Visualizza la versione completa : co2 si co2 no
giacomo88
25-03-2010, 14:43
ciao a tutti.
premetto che ho letto vari articoli sia qui, sia su altri siti, per quanto riguarda la co2 per le piante acquatiche.
e pensando e ripensando mi son detto.
ma in natura, non c'è nessuno che con una bombola o altre diavolerie, immette co2 nell'acqua, quindi perce nel mio acquario dovrei metterla?
ho letto inoltre un articolo che parlava della relazione tra kh, ph e co2 , dove veniva spiegato che la tabella ha valenza solo ed esclusivamente, se il ph viene stabilizzato con la co2 immessa in acqua.
ora dico io, in natura, l'acidità dell'acqua è regolata da vari fattori del tutto naturali, per dirne una, la torba. che inoltre viene venduta, proprio in uso acquariofilo per acidificare l'acqua.
quindi se 2+2 fà 4, se avessi dei valori praticamente identici ad un habitat naturale della pianta, con ph dell'acqua, stabilizzato tramite la torba ad esempio, non avrei cmq una quantità di co2 disciolta in acqua costante, che sia sufficiente alle piante?
o acidificare l'acqua con la torba, rende la relazione kh ph e co2 diversa?
non sono un esperto di chimica biologia, ma la domanda che mi sorge spontanea è proprio, se in natura le piante crescono senza aggiunta di co2, perche nel mio acquario devo aggiungerla?
grazie in anticipo a tutti colore che mi risponderanno.
In presenza di torba o acidi umici la tabella non è più valida perché per esempio potresti avere KH a 3 e PH a 6 che secondo quella tabella vuol dire una CO2 di 87mg/l che è un valore incompatibile con la vita dei pesci ma in realtà è un valore errato perché l'acidità non deriva dalla sola CO2 ma dalla torba.
Quindi in quei casi la tabella non è più attendibile per calcolare quanta CO2 ci sia nell'acqua.
In natura la CO2 un pò c'è e viene rifornita di continuo dal corso d'acqua mentre in acquario l'acqua è sempre la stessa, non c'è ricambio, e così se hai molte piante dopo poche ore la CO2 è già esaurita e la sola respirazione dei pesci non è sufficiente a reintegrarla.
Pensa che in acquari molto piantumati dove si somministra sempre la stessa quantità di CO2 c'è una differenza di PH dalla mattina, quando le piante si svegliano, alla sera, quando smettono di crescere, di circa 0,2. Questo vuol dire che la quantità di CO2 in mg/l varia molto durante il giorno e tutta quella che alla sera manca è perché è stata assorbita dalle piante!!
Insomma fanno molto presto a consumarla perché è uno dei loro nutrimenti principali infatti alla base della fotosintesi c'è:
Luce + CO2 + acqua = energia + ossigeno
giacomo88
25-03-2010, 18:52
ma quindi, gia utilizzando acqua di osmosi, che ha cmq subito un trattamento purificante, che ha anche abbassato kh e ph, la tabella della co2 non vale piu, giusto?
perche l'acidtà di 6 della mia acqua di osmosi, non è stata acidificata da co2.
correggimi se sbaglio, ma può darsi quindi che, dal momento che immettiamo co2 in acqua, anche se la co2 acidifica l'acqua di solo 0,1, la relazione torna valida come in tabella?
oppure è gia in difetto in partenza, e quindi per quanta co2 possiamo immettere, l'acidità risultante, sarà cmq non correlata alla quantità di co2?
non sò se ho ben spiegato il mio dubbio.
e cmq, in natura, se il riccambio di co2 avviene tramit eil ricambio naturale di acqua, cmq sia la co2 in acqua in qualche modo deve entrarci, e se l'unico modo, è per lo scambio naturale che tende a rimanere stabile, e quindi a mantenere una concentrazione di co2 e ossigeno sempre, significa, che riuscendo a movimentare l'acqua, come in natura, l'acqua stessa della vasca, riuscirebbe a rinnovarsi di ossigeno e gas, in modo naturale ed equilibrato per le piante.
giusto?
L'acqua di osmosi dovrebbe avere KH praticamente a 0 quindi basterà una quantità minima di CO2 per far crollare il PH a valori molto bassi.
Ad esempio se prendo dell'acqua di fonte con durezza 8 e PH 7,6 vuol dire che avrà disciolti 6 mg/l di CO2. Togliendo tutti i sali e portando a 0.5 il KH ma mantenendo la stessa CO2 disciolta il PH mi crollerà a 6,4.
Non so se esista un motivo per cui la concentrazione di CO2 dei fiumi debba essere non in equilibrio con quella dell'aria ovvero che abbia concentrazioni superiori.. o inferiori!!
Quindi il tuo ragionamento di poter reintegrare la CO2 con un areatore, cioè prendendola dall'aria, dovrebbe essere valido, almeno in teoria.
Adesso mi vengono in mente le acque come la Ferrarelle che già alla sorgente sono gassate a causa delle attività vulcaniche.. ma forse sono solo un fenomeno isolato?
Eppure leggendo le etichette delle acque in bottiglia quasi tutte già alla sorgente contengono una discreta quantità di CO2.
Non so che dirti ma suppongo che ci siano vari livelli di utilizzo della CO2:
- l'impianto economico a fermentazione per aiutare le piante a crescere e reintegrare la CO2
- l'impianto a bombola per le piante ma anche per abbassare il PH in modo da creare e mantenere costanti nel tempo dei valori adatti ad allevare le specie di pesci più delicate.
PaoloScalare
26-03-2010, 12:36
io sò solo una cosa, se metti vicino due acquari uno con e uno senza l'impianto di co2 noti immediatamente la differenza, c'è poco da fare.
giacomo88
26-03-2010, 12:44
io sò solo una cosa, se metti vicino due acquari uno con e uno senza l'impianto di co2 noti immediatamente la differenza, c'è poco da fare.
sicuramente, ma pure tra un pomodoro bio, ed uno transgenico.
penso che, tramite la giusta fertilizzazione, ed i corretti valori dell'acqua, la crescita delle piante, sia cmq piu naturale, senza co2 (sempre se la concentrazione in naturale equilibrio in acqua, sia sufficiente)
non cresceranno rigogliosissime, e non riempiranno l'acquario in breve tempo, ma il mio dubbio è, è veramente indispensabile la co2 erogata artificialmente, o è solo una sovralimentazione per avere piante verdissime e rigogliose?
partendo dal presupposto di creare una vasca, senza pretese di tempo, e ricreando il piu possibile un biotopo naturale, penso che senza co2, l'acquario crei un suo equilibrio biologico talmente perfetto che, avrà ben poco da invidiare agli acquari con co2.
ovviamente parola agli esperti, perche io sono un neofita che parla per sola logica, senza esperienza, seguendo i miei dubbi da principiante.
la cosa che mi haf atto vnire i dubbi è sicuramente l'esperienza di mio zio.
è acquariofilo da 25 anni quasi, e per mancanza di tempo, tiene il suo acquario piantumatissimo e abitato da vari pesci, in perfetto autoequilibrio, in quanto cambia 20 litri di acqua, su piu di 100, solo ogni 3 mesi, e fertilizza tutti i giorni liquido, e utilizza gli stick per il fondo.
l'acquario per adesso non ci ho mai fatto caso in che stato è, ma da come me ne parla lui, e mia madre che l'ha visto, ha delle piante bellissime, e come dice lui, grazie anche all'equilibrio biologico che vi si è creato, lasciandolo lavorare da solo per piu tempo possibile.
cosa importante, moltot empo fà aveva la co2, ma poi l'ha tolta, ed i risultati con le piante li ha cmq.
Giacomo88, tutto sta nel decidere di quale tipologia di acquario stiamo parlando. Non esiste un unico metodo di gestione per una vasca; dipende dal suo allestimento. Un conto è un plantacquario con il prato di calli e il cespuglio di Eusteralis, un altro è una vasca con Anubias, Ceratophyllum e Cryptocoryne.
Se, ad esempio, vedi tra le foto dei miei acquari, noterai che 10 vasche su 12 non hanno l’impianto di CO2. Una non ha neanche il sistema di filtraggio……. Ma la flora (e la fauna), come anche la luce e la fertilizzazione, sono adeguati ad una tale gestione “low-tech”.
Mentre, al contrario, 2 allestimenti sono stati dotati di impianto di CO2 perché la flora e/o i valori dell’acqua lo richiedevano.
La quantità di CO2 necessaria perché le piante di una vasca crescano in salute, dipende principalmente dalla velocità di fotosintesi (= consumo di CO2) totale di tutta la flora presente (relazionata a sua volta alla quantità di piante e alle particolari specie considerate), dalla luce fornita e dai nutrienti disponibili. Se ho poca CO2, ma ho piante a crescita lenta (= bassi tassi di fotosintesi) e nutrienti adeguati a disposizione, le piante cresceranno benissimo. Se invece, senza un impianto di CO2, inondo la vasca con 2W/lt, mi ritroverò presto un ammasso di alghe varie.
Devi anche calcolare che molte delle piante che coltiviamo sommerse, in realtà (in natura) vivono completamente emerse o sommerse solo per brevi periodi (vedi stagione delle piogge). Quindi il loro adattamento permanente alla vita in acqua è subordinato alla loro capacità di rimediare la CO2 in acqua, necessaria per la fotosintesi. Il Ceratophyllum, ad esempio, che è una specie strettamente acquatica, riesce a rimediare la CO2 anche attraverso l’utilizzo dei bicarbonati disciolti in acqua. Così come l’Egeria o la Vallisneria. Altre specie invece soffrono molto la carenza della CO2.
In definitiva, la domanda se mettere o meno un impianto di CO2 in vasca è subordinata al tipo di allestimento che si vuole creare.
PaoloScalare
26-03-2010, 16:32
Giacomo88, tutto sta nel decidere di quale tipologia di acquario stiamo parlando. Non esiste un unico metodo di gestione per una vasca; dipende dal suo allestimento. Un conto è un plantacquario con il prato di calli e il cespuglio di Eusteralis, un altro è una vasca con Anubias, Ceratophyllum e Cryptocoryne.
Se, ad esempio, vedi tra le foto dei miei acquari, noterai che 10 vasche su 12 non hanno l’impianto di CO2. Una non ha neanche il sistema di filtraggio……. Ma la flora (e la fauna), come anche la luce e la fertilizzazione, sono adeguati ad una tale gestione “low-tech”.
Mentre, al contrario, 2 allestimenti sono stati dotati di impianto di CO2 perché la flora e/o i valori dell’acqua lo richiedevano.
La quantità di CO2 necessaria perché le piante di una vasca crescano in salute, dipende principalmente dalla velocità di fotosintesi (= consumo di CO2) totale di tutta la flora presente (relazionata a sua volta alla quantità di piante e alle particolari specie considerate), dalla luce fornita e dai nutrienti disponibili. Se ho poca CO2, ma ho piante a crescita lenta (= bassi tassi di fotosintesi) e nutrienti adeguati a disposizione, le piante cresceranno benissimo. Se invece, senza un impianto di CO2, inondo la vasca con 2W/lt, mi ritroverò presto un ammasso di alghe varie.
Devi anche calcolare che molte delle piante che coltiviamo sommerse, in realtà (in natura) vivono completamente emerse o sommerse solo per brevi periodi (vedi stagione delle piogge). Quindi il loro adattamento permanente alla vita in acqua è subordinato alla loro capacità di rimediare la CO2 in acqua, necessaria per la fotosintesi. Il Ceratophyllum, ad esempio, che è una specie strettamente acquatica, riesce a rimediare la CO2 anche attraverso l’utilizzo dei bicarbonati disciolti in acqua. Così come l’Egeria o la Vallisneria. Altre specie invece soffrono molto la carenza della CO2.
In definitiva, la domanda se mettere o meno un impianto di CO2 in vasca è subordinata al tipo di allestimento che si vuole creare.
Quoto in toto.
berto1886
30-03-2010, 12:51
bello questo discorso, interessa tanto anche a me... io per problema di spazio, e anche di €, non ho piante nella mia vasca proprio perchè non ho la possibilità di mettere la CO2. Ho sentito dire infatti da un negoziante che lui molte piante le tiene senza CO2 e crescono bene lo stesso, adesso non per approfittare ma in un 90L con pecilidi cosa potrei mettere?? Sono senza fondo fertile. se servono i valori guardate nel profilo
scriptors
30-03-2010, 13:43
Andrea l'ha già scritto: Anubias, Ceratophyllum e Cryptocoryne
berto1886
30-03-2010, 21:53
Andrea l'ha già scritto: Anubias, Ceratophyllum e Cryptocoryne
sia senza co2 che senza fondo fertile??
Nessun problema per Anubias e Ceratophyllum.
Per le Crypto invece serve almeno qualche tabs interrata vicino alle loro radici.
berto1886
30-03-2010, 23:35
Nessun problema per Anubias e Ceratophyllum.
Per le Crypto invece serve almeno qualche tabs interrata vicino alle loro radici.
andrebbero bene con i miei valori? da dove prendono il nutrimento se nn dal terreno?? dalle foglie? e per la fertilizzazione e l'illuminazione?? x le potature come devo procedere? che poi anche di anubias ce ne sono tante, quale dovrei prendere? scusate tutte queste domande ma delle piante non ne so niente.
scriptors
31-03-2010, 09:28
Quasi tutte le piante riescono a prendere nutrimento dalle sole foglie ;-) (magari non è un metodo naturale ma si adeguano facilmente).
Le anubias lo fanno praticamente per il 100%, usano le radici solo per ancorarsi al substrato.
Le Crypto necessitano di pasticche apposite ma vanno bene anche senza.
Devi capire che tutto dipende dall'insieme di ben determinati fattori, principalmente illuminazione, disponibilità di CO2 e macronutrienti, più illuminazione dai pi devi 'adeguare' verso l'alto gli altri e più le piante cresceranno ... meno illuminazione dai meno fertilizzante e CO2 dovrai fornire (molta differenza la fanno anche piante a crescita rapida rispetto quelle a crescita lenta - quelle a crescita lenta in ogni caso richiederanno poco ;-))
berto1886
12-04-2010, 20:52
scusate se rompo ancora, ma da ignorante in materia chiedo! :-D oltre alle anubias (qualsiasi tipo?) Ceratophyllum e Cryptocoryne ci sono altre piante che posso star bene nelle mie condizioni? Ad esempio il muschio di java o la riccia fluitans??
scriptors
13-04-2010, 08:32
il muschio penso di si, magari va tenuto un po più pulito sciacquandolo di tanto in tanto
la riccia devi lasciarla a galla, quando cresce provare a fissarne un pezzetto su di un ramo o pietra, ma avrei dei dubbi ;-)
Federico Sibona
13-04-2010, 10:13
In una vasca low-tech, oltre alle piante citate, andrebbero bene anche i Microsorum ;-)
Di Anubias vanno bene quasi tutte le specie. In una mia vasca, very low-tech, mentre tutte le Anubias barteri, nane e non, crescevano benissimo e buttavano le loro infiorescenze, una A.afzelii invece non è sopravvissuta ed è marcita. Probabilmente la afzelii (e la caladiifolia) gradiscono luce più intensa delle altre specie ;-)
berto1886
13-04-2010, 11:33
grazie mille... quindi potrei optare anche a ricoprire tutta la vasca con il muschio?? in che senso pulito?? e per la concimazione come dovrei comportarmi?? Liquida? Pastiglie? Qualche protocollo particolare?
scriptors
15-04-2010, 08:45
La concimazione dipende dal tipo di piante, diciamo che solo liquida si può anche fare (è più semplice) ma devi studiarti bene che cosa è la fertilizzazione ;-) e come farti da solo i macroelementi, specie se usi acqua RO.
io uso un protocollo molto semplice a parte macro e meso elementi, JBL Ferropol e basta ;-)
il muschio va pulito perchè si riempie di escrementi e perchè la parte in ombra tende a marcire, quindi, quando diventa bello grande, lo prendi, lo smuovi per bene in vasca ed ogni tanto lo rigiri e/o elimini la parte sottostante marroncina (marcia)
berto1886
15-04-2010, 23:25
un'ultima cosa, io ho un grosso problema con la conduttività, non riesco a portarla sotto i 1000us/cm nonostante usi acqua a 400us/cm nei cambi, ho letto nella schede della fertilizzazione che questo potrebbe essere un problema.
scriptors
15-04-2010, 23:51
hai pietre in vasca o ghiaino fatto di pietroline multicolore ?
metti qualche liquido in vasca (domanda molto generica)
Febussio
16-04-2010, 00:13
mi permetto di aggiungere altre piante strettamente acquatiche e non palustri come la vallisneria e l'egeria, poi tutte le piante coltivate parzialmente emerse e le piante galleggianti.
Poi non vorrei sbagliarmi ma nel caso di vasche senza aggiunta di co2 non sarebbe preferibile per le piante avere un acqua ricca di carbonati?
berto1886
16-04-2010, 11:38
hai pietre in vasca o ghiaino fatto di pietroline multicolore ?
metti qualche liquido in vasca (domanda molto generica)
liquidi in vasca oltre all'acqua non ne metto :-D , poi, se il fondo rilasciasse qualcosa me ne accorgerei perchè aumenterebbe o il GH o il KH, e questo non mi succede
scriptors
16-04-2010, 12:21
#24 devo pensarci su, mi sembra strano che la conducibilità non scende (comunque per liquidi intendevo fertilizzanti PMDD vari)
berto1886, come sai, l'aumento di conducubilità non dipende solo dalla concentrazione di carbonati e bicarbonati (KH) e di ioni calcio e magnesio (GH), ma di tutti i ioni presenti.
Quindi, qualsiasi rilascio in acqua di vari ioni può aumentarla. Ad esempio basta una concentrazione di cloruro di sodio di 0,5 g/l per aumentare la conducibilità di 1000 - 1200 microsiemens.
Com'è strutturato il tuo fondo? e quali oggetti arredano la vasca? Come dice scriptors, che prodotti liquidi usi per l'acquario?
berto1886
16-04-2010, 12:49
berto1886, come sai, l'aumento di conducubilità non dipende solo dalla concentrazione di carbonati e bicarbonati (KH) e di ioni calcio e magnesio (GH), ma di tutti i ioni presenti.
Quindi, qualsiasi rilascio in acqua di vari ioni può aumentarla. Ad esempio basta una concentrazione di cloruro di sodio di 0,5 g/l per aumentare la conducibilità di 1000 - 1200 microsiemens.
Com'è strutturato il tuo fondo? e quali oggetti arredano la vasca? Come dice scriptors, che prodotti liquidi usi per l'acquario?
come dicevo prodotti liquidi (fertilizzanti ecc) non ne uso, somministro solo le vitamine una volta alla settimana con il mangime, il fondo ho solo del ghiaino tipo questo:
http://www.acquariomania.net/online-store/images/Ghiaia%20ambra.jpg
poi ho un pezzo di legno di manila, due decorazioni in resina e piante finte
scriptors
16-04-2010, 13:55
Allora sono il forziere dei pirati, il palombaro e le piante finte, toglile immediatamente :-D:-D (scherzo ovviamente).
La vasca è aperta o chiusa ? (non ricordo), per mie esperienze, ma con acqua RO, la polvere aumenta la conducibilità in maniera costante. Per il resto vedo solo il cibo ed il ghiaino come possibili 'cause', se la vasca è aperta lo vedrei quasi normale anche se non a questi livelli.
#24
berto1886
16-04-2010, 20:48
Allora sono il forziere dei pirati, il palombaro e le piante finte, toglile immediatamente :-D:-D (scherzo ovviamente).
La vasca è aperta o chiusa ? (non ricordo), per mie esperienze, ma con acqua RO, la polvere aumenta la conducibilità in maniera costante. Per il resto vedo solo il cibo ed il ghiaino come possibili 'cause', se la vasca è aperta lo vedrei quasi normale anche se non a questi livelli.
#24
la vasca è chiusa, cmq ho i nitrati sempre intorno ai 10mg/l prima del cambio e qualche volta ho i fosfati a 0,5mg/l, poi ci sarebbero i silicati nonostante l'impianto di RO con la resina anti silicati li ho lo stesso xkè non riesce a levarli del tutto (l'acqua di rubinetto ne contiene oltre i 2mg/l) dopo il trattamento arrivano a 1mg/l con una conducibilità di 80uS/cm. Da ieri ho modificato l'impianto aggiungendo un'altra cartuccia di resina il serie alla prima vediamo mo che succede
scriptors
17-04-2010, 13:28
purtroppo non è semplice riuscire nell'impresa, molto si basa anche sul tipo di sali utilizzati per aggiustare l'acqua RO (in alcuni casi è meglio quella di rubinetto ma dipende da zona a zona)
berto1886
18-04-2010, 00:12
I sali uso rigenera e KH+ di Elos...
scriptors
20-04-2010, 14:59
a quando ti portano KH, GH e conducibilità ?
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