Visualizza la versione completa : Effetto collaterale Co2
In moltissimi topic sto leggendo che per abbassare il Ph si deve utilizzare la Anidride Carbonica.
Su questo ci sono delle contraddizioni che fanno pensare.
Chiunque abbia un briciolo di dimestichezza con vasche piantumate, sa che per avere una migliore crescita delle piante sommerse, si deve incrementare il contenuto disciolto di Co2 nelle ore di luce. La fotosintesi clorofilliana ha infatti bisogno, per poter essere portata a compimento, di Co2. A compimento di questo meraviglioso fenomeno si ha la crescita delle piante e la emissione di ossigeno puro, talvolta visibile ad occhio nudo con il fenomeno del pearling.
Partendo dal presupposto che le variabili principali che intervengono nello sviluppo della vegetazione sono tre: luce, fertilizzazione (macro e micronutrienti) e Co2, è corretto affermare che ad una maggiore quantità di luce e CO2 fa seguito un maggiore fabbisogno di nutrienti da parte delle piante.
Stiamo parlando di piante, ma questo non è un sito dedicato alla botanica...
O almeno solo in parte. Il sito si chiama Aquariofilia.biz. All'apice dell'allestimento di un acquario ci sono sempre i pesci, i crostacei ed i gasteropodi... In pratica gli esseri viventi.
Osservando un esemplare qualsiasi che nuota nella vasca, noteremo un fenomeno chiamato "respirazione". Al contrario delle piante, gli esseri viventi hanno sempre bisogno di respirare. La respirazione è quel fenomeno attraverso il quale l'ossigeno viene scambiato con anidride carbonica, che viene espulsa dall'organismo. Un accumulo di anidride carbonica nell'organismo provoca asfissia, svenimento, perdita di cognizione temporale e per finire, il coma ipercapnico e la morte. Arriviamo allora al punto che per migliorare le condizioni di vita dei nostri pesci, osservando esclusivamente il fattore acidità (Ph), avveleniamo il loro organismo introducendo gas letali al posto di acidi naturali.
In molte occasioni ho letto che per evitare di somministrare una quantità di Co2 che sia dannosa per i pesci, bisogna sfruttare L'effetto tampone derivato dai bicarbonati.
Allora, non è il caso ancora una volta di pensare alla salute degli esseri viventi, ancor prima di volergli creare un ambiente artificialmente corrotto ? Faccio un esempio.
Il Guppy è uno dei pesci più diffusi negli acquari, sia per la sua vivacità, sia per la prolificità, sia per la figura che fanno in un soprammobile che qualcuno chiama acquario. Essi hanno delle necessità che sono Ph 7 - 7,5 Gh 9 -14 kh 3 - 6.
Pinco pallino ha in vasca una miriade di piante a crescita lenta e luce inferiore a mezzo watt a litro... Segue un protocollo di fertilizzazione tric e trac perchè un negoziante ha detto che va bene. In vasca ha i seguenti valori: Ph 8. Gh 20. Kh 12.
Per correggere il Ph decide di somministrare Co2 a manetta giorno e notte... Dopo tre giorni apre un topic su AP e scrive: "come mai i niei Guppy boccheggiano in superfice" ?
Guardando la tabella di di ferimento scopre che la Co2 in vasca è praticamente inesistente e per questo le piante stentano a crescere. Allora decide che dei Guppy che boccheggiano se ne può fregare ed aumenta la somministrazione di Co2, tanto deve anche fare scendere il Ph.
Ma allora... Stai pensando ai pesci o al fatto che il Ph è basico ?
Mario Rossi detto "U' Pirata" ha gli stessi valori in vasca e vuole ottenere un giusto habitat per allevare i suoi Guppy. La Co2 non sa neanche cos'è e va dal negoziante vecchio stile che gli vende della torba. Il Ph si abbassa a 7.2. Poi dice: "la durezza è un po alta... Il negoziante con un prodottino speciale chiamato acqua RO abbassa il Gh e di conseguenza anche il Kh a 10 e a 8 rispettivamente. Cosa ha ottenuto ? Che con un Ph più basso gli ioni di anidride carbonica sono presenti in quantità sufficiente, che i pesci hanno un habitat ideale e che nessuno ha immesso Co2 dannosa sia ai pesci che all'ambiente in atmosfera.
Ma allora, è proprio il caso di usare la Co2 per abbassare il Ph o è il caso di insegnare i vecchi rimedi ai neofiti ?
Vi linko un documento da guardare su youtube. Fatene buon uso.
http://www.youtube.com/watch?v=jpU98g77slQ
Ho paura che tu stia facendo un po' di confusione, nessuno sano di mente si sognerebbe di abbassare il ph a valori acidi con un kh di 10/12, la qta di co2 da immettere sarebbe esageratemente alta. Chi usa la co2 per acidificare lo fa con valori di kh ben inferiori e la co2 disciolta è bel lungi dall'essere velenosa per i pesci, le piante invece se ne giovano e l'ossigenazione dell'acqua aumenta a tutto vantaggio dei pesci.
Leggi leggi... Ci sono quelli che lo fanno...
Bohhh, mi pare scritto tanto per scrivere.................
Bohhh, mi pare scritto tanto per scrivere.................
Esattamente come la tua risposta ?
Bohhh, mi pare scritto tanto per scrivere.................
Esattamente come la tua risposta ?
Fai esempi concreti non tizio caio e sempronio (tanto per scrivere), come ti hanno già detto qualsiasi persona che si avvicina non all'acquariofilia, ma (passo successivo) alla somministrazione di co2 sa che c'è il pericolo di intossicare i pesci con un eccesso di co2 e che esiste un rapporto preciso tra durezza carbonatica ed anidride carbonica.
Quindi, riconfermo, è scritto tanto per scrivere.
Nannacara
04-03-2011, 23:39
Credo tu abbia ragione riguardo l'abuso che a volte si fa' della co2, come di tanti altri prodotti
Spesso per comodita' si ricorre a soluzioni comode per l'acquariofilo mettendo in secondo piano le necessita' degli esseri viventi
A me in effetti sembra che la Co2 venga consigliata sempre e comunque a chiunque senza distinzione. Anche a chi non ha piante in vasca (leggi i vecchi post e troverai possessori di vasche Malawi con impianti che erogano 50 bolle al minuto. La Co2 è un fertilizzante e come effetto secondario riduce il Ph inquinandola con "acido carbonico".
Vuoi l'esempio ?
Giudima ha in casa una pianta rara che per vivere ha bisogno di molto sole, di una temperatura di 40 gradi e di una percentuale di Co2 superiore alla norma, perchè nella zona di origine della stessa ci sono esalazioni di gas naturale. Arriva "U' Pirata" e trova il rimedio... Vuole caldo, luce e Co2 ? allora gli accendo una automobile in casa che almeno darà all'ambiente una bella scaldata, gli darà la luce con gli abbaglianti e di gas Co2 glie ne da quanta ne vuole. Tanto se Giudima boccheggia alla finestra chi se ne frega... La pianta sta bene e la temperatura è a posto... E poi dove vive la pianta in natura ci vivono anche le persone e secondo me l'ambiente è lo stesso !
Allora adesso che mi dici ?
Ti arrampichi sugli specci dicendo che una pianta simile non esiste o dai un'altra risposta campata in aria come questa mia risposta ?
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Credo tu abbia ragione riguardo l'abuso che a volte si fa' della co2, come di tanti altri prodotti
Spesso per comodita' si ricorre a soluzioni comode per l'acquariofilo mettendo in secondo piano le necessita' degli esseri viventi
Questa è una risposta intelligente, di uno che ha afferrato il senso del discorso.#25
A me in effetti sembra che la Co2 venga consigliata sempre e comunque a chiunque senza distinzione. Anche a chi non ha piante in vasca (leggi i vecchi post e troverai possessori di vasche Malawi con impianti che erogano 50 bolle al minuto. La Co2 è un fertilizzante e come effetto secondario riduce il Ph inquinandola con "acido carbonico".
Vuoi l'esempio ?
Giudima ha in casa una pianta rara che per vivere ha bisogno di molto sole, di una temperatura di 40 gradi e di una percentuale di Co2 superiore alla norma, perchè nella zona di origine della stessa ci sono esalazioni di gas naturale. Arriva "U' Pirata" e trova il rimedio... Vuole caldo, luce e Co2 ? allora gli accendo una automobile in casa che almeno darà all'ambiente una bella scaldata, gli darà la luce con gli abbaglianti e di gas Co2 glie ne da quanta ne vuole. Tanto se Giudima boccheggia alla finestra chi se ne frega... La pianta sta bene e la temperatura è a posto... E poi dove vive la pianta in natura ci vivono anche le persone e secondo me l'ambiente è lo stesso !
Allora adesso che mi dici ?
Ti arrampichi sugli specci dicendo che una pianta simile non esiste o dai un'altra risposta campata in aria come questa mia risposta ?
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Credo tu abbia ragione riguardo l'abuso che a volte si fa' della co2, come di tanti altri prodotti
Spesso per comodita' si ricorre a soluzioni comode per l'acquariofilo mettendo in secondo piano le necessita' degli esseri viventi
Questa è una risposta intelligente, di uno che ha afferrato il senso del discorso.#25
Allora vi lascio al Vostro discorso, perchè penso che vi capiate solo voi #28 #28 -28
bettina s.
05-03-2011, 00:30
Giudima ha in casa una pianta rara che per vivere ha bisogno di molto sole, di una temperatura di 40 gradi e di una percentuale di Co2 superiore alla norma, perchè nella zona di origine della stessa ci sono esalazioni di gas naturale. Arriva "U' Pirata" e trova il rimedio... Vuole caldo, luce e Co2 ? allora gli accendo una automobile in casa che almeno darà all'ambiente una bella scaldata, gli darà la luce con gli abbaglianti e di gas Co2 glie ne da quanta ne vuole. Tanto se Giudima boccheggia alla finestra chi se ne frega... La pianta sta bene e la temperatura è a posto... E poi dove vive la pianta in natura ci vivono anche le persone e secondo me l'ambiente è lo stesso !
Giudima Ho capito cos'è: è perché è venerdì sera e Atomix deve aver mandato giù qualcosa di bello forte.#19
daniele68
05-03-2011, 00:42
Credo tu abbia ragione riguardo l'abuso che a volte si fa' della co2, come di tanti altri prodotti
Spesso per comodita' si ricorre a soluzioni comode per l'acquariofilo mettendo in secondo piano le necessita' degli esseri viventi
la CO2 si è cominciata a utilizzarla in acquariofilia come fertilizzante.
Se le piante crescono bene i primi a beneficiarne sono proprio gli esseri viventi in quanto producono ossigeno e la quantità di anidride carbonica che producono nelle ore notturne più la stessa prodotta dai pesci è così minima che i pinnuti non se ne accorgono tanto è vero che la CO2 la si può lasciare accesa anche di notte.
In più l'anidride + acqua --> acido
se come effetto secondario mi aiuta a mantenere il pH sotto il valore di 6.8 per i miei scalari non vedo quale effetto dannoso potrei provocare agli esseri viventi.
Ora, o parliamo di acquariofilia o aprite una discussione su sweet bar dove potreste supporre di danni all'ecosistema, effetto serra o quant'altro perchè si usa CO2 in acquariologia.
Ricordo che la CO2 non è tossica diventa asfissiante se va a saturare l'ambiente e prende il posto dell'ossigeno.
Il gas tossico è il monossido di carbonio che ha formula CO-
Nannacara
05-03-2011, 01:20
Non mi serviva un corso accellerato sui pregi e difetti della co2...
ho semplicemente sostenuto l'intervento di atomix poiche' capita spesso anche a me di riscontrarne un abuso
daniele68
05-03-2011, 01:28
Non mi serviva un corso accellerato sui pregi e difetti della co2...
ho semplicemente sostenuto l'intervento di atomix poiche' capita spesso anche a me di riscontrarne un abuso
dove sono gli abusi?
queste affermazioni andrebbero circostanziate..potresti postare alcuni esempi?#24
Parliamo di abusi e non di incidenti o consigli a chi chiede di abbassare il pH come si dovrebbe fare.
Perchè , ripeto, l'acidifcazione è un effetto secondario dell'anidride in acqua e quindi si consiglia CO2 perchè molti non vogliono l'acqua colorata da torba anche perchè si deve tenere conto delle illuminazioni degli acquari.
Inoltre la CO2 la controlli visivamente e decidi quanti ppm erogare, la torba o altri metodi sono di più complicato controllo.
quindi non confondiamo abusi con consigli
Nannacara
05-03-2011, 02:02
Parlavo di abusi da parte di neofiti,non ho mai detto che chi abusa e' colui che consiglia
State prendendo la discussione come un fatto personale e non credo sia il caso
Federico Sibona
05-03-2011, 11:42
Si va a finire sul personale per il semplice fatto che mancano esempi concreti su cui discutere.
PS x atomyx: http://www.quattroruote.it/notizie/ecologia/le-mucche-emettono-piu-co2-delle-auto-anidride-carbonica :-))
a parte che i guppy a ph 8 e gh 20 e kh 12 stanno da Dio, stanno molto meglio che a ph 7.2 e kh 3-6.
a parte che le piante prettamente acquatiche assorbono carbonio dai carbonati disciolti, solo quelle naturalmente semiemerse tenute in immersione vogliono co2 assolutamente.
a parte che nessuno consiglierebbe la co2 con un KH 12 e anche la torba non abbasserebbe il ph un gran chè con quel kh.
potresti aver ragione sul non consigliare la co2 ai neofiti, ma non per i motivi che hai esposto te, solo perchè all'inizio a momenti non sai nemmeno darli da mangiare a sti pesci che non mi pare il caso di aggiungere una rogna in più...
Paolo Piccinelli
05-03-2011, 13:39
Arriviamo allora al punto che per migliorare le condizioni di vita dei nostri pesci, osservando esclusivamente il fattore acidità (Ph), avveleniamo il loro organismo introducendo gas letali al posto di acidi naturali.
In molte occasioni ho letto che per evitare di somministrare una quantità di Co2 che sia dannosa per i pesci, bisogna sfruttare L'effetto tampone derivato dai bicarbonati.
Allora, non è il caso ancora una volta di pensare alla salute degli esseri viventi, ancor prima di volergli creare un ambiente artificialmente corrotto ?
Faccio parlare un ragioniere che ha le idee chiare su sparate come questa...
http://teknolover.altervista.org/_altervista_ht/cagata_pazzesca_byZap.gif
Una sparata, appunto, che manca di qualsiasi fondamento chimico, fisico, biologico e di un minimo di riflessione su cosa c'è nei corpi idrici naturali.
Il fondo del Rio Negro è coperto da un paio di metri di materiale vegetale in decomposizione... e che cosa rilascia questa roba?!?
Forse CO2?!?
Misura il contenuto di CO2 del lago di Garda, dove ci sono 20 metri di fango argilloso... e potrei fare millemila altri esempi.
Se si vogliono coltivare piante in acquario con un certo successo, la co2 è essenziale.
Se si vuole tenere un ph basso senza esporsi a pericolose oscillazioni del medesimo, serve un minimo di tampone carbonatico e la co2... altrimenti provate a usare quercia e torba con conducibilità nulla e mi dite quanto campano i vostri pesci.
Come scritto da Giudima, siamo nel classico caso dello scrivere tanto per scrivere, perchè l'entusiasmo del momento ti fa credere di aver scoperto LA LUCE... e invece hai scoperto l'acqua calda.
Nello storico del forum c'è pieno di gente che è arrivata propugnando il proprio concetto alternativo di acquariofilia ALTERNATIVA... beh, sono finiti come meteore bruciate in atmosfera prima di atterrare.
L'esperienza consolidata da decenni, gli studi biologici, chimico-fisici ed etologici hanno portato a quella che oggi noi amiamo definire acquariofilia consapevole... guarda caso te lo ha ricordato altrove Federico, il nostro Decano.
Ottima cosa mettersi sempre in discussione, ma non pensare che fossimo tutti qui ad aspettare di essere salvati! ;-)
Si va a finire sul personale per il semplice fatto che mancano esempi concreti su cui discutere.
PS x atomyx: http://www.quattroruote.it/notizie/ecologia/le-mucche-emettono-piu-co2-delle-auto-anidride-carbonica :-))
Infatti stiamo lavorando ad un importante progetto per lo sfruttamento dei biogas derivanti dagli allevamenti di bovini e suini.
Atomix, secondo me hai esordito in questo topic con un intervento basato su "la qualuque".
Sinceramente sono 7 anni che frequento il forum e non mi è mai capitato di sentire di persone che acidificano vasche con KH a 10 usando Co2......E poi il discorso sui gas letali, mi sembra quantomeno estremizzato..................cosa credi che nell'aria che respiri non ci sia co2?
Spiegati meglio perchè sinceramente non è che questi tuoi interventi siano molto chiari!!!
Da quello che ho imparato su AP, la co2 nel acquario ha principalmente due funzioni: fertilizzante e acidificante.
La funzione fertilizzante si manifesta in tutti i casi, la funzione acidificante si può aprezzare solo con kh bassi (4/5).
Io ho sempre sentito dire che la co2 non e indispensabile, che si può farne senza, e se l'obbiettivo era l'acidificazione di consigliava di portare il kh verso i 4, e tener controllato il ph e il kh e di controllare la quantità di co2 disciolta con l'uso della tabella, sempre se non si usavano altri acidificanti.
Se non ricordo e non ha capito male la concentrazione di co2 e di ossigeno non sono legate tra loro, ossia se immetto co2 non diminuisco sensibilmente i mg/lt di ossigeno.
C'è poi da considerare la legge del minimo, se sei carente di uno o piu fattori di crescita (luce, co2, micro e macro elementi) puoi aggiungere di tutto ma se non colmi la carenza non otterrai nessun incremento di crescita.
Se poi uno consiglia a un neofita di usare la co2 per potare il ph da 8 a 7 con kh superiori a 10 per i guppy tramite l'uso di co2 mi sa che non ha le idee molto chiare e penso che sia anche stato richiamato dagli altri utenti.
Spero di non aver detto vaccate, ma questo è quello che ho capito io sulla co2.
Riporto un bellissimo intervento fatto in un topic parallelo.
Riguardo alla CO2, c'è da precisare che di per sé non è un acido (è biossido acido di carbonio, o anidride), ma in acqua si associa ad essa e forma l’acido carbonico (lui sì, un acido debole):
CO2 + H2O → H2CO3
Riguardo invece ai tannini, ciò che fa sì che torba e foglie varie di catappa e quercia abbiano potere acidificante e tampone lo si deve principalmente agli acidi contenuti in essi, ossia gli acidi umici e fulvici. Questi sono degli acidi deboli, tali grazie ai gruppi carbossilici (R-COOH) e ai gruppi fenolici (C6H5OH) in essi contenuti. Se posti in soluzione, prima si dissociano i fenoli (a pH più elevati), poi quelli carbossilici. Minore è il pH, minore è la dissociazione. Maggiore è il pH, maggiore è la dissociazione. Maggiore è la dissociazione, maggiore sarà l’effetto tampone. Quindi accade che se introduciamo degni acidi umici in una soluzione acquosa basica, i gruppi carbossilici e fenolici rilasciano H+ e assorbono basi, diminuendo il pH fino ad arrivare ad un equilibrio. Un ulteriore aggiunta di basi (che in teoria dovrebbe aumentare il pH della soluzione), fa sì che queste vengano assorbite dagli acidi umici che rilasciano a loro volta H+ in acqua e minimizzano così la salita del pH (effetto tampone). Se invece c’è un’aggiunta di acidi (che in teoria dovrebbe aumentare il pH della soluzione), gli acidi umici si comportano da basi, rilasciando le basi assorbite in precedenza e assorbendo gli H+. Da precisare che gli acidi umici sono acidi deboli, quindi anche se non hanno precedentemente assorbito basi, in presenza di acidi forti si comportano comunque da basi.
Dal momento che cedono H+, accade anche che negli acidi umici si formano cariche negative che tendono (oltre a contrastare le basi)a catturare cationi (positivi) quali elementi metallici (Ca, K, Al, Fe,Mg,…)e li rendono maggiormente disponibili per le piante. Il risultato è che gli acidi umici aiutano anche le piante nell’assorbimento dei nutrienti.
Il KH è la misura del contenuto di CARBONATI E BICARBONATI presenti nell’acqua.
Precisamente 1°dKH è uguale ad una concentrazione in acqua di 17.8 mg/l di CaCO3 (carbonato di calcio). Nella ricerca i gradi tedeschi non vengono mai usati, ma si utilizzano i mmil/l (millimoli per litro) dove: 1 mmol/l = 2.8°dKH.
Rappresenta altresì il valore di alcalinità dell’acqua, ossia la sua capacità di reagire con gli acidi, minimizzando in tal modo la diminuzione del pH.
Detta in formule, se ad una soluzione acquosa aggiungiamo CO2 accade questo:
CO2 + H2O <> H2CO3
H2CO3 <> H+ + HCO3-
HCO3- <> H+ + CO3 –-
Ma se l’acqua possiede un certo quantitativo di carbonati (CO3--), questi fanno spostare tutte e tre le formule sopra scritte verso sinistra, minimizzando così la formazione di H+, ossia della molecola responsabile dell’acidificazione dell’acqua. Quindi maggiore sono i carbonati, minore è la produzione di H+.
Al contrario, se i carbonati non ci sono, le tre formule procedono tutte a destra, producendo H+ e quindi acidificando la soluzione. Ma badate bene che il processo produce anche CO3--, ossia carbonati che, ovviamente, dopo un po’ che il dosaggio di CO2 va avanti, iniziano a compiere il loro ruolo di tampone, equilibrando alla fine le tre formule. In pratica l’acidificazione non procede all’infinito, ma ad un certo punto si stabilizza ed il pH non scende ulteriormente.
A completare il quadro di acidificanti, tamponi e alcalinizzanti in un acquario, si deve aggiungere che:
- se in una vasca si dosa CO2, ma ci sono parecchi elementi fonte di carbonati (ghiaia, rocce, gusci di molluschi) questi reagiscono con gli ioni H+ prodotti dall’immissione di CO2 e fungono da tampone per l’ulteriore acidificazione.
- Al contrario se in vasca sono presenti materiali che assorbono i carbonati ed i cationi (vedi terre allofane) il KH scende e con lui (eventualmente) il pH.
- I processi di nitrificazione del filtro biologico di un acquario causano, nel tempo, una diminuzione dell’alcalinità. Per la precisione, per ogni unità di azoto ossidato vengono consumati 7.14 unità di alcalinità (nella forma di carbonati). Questo fenomeno, con il tempo, tende anche a far diminuire il pH.
Al contrario il processo di denitrificazione (che avviene comunque in ogni vasca) produce 3.57 unità di alcalinità per ogni unità azoto ridotto.
- Se in una vasca non c’è dosaggio di CO2 e ci sono molte piante, succede che la formula Ca(HCO3)2 ⇌ CaCO3 + CO2 + H2O si sposta verso destra, ossia verso la precipitazione dei carbonati. Precipitando i carbonati, si abbassa (relativamente) il pH e diminuisce (relativamente) l’effetto tampone, fino al raggiungimento di un nuovo equilibrio.
- l’equilibrio della CO2 tra aria ed acqua cerca di rimanere sempre sull’equilibrio. Quindi al diminuire della CO2 in acqua, la CO2 nell’aria viene richiamata in acqua. Ovviamente però il consumo di CO2 da parte delle piante è sempre maggiore della quantità di CO2 che dall’aria passa nell’acqua.
- Molte piante strettamente acquatiche hanno la capacità di procurarsi il carbonio assorbendolo direttamente dai bicarbonati e carbonati in acqua. Quindi tali piante (tra cui Ceratophyllum demersum, Egeria densa, Elodea canadensis e nuttallii, Hydrilla verticillata, Myriophyllum spicatum, Vallisneria spiralis, Potamogeton crispus) tendono a far abbassare l’alcalinità di un acquario ( se non è presente una fonte di CO2). Tutte le piante assorbono e cedono elementi, modificando in continuazione anche i valori del GH. Ovviamente quest'ultimo punto dipende anche dal protocollo di fertilizzazione applicato e dal rapporto elementi assorbiti/elementi dosati.
Originariamente inviata da MarZissimo
Due filtri a spugna alimentati da un compressore ad aria e cambi d'acqua del 15% settimanali di provenienza osmosi e deionizzata. Ho letto che alcuni consigliano anche un passaggio UV per ulteriore sicurezza. Fondo con ghiaia MOLTO scura con foglie di quercia e Terminalia catappa
Acqua SOLAMENTE di osmosi e deionizzata.
Non mi torna però perché: primo gli acidi umici offerti dalla catappa, a meno di un fondo esclusivamente di foglie sono pochi, e poi vengono rilasciati in maniera lenta. Cambiando il 15 con sola osmosi ogni settimana si ottiene un'acqua limpida, senza tannini. Come è possibile non avere sbalzi di ph?
Ma Dario li ha dati i valori della vasca? pH, KH, GH? L’acquario è molto piantumato? La vasca è fertilizzata? Calcola che anche le piante contribuiscono alla stabilità dei valori chimici dei una vasca. E se comunque le foglie di quercia e catappa sono abbastanza e vengono cambiate frequentemente, il 15% di cambio settimanale non annulla l’effetto tampone.
Io stesso, quando ho riprodotto i Parosphromenus bintan, ho utilizzato una vaschetta di 20 litri, senza filtro, con con acqua di osmosi (kH=0), conducibilità di 60 - 70 microsiemens e pH intorno a 5.5. E' vero che inizialmente c'erano pigne di ontano ed un sacchetto di torba in granuli per abbassare e stabilizzare il pH, ma effettuavo cambi con acqua d'osmosi ad un ritmo del 30 - 50% anche due volte a settimana. Ma il pH non veniva modificato più di tanto.
Originariamente inviata da MarZissimo
caso 2 -> vasca molto grande (sopra i 250 litri) con ph che da phmetro non varia da 6,1/6,2.
Sul fondo pochissime foglie di catappa, effetto acidificante fornito dall'erogazione di co2 (credo con elettrovalvola a questo punto) e kh pari a UNO. In questa vasca il mio amico ci ha riprodotto ptero f1...e gli animali stanno molto molto bene.
Anche qui i conti non mi tornano. Se non ci sono tannini (c'è la catappa, ma è praticamente come se non ci fosse) e il kh è pari a 1.....come caspio è possibile che il ph non si discosta mai da 6,1/6,2?????????
Da quanto ho capito c’è un’elettrovalvola accoppiata ad un pHmetro. Se è così si spiega benissimo il pH stabile. Se il pH sale la CO2 si attiva. Quando il pH scende, la CO2 si interrompe.
Il pH non può scendere ulteriormente in relazione a quello che abbiamo detto poco sopra riguardo l’equilibrio del processo di produzione di H+ e CO3--.
Nel caso, dipende poi anche da eventuali fonti di carbonato in vasca.
Quote:
Secondo me non è opportuno mescolare i due sistemi (CO2 e torba) perchè si generano interazioni che potrebbero sfuggire al controllo, specie usando CO2 nel primo caso.
Tutto dipende dalla tipologia di vasca che vogliamo allestire.
Ricordatevi che la CO2 non serve solo per abbassare il pH, ma serve PRINCIPALMENTE come fonte di nutrimento per le piante.
Sicuramente ho dimenticato qualche altra riflessione e qualche punto ancora oscuro, e non sono sicuro di essere stato abbastanza chiaro, ma prometto che riparerò
Quello che voglio ottenere con il mio topic, non è di sicuro il far ragionare chi sta utilizzando la Co2 consapevolmente e ragionando su dati collaudati...
Personalmente uso la Co2 dal 2006, prima in forme a lenta cessione, ora con bombola e accorgimenti vari.
KLa mia battaglia contro i mulini a vento riguarda i troppi utenti che consigliano agli incapaci di utilizzare Co2 a vanvera anche quando non necessario. Per me, che ho acquari olandesi, la Co2 è un aspetto concatenato alla fertilizzazione, ma non mi è mai passato per l'anticamera del cervello di utilizzarla per alterare il Ph. Anzi ! Qualora il cambiamento di Ph sia troppo elevato (superiore a 3 punti decimali), rispetto alla norma, vedo bene di limitare l'uso della Co2 perchè non necessaria.
Non vedo il motivo di fare utilizzare un fertilizzante di difficile gestione come la anidride carbonica ad un neofita che non ha ancora capito cosa siano i nitrati.
Giusto in questi giorni ho letto su AP di un neofita che ha avviato la vasca da due settimane CON l'impianto di Co2 già presente. Allora dobbiamo pensare che gli elementi fondamentali per avere un acquario siano: la vasca, il filtro, il riscaldatore e l'impianto Co2 ?
bettina s.
05-03-2011, 19:20
Giusto in questi giorni ho letto su AP di un neofita che ha avviato la vasca da due settimane CON l'impianto di Co2 già presente. Allora dobbiamo pensare che gli elementi fondamentali per avere un acquario siano: la vasca, il filtro, il riscaldatore e l'impianto Co2 ?
Ma chi l'ha detto? Perché non metti dei link dove noti questa cosa? Penso di aver capito a quale discussione ti riferisci, ma una non fa certo testo, non è la regola e poi il tipo in questione utilizza la co2 allo scopo di neutralizzare le alghe a barba, trascurando il fatto che la causa per cui le ha sono i 22 pesci in 50 litri.
Se hai altri casi ti prego di elencarli.
In genere in primo acquario consigliamo per il mese di maturazione di mettere le mani in vasca il meno possibile, poi se uno a l'acqua con pH basico e vuole pesci che necessitano di acqua acida come dovrebbe abbassarlo?
Trafficare con torba o fogli di catappa ti pare sia più agevole per un neofita?
Non vedo il motivo di fare utilizzare un fertilizzante di difficile gestione come la anidride carbonica ad un neofita che non ha ancora capito cosa siano i nitrati.
Un neofita, solo perché principiante non necessariamente è privo di intelletto, ti pare?
daniele68
05-03-2011, 19:25
Atomixscrivi:
Non vedo il motivo di fare utilizzare un fertilizzante di difficile gestione come la anidride carbonica ad un neofita che non ha ancora capito cosa siano i nitrati.
Allora perchè in un altro post su un altra discussione appoggiavi un utente che a un neofita consigliava e postava articoli sulla CO2 fai da te?
Io sinceramente non sto capendo dove si vuole andare a parare on questo discorso sulla CO2.
Non capisco anche perchè chi fa affermazioni poi ritratta o va in direzioni diverse da ciò che si voleva discutere.
Allora ci spieghi dove sono questi effetti collaterali in acquario se la CO2 è usata in modo consapevole?
Credo che con moderatori e utenti accorti che ci sono sul forum se notano che qualcuno consiglia CO2 a chi ha pH alcalino e durezze forti , lo richiamano a fare più attenzione a ciò che scrive..o sbaglio?
Dove sono questi consigli dati a sproposito?
Alexander MacNaughton
05-03-2011, 19:27
Giusto in questi giorni ho letto su AP di un neofita che ha avviato la vasca da due settimane CON l'impianto di Co2 già presente. Allora dobbiamo pensare che gli elementi fondamentali per avere un acquario siano: la vasca, il filtro, il riscaldatore e l'impianto Co2 ?
Dimentichi aereatore e due t5 d'illuminazione. Questo è quello che il negoziante spinge a far comprare... oltre al fondo fertile e piante complicate che non riuscirà a gestire morendo e venendo sostituite con i pesci... #07
non parliamo di utenti del forum Parliamo di negozianti in questo caso. Ed il loro scopo e venderti anche prodotti che non ti servono...-28d#
Mario Rossi detto "U' Pirata" ha gli stessi valori in vasca e vuole ottenere un giusto habitat per allevare i suoi Guppy. La Co2 non sa neanche cos'è e va dal negoziante vecchio stile che gli vende della torba. Il Ph si abbassa a 7.2. Poi dice: "la durezza è un po alta... Il negoziante con un prodottino speciale chiamato acqua RO abbassa il Gh e di conseguenza anche il Kh a 10 e a 8 rispettivamente. Cosa ha ottenuto ? Che con un Ph più basso gli ioni di anidride carbonica sono presenti in quantità sufficiente, che i pesci hanno un habitat ideale e che nessuno ha immesso Co2 dannosa sia ai pesci che all'ambiente in atmosfera.
Qualunquemente(cosi mi allineo all'ilarità della topic) se il tuo discorso verte su questo punto, sei un tantinello disinformato.
Tu, nell'esempio di Mario Rossi(azzo c'entra u pirata l'hai capito solo tu) stabilisci il quantitativo di co2, in funzione del ph e del kh dimenticando però, che tale correlazione va a farsi benedire, in presenza di sostanze acidificanti.
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