Visualizza la versione completa : Il substrato con terra da giardino
Venuto a conoscenza del metodo così detto Walstad , che ammette la possibilità di utilizzare semplice terreno da giardino come substrato, ho deciso di tentare e i risultati sono davvero incredibili per le mie solite aspettative di vegetazione in vasca , tanto che ho voluto tentare di più e togliere la lampada per vedere come sarebbe andata la vasca ( quasi una vasca alla Lorents ) ed ecco il risultato :
http://imageshack.us/photo/my-images/848/dsc02319r.jpg/
http://imageshack.us/photo/my-images/846/dsc02321n.jpg/
Allora , le alghe non le tolgo dal vetro perchè di fatto non si fanno e questo ve lo posso giurare , utilizzo terriccio universale non trattato con additivi chimici...
http://imageshack.us/photo/my-images/135/dsc02329l.jpg/
http://imageshack.us/photo/my-images/607/dsc02322k.jpg/
Come funziona : Come sapete nell'acquario avviene un giro di sostanze partendo dalla marcescenza di composti organici , questa trasformazione avviene grazie a batteri come i nitrosomonas che trasformano l'ammonio e l'ammoniaca in nitriti , i quali sono poi trasformati dai nitrobacter in nitrati.
Altri batteri sono poi in grado di trasformare i nitrati addirittura in azoto gassoso .( innocuo e che si disperde nell'ambiente ).
Questa miriade di batteri vivono in ambienti porosi dove trovano confortevoli "case" ad ospitarli per questo in un filtro biologico ci sono sempre materiali come cannolicchi o simili .
Ma se noi aumentassimo le " casette" ai batteri?
E qui interviene il nostro terriccio , che non solo è già ricco di gran parte di questi batteri direttamente quando viene messo in vasca ma crea un luogo ideale per andare ad ospitare la loro proliferazione , anche la dove non ci sono .
Il procedimento funziona tanto bene che la Walstad dice che è possibile usare un semplice filtrino meccanico o una pompa di movimento perchè il filtro tenderebbe ad essere già lo stesso substrato .
L'acqua potrebbe essere cambiata la metà rispetto al normale e , siccome i batteri sono già numerosi, si può anche far a meno di attendere la maturazione della vasca perchè già matura ( sempre secondo la Walstad ) anche se io ho preferito attendere 5 giorni prima di introdurre i pesci.
Controindicazioni : L'inserimento in vasca del terriccio potrebbe causare durante le prime settimane un ingiallimento dell'acqua (simile all'utilizzo degli acidi umici ) e un lieve abbassamento del dgh e ph , poi le cose tornano normali .
Occhio alla ghiaia che utilizzerete per ricoprire il terriccio , in caso di zone di anaerobismo i batteri potrebbero andare a creare gas o sostanze dannose per i nostri pesci ( a me non è ancora successo nulla comunque ) .
Assicurare poi un movimento continuo alla vasca che consenta il movimento delle sostanze .
Sarebbe dunque questa una soluzione economica per avere una vasca decentemente piantumata senza spendere molto ...
angelo p
20-11-2010, 16:18
ho letto anch'io quell'articolo ,molto interessante #24
il giornale era :AquaPlanta &Reef datato 2005 .
luca ciani
20-11-2010, 16:25
curioso come esperimento
Ne parla diffusamente D. Walstad in "Ecology Of The Planted Aquarium".
Ne parla diffusamente D. Walstad in "Ecology Of The Planted Aquarium".
esattamente ..
Eh scusa, mi era sfuggito che l'autore dell'articolo era lo stesso del libro.
Si è lo stesso , fa qualche differenza?
angelo p
20-11-2010, 17:20
credo d'aver capito che è un'esperta di botanica acquatica
Non so nell'articolo, ma nel libro enuncia una gestione della vasca piuttosto anticonvenzionale e molto interessante (ovviamente una gestione così particolare necessita di un minimo di "occhio" e di esperienza per la conduzione della vasca).
è una biologa abbastanza famosa... quasi tutto giusto... premetto che anche io lo sto usando.... però bisogna correggere:
- questo è ricchissimo di batteri azotofissatori , molti più che nel ghiaietto dell'acquario , che prendono le sostanze tossiche e le trasformano in azoto e altre sostanze utili per le piante, alimentati solamente dagli scarti dei nostri ospiti e funziona meglio di ogni substrato in commercio .
allora i batteri azotofissatori sono quelli che fissano l'azoto atmosferico e lo trasformano in ammonico, lavorando quasi sempre in simbiosi con le piante (Rizhobium ecc.), ci sono ma sono in simbiosi con le piante
Nel nostro acquario abbiamo bisogno di batteri nitrificanti, ossia che trasformino l'azoto ammonico (scarti dei pesci e vegetali) in nitroso (i nitriti) come i Nitrosomonas e questo successivamente in nitrico (nitrati) ad opera di altri batteri, come i Nitrobacter. Anche questi si sviluppano nel terriccio inserito.
Neppure col fertilizzante liquido , la CO2 non serve , ci pensa l'ecosistema che si crea a far girare tutto , il filtro è meglio se lo mettete meccanico o non lo mettete affatto .
dipende comunque dalle piante, e dalla popolazione. Le piante che solitamente necessitano di co2 sono piante che in natura crescono semi emerse o galleggianti. Il fertilizzante liquido a ridotte dosi, ma un minimo per la colonna d'acqua è da prendere in considerazione. Il filtro dipende appunto dalla popolazione. se è ben sottopopolata si può... provate a cercare autovasca.
Altra cosa , pare non si debba neppure attendere la maturazione dell'acquario , che si fa per il bilanciamento tra batteri azotofissatori e ammonificatori, perchè questi ci son già . ( così c'è scritto nell'articolo io però per sicurezza ho lasciato maturare almeno 2 settimane). E altra cosa : pochi cambi d'acqua , per non sconvolgere troppo il tutto .
azotofissatori e ammonificatori, come prima, sono i nitrificatori quelli che ci interessano, e comunque non ci metterei la mano sul fuoco. Anche perchè se non ricordo male la Walstad considerava normale la morte di un paio di pesci all'inizio per far partire il ciclo dell'azoto. cosa che eviterei. Per i cambi d'acqua vedere sempre la popolazione. Anzi io ho usato una maturazione lunga, perchè inizialmente si ha un eccesso di nutrienti in vasca.
All'inizio mi son posto le domande che vi starete ponendo voi : ma allora perchè comprare il terreno ADA o altre cose ? Non so rispondervi , posso solo confermarvi che funziona .
non funziona per tutto e sempre...
- se utilizzi piante poco esigenti e comunque ad habitus sommerso funziona
- qualche alghetta di troppo la si ha sempre
- ambra l'acqua
- non ti sognare di spostare una pianta :-))
per il resto è una tecnica interessante, ma bisogna approcciarsi dal giusto punto di vista.
angelo p
20-11-2010, 19:15
ricordo che in questo articolo insisteva sull'utilizzo di terra da pascolo e non terra d'orto .un dubbio che mi sorge : ma la terra raccolta a bolzano è ben diversa da quella di palermo.
o no ?
ecco un'altro punto... in allestimenti c'è una bella discussione con interventi miei di entropy, di paolo e di faby... come ho detto prima, se la utilizziamo per piante robuste e adattabili il discorso fila, se vogliamo ottenere un plantacquario con piante esigenti come bilanciamento di ioni, piante delicate e così via subentra la composizione qualitativa del terreno...
Insomma , non sono d'accordo con tutto , le piante le ho sempre spostate , l'acqua non l'ho mai vista così pulita e limpida , neanche un pelo di ambramento , e dico sul serio . I pesci , beh vi potete immaginare cosa sia una vasca dopo 3 mesi , avendo iniziato con un trio di endler ...
Le piante che ho non saranno quelle emerse ma fino ad oggi molte di quelle specie me le son sempre sognate e morivano dopo poco .
E sopratutto l'articolo dice espressamente di non concimare mai perchè sennò si creerebbe del ferro liquido , non ricordo come , che farebbe schiattare tutto .
Si il terreno è diverso ma per non sbagliare ho usato terriccio universale puro privo di fertilizzazioni
E sopratutto l'articolo dice espressamente di non concimare mai perchè sennò si creerebbe del ferro liquido , non ricordo come , che farebbe schiattare tutto .
non puoi dire ferro liquido che fà schiattare tutto, trovati l'articolo e scrivi precisamente cosa può avvenire...
Si il terreno è diverso ma per non sbagliare ho usato terriccio universale puro privo di fertilizzazioni
anche lì ci sono delle differenze tra terriccio e terriccio...
senti io l'articolo non ce l'ho più , non mi pare che in ogni articolo che si pubblica in questa sezione ci siano un mare di informazioni scientifiche o precisazioni di ogni tipo ,io mi son limitato a raccontare la mia esperienza , magari ho sbagliato qualcosa ma in sostanza a me è andata bene , se sei interessato te lo cerchi , tanto mi pare che di cose ne sappia parecchie .
A me è andata bene forse Dio a guardato giù non lo so . Dico solo che non ho tutti sti soldi da smenare in un acquario da comprare fertilizzanti su fertilizzanti e bombole varie , mi accontento e cerco di cavarmela con più fai da te che posso , la paghetta di un liceale al 4 anno mi permette a malapena di star dietro al mangime e alle cose essenziali . Pensavo che l'articolo fosse una cosa che potesse essere utile a chi si trova come me , non voler spendere troppo ma avere un buon risultato e poi c'è più gusto nell'ingegnarsi dietro , lo senti più tuo .
Comunque vabbe quando vedo il mio amico mi faccio passare le informazioni che mancano e lo riscrivo meglio...
ma grigo caspita non sta incazzarti, io ti ho detto che sono d'accordo, che lo utilizzo anch'io, ma se vuoi che una cosa sia apprezzata devi portare dati precisi e fare dei distinguo! sono d'accordo anche con l'autovasca e d'accordissimo sul risparmio! poichè l'argomento è interessante e degno di approfondimento ti ho spronato a correggiere e a mettere giù una cosa precisa, magari elencando le specie che ti hanno risposto bene... proprio perchè non è uno dei tanti articoli con argomenti buttati là in questa sezione sono intervenuto dandoti il mio contributo! forse mi hai frainteso, non ho mai detto che hai scritto boiate, solo che una tecnica corretta, spiegata con inesattezze può essere non considerata nella sua importanza..
AlbertFG
21-11-2010, 02:52
Salve a tutti, ma poi per quanto tempo dura l'efficacia? come si fa poi una volta esaurito?
senza neanche coprirlo con ghiaia fine????
no, bisogna coprirlo con del ghiaino, il suo effetto è più duraturo dei suoli fertili, ma dipende dal terreno e dalla gestione...
Si ale87 hai ragione ti chiedo scusa , ieri ero parecchio scazzato e irritabile ,l'ho presa nel modo sbagliato , adesso vedo di trovare le informazioni mancanti ...
Allora l'efficacia del tutto è molto duratura in quanto dovrebbe autoalimentarsi il tutto . Sto ricercando l'articolo per aggiungere altro . Le piante che ho potuto tenere , prima me le sognavo, sono : vallisneria spiralis , hygrophilia , varie echinodorus e anche l'elodea densa che prima d'oggi si deformava in un attimo , invece adesso regge . Altre piante non le ho testate ma se non dei muschi e delle cryptocorine ( ma non sono una gran vittoria visto che campano ovunque xD).
La ghiaia fine non va bene , meglio quella media dell'ordine di 3 mm- 4 di diametro ,quella classica diciamo , e sopratutto deve essere tutta della stessa misura.
tranquillo anche io non stato ben chiaro e a una rilettura potrei essere sembrato polemico, comunqu tutto chiarito!
avanti con i fatti non pugnette! :-))
aggiungo come piante che ho provato io, oltre alle tue, Limnophila sp. (veramente una partenza impressionante da una piccola talea) e l'Elocharis (ma ancora in fase di sperimentazione, tuttavia stolona bene). tengo 80 watt su 130 litri netti, niente aggiunta di CO2, fertilizzo molto blandamente con sera florena (2ml ogni 2 giorni, una dose ridicola).
tieni conto che ho anche il filtro all'italiana piantumato con pothos e una patata americana (non sto scherzando ho fatto germogliare il tubero sopra la lana di perlon.
considerazioni: a me ha ambrato l'acqua, forse il mio terriccio universale ( a contrario del tuo evidentemente) ha un contenuto di torba maggiore.
ho delle alghe verdi e delle alghe brune (che però stanno regredendo ed erano probabilmente dovute a neon vecchi)
consigli (secondo me): non usatelo come prima vasca, o se lo usate approcciatevi in maniera sperimentale. e piantumatelo tanto tanto da subito.
non vorrei fare della pubblicità gratuita ma il libro della Walstad, sarebbe uno di quelli che tutti gli acquofili dovrebbero leggere... vi si trovano molte nozioni (alcune contestate) che non trovi da nessun altra parte.
Saluti.
si ci sono alcune cose contestabili, come la maturazione col cadavere...
angelo p
21-11-2010, 13:54
ho trovato il giornale con l'articolo in questione ,
pensavo di scannerizzarlo e postarlo qui .
si può fare o c'è qualcosa di illegale ?#24
aspetto una risposta da un moderatore prima di combinare qualche pasticcio :-))
sottolineo :è un giornale mensile,non un libro
Angelo , non lo so se puoi attendiamo pareri più attendibili ...
Ecco si consiglierei di provarla come vasca secondaria , sperimentale se proprio .
L'acqua non mi si è ambrata perchè ho usato una ghiaia sul limite dell'accettabile nell'esperimento ma con sotto ghiaia più grossa .
per l'ambratura può essere quella la differenza (non è che hai sottomano il sacco del terriccio? io se lo trovo che dovrei ancora averlo ti posto la composizione)
per angelo, manda un mp a marco ap o sjoplin dovrebbero saperti dare una risposta
angelo p
22-11-2010, 21:51
per l'ambratura può essere quella la differenza (non è che hai sottomano il sacco del terriccio? io se lo trovo che dovrei ancora averlo ti posto la composizione)
per angelo, manda un mp a marco ap o sjoplin dovrebbero saperti dare una risposta
mi hanno sconsigliato di postarle:-(.
adesso le invio a grigo,cosi può vedere la parte che ritiene più importante e postarla(intendo trascritta )
immaginavo... ci sono regole ben precise...
Ragazzi , ho sbagliato tutto , ammetto è una figuraccia ma mi ricordavo male , comunque il lato pratico dell'articolo è giusto , è la teoria che è scazzata XD .
Allora cominciamo con l'anaerobismo : se il terreno ha delle zone di anaerobismo in queste i batteri possono trasformare i solfati invece che l'ossigeno per la propria respirazione e creare H2S ovvero acido solfidrico , ben più tossico dell'ammoniaca , ma non temere poichè l'H2S può essere ritrasformato da altri batteri in solfati innocui . Questo avviene in ogni acquario solo che come si traggono maggiori vantaggi si traggono anche maggiori casini in caso di errori , che tuttavia sono facilmente evitabili.
PArliamo adesso della CO2, il terreno contiene un grande quantitativo di sostanze organiche che decomponendosi creano discrete quantità di Co2 che aiutano la fotosintesi e dunque non c'è bisogno di aggiungere un diffusore o una bombola .
Mi pare sia tutto...
l'ho letto anch'io ;-)... macchè figuraccia! almeno adesso hai le cose ben chiare!
sul discorso fertilizzazione, può essere utile per eventuali carenze di microelementi, in particolare il ferro 2+ , metabolizzato da batteri a partire da ossido di ferro in ambiente anaerobico, lega lo zolfo ridotto in pirite innocua...
ok per la CO2
come dice la premessa attenti a illuminazioni elevate per evitari esplosioni algali.
non sono completamente d'accordo sul saltare la maturazione, soprattutto se si parla di terriccio universale in sacchi, pensate per esempio a un bancale di sacchi laciato sotto il sole a luglio-agosto a che temperatura arriva... la flora batterica potrebbe essere stata ridotta o danneggiata dalle temperature, comunque un mese di maturazione male non fa... almeno si è sicuri..
grigo secondo me se prendi i concetti che abbiamo sviscerato e li inserisci nel primo post modificandolo, inserendo i ceppi di batteri e le reazioni, cercando il post in cui discutevamo, che è in allestimento e manutenzione, viene fuori un bell'articolo veramente.
angelo p
23-11-2010, 00:40
personalmente il terricio universale non lo userei ,non si sa da dove arriva e come è stato preparato .
mi sentirei più tranquillo con la terra d'orto .
però, siccome mi sono reso conto, che voi ne capite un sacco più di me, aspetto che sviluppiate la cosa e poi provo anch'io #21
Scusate la domanda, qualcuno può farmi capire quale differenza passa tra questa discussione e,tanto per portare degli esempi, queste:
http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=238740
http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=217972
2 discussioni che son venute fuori usando il termine "terriccio" nel cerca del forum, restringendo la ricerca alla sola sezione "allestimenti e manutenzione".
http://www.acquariofilia.biz/search.php?searchid=387985&pp=25
Sono le stesse differenze che ci sono sulle discussioni su come cambiare il neon o aggiungerne una lampada , di questo tipo c'è pieno zeppo il forum eppure fanno degli articoli e anche belli ... Inoltre qua si cerca di spiegare il procedimento per filo e per segno ... E' un articolo in quanto dovrebbe risolvere i dubbi senza particolari problemi a chi vorrebbe provare questa cosa .
Capito, allora prima di pensare ad un articolo credo che avresti dovuto leggere più fonti/discussioni e poi iniziare la costruzione dell'articolo. In queste 3 pagine mi sembra che sia stato fatto l'esatto contrario.
In merito ai problemi, se si sbaglia la scelta del terriccio, i danni possono essere tanti(info contenuta in molti dei topic della ricerca citata).
quoto tuko, studia, e poi stupiscimi!
ok , a sto punto che facciamo? Chiudiamo questo articolo\discussione e ne faccio un altro più avanti meglio costruito ?
e perche?? studia e man mano correggi quella che ormai è, chiaro essere, una bozza iniziale.
Piccole riflessioni da perito agrario....
1) immagino bisogni analizzare il Ph della terra in questione..
2) Siete in grado di riconoscere una terra argillosa da una limosa?Queste tendono a compattarsi e a essere asfittiche..bisognerebbe in tal caso scioglierle con delle sabbie...
3)la terra in questione non deve essere eccessivamente organica (alcune terre italiane sono torbose e molto umiche)
4)se fosse una terra molto ferrosa potrebbe essere un problema....certo non andrebbe bene con le Caridine..
5)se fosse terreno eccessivamente calcareo.....o molto acido...
siete in grado di correggere l'acidità di un'acqua con dentro della terra decisamente acida
o basica?....penso sia quasi impossibile.
Non ho dubbi che funzioni bene il sistema.....solo che trovo difficilotto fare dei calcoli mirati e non affidarsi al caso...
L'unico modo per avere meno dubbi è farvi analizzare la terra da un laboratorio.
Resta il fatto che fare calcoli con substrati inerti sia più veloce.....perdendo a volte qualche vantaggio (che si rischierebbe però di pagar caro).
1) immagino bisogni analizzare il Ph della terra in questione..
probabilmente si, ma dipende comunque dal tipo di allestimento...
2) Siete in grado di riconoscere una terra argillosa da una limosa?Queste tendono a compattarsi e a essere asfittiche..bisognerebbe in tal caso scioglierle con delle sabbie...
ovviamente essendo satura d'acqua, sarà asfittica ;-), bisogna vedere se il movimento dell'acqua al suo interno sia sufficente, si può ovviare anche piantumando bene con piante con forte apparato radicale, nel mio caso non ho riscontrato problemi di questo genere
3)la terra in questione non deve essere eccessivamente organica (alcune terre italiane sono torbose e molto umiche)
a meno che non sia un effetto voluto... comunque il dato più problematico secondo me è il contenuto di azoto
4)se fosse una terra molto ferrosa potrebbe essere un problema....certo non andrebbe bene con le Caridine..
giusto
5)se fosse terreno eccessivamente calcareo.....o molto acido...
siete in grado di correggere l'acidità di un'acqua con dentro della terra decisamente acida
o basica?....penso sia quasi impossibile.
è un fattore da considerare... per questo io suggerisco l'approccio sperimentale...
perito agrario anch'io! :-))
[QUOTE=Ale87tv;3300262]
2) Siete in grado di riconoscere una terra argillosa da una limosa?Queste tendono a compattarsi e a essere asfittiche..bisognerebbe in tal caso scioglierle con delle sabbie...
ovviamente essendo satura d'acqua, sarà asfittica ;-), bisogna vedere se il movimento dell'acqua al suo interno sia sufficente, si può ovviare anche piantumando bene con piante con forte apparato radicale, nel mio caso non ho riscontrato problemi di questo genere
Per una pianta acquatica il terreno intriso d'acqua non è asfittico, bensì lo è uno compatto, dove l'acqua è presente a malapena, visto che la distanza granulometrica è minima.
Possiamo anche dire che per molte specie acquatiche le radici ricoprono una funzione prettamente di ancoraggio, ma purtroppo non vale per tutte.
Considera che io uso spesso piante autoctone e legni di lago o torbiera (preferisco quelli lacustri perchè non mi vanno a intaccare i valori del Ph e intorbidiscono meno l'acqua)
ma sconsiglierei la terra, come hai fatto notare anche tu, perchè si entra veramente nello sperimentale e non è alla portata di un appassionato medio, non so se il gioco valga la candela.
Certo che è molto interessante come prova, e posso darti ragione in pieno sulla questione fertilità.
Infatti il mio intervento non è critico, solo che non vorrei che seguissero questa prova persone che sono poco ferrate in materia (oltretutto stavamo trascurando anche il discorso conduttanza e Microsiemens), ovvio che te parti avvantaggiato e probabilmente avrai un riscontro positivo o addirittura notevole -37-37-28
si si stessa mia linea di pensiero come dicevo all'inizio.. se volete un'acquario perfettino e subito pronto, lasciate perdere...
nocelletese
30-11-2010, 02:52
e se si facesse come "picci" che mescola gravelit-torbiera-e terriccio leggermente sabbioso
se si potesse fare cosi, a questo quali terre comprare?
guardate questo
http://www.poco-prezzo.it/redirect.php?u=aHR0cDovL3JvdmVyLmViYXkuY29tL3JvdmV yLzEvNzI0LTUzNDc4LTE5MjU1LTAvMT9mZjM9NCZwdWI9NTU3N Dg5NjYwOSZ0b29saWQ9MTAwMDEmY2FtcGlkPTUzMzY2ODAwMDc mY3VzdG9taWQ9MDAwMDAwMDAwMCZtcHJlPWh0dHA6Ly9jZ2kuZ WJheS5pdC93cy9lQmF5SVNBUEkuZGxsP1ZpZXdJdGVtJml0ZW0 9MjIwNzAxMDI0ODc0&out_type=ebay
ti dice anche il ph, bisognerebbe trovare un'altro terriccio allo stesso ph
http://www.perlite.it/CosaPerlite.asp (la perlite)
oppure un terriccio per bonsai?
in modo da conoscere il ph.
quali dati ad esempio ph-salinita' consigliate?
i consigli sono ardui....cmq è proprio la torba che eviterei perchè troppo organica (marcescenze, troppi elementi concimanti dopo la decomposizione-ossidazione che è piuttosto veloce, troppo leggera, e pH tra 6,5 e 7,5 sono valori a caso.......anche con diverse cariche batteriche la torba è tendenzialmente acida, almeno salvo casi eccezionali e per brevi periodi) certo in un acquario dove la mettereste nel filtro potreste provarla anche come substrato, magari la torba scura che è più rara ma più estetica.
Per perlite, agriperlite, il discorso è diverso......primo problema farla affondare perchè tendenzialmente galleggia, secondo il colore chiaro che eviterei ma a quello si potrebbe rimediare, i sali ossidi ecc spero siano stabili e poco solubili ma cmq 6,5-7,5 di pH è un valore casuele...se tu riuscissi a affondarla, a livello sperimentale sarebbe forse più interessante, nei suoi interstizi si formerebbero milioni di batteri simile a un filtro sottosabbia, molto interessante ma non certissimo il risultato bella osservazione comunque....solo non mi convince questa dicitura: Solubilità • Solubile in soluzioni alcaline
concentrate e in HF
• Moderatamente solubile (< 10%) in NaOH
Meglio una terra compatta da giardino, non il primo strato perchè troppo organico, rimuovi almeno 15 cm, poi la sciogli (mescoli) con della sabbia finchè non vedi che evita di aggregarsi e diventare cemento appena la giri, tocchi, comprimi leggermente.
Di sabbia ne va dal 30 al 50% come alcune zone dei campi da golf (in america arriva addirittura al 90% sabbia e 10% torba)
L'unico problema è sapere il pH della tua terra.....
Per vedere tendenzialmete il pH potresti sciogliere la tua terra in acqua distillata e poi usare un piaccametro o una cartina tornasole a basso raggio (quelle che vanno da ph 6 a 8 con tanti intervalli e che costano 5 euro, e non quelle che vanno da pH 1 a 12 che costano 23 euro e che hanno intervalli di un punto.....)
Non usare la terra che concimi, ne sabbia tagliente.
e tieni conto che in italia, in linea di massima, molto probabilmente hai una parte di calcare attivo
e tieni conto che in italia, in linea di massima, molto probabilmente hai una parte di calcare attivo
Esattamente, eccetto torbiere , zona del Verbano, e poche altre, avrai pH basico e delle percentuali alte di calcare....
Potresti sempre usarla per un chiocciolaio #rotfl##rotfl#
dove fare selezione di physa? ;-)
nocelletese
05-12-2010, 18:55
quindi si potrebbe acidificare con della torba e mettere del gravelit
dove fare selezione di physa? ;-)
Disgraziato non usare i miei post contro me stesso!!!!
-d14-d14-d01-d01-d01-d01
angelo p
19-12-2010, 22:17
grigo :come procede l'acquario con la terra d'orto?#21
Direi bene, adesso ne ho fatto un altro con la ghiaia più grossolana e confermo che Ale87tv ha ragione l'acqua tende a ingiallirsi come se ci fosse l'acido tanninico dentro , probabilmente nell'altra vasca non succede perchè la ghiaia è molto più fine ...
angelo p
19-12-2010, 22:46
il terriccio utilizzato è sempre lo stesso?
stesso sacco di quello dell'altro acquario ormai sarà in piedi da più di un mese e non ho avuto problemi
Ragazzi ci ho provato anche io.... e devo dire che ho riallestito il tutto dopo un mesetto...alghe a gogo... e acqua che piu gialla nn si può....
angelo p
20-04-2011, 20:30
Ragazzi ci ho provato anche io.... e devo dire che ho riallestito il tutto dopo un mesetto...alghe a gogo... e acqua che piu gialla nn si può....
qualcosa non ha funzionato ?#24
terriccio non adatto?
o anche substrato che è tornato in superficie, piantumazione non adeguata, troppa luce o troppo poca, piante con apparati radicali non invasivi.
a me dopo quasi un anno rende ancora bene, ma come ho già scritto non è una cosa "pronto e partito" adatto per i neofiti. continuo ad avere qualche bba
grigo... mi sembra che carne al fuoco per modificare il primo post ne abbiamo ;-)
verissimo ale87tv mi scuso per non avere più messo mano al topic . Concordo con te per quanto concerne che non è una cosa adatta ai neofiti o per lo meno , non da fare prima di aver letto con cura e attenzione l'articolo della Walstad ed avere la certezza che il terriccio che si utilizza sia completamente privo di sostanze chimiche nocive.
Aggiungo un particolare all'articolo , dove viene detto che la sabbia o la ghiaia troppo fine non andava bene , ecco io invece erroneamente ho usato proprio la sabbia con sotto il terriccio e devo dire che il risultato è stato davvero buono e non ha ancora dato alcun problema .
Chiedo agli utenti di avere ancora un po' di pazienza perchè entro il fine settimana dovrei avere la foto della vasca a un anno e di alcune piante inserite in vasca dopo 8 mesi .
angelo p
01-05-2011, 20:51
attendiamo allora ;-)
Alex_Milano80
01-05-2011, 22:14
Scusate l'intromissione, solitamente posto nel "marino"... ma sono stato dolce per anni.
Ho il libro della Wesltad e già 5 anni fa ho allestito una vasca di 100 litri con il suo metodo, e ho avuto ottimi risultati. Adesso voglio allestire un piccolo cubo da 30 litri dolce e seguirò lo stesso metodo.
I principi che usa la Walstad non sono affatto bizzarri, spiega la biologia del mondo sommerso con parole semplici in modo che sia comprensibile a tutti. Racconta come avere una vasca squisitamente "piantumata" pur avendo una vasca LOW-TECH.
Tutto quello che normalmente viene seguito nella gestione di una vasca è consigliato dalle case produttrici le quali promettono super vasche ma rigorosamente HIGH-TECH.
Le aziende hanno tutto l'interesse a promuovere vasche "biologicamente" tirate che necessitano di tutti i prodotti della casa produttrice per ottenere i risultati promessi. Vasche dove tutto è sterile a partire dall'acqua di osmosi e dove tutto deve essere costantemente integrato (spendere) perchè funzioni: si integra la luce perchè quella solare non va bene, si integra concime perchè il fondo viene sifonato, si integra CO2 perchè il sistema studiato in quel modo non la produce da solo... ma nei laghi dove cribbio stanno le bombole di CO2? La Walstad spiega che le piante hanno anche altri modi di procurarsi il carbonio oltre all CO2
La Walstad non fa cambi di acqua, usa la terra dell'orto, la luce del sole, niente CO2 e altre bestemmie per chi ha seguito le "basi" dell'acquariofilia, peccato che tutte queste "basi" vengono pubblicate o almeno sponsorizzate dalle aziende di settore...
Di manuali e libri della Dennerle , Tropica e company su come avere una vasca "olandese" ce ne è una vastissima scelta, ma in nessuno ho mai trovato scritto che la Nuphar lutea è incompatibile con la Lemma minor perchè libera una tossina nell'acqua e la stermina: l'azienda se può te le vende entrambe, la Walstad invece te lo dice e con un numerino ti riporta nella bibbliografia dove puoi addirittura risalire alla ricerca scientifica che lo dimostra.
Oppure la tendenza ad avere un KH bassino rispetto all'acqua del rubinetto quando la Walstad spiega come le piante sommerse abbiano 5 metodi di ottenere carbonio, e la CO2 disciolta è solo uno dei 5... alcune piante se non hanno la CO2 prendono il carbonio dal carbonato nell'acqua e camperebbero benissimo anche senza tutto l'impianto di CO2. La Walstad spiega come scegliere le piante seguendo dei criteri che vanno oltre al solo aspetto fisico.
Non esiste un metodo giusto e uno sbagliato, come il Berlinese e il DSB nel marino... sono semplicemente percorsi diversi per ottenere la stessa cosa: una vasca BELLA. il mio consiglio è di leggere il libro e farvi un'idea personale. Perchè se si vuole provare il metodo va seguido e non "interpretato": la Walstad è responsabile di quello che scrive non di quello che gli acquariofili capiscono #23
angelo p
01-05-2011, 22:47
è molto, molto interessante quello che hai scritto, sono d'accordo però con ale87 tv che non è cosa da principianti #07.
Alex_Milano80
01-05-2011, 23:01
è molto, molto interessante quello che hai scritto, sono d'accordo però con ale87 tv che non è cosa da principianti #07.
Sono anche io daccordo con ale87, infatti non ho scritto il contrario.
Secondo me entrambi i metodi sono difficili per il neofita e il perchè lo dimostra il fatto che son pochi i neofiti che al primo tentativo tirano fuori una vasca alla Takashi Amano anche quado investono cifre considerevoli.
Personalmente penso che quello LOW-TECH non è un metodo difficile ma nel caso di intoppi le variabili sono tante e c'è poca gente che ha esperienza diretta, insomma il neofita non saprebbe proprio come arrabattarsi, gli consiglierei la via più tradizionale perchè sulla classica vasca HIGH-TECH è stato scritto tantissimo ed è più facile trovare la soluzione all'intoppo.
In fin dei conti cos'è cosa da principianti ??? Se uno legge alla lettera i consigli giusti fa quello che vuole, basta provare ...
Il fenomeno dell'acqua gialla , tanto per dire , lo si ha solo nei primi 2 o massimo 3 mesi . Intanto che qualche pezzetto di terriccio vaga ancora per il filtro e la vasca ( si parla di pochissimo che spesso manco si nota ).
Poi certo se vogliamo entrare nello specifico della chimica di ciò che avviene la cosa si complica , se non si hanno studi alle spalle dell'argomento, e sembra tutto dannatamente difficile .
C'è inoltre da dire che anche con i prodotti acquistati in negozio l'errore è sempre dietro l'angolo e le probabiltà di fare un macello sono tante e si vede nella sezione " primo acquario ".
In parole povere è impossibile non commettere errori da neofita , chi non commette errori non esiste perchè all'inizio tutti ne abbiamo fatti , dunque perchè non tentare con la via del terriccio come substrato ???( visto che il margine d'errore c'è sempre ma una giusta informazione abbassa le possibilità di sbagliare ? )
Alex_Milano80
01-05-2011, 23:19
grigo hai ragione, c'è una sola ragione per cui a un neofita consiglierei la via classica, ed è il fatto che in caso di problemi troverebbe aiuto più facilemente, ma questo l'ho spiegato bene nella mia ultima risposta.
A chiunque volesse seguire il metodo della Walstad gli consiglio di comprarsi il libro e leggerselo, perchè per funzionare deve essere eseguito come descritto e non interpretato. Le variazioni vanno lasciate a chi ha già più esperienza e vuole fare esperimenti.
Non basta leggere il riassunto fatto da altri su acquaportal per seguire il metodo... sul libro ci sono tante sfumature che si colgono magari alla seconda lettura perchè le informazioni date sono tante: è un piccolo corso di biologia non un manuale "pronti all'uso".
Però il bello del libro è che spiega con parole davvero semplici e comprensibili anche a chi non è un genio in scienze.
scusa alex milano postavo la risposta mentre postavi anche tu dunque non avevo letto ...
Come darti torto? Hai ragione a questo non avevo pensato ...
Beh dico che chiunque potrebbe provare , poi al massimo se gli va male il costo è pressochè zero e al massimo ricomincerà la vasca diversamente .
In ogni caso devo rimettere a posto l'articolo iniziale . Appena posso lo sistemo .( entro la settimana promesso )
angelo p
01-05-2011, 23:33
grigo hai ragione, c'è una sola ragione per cui a un neofita consiglierei la via classica, ed è il fatto che in caso di problemi troverebbe aiuto più facilemente, ma questo l'ho spiegato bene nella mia ultima risposta.
A chiunque volesse seguire il metodo della Welstad gli consiglio di comprarsi il libro e leggerselo, perchè per funzionare deve essere eseguito come descritto e non interpretato. Le variazioni vanno lasciate a chi ha già più esperienza e vuole fare esperimenti.
Non basta leggere il riassunto fatto da altri su acquaportal per seguire il metodo... sul libro ci sono tante sfumature che si colgono magari alla seconda lettura perchè le informazioni date sono tante: è un piccolo corso di biologia non un manuale "pronti all'uso".
Però il bello del libro è che spiega con parole davvero semplici e comprensibili anche a chi non è un genio in scienze.
scusami: potresti cortesemente dire il titolo esatto del libro e la casa editrice ?#21 grazie
Alex_Milano80
02-05-2011, 00:17
grigo hai ragione, c'è una sola ragione per cui a un neofita consiglierei la via classica, ed è il fatto che in caso di problemi troverebbe aiuto più facilemente, ma questo l'ho spiegato bene nella mia ultima risposta.
A chiunque volesse seguire il metodo della Welstad gli consiglio di comprarsi il libro e leggerselo, perchè per funzionare deve essere eseguito come descritto e non interpretato. Le variazioni vanno lasciate a chi ha già più esperienza e vuole fare esperimenti.
Non basta leggere il riassunto fatto da altri su acquaportal per seguire il metodo... sul libro ci sono tante sfumature che si colgono magari alla seconda lettura perchè le informazioni date sono tante: è un piccolo corso di biologia non un manuale "pronti all'uso".
Però il bello del libro è che spiega con parole davvero semplici e comprensibili anche a chi non è un genio in scienze.
scusami: potresti cortesemente dire il titolo esatto del libro e la casa editrice ?#21 grazie
Mi sembrava fosse già stato citato nella prima pagina del topic, ma ripetere non fa male:
"Ecologia dell'acquario di piante" di Diana L. Walstad casa editrice AQUAEDI
io lo comprai in un negozio di acquariofilia ma si può comprare online, è ancora in catalogo: http://www.aquaedi.eu/gocce_di_aquaedi/ecologia_acquar_piante.asp
scusa alex milano postavo la risposta mentre postavi anche tu dunque non avevo letto ...
Come darti torto? Hai ragione a questo non avevo pensato ...
Beh dico che chiunque potrebbe provare , poi al massimo se gli va male il costo è pressochè zero e al massimo ricomincerà la vasca diversamente .
In ogni caso devo rimettere a posto l'articolo iniziale . Appena posso lo sistemo .( entro la settimana promesso )
bene bene, leggiti le discussioni che ha postato tuko, e se ti serve basta chiedere ;-)
!!!ABEMUS ARTICULUM RESCRIPTUM !!!
(Leggere a Pag 1 per i risultati)
...
I principi che usa la Walstad non sono affatto bizzarri, spiega la biologia del mondo sommerso con parole semplici in modo che sia comprensibile a tutti. Racconta come avere una vasca squisitamente "piantumata" pur avendo una vasca LOW-TECH.
Tutto quello che normalmente viene seguito nella gestione di una vasca è consigliato dalle case produttrici le quali promettono super vasche ma rigorosamente HIGH-TECH...
Concordo parzialmente con quanto hai scritto. Sicuramente con la gestione proposta dalla Walstad (ho il libro autografato da lei ;-) ) puoi avere una vasca discreta spendendo quasi zero, ma la scelta della vegetazione è estremamente limitata.
Per quanto riguarda le vasche olandesi è vero che la gestione è maggiore, ma non è vero che i costi siano così elevati. Basta cercare e ragionare. Sai quanto mi costa mensilmente la vasca in firma tra CO2 e fertilizzanti? Tra i 3 e i 4 euro al mese... certamente lo start up ti costringe ad acquistare un pò di hardware, ma oggi con una spesa tra i 50 e gli 80 euro compri una bombola di CO2 con riduttore di pressione, con 40 euro un impianto di osmosi e con 15 euro una elettrovalvola. E la CO2 in natura le piante non la prendono esclusivamente dai carbonati ma durante il giorno consumano quella prodotta da loro e dalle piante emerse durante la notte... oltre quella prodotta dalla fauna che abita il biotopo... suggerisco di accoppiare il libro della Kasselmann a quello della Walstad...
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