorre per prima cosa cercare informazioni riguardo al suddetto ambiente, informazioni non solo riguardo alle specie viventi che lo popolano ma anche riguardo la componente abiotica caratteristica del luogo come sabbia, pietre, legno, detriti in genere...

Dopo aver cercato i vari accessori che lo compongono, bisogna avere un occhio di riguardo per le "regole" che fanno funzionare quel determinato ambiente; regole che fanno capo alle condizioni climatiche innanzitutto, sia per quanto riguarda la temperatura sia per quello che concerne la stagionalità, le precipitazioni, le ore di luce...

Alcuni video che mostrano alcuni luoghi di origine dei nostri pesci:

http://www.youtube.com/watch?v=8qy_sT_C7Jk&feature=player_embedded#
http://www.youtube.com/watch?v=4VC0F3xG-RQ&feature=relmfu
http://www.youtube.com/watch?v=HzKa7d-Ha7Q&feature=relmfu

Insomma, la cosa ideale (spesso non fattibile) sarebbe andare per un periodo nel luogo da noi scelto per capire bene "come funziona"!

http://img441.imageshack.us/img441/4360/magieafricaneippopotamo.jpg (http://imageshack.us/photo/my-images/441/magieafricaneippopotamo.jpg/)

Detto questo, passiamo al lato puramente acquaristico del concetto.

Innanzitutto, perchè alcuni scelgono di allestire un acquario "biotopo"?
Precisando che un vero acquario biotopo è una cosa secondo me impossibile da realizzare, permettetemi l'utilizzo del termine per questo piccolo articolo.
In generale viene voglia di ricreare un ecosistema molto simile ad uno realmente esistente per portare a casa e ammirare un pezzo di natura a noi lontana.
In questo modo si ha la possibilità di studiare e di godere di un particolare spettacolo in cui animali, piante e altri organismi viventi interagiscono tra loro.

Una cosa che si dovrebbe fare, per provare a creare un buon acquario geografico, è quella di limitare le piante ad una (al massimo un paio) di specie; troppo spesso negli acquari ci sono molte specie id piante che, anche se provenienti dallo stesso continente) non formano un paesaggio realistico.
Per questo è meglio concentrarsi sulla quantità più che sulla varietà!

Certo, non si possono riportare tutte le caratteristiche naturali nel nostro acquario perchè sicuramente non avremmo la possibilità di riprodurre molte cose come ad esempio i predatori naturali, le interazioni con altri animali o vegetali (un albero che cade, un grosso animale che fa il bagno nel fiume o beve, un uccello che si tuffa in acqua...) nè i maggiori cambiamenti climatici stagionali (le alluvioni, le secche, le forti piogge torrenziali...) però l'obiettivo per i veri appassionati è quello di cercare il più possibile di ricreare un ambiente naturale veritiero.

http://www.youtube.com/watch?v=NLgT7V9B2Q4
http://www.youtube.com/watch?v=uQNP25Xd7wI&feature=related

E' sicuramente una sfida, una difficile sfida che spesso non si riesce a vincere per motivi pratici o per scelte personali (va ricordato che un pezzo di un fiume non è esattamente l'idea di acquario che molti hanno in mente di ricreare).

Detto questo, spero che si inizi ad usare questa parola con maggiore coscienza perchè è una parola ricca di significato e per alcune persone rappresenta un vero impegno (conosco alcuni acquariofili che dedicano molto tempo allo studio e alla riproduzione di veri "biotopi" per cui, almeno per rispettare il loro lavoro, cerchiamo di usare bene questa espressione!) ;-)

Ricordo inoltre che esistono differenti modi per indicare un acquario allestito con piante e animali provenienti dalla stessa zona geografica: si può utilizzare il termine di "Acquario geografico", "acquario sudamericano/asiatico/africano/europeo"...ecc



Infine scrivo qualche piccola riga per formare un semplice glossario su alcuni termini spesso usati come sinonimi ma che in realtà hanno significati diversi:

Bioma, in particolare i Biomi acquatici (ma esistono anche i Biomi terrestri): sono sostanzialmente 2, quello d'acqua marina e quello di acque dolci. Si distinguono oltre che dal tipo di acqua anche dall'intensità della corrente e dalla profondità dell'acqua stessa.
In base a questi parametri si differenziano i vari biomi: per esempio lago, fiume, torrente, estuario, palude, barriera corallina, oceano aperto.
Ogni bioma è caratterizzato dalla presenza di vegetali e animali, ed è in base al tipo di vegetazione presente (principalmente) che si è adattata all'ambiente e al tipo di clima, con il conseguente adattamento delle specie animali, che si caratterizza un bioma specifico.

http://s14.postimage.org/7314bn7j1/105456032_ba2de6f7_0bdc_41b5_aad4_b81daea0a568.jpg (http://postimage.org/image/7314bn7j1/)

Ecozone: sono delle macroregioni suddivise dagli studiosi a seconda delle specie animali e vegetali presenti sul territorio, a seconda della loro adattabilità ai fattori geografici e ambientali.
Il numero delle ecozone varia da studioso a studioso, però generalmente sono presenti 6/7 macroregioni sulla Terra: Ecozona Paleartica, Ecozona Indomalese, Ecozona Neotropicale, Ecozona Afrotropicale, Ecozona Neartica, Ecozona Australasiana e, spesso non considerata come Ecozona, la zona Antartica.

http://img580.imageshack.us/img580/4521/800pxecozonessvg.png (http://imageshack.us/photo/my-images/580/800pxecozonessvg.png/)

Infine riporto una frase che meglio di tutto lo scritto precedente fa capire la differenza tra biotopo/ecozona/ecoregione...: "Il Sudamerica è un'ecozona, la foresta amazzonica un ecoregione, la macchia mediterranea un bioma, mentre la riva sabbiosa a sud del Lago di Bracciano è un biotopo." - cit. Entropy

http://img685.imageshack.us/img685/3466/alligatore1.jpg (http://imageshack.us/photo/my-images/685/alligatore1.jpg/)

Spero che queste poche righe siano scorrevoli e interessanti, ma ancora di più spero siano utili per rinfrescare la memoria e per imparare ad usare meglio questa parola carica di significato.
Ci tengo a precisare che il discorso è molto ampio e c'è da dire ancora tantissimo a riguardo, ma un po' per la lunghezza del testo e un po' per le competenze sempre scarse in questa materia non mi è possibile aggiungere altro; il discorso sarà ampliato con i vostri commenti e interventi ovviamente! ;-)

Ringrazio di cuore due amici in particolare per l'aiuto e la collaborazione:
Andrea (Entropy) per alcuni consigli tecnici e per alcune nozioni scientifche;
Luca (Malù) per alcune considerazioni e per le "chiacchierate notturne" a riguardo!
Grazie anche a tutte le altre persone che hanno postato video e fotografie a riguardo, alcune delle quali sono state utilizzate anche in questo post.

# - Le fotografie sono state prese dal web, i video postati da YouTube


P.s. Le immagini e il materiale utilizzabile è veramente infinito, purtroppo il post è già molto pesante e ho messo solo qualche fotografia; se avete altre fotografie esplicative, utili o semplicemente interessanti postatele pure! :-)

malù
29-12-2011, 00:23
Bravo Luca.............di nuovo complimenti #25
Hai la particolare capacità di condensare in brevi e chiare esposizioni parecchi concetti, compresi alcuni di non facile assimilazione.

Luca_fish12
29-12-2011, 00:26
Hai la particolare capacità di condensare in brevi e chiare esposizioni parecchi concetti, compresi alcuni di non facile assimilazione.

Grazie Malù, diciamo che sono abbastanza riassuntivo e pratico! :-))

Questo argomento però andrà ampliato per bene per cui sotto con altre definizioni e particolarità! ;-)

Ale87tv
29-12-2011, 11:28
ottimo lavoro!
puoi ampliare anche il discorso in base alla stagionalità... temperature e valori variano durante l'anno... sarebbe interessante ricreare queste variazioni, agendo sui cambi d'acqua e sul riscaldatore...

Luca_fish12
29-12-2011, 11:43
Grazie Alessandro, hai notato che ho anche messo il video che hai postato ieri sera su Fb? :-))

Per quanto riguarda la stagionalità, non ho scritto niente perchè dipende dal luogo che si vuole provare a riprodurre; andrebbe fatto un riassunto caso per caso e diventerebbe troppo complicato (oltre al fatto che non sono così informato a riguardo) :7:

Si potrebbe però linkare la discussione di MarZissimo sulla stagionalità in modo da rimandare ad altra sede l'approfondimento di quella tematica! :-)

Che ne dici?
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P.s. Ho messo le anteprime dei video finalmente! :-)

Jamario
29-12-2011, 13:16
Bravo Luca!! Senti ma io ho un 60l, ce lo posso mettere un ippopotamo? :-))
Stupidate a parte, vorrei elogiare anche l'espressione dei concetti semplice ma precisa, riguardo sia l'aspetto della definizione di biotopo, ma ancora di più secondo me, di ambiente naturale veritiero, ossia in cui se ci sono piante acquatiche galleggianti a schermare la luce si mettono, se vi sono molte tane e anfratti si cerca di metterne, e via dicendo. Senza cercare a tutti i costi il "biotopo", bensì un ambiente capace di ricreare e soddisfare gli aspetti di quello di origine della/e specie che abbiamo.

Corydoras 98
29-12-2011, 14:18
#25

F.m.m
29-12-2011, 16:56
Dopo aver visto l' ultima foto guarderò con occhio diverso la pistia

silvan.ilmago
29-12-2011, 18:22
Interessante e sinteticamente ... esauriente!

Luca_fish12
29-12-2011, 22:17
Mario per l'ippopotamo non c'è problema! :-D

Grazie a tutti ragazzi, speriamo più che altro che aiuti a far sì che questa parola si usi un po' meglio...si sentono delle cose terribili in giro...

malù
29-12-2011, 22:37
Secondo me un altro aspetto importante del "biotopo" è che oltre che veritiero deve anche essere a "dimensione di pesce"..........anche se prendiamo a modello una piccola parte di fiume/lago/ torrente e sempre più grande del nostro acquario quindi occorre fare un "riassunto" della zona stessa in modo di fornire agli ospiti ripari, anfratti, zone con diverso movimento d'acqua etc....

Mi ricordo una chiacchierata con Federico Sibona che mi spiegava che ai pesci "biotopo" salmastro sono graditi gli sbalzi di salinità però in natura si spostano per cercare il grado di salinità preferita mentre nelle nostre vasche sono costretti alle variazioni che noi gli imponiamo.

Luca_fish12
29-12-2011, 22:40
Ottima riflessione Malù, condivido!

Per quanto si voglia riprodurre un pezzettino di fiume o altro bisogna sempre riadattarlo alle nostre esigenze!
Anche perchè un pezzetto di ambiente naturale piccolo come i nostri acquari può tranquillamente essere senza piante, senza legni e senza pietre pur essendo in un grande fiume sudamericano! :-)

Siamo noi che dobbiamo "costruirlo" ad hoc! ;-)

Luca_fish12
02-01-2012, 00:35
Ho aggiunto un altro elemento secondo me importante.

Per provare a creare un acquario geografico sarebbe auspicabile limitarsi ad una o al massimo un paio di specie di piante (attenzione, parlo di specie, non di numero di piante).
Perchè spesso si "ammucchiano" varie specie di piante che pur essendo tutte originarie dello stesso continente non danno una rappresentazione veritiera di un luogo preciso...

Tom87
03-01-2012, 14:11
complimenti per la discussione!:1: ci son dei spunti davvero molto interessanti che andrebbero sicuramente maggiormente approfonditi...io son comunque del parere che, per quanto ci si applichi a realizzare un biotopo degno di questo nome, ci saranno sempre delle variabili che, per fortuna o sfortuna, non potranno essere riprodotte...almeno in acquari "domestici", dove comunque, un minimo di estetica ci sarà sempre a condizionare la vasca:1:

Luca_fish12
03-01-2012, 23:52
ci saranno sempre delle variabili che, per fortuna o sfortuna, non potranno essere riprodotte

Verissimo, per questo il succo del discorso è che secondo me un acquario biotopo ha dei limiti (ammesso che sia realizzabile) :-)

almeno in acquari "domestici", dove comunque, un minimo di estetica ci sarà sempre a condizionare la vasca:1:

Questo dipende, perchè se piace ci sono alcuni acquari molto fedeli alla realtà di un ambiente naturale! :-)

Luca_fish12
04-01-2012, 18:00
Coraggio ragazzi, bisogna approfondire questo argomento!

Magari con esempi concreti di allestimenti per rispecchiare al meglio qualche zona precisa! ;-) così diamo anche spunto a chi si vorrà cimentare in un acquario geografico o locale!

Metalstorm
04-01-2012, 19:09
non mi torna il passaggio dove dici che un acquario biotopo è praticamente impossibile da realizzare...bè, non è del tutto vero.
Il problema è che spesso per realizzarlo ci si deve "castrare" con la popolazione ittica (limitando fortemente la scelta del tipo di pesci) e con le piante (sia come numero e varietà di specie, sia come layout).

Tra i veri biotopi facilemtne ricreabili in vasca sul momento me ne vengono in mente due facili da fare pure in poco spazio: canale di irrigazione di risaia thailandese, cimitero delle lumache del lago tanganica.

Altra considerazione: se optiamo per vasche monospecifiche, spesso ci viene più facile ricreare un vero biotopo....ad esempio se decidiamo di ospitare una determinata specie di loricaride o di loach abitante dei fiumi a corso rapido, ti basta scegliere pietre e sabbia di colorazione simile al fiume in oggetto e vedrai che alla fine bene o male ricrei pure il biotopo

Anche se spesso nella maggior parte dei casi si parla in realtà di acquario tematico (atto a ricreare un habitat favorevole a determinate specie di pesci, anche se magari non rispecchia fedelmente quanto avviene in natura) o "idrografico" (simile al precedente, ma che cerca per lo meno di mettere assieme piante e pesci appartenenti allo stesso bacino idrografico, anche se magari un pesce sta in un affluente e l'altro nel fondovalle del corso primario)

Luca_fish12
04-01-2012, 19:14
Sì, la differenza sta proprio nella nominazione secondo me...

Nel senso, un acquario come il canale thailandese o il cimitero delle lumache per i conchigliofili sono acquari tematici (si potrebbero chiamare anche geografici), però un acquario biotopo rispettando il significato letterario del termine è impossibile perchè le condizioni esterne non si ricreano fedelmente (o almeno non così facilmente e non sono alla portata di tutti).

Se invece per "biotopo" ci limitiamo a considerare solo l'allestimento allora sì, in questo caso si può fare un ambiente uguale ad uno realmente esistente, ma gestito da condizioni fisiche ed esterne differenti! :-)

Metalstorm
04-01-2012, 19:42
Il biotopo è dunque la componente dell'ecosistema caratterizzata da fattori abiotici (non viventi), come terreno o substrato, con le sue caratteristiche fisiche e chimiche, temperatura, umidità, luce e così via, ma non considerata disgiunta dalla componente biologica." - Wikipedia

"Tipici esempi di biotopo sono: una pozzanghera, un prato, un torrente o, più in generale, qualsiasi ambiente che abbia caratteristiche sufficientemente unitarie."
Se prendo ad esempio il cimitero delle lumache, riesco a ricreare quanto detto qui su:
in vasca metto sabbia finissima grigia (tipo quella edile), faccio un tappero fitto fitto di gusci di neothauma (si trovano in commercio, originali dei cimiteri delle lumache del tanganica), aggiuto i valori fisici e chimici dell'acqua, popolo il tutto con una colonia di multifasciatus...facendo così riproduco fedelmente al 100% un piccolo pezzo di tanganica così come lo vedi in natura

Luca_fish12
04-01-2012, 19:48
Però poi bisogna simulare le varie stagioni, l'abbondanza e la scarsità di cibo...le variazioni che ci possono essere e l'interferenza di altri animali... questo per poter dire che si ha un biotopo, secondo il significato letterario.

Oppure in una versione semplificata del termine questo è un buonissimo esempio di quanto la creazione di un biotopo possa essere fattibile prestando attenzione alla scelta dei componenti!


Io non sono da nessuna parte, sto solo cercando di andare a fondo nel concetto e soprattutto vorrei evitare che questa parola divenga l'ennesima moda perchè fa figo... ;-)
Per quanto riguarda la realizzazione ben vengano molti esempi (facciamo così, usiamo un significato semplificato per comodità discorsiva)! :-)



P.s. Ancora una volta con la tua Africa, Metalstorm, ci porti un mondo intero davanti! #36#

Wingei
04-01-2012, 20:38
Bisognerebbe considerare poi anche le specie di alghe e di batteri introdotte con l'acqua... sicuramente diverse da quelle presenti nei grandi laghi africani o nel bacino amazzonico (a meno di non abitare in zona).

Bell'articolo, come sempre!

Patrick Egger
04-01-2012, 21:15
Ciao.



Bell'articolo,si nota il lavoro che c'è dietro!#70
Alla fine mi hai parlato dalla bocca (proverbio nostro).Il "Creare un biotopo" è una invenzione commerciale o per le altre persone un sogno di acquario.Come hai detto giustamente,noi puoi mai ricreare un biotopo come creato da dio(alla fine non serve neanche).neanche come descrive Metalstorm per i conchigliofili.Mancano gli insetti,le alghe e anche i predatori.Legare un bel Cormorano vicino all'acquario ,farlo fare ognitanto due tuffi e una bella scagazzata in vasca non la vedo tanto bella ;-)
Come ormai si dovrebbe buttare qualche vecchia scarpa e delle lattine vecchie in acquario,ormai fanno parte del biotopo (anche se non entra nel nostro pensiero del biotopo perfetto).

Le vasche monotematiche si allontano ancora di più da un biotopo.Magari si ottengono risultati migliori nella riproduzione,ma con la vita naturale in un biotopo non c'entra un bel niente.

vasca geografica è più o meno realizzabile come un acquario biotopo (cioè un desiderio personale)Acquario tematico secondo me è le definizione giusta (poi alla fine il tema lo definisce quello che ha creato la vasca ;-))

Luca_fish12
04-01-2012, 21:20
Grazie Wingei e grazie Patrick! :-)

In effetti sarebbe molto più semplice se si usasse il termine "acquario tematico", almeno ci sarebbe una linea guida ma sarebbero permessi alcuni adattamenti che servono per forza di cose in acquario!

malù
04-01-2012, 23:06
Interventi molto esaustivi.............
Si potrebbe dire che il biotopo vero e proprio è costituito da ciò che sta dentro e fuori dall'acqua, mentre con il termine "acquario tematico" si può considerare solo ciò che è racchiuso nei nostri 5 vetri.

Tom87
05-01-2012, 01:08
Bisognerebbe considerare poi anche le specie di alghe e di batteri introdotte con l'acqua... sicuramente diverse da quelle presenti nei grandi laghi africani o nel bacino amazzonico (a meno di non abitare in zona).

Bell'articolo, come sempre!

Come ben dice Wingei c'è sicuramente da tener presente la flora e la fauna per così dire..."non convenzionale" ;-)

Metalstorm
05-01-2012, 14:28
In pratica il nostro caro "acquario biotopo" è una vasca tematica che prende spunto il più possibilie dal biotopo (nel senso stretto del termine) per assomigliare il più possibile ad un pezzetto realistico di lago/fiume/stagno/ecc.. sia per quanto riguarda fauna, flora e arredamento....sempre con tutti i limiti dati dai 5 vetri
P.s. Ancora una volta con la tua Africa, Metalstorm, ci porti un mondo intero davanti!
per forza, i laghi africani sono gli unici che conosco un po...mica posso parlare di asia di cui conosco più nozioni di cucina che di acquariofilia :-D

Venus
05-01-2012, 14:42
Le vasche monotematiche si allontano ancora di più da un biotopo.Magari si ottengono risultati migliori nella riproduzione,ma con la vita naturale in un biotopo non c'entra un bel niente.
Concordo al 100% con questo concetto, che ho cercato di sposare il più possibile nelle mie vasche.
Capisco la curiosità di ricreare una vasca tematica, ma sono del parere che molto spesso ciò va in qualche modo contro il mio personale concetto di acquariofilia, e forse anche contro il benessere di alcune specie, "costrette" ad una convivenza non sempre felice in così poco spazio.
Vedo molto più sensato allora far coabitare specie con esigenze (a tutti i livelli, anche alimentare e comportamentale - spesso ignorate) simili, ma provenienti da zone o addirittura continenti diversi.
Il tutto è IMHO ovviamente.:-)

Patrick Egger
05-01-2012, 14:49
In pratica il nostro caro "acquario biotopo" è una vasca tematica che prende spunto il più possibilie dal biotopo (nel senso stretto del termine) per assomigliare il più possibile ad un pezzetto realistico di lago/fiume/stagno/ecc.. sia per quanto riguarda fauna, flora e arredamento....sempre con tutti i limiti dati dai 5 vetri


Esatto,o almeno come noi lo immaginiamo questo biotopo o anche come lo sogniamo (avere del fango,tronchi marci e feci di uccelli in acquario non è bello,ma farebbe parte del biotopo)
Nel biotopo naturale ci sono anche dei germi patologici e i predatori.Sopratutto quelli.Per questo quando ti guardi delle foto dei laghi in Africa,come il Malawi,che vedi una quantità mostruosa di ciclidi uno vicino all'altro.In acquario non funziona cosi facilmente.E perchè?Perchè dopo un po di tempo i ciclidi hanno capito che non devono sforzarsi più di tanto per avere del mangiare e sopratutto non devono stare in allerta per un predatore.Il tempo e la energia sprecata per dei combattimenti inutili come spesso si vedono in acquario,in natura non le fanno cosi estremi e sopratutto non cosi a lungo.Semplicemente non se lo possono permettere.
Questo è un esempio dove si capisce che il termine "Acquario biotopo" non è giusto se viene usato su un acquario classico.In un parco zoo,15.000l di acqua con ippopotamo e papere africane,allora si che si ragiona.Non proprio al 100%,ma quasi ;-)

Patrick Egger
05-01-2012, 14:54
...., e forse anche contro il benessere di alcune specie, "costrette" ad una convivenza non sempre felice in così poco spazio.
Vedo molto più sensato allora far coabitare specie con esigenze (a tutti i livelli, anche alimentare e comportamentale - spesso ignorate) simili, ma provenienti da zone o addirittura continenti diversi.
Il tutto è IMHO ovviamente.:-)

esatto.Solo perchè cosi esiste in natura mica dobbiamo copiarlo.In senso,il predatore o le malattie servono,ma per il singolo esemplare possono essere la morte,cosa che noi non lo vogliamo per i nostri pesci in acquario.

Alla fine però si deve dire che abbiamo fatto un po un gioco di parole.Nel senso,che vogliamo fare un ambiente più degno possibile per gli ospiti,niente di più e niente di meno,praticamente un biotopo nuovo intorno all'ospite dell acquario :-)

Luca_fish12
05-01-2012, 21:25
Nel senso,che vogliamo fare un ambiente più degno possibile per gli ospiti,niente di più e niente di meno,praticamente un biotopo nuovo intorno all'ospite dell acquario :-)

un "biotopo" inventato interamente da noi! :-))

Decisamente meglio chiamarlo acquario tematico o non dargli per forza un appellativo...

Più che altro anche per rispettare chi veramente si impegna a creare acquari molto simili ad un ambiente naturale esistente!


Ah, un'altra condizione per me importante: per poter provare a sviluppare in un acquario un tipo di biotopo* servono acquari grandissimi...penso che sotto i 300 litri (minimo) si possa fare poco o niente...

Entropy
09-01-2012, 12:51
Bel lavoro Luca ;-)
Concordo con quanto detto da Patrick e sul fatto che in 5 vetri sia più corretto pensare alla realizzazione di acquari tematici che a reali biotopi.

Ah, un'altra condizione per me importante: per poter provare a sviluppare in un acquario un tipo di biotopo* servono acquari grandissimi...penso che sotto i 300 litri (minimo) si possa fare poco o niente...

Ricordati che non conta tanto la dimensione del biotopo, quanto piuttosto le condizioni ambientali relazionate ad esso e le biocenosi instaurate. Una pozza d'acqua stagionale (di pochi cm di diametro e di profondità) in una zona dell'Africa o del Sudamenrica è un biotopo a tutti gli effetti. Ma solo con determinate biocenosi e a precise condizioni ambientali.

Luca_fish12
09-01-2012, 23:36
Grazie Andrea! :-)

Anche per la correzione #12 in effetti ci sono dei micro habitat che si può tentare di riprodurre in acquario, sono anche molto interessanti!

Luca_fish12
12-01-2012, 22:04
Ma non c'è nessuno che ha provato a realizzare un acquario tematico?!

Sarebbe bello un confronto fotografico tra l'acquario e uno scorcio dell'ambiente ricreato...se qualcuno conosce chi ci ha provato, non importa il risultato ottenuto visto che non è una gara, lo convinca (costringa) a postare il risultato! :-))

malù
12-01-2012, 22:20
C'è, c'è........ed è uno che la sa lunga, non credo sia ancora pronto ma sicuramente sarà un piccolo gioiello #19

Luca_fish12
12-01-2012, 22:22
C'è, c'è........ed è uno che la sa lunga, non credo sia ancora pronto ma sicuramente sarà un piccolo gioiello #19

We, mi hai incuriosito...di chi si tratta? :-) Se ho capito...un certo DL?

malù
12-01-2012, 22:24
#36##70 pensandoci bene sarà meglio togliere "piccolo" e lasciare solo gioiello ;-)

Luca_fish12
12-01-2012, 22:32
E' sì...piccolo decisamente no! :-)

Allora bisogna invitarlo qui appena avrà finito il suo lavorone! :-) non vedo l'ora!

Luca_fish12
20-01-2012, 14:41
Riallacciandoci ai recenti avvenimenti, pensate che per ricostruire (o provare a farlo almeno) un ambiente reale si possa fare una selezione anche e una scelta anche per quello che riguarda la tecnica e il metodo di gestione?

Lo spunto viene da un paio di riflessioni:

- in un acquario di un utente era uscita la proposta di sfruttare l'altezza sproporzionata della vasca per costruire un paludario o quantomeno una zona emersa...Questa zona potrebbe aiutare a ricreare la stagione secca e la stagione umida, con il relativo innalzamento/abbassamento delle acque e le modifiche relative alla zona emersa che diverrà sommersa.

- un altro aspetto potrebbe essere quello relativo al movimento dell'acqua e alle ore di luce: in una determinata stagione potrebbero esserci più ore di luce e meno corrente (riduzione della portata del filtro), viceversa in un'altra ci sarà più movimento d'acqua per simulare la corrente!

- sempre sul post citato prima si era parlato anche di adeguare l'alimentazione sia per quantità sia per tipologia alla stagione;

Alla fine sono tutte cose molto semplici da fare, non si stravolge l'acquario ma tramite questi accorgimenti si riproducono un pochino più fedelmente caratteristiche naturali! ;-)

Venus
20-01-2012, 16:20
Lo spunto viene da un paio di riflessioni:

- in un acquario di un utente era uscita la proposta di sfruttare l'altezza sproporzionata della vasca per costruire un paludario o quantomeno una zona emersa...Questa zona potrebbe aiutare a ricreare la stagione secca e la stagione umida, con il relativo innalzamento/abbassamento delle acque e le modifiche relative alla zona emersa che diverrà sommersa.

- un altro aspetto potrebbe essere quello relativo al movimento dell'acqua e alle ore di luce: in una determinata stagione potrebbero esserci più ore di luce e meno corrente (riduzione della portata del filtro), viceversa in un'altra ci sarà più movimento d'acqua per simulare la corrente!

- sempre sul post citato prima si era parlato anche di adeguare l'alimentazione sia per quantità sia per tipologia alla stagione;

Alla fine sono tutte cose molto semplici da fare
Oddio, molto semplici direi proprio di no, anzi, direi molto difficili...già è una bella sfida variare pH, conducibilità, temperatura e movimento per simulare le condizioni ambientali (molto spesso difficili da reperire)...se poi ci mettiamo altezza della colonna d'acqua, ore di luce e alimentazione beh...direi proprio che rasentiamo il livello massimo di acquariofilia!
Più che altro, direi che tutti questi accorgimenti di solito (e per fortuna!) non sono necessari, basta variare pochi parametri anche per riprodurre e avere successo con specie difficili...e li trovo anche inutili a dir la verità, semplici esercizi di dialettica, anche perché, come fa ben notare Patrick qualche pagina indietro, a questo punto bisognerebbe aggiungere anche tante variabili, come ad esempio i predatori...non vorrei che la passione acquario diventi un incubo a forza di inseguire la Natura!:-D

Luca_fish12
20-01-2012, 16:35
No, no non è questo quello che intendevo io...

Riguardo al discorso fatto da Patrick prima sono d'accordo, è quello che ho scritto in prima pagina infatti;
Questa riflessione era per "dilettarsi" e cercare un minimo di riprodurre una stagionalità, non sono con temperatura e valori (come si è detto sul post di Marzissimo "Stagionalità nell'allevamento" tempo fa) ma anche con modifiche di altro tipo! :-)

Che sia utile o meno non so dirlo, dipende da tanti fattori però senz'altro è un modo per rendere un po' più simile la stagionalità (anche divertendosi, perchè no, da un certo punto di vista).

Secondo me è molto più difficile mantenere valori e conducibilità adeguati alla stagione rispetto a variare la dieta o il livello dell'acqua in acquario! :-) o no?
Soprattutto sono cose alla portata di tutti, mentre misurare la conducibilità, correggere i valori (magari portandoli agli estremi) sono cose più complesse che richiedono una certa preparazione e competenza in merito!


Per quanto riguarda l'inseguire la Natura è una sfida persa in partenza, hai ragione a dire che se si vede in questi termini alla fine diventerà un incubo (pieno di insoddisfazioni tra l'altro), però quello che si riesce a fare perchè non provare a farlo? Anche solo per sperimentare e provare alcune cose!


P.s. Non trovo più il video, ma vide qualche anno fa un acquario che aveva un impianto che riproduceva un temporale, con tanto di pioggia, tuoni e fulmini! :-))
Questo è un estremo, però almeno a me affascina...a prescindere dall'effettiva utilità!

Bisognerebbe ritrovare quel video...

Entropy
20-01-2012, 16:49
In un acquario (ossia un sistema chiuso, anche se teoricamente aperto), la variazione del livello dell'acqua con sommersione stagionale di una zona emersa e viceversa (scusate la rima) è un'operazione fattibile, ma niente affatto semplice, se messa in relazione alle contemporanee variazioni desiderate dei valori dell'acqua. Infatti, tali variazioni porterebbero alla sommersione le porzioni di substrato che prima erano emerse, quindi con caratteristiche abiotiche (pH, conducibilità, concentrazione dei nutrienti) e biotiche (batteri e microfauna instauratesi) completamente differenti, generando in tal modo cambiamenti e squilibri nei valori dell'acqua non sempre facilmente prevedibili e controllabili. Con il risultato (opposto) di peggiorare le condizioni di vita degli abitanti dell'acquario.

Luca_fish12
20-01-2012, 17:45
Capito Andrea, queste cose sono molto difficili...io non sono del "settore" per cui non conoscevo queste interazioni, non ci avevo proprio pensato a dire la verità...

Venus
20-01-2012, 18:57
...per non parlare della dieta...mimare la dieta che i nostri pesci avrebbero in natura nell'arco di 12 mesi è praticamente impossibile, anche perché credo che nessuno di noi voglia affamare i suoi animali per la maggior parte dell'anno, per poi "bombarli" per un periodo molto ristretto di tempo...così facendo non si va molto lontano.
Secondo me, senza complicarsi troppo la vita, è già una bella sfida ricreare un'alimentazione basata solo su vivo e surgelato, variabile sia nella qualità che nella quantità, con giorni di digiuno basati sull'osservazione della digestione dell'animale (in rapporto diretto con le temperature), e quindi con un aumento delle quantità nel ristretto periodo della riproduzione.

malù
20-01-2012, 23:35
Luca, ammettiamolo leggere Entropy e Venus è uno spettacolo.........e proprio perchè ci stupiamo e ammettiamo che "non ci avevamo pensato" ( lo dico con un pò di ironia) appare evidente una delle maggiori difficoltà nel creare il "biotopo".......la conoscenza.....non degli accessori tecnici per modificare il livello dell'acqua o la movimentazione ( per esempio) ma degli effetti chimico/biologici che si vengono a creare.

Luca_fish12
21-01-2012, 01:42
Esattamente Luca, hai proprio ragione! :-)

Ecco perchè mi piace scrivere e approfondire vari argomenti, perchè si impara sempre tanto ed è importantissimo in questa passione.
Come per la "decalcificazione biogena" sul post della co2, grazie ad alcuni interventi ho scoperto che esiste anche questa cosa! (per fare un esempio)

Per quanto riguarda Entropy e Venus, bè, c'è poco da aggiungere, li ho conosciuti e devo dire che sono come un buon libro da leggere, ogni volta c'è sempre qualcosa di nuovo e di stupefacente! ;-)

malù
21-01-2012, 02:36
Vero, si impara molto da queste discussioni, soprattutto quando fermarsi con le "prove varie" tenendo presente che l'incolumità dei nostri ospiti viene prima di tutto ed è spesso vincolata alle nostre capacità e, appunto, conoscenze.

Raf28
22-01-2012, 12:04
Bellissima e interessantissima discussione , peccato che me ne sono accorto solo adesso! Comunque riguardo alla realizzazione di un acqaurio biotopo credo che la realizzazione dello stesso dipende dal biotopo stesso: se voglio ricreare un biotopo sponda di un fiume nostrano (che so Po, Tevere, Volturno ecc.) sarà enormente più facile perchè potrò andare a vedere dal vivo come è fatto, che tipo di substrao c'è , che tipo di legni e/o rocce , che tipo di piante e pesci, invertebrati , eventualmente potrei prelevare tutte queste cose e metterle nella vasca: avrei così realizzzato una correta vasca-biotopo ? Direi proprio di si! Ma che succede se io volessi riprodurre la riva di un affluente del rio negro o una foresta inondata (varzea o igapò) ?
qui le cose si complicano perchè non potrei vederle dal vivo e quindi dovrei basarmi su foto o video (se ci sono) e sulle info riportate da chi ci è stato: è qui la parte a mio avviso più difficile nel ricrerare un biotopo tropicale o esotico: reperire le corrette informazioni su di esso! troppo spesso sui libri o in rete si trovano informazioni molto generiche al limite posso trovare una lista di pesci e piante provenienti dal rio negro (per esempio) ma come giustamente avete fatto notare non significa che tutte quelle specie vengono dal medesimo biotopo perchè in un fiume come quello (e in sudamerica un fiume è un immenso bacino idrografico) ci sono molti biotopi, spesso anche diversisimi tra di loro.
Quindi il primo passo è repire le informazioni giuste , una volta fatto questo è chiaro che nell'allestimento bisogna scendere a compromessi : magari per simulare l'intreccio di rami userò legni di giava (che ovviamente non si trova in amazzonia!) o legni di torbiera ( e non credo ci siano torbiere ai tropici) , userò magari delle nostrane foglie secche di faggio o quercia per simulare la lettiera di foglie secche di piante tropicali ( a meno che non riesco a procurmi rami o foglie di painte ammazzoniche in un orto botanico o magari da un importatore particolarmente fornito), se il substrato è formato da sabbia bianca magari userò una sabbia fine quarzifera anche se non so se la sabbia originale che composizione specifica abbia , certo se devo ricreare un substrato fangoso/terroso le cose si complicano e devo fare usare qualcosa che almeno apparentemente lo mimi, se l'acqua e scura sappiamo che è possibile ottenere quest'effetto ecc ecc, dico questo perchè quest'anno ho potuto vedere dal vivo al Napoliaquatica gli acquari biotopo ricostruiti da Heiko Bleher che come sapete tutti è probabilmente la persona più qualificata al mondo in fatto di biotopi e l'effetto di quelle vasche è molto realistico e le vasche sono (quasi tutte) relativamente semplici, secondo lui non difficili da fare o mantenere), sconvolge anche molte "certezze" date per dogma : nelle sue vasche per esmpio i ciclidi nani tipo apistogramma vengono allevati sempre in gruppi numerosi (sia maschi che femmine) perchè in natura li ritrova sempre numerosi in piccoli spazi ecc. Quindi , secondo me, ricreare bene un biotopo è fattibile se come dicevo si riescono ad avere le informazioni corrette sia sulla parte biotica cioè organismi viventi che esulla parte abiotica (cioe la parte non vivente) , se riusciamo ad avere le conoscenze giuste pur con tutti i compromessi che spesso sono inevitabili riusciremo a ricreare un biotopo con un buon grado di approsimazione , ripeto, secondo me.
Scusate la lunghezza del post.

Luca_fish12
22-01-2012, 12:22
se voglio ricreare un biotopo sponda di un fiume nostrano (che so Po, Tevere, Volturno ecc.) sarà enormente più facile perchè potrò andare a vedere dal vivo come è fatto, che tipo di substrao c'è , che tipo di legni e/o rocce , che tipo di piante e pesci, invertebrati , eventualmente potrei prelevare tutte queste cose e metterle nella vasca: avrei così realizzzato una correta vasca-biotopo ? Direi proprio di si!

La prima cosa che c'è da rivedere è che spesso (quasi sempre) è vietato raccogliere materiali e/o altre specie dai fiumi. E' vietato anche portarsi via i ciottoli (almeno nelle zone che conosco io).
E anche se si prendessero i materiali originali per ricreare un biotopo, stando a quanto abbiamo detto, servono delle condizioni esterne ed interne al sistema, ma in acquario sono difficilmente ricreabili (diciamo impossibili), per questo la definizione più plausibile è "acquario tematico" :-)

Heiko Bleher che come sapete tutti è probabilmente la persona più qualificata al mondo in fatto di biotopi e l'effetto di quelle vasche è molto realistico e le vasche sono (quasi tutte) relativamente semplici, secondo lui non difficili da fare o mantenere, sconvolge anche molte "certezze" date per dogma : nelle sue vasche per esmpio i ciclidi nani tipo apistogramma vengono allevati sempre in gruppi numerosi (sia maschi che femmine) perchè in natura li ritrova sempre numerosi in piccoli spazi

Questa cosa è da prendere con le pinze, nel senso che va precisata bene (secondo me).
Sono d'accordo sull'allestimento semplice, quasi esenziale, delle vasche perchè rispecchia abbastanza fedelmente uno spaccato di natura, ma sul fatto della semplicità ho dei seri dubbi (anche in base a quanto scritto da Venus ed Entropy qualche post sopra).

Riguardo alle scelte di popolazione poi è un capitolo a parte perchè dipenda da quanto è grande l'acquario e dallo scopo. Se èespositivo per un contest o una fiera i pesci sono messi provvisoriamente, in allevamento la cosa è molto diversa.
Inoltre si può usare una "tecnica" di overcrowing per inibire l'aggressività dei pesci (come funziona nelle vasche dei negozi), ma qui andiamo su un argomento diverso e molto complicato.


Sono d'accordo sul fatto di trovare un compromesso, è la parola chiave di questo discorso insieme alla più corretta definizione di acquario tematico! ;-)

Valeriuccio
22-01-2012, 12:31
Grande Luca!! E complimenti a tutti gli altri...post molto interessante e di sicuro sarà di aiuto a tanti ;-)

Luca_fish12
22-01-2012, 12:38
Valeriuccio, sogno o son desto?!? :-))

Ben ritrovato, finalmente!

Grazie per i complimenti, ci sentiamo presto! ;-)


[Scusate l'OT]

Raf28
22-01-2012, 12:59
Ciao, sono d'accordo con quello che hai scritto , per il prelievo in natura il mio era solo un esempio per dare l'idea, non certamente un invito a depauperare le risorse naturali !! ;-) (poi le leggi sui prelievi in natura (pensate ai funghi per esmpio) spesso sono regionali , quindi possono variare molto da regione a regione) .
il fatto è che chi fa un acquaurio biotopo lo fa credo perchè gli piace vedere soprattuto le stesse associazioni di pesci e piante come sono in natura , non perchè abbia l'ambizione di ricreare un'ecosistema completo , questo è ovviamente impossibile (e giustamente avete fatto notare come spesso i termini ecosistema e biotopo vengono confusi) un acquario è acquario in quanto tale perchè ha appunto: luci artificiali, filtro, termoriscaldatore ecc che appunto suppliscono a tutti quei meccanismi biologici e fisico-chimici che è impossibile replicare in modo naturale in acquario , allora riprendendo il titolo di una discussione il senso del biotopo sta nel fatto che se uno cerca di ricreare l'habitat in cui vive uno o più spece di pesci, il pesce/i in questione avranno un comportamento più naturale , magari camperanno di più, forse vivranno meglio che non sparati in una vasca iperilluminata che riproduce un giardino zen o un'aiuloa olandese o un boschetto terrestre con tanto di alberelli (lo dico con il massimo rispetto per chi ama e fa questo tipo di allestimenti) secondo me

Luca_fish12
22-01-2012, 13:09
Sono d'accordo, infatti questo argomento si riallaccia molto bene all'altro articolo "Gli acquari naturali" di qualche mese fa! ;-)

Anche io parlo con tutto il rispetto per chi allestisce acquari diversi, però alcune esigenze dei pesci andrebbero rispettate un po' di più (per esempio evitare lo stress da troppa illuminazione, ecc)! :-)

blackstar
23-01-2012, 11:56
bell'articolo e bel dibattito a seguire... vediamo se riesco facendo un pò di ordine mentale a sviluppare il mio pensiero....

io parto la presupposto che un biotopo come lo stiamo considerando fin'ora si sta discostando proprio da concetto di acquario..... o meglio chiaramente è un acquario perchè è un ambiente artificiale ma per rispecchiare i canoni fin'ora espressi non dovrebbe avere nulla dell'acquario commerciale.... nemmeno il filtro.... allora forse il biotopo si potrebbe realizzare solo con un'autovasca... proprio perchè dovendo rispecchiare una serie di parametri biotici ed abiotici dovremmo anche eliminare la tecnica dall'acquario.... mi rendo conto che la mia idea è un pò estrema ma un biotopo puro non è tale senza alghe e melma.... come spesso abbiamo visto nei vari video degli amici pinnuti nel loro ambiente naturale.... l'acqua è tutt'altro che cristallina, le piante sono spesso monospecifiche e vivono quasi in simbiosi con le alghe... il fondo è melmoso e smosso.... di artificiale dovrebbe quindi esserci solo il contenitore....e come tale andrebbe tenuto all'aperto perchè si relazioni con l'ambiente esterno.... in questo caso quindi l'unico ambiente veramente ricreabile fedelmente è quello autoctono.....

naturalmente mi rendo anche conto che in tutto esistono dei compromessi.... e noi acquariofili lo sappiamo bene quindi per ricreare un acquario geografico basterebbe scelgliere la flora, la fauna.... adattare il fotoperiodo alla zona di provenienza così come i parametri dell'acqua basandoci sulla bibliografia a disposizione... ma resterà ben chiaro il concetto che quello è un ambiente artificiale, un micromondo che creerà le sue regole e i suoi equilibri e che non sarà mai fedele alla natura... secondo me se si ha chiaro questo concetto si può arrivare ad un compromesso... altrimenti il concetto di biotopo nel vero senso della parola diventa irrealizzabile

ehm scusate per il papiro..... qualcuno c'ha capito qualcosa??

Luca_fish12
23-01-2012, 17:27
alghe e melma.... come spesso abbiamo visto nei vari video degli amici pinnuti nel loro ambiente naturale.... l'acqua è tutt'altro che cristallina, le piante sono spesso monospecifiche e vivono quasi in simbiosi con le alghe... il fondo è melmoso e smosso...

-35 a prescindere dal discorso biotopo o meno, un acquario fatto così sarebbe l'ideale per i pesci e anche molto educativo e interessante per noi! (purtroppo non è la moda che tira adesso)

Questo si collega con l'articolo sugli acquari naturali! ;-)

Venus
24-01-2012, 17:50
in questo caso quindi l'unico ambiente veramente ricreabile fedelmente è quello autoctono
Non per forza autoctono, semplicemente un ambiente con pesci che tollerano le nostre basse temperature.;-)

blackstar
24-01-2012, 23:32
il discorso della fauna autoctona lo percorrevo perchè volendo rispecchiare tutte le condizioni 'naturali' sia biotiche che abiotiche... quindi anche insetti e microfauna, non solo climatici.... per essere veramente fedeli dovremmo fare con quello che disponiamo nel nostro ambiente

era una riflessione molto estremista

malù
24-01-2012, 23:41
Beh! certo che facendo un bel laghetto e inserendo gli stessi pesci che nuotano nel fiume vicino a casa nostra il biotopo sarebbe perfetto.

blackstar
25-01-2012, 00:17
Beh! certo che facendo un bel laghetto e inserendo gli stessi pesci che nuotano nel fiume vicino a casa nostra il biotopo sarebbe perfetto.

alle volte in due righe uno riesce a spiegare quello che io non sono riuscita a dire in un papiro.... eh la capacità di sintesi....:-D

Raf28
25-01-2012, 11:08
il fatto è che credo qui si stia confondendo un po' il concetto di biotopo con quello di ecosistema: non penso sia possibile ricreare tutte le reti trofiche presenti in un ecositema naturale in un acqaurio: dai batteri ai produttori ai consumatori ai superpredatori, questo è un ecosistema e oltre che impossibile da riprodurre sarebbe a mio avviso inutile: non credo che si quello che vuole l'appassionato, non lo fanno neanche negli acqauri pubblici, io penso che dovremmo virare verso il concetto di vasca -habitat nel senso come ho già detto cercare (con tutti i limiti del caso) di cercare di ricrerare l'habitat delle specie animali o vegetali che ospitiamo osptando appunto organismi che condividono lo stesso habitat; il discorso sugli acqauri alla Lorenz in realtà non si discosta troppo da questo: neanche in un acqaurio naturale è posibile ricreare in poco spazio tutti i fenomeni che avvengono in natura, nonostante l'assenza del filtro (quindi tutti i meccanismi di depurazione erano affidati ai soli batteri presenti i vasca che costringeva a limitare il popolamento aniamale) e la luce solo naturale (il termriscaldatore lorenz lo usava eccome se doveva allevare specie tropicali, secondo voi quando descriveva la riproduzione dei ciclidi li teneva alle temperature tedesche?) lorenz lo sapeva bene infatti i suoi acquari avevano un minimoo di interventi esterni (somministrazione del cibo, cambi parziali) nenche lui aveva l'ambizione di ricerare perfettamente un 'ecossitema perfetto e completo tra 4 vetri!
per la moda dei biotopi: in realtà in europa in concetto di acqaurio biotopo è nato con l'acqauriologia moderna stessa, vedo che in america forse ora sta prendendo piede questo concetto tenedo presente che l'acqaurio dell'amercano medio spesso ha piante in plastica , giaia colorata e arredamento con velieri e teste di morto con le bolle che escono dal naso....

Entropy
25-01-2012, 12:13
In effetti va fatta una precisazione doverosa, altrimenti si rischia di confondere i termini utilizzati con il loro reale significato. Un qualsiasi ECOSISTEMA (che sia naturale o artificiale) è caratterizzato da elementi abiotici (il BIOTOPO, caratterizzato da variabili come la temperatura, la luce, i valori dell'acqua, la tipologia del substrato, gli elementi nutritivi,....) e da elementi biotici (la BIOCENOSI, caratterizzata dalla fauna e dalla flora).
Tecnicamente quindi, il ricreare perfettamente un certo biotopo, significa scegliere oculatamente tutte le componenti abiotiche del sistema. Flora e fauna invece, comprendono le componenti biotiche, ossia la biocenosi, che va ad interagire con il biotopo per formare infine l'ecosistema.
Un qualsiasi acquario è di per sè un ecosistema. Artificiale certo, ma comunque un ecosistema, in cui elementi abiotici e biotici instaurano un equilibrio (la cui durata e resilienza è funzione delle variabili stesse del sistema).
Il creare in acquario un biotopo il più attinente possibile a quello reale, significa ricreare le stesse condizioni abiotiche del luogo di origine. Aggiungendo poi la componente biotica (ossia la biocenosi) avremmo un ecosistema completo e fedele della zona del modo che vorremmo ricreare.

lorenz lo sapeva bene infatti i suoi acquari avevano un minimoo di interventi esterni (somministrazione del cibo, cambi parziali) nenche lui aveva l'ambizione di ricerare perfettamente un 'ecossitema perfetto e completo tra 4 vetri!

In realtà Lorenz suggeriva caldamente l'autosufficienza biologica dell'acquario e non operava con cambi parziali. Inoltre per lui era possibile ricreare un ecosistema fedele, se si riusciva a scegliere oculatamente le variabili in gioco.
Riporto, come esempio, uno stralcio del libro in questione:

....il pregio dell'acquario, che consiste proprio nell'autosufficienza biologica di quel piccolo universo, cui dall'esterno non occorre alcun aiuto, a parte il nutrimento degli animali e la pulizia della vetrina anteriore del recipiente: se infatti vi domina il giusto equilibrio, l'acquario non ha bisogno di essere pulito! Rinunziando ai pesci più grossi, specie a quelli che sommuovono il fondo, nessun danno si avrà se gli escrementi animali e i tessuti vegetali in decomposizione costituiranno a poco a poco uno strato fangoso; anzi, tanto meglio, perchè questo strato penetrerà e renderà fertile il fondo, originariamente sterile. Nonostante il fango, l'acqua rimarrà inodore e conserverà la limpidezza cristallina di uno dei nostri laghetti alpini.

e ancora:


"Con una grande esperienza e con un delicato intuito biologico è però possibile, entro certi limiti, predeterminare il carattere generale del microcosmo che si svilupperà poi in un acquario, scegliendone oculatamente il fondo, la posizione del recipiente, la temperatura e la luminosità, e infine gli animali che lo popoleranno. In questo consiste l'arte dell'acquariofilo, in cui eccelleva il mio amico Bernhard Hellmann, perito tragicamente: in uno dei suoi acquari egli era riuscito a riprodurre perfettamente un ambiente naturale ben preciso, il lago di Altaussee; era una vasca grande, assai profonda, fresca, e non troppo esposta alla luce; la vegetazione nell'acqua cristallina consisteva di trasparenti erbe verde chiaro, il fondo sassoso era coperto di scuro muschio dei fossi (“Fontinalis”) e di graziosa “Chara”. Gli animali non microscopici erano rappresentati solo da alcune minuscole trote, da qualche varone e da un piccolo gambero fluviale: una popolazione ittica dalla densità non molto superiore a quella di uno stagno naturale."

AcquarioRoma
01-03-2012, 22:03
Ottima guida! Bravissimo Luca! #25