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Visualizza la versione completa : Curativi in acquario sotto sequestro! Appello dalle aziende.


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Marco AP
23-03-2009, 13:36
Faccio una premessa in modo da spiegare brevemente la situazione.
I curativi per l'acquario prodotti da diverse aziende del settore risultano oggi illegali a causa di recenti normative in materia che obbligano le aziende produttrici a richiedere dei permessi particolari estremamente costosi sia da un punto di vista dei permessi che da un punto di vista burocratico.
A tal riguardo mi scrive oggi Il Sig. Ferruccio Zanon, titolare dell'azienda Prodac. Copio e incollo quanto ha scritto ad AcquaPortal:

Cari amici come già saprete il nostro settore è entrato in una fase drammatica. Il NAS sta sequestrando, sembra tutti, i prodotti curativi per pesci d'acquario.
E quando abbiamo bisogno di salvare i nostri pesci che facciamo? Li lasceremo morire? Non abbiamo scelta. La burocrazia ci impone dei costi enormi che non è nemmeno pensabile di poter sostenere, solo per la ricerca e la tassa per poterli vendere è incredibilmente enorme.
Solo la volontà del Ministero potrebbe salvare l'acquariologia. Non so chi potrà avere pesci che non si ammalino mai!
Cosa si potrebbe fare? Chi ha qualche idea la esponga, magari all'associazione AIPA.

Con tristezza vi saluto.

Ferruccio Zanon

Aggiunge poi in un'altra e-mail quanto segue:

... personalmente ritengo giusto che il pubblico sia informato... Se non erro siamo circa 15 aziende coinvolte con circa 60 prodotti finiti sotto sequestro. Di certo è che se il ministero non ci aiuta credo che ben pochi azzardino di mettere in commercio prodotti a rischio denuncie. Il rischio per l'acquariofilo è quello di non trovare più nei negozi prodotti per curare anche il semplice ichthyo.

Specifico che l'AIPA è l'associazione delle aziende di settore. Qui http://www.aipaonline.it trovate tutte le info.

Io avvertirò l'AIPA di questo topic in modo che possano leggere i vostri interventi, che mi auguro possano essere utili a trovare una soluzione.
Mi auguro anche che qualche rappresentante dell'AIPA possa intervenire se necessario su questo topic per dare maggiori informazioni.

Prego tutti di mantenere un comportamente serio e propositivo e soprattutto di evitare inutili polemiche. Grazie.

Marco AP
23-03-2009, 13:36
Faccio una premessa in modo da spiegare brevemente la situazione.
I curativi per l'acquario prodotti da diverse aziende del settore risultano oggi illegali a causa di recenti normative in materia che obbligano le aziende produttrici a richiedere dei permessi particolari estremamente costosi sia da un punto di vista dei permessi che da un punto di vista burocratico.
A tal riguardo mi scrive oggi Il Sig. Ferruccio Zanon, titolare dell'azienda Prodac. Copio e incollo quanto ha scritto ad AcquaPortal:

Cari amici come già saprete il nostro settore è entrato in una fase drammatica. Il NAS sta sequestrando, sembra tutti, i prodotti curativi per pesci d'acquario.
E quando abbiamo bisogno di salvare i nostri pesci che facciamo? Li lasceremo morire? Non abbiamo scelta. La burocrazia ci impone dei costi enormi che non è nemmeno pensabile di poter sostenere, solo per la ricerca e la tassa per poterli vendere è incredibilmente enorme.
Solo la volontà del Ministero potrebbe salvare l'acquariologia. Non so chi potrà avere pesci che non si ammalino mai!
Cosa si potrebbe fare? Chi ha qualche idea la esponga, magari all'associazione AIPA.

Con tristezza vi saluto.

Ferruccio Zanon

Aggiunge poi in un'altra e-mail quanto segue:

... personalmente ritengo giusto che il pubblico sia informato... Se non erro siamo circa 15 aziende coinvolte con circa 60 prodotti finiti sotto sequestro. Di certo è che se il ministero non ci aiuta credo che ben pochi azzardino di mettere in commercio prodotti a rischio denuncie. Il rischio per l'acquariofilo è quello di non trovare più nei negozi prodotti per curare anche il semplice ichthyo.

Specifico che l'AIPA è l'associazione delle aziende di settore. Qui http://www.aipaonline.it trovate tutte le info.

Io avvertirò l'AIPA di questo topic in modo che possano leggere i vostri interventi, che mi auguro possano essere utili a trovare una soluzione.
Mi auguro anche che qualche rappresentante dell'AIPA possa intervenire se necessario su questo topic per dare maggiori informazioni.

Prego tutti di mantenere un comportamente serio e propositivo e soprattutto di evitare inutili polemiche. Grazie.

TuKo
23-03-2009, 15:40
Forse quelli del ministero non hanno ben presente (oppure si) che numero di persone,dipendenti e appassionati, ci sia dietro il movimento acquariofilo.Sarebbe forse di qualche utilità portarli a conoscenza di numeri,reali??Potrebbe essere utile una petizione portata avanti da associazioni e community varie??

TuKo
23-03-2009, 15:40
Forse quelli del ministero non hanno ben presente (oppure si) che numero di persone,dipendenti e appassionati, ci sia dietro il movimento acquariofilo.Sarebbe forse di qualche utilità portarli a conoscenza di numeri,reali??Potrebbe essere utile una petizione portata avanti da associazioni e community varie??

mario86
23-03-2009, 16:08
a quanto ho capito la normativa esiste già da tempo, solo nell'ultima settimana ha visto applicazione.

per fare una legge ci vuole poco, per metterla in pratica ancora meno, discutere coscientemente sull'efficacia e sulla sensatezza di una normativa circa la vita di un essere vivente richiede una sensibilità che solo chi è rispettoso della vita può avere.

pare che questa normativa abbia come fine la tutela degli animali, e dico pare per il semplice fatto che ovviamente, in realtà, siamo ben coscienti che non è così. e siamo fermamente decisi nel portare avanti la nostra convinzione perchè è il puro amore per gli animali che manteniamo nei nostri acquari che ci spinge a fare di tutto per mantenerli nel modo corretto.

e ringraziamo le aziende che fino ad ora ci hanno aiutato a fare ciò perchè le indicazioni allegate al medicinale ci hanno sempre spiegato come adoperarli nella maniera corretta.

a conti fatto penso che la normativa abbia solo come fine secondario la tutela dell'animale, il suo scopo è qello di risolvere un problema burocratico più che altro.

ma sappiamo tutti che la burocrazia passa in secondo piano quando ne va della tutela di un essere vivente, la cui vita NON può essere messa in pericolo fin quando tale problema non verrà risolto.

la soluzione a problemi che non competono l'acquariofilo e i suoi animali non può gravare su questi ultimi.

in sostanza: l'applicazione di tale nomrativa tutela veramente gli animali?
non avrebbe avuto più senso risolvere i problemi burocratici prima di mettere fuori legge i medicinali?
non sarebbe stato più umano nei confronti nei nostri animali regolamentare le vendite dopo aver risolto meri problemi burocratici invece di arrivare al proibizionismo senza avere una soluzione efficacie a portata di mano?

mario86
23-03-2009, 16:08
a quanto ho capito la normativa esiste già da tempo, solo nell'ultima settimana ha visto applicazione.

per fare una legge ci vuole poco, per metterla in pratica ancora meno, discutere coscientemente sull'efficacia e sulla sensatezza di una normativa circa la vita di un essere vivente richiede una sensibilità che solo chi è rispettoso della vita può avere.

pare che questa normativa abbia come fine la tutela degli animali, e dico pare per il semplice fatto che ovviamente, in realtà, siamo ben coscienti che non è così. e siamo fermamente decisi nel portare avanti la nostra convinzione perchè è il puro amore per gli animali che manteniamo nei nostri acquari che ci spinge a fare di tutto per mantenerli nel modo corretto.

e ringraziamo le aziende che fino ad ora ci hanno aiutato a fare ciò perchè le indicazioni allegate al medicinale ci hanno sempre spiegato come adoperarli nella maniera corretta.

a conti fatto penso che la normativa abbia solo come fine secondario la tutela dell'animale, il suo scopo è qello di risolvere un problema burocratico più che altro.

ma sappiamo tutti che la burocrazia passa in secondo piano quando ne va della tutela di un essere vivente, la cui vita NON può essere messa in pericolo fin quando tale problema non verrà risolto.

la soluzione a problemi che non competono l'acquariofilo e i suoi animali non può gravare su questi ultimi.

in sostanza: l'applicazione di tale nomrativa tutela veramente gli animali?
non avrebbe avuto più senso risolvere i problemi burocratici prima di mettere fuori legge i medicinali?
non sarebbe stato più umano nei confronti nei nostri animali regolamentare le vendite dopo aver risolto meri problemi burocratici invece di arrivare al proibizionismo senza avere una soluzione efficacie a portata di mano?

Paolo Piccinelli
23-03-2009, 16:18
Il primo problema è che i pesci ammalati non guaiscono e non miagolano, quindi voltargli le spalle è molto più semplice rispetto ad un cane o un gatto.

Il secondo problema è che portare un cane dal veterinario risulta abbastanza agevole... mettere un discus sul lettino del veterinario per provargli la pressione è un pò più complesso.

Si vendono i medicinali da banco al supermercato, si può e si deve trovare una soluzione anche per i nostri pesciolini.

Personalmente sono pronto a sottoscrivere e mi impegnerei a far firmare a quante più persone possibile un documento/petizione in tal senso (tra l'altro se ne parlava proprio ieri al congresso AIC) :-))

Paolo Piccinelli
23-03-2009, 16:18
Il primo problema è che i pesci ammalati non guaiscono e non miagolano, quindi voltargli le spalle è molto più semplice rispetto ad un cane o un gatto.

Il secondo problema è che portare un cane dal veterinario risulta abbastanza agevole... mettere un discus sul lettino del veterinario per provargli la pressione è un pò più complesso.

Si vendono i medicinali da banco al supermercato, si può e si deve trovare una soluzione anche per i nostri pesciolini.

Personalmente sono pronto a sottoscrivere e mi impegnerei a far firmare a quante più persone possibile un documento/petizione in tal senso (tra l'altro se ne parlava proprio ieri al congresso AIC) :-))

Marco AP
23-03-2009, 17:52
mario86, se sai qualcosa di più specifico in merito, ce lo puoi riportare? Perchè io mi ricordo poco. Mi piacerebbe capire di preciso cosa deve fare un'azienda per regolamentare un medicinale e i costi che eventualmente dovrebbe sostenere, proprio per far capire a tutti il perchè questo non avviene. Ciao ;-)

Marco AP
23-03-2009, 17:52
mario86, se sai qualcosa di più specifico in merito, ce lo puoi riportare? Perchè io mi ricordo poco. Mi piacerebbe capire di preciso cosa deve fare un'azienda per regolamentare un medicinale e i costi che eventualmente dovrebbe sostenere, proprio per far capire a tutti il perchè questo non avviene. Ciao ;-)

mario86
23-03-2009, 20:46
http://europa.eu/scadplus/leg/it/lvb/l21231.htm
ciò che mi scandalizza è come è stata applicata la direttiva, ciò che mi irrita sono le tempistiche.

come vedo il prossimo futuro:
il piccolo negoziante onesto, per il solo amore degli animali e stanco dei clienti che vengono in negozio sostenendo che l'Italia non tutela gli animali, cercherà di vendere materiale sotto banco, cosciente del guadagno marginale e dell'elevatissimo rischio di multe.

i grandi negozi o le catene di negozi dedicheranno un'apposita zona ai medinali, zona che sarà di responsabilità di un veterinario che periodicamente passerà a controllare tutto, guadagno marginale per il negoziante dato dalla vendita dei medicinali e costi altissimi dati dalla preparazione di una zona adeguata. purtroppo non c'è altra scelta, se i clienti smettono di comprare la loro azienda viene distrutta.

ovviamente prima di andare nel negozio in regola o in farmacia a comprare il medicinale bisognerà andare dal veterinario (magari che non è neppure ittiopatolo), gli si chiede il prodotto, gli si da 10 euro e si va a comprare il prodotto di cui si ha bisogno ad un costo di 3/4 euro (esempio: lumachicida)

manu85
23-03-2009, 21:22
Petizione popolare

Brig
23-03-2009, 21:23
beh... se non ricordo male qualche tempo fa fu aumentata l'iva dei pesci ornamentali....
a quanto parte non piacciono i pesci al governo...

io opterei per il contrabbando e ricerca privata :-D :-D :-D

cmq metterei il topic come importante in tutte le sezioni

Brig
23-03-2009, 21:23
beh... se non ricordo male qualche tempo fa fu aumentata l'iva dei pesci ornamentali....
a quanto parte non piacciono i pesci al governo...

io opterei per il contrabbando e ricerca privata :-D :-D :-D

cmq metterei il topic come importante in tutte le sezioni

polimarzio
24-03-2009, 01:09
ovviamente prima di andare nel negozio in regola o in farmacia a comprare il medicinale bisognerà andare dal veterinario (magari che non è neppure ittiopatolo), gli si chiede il prodotto, gli si da 10 euro e si va a comprare il prodotto di cui si ha bisogno ad un costo di 3/4 euro (esempio: lumachicida

Mi sembra impossibile, ed è illogico! :-)
Per es. per l'uso umano, l'acido acetilsalicilico contenuto in molti preparati analgesici-antinfiammatori, potenzialmente può provacare allergie fino allo stato di schok anafilattico e l'uso improprio e continuativo gravissimi danni all'apparato digerente. In entrambi i casi suddetti, i farmaci a base di acido acetilsalicilico che si acquistano anche al supermercato e senza necessità di ricetta medica, potrebbero avere effetti gravissimi sulla persona.
Detto ciò, per quanto sopra è riportato, non si capisce perchè per acquistare un antiparassitario per l'ittio oppure un antibatterico per la corrosione delle pinne dei pesci, dovrebbe essere necessario sborzare la parcella di euro X per farsi rilasciare una ricetta dal veterinario. #07

Mr. Hyde
24-03-2009, 01:54
proverò a informarmi essendo un pochino nel settore, comuqnue io ripeto, noi abbiamo i permessi per tenere due farmaci che coprono un ampissimo range di malattie. A dirla tutta, i due che teniamo bastano e avanzano per le malattie dell' acquariofilo medio. Certo che non curano gli endoparassiti dei loricaridi selvatici, quello è un bel fastidio, come tutte le malattie e parassitosi dei pesci selvatici, magari ricercati... #07

Marco AP
24-03-2009, 10:36
Mr. Hyde, puoi dirci la marca dei medicinali che sono "in regola"?
Grazie ;-)

Paolo Piccinelli
24-03-2009, 10:38
Più che altro sarebbe utile sapere che adempimenti ha richiesto (e che costi) l'ottenimento del permesso di vendita #24

Mr. Hyde
24-03-2009, 10:41
Noi abbiamo la possibilità di tenere DESSAMOR e FAUNAMOR... per il resto non vi so dire nulla..

Federico Sibona
24-03-2009, 10:54
Scusate, ma ho capito bene? Il permesso va richiesto per ogni singolo farmaco?

Federico Sibona
24-03-2009, 10:54
Scusate, ma ho capito bene? Il permesso va richiesto per ogni singolo farmaco?

Pesciu
24-03-2009, 10:55
Mi accodo a Paolo Piccinelli
Più che altro sarebbe utile sapere che adempimenti ha richiesto (e che costi) l'ottenimento del permesso di vendita

E' facile dire che lo stato limita le aziende, ma bisognerebbe dare anche un'occhiata alle aziende che vogliono continuare ad avere un alto profitto a dispetto delle leggi facendo appello alla paura dei loro clienti (qui ben motivata).
Per quanto ne so potrebbe essere benissimo che le aziende che già fanno prezzi alti, sanno che ad un aumento ulteriore di prezzo meno gente comprerà i medicinali, per cui o abbassano i prezzi (guadagno minore) o si attaccano (guadagno minore).
Perchè se come dicemario86 la legge c'era da un po', come mai le aziende per adesso hanno semplicemente fatto finta di nulla ? Non potevano avvertire prima che i NAS sequestrassero tutto ?

polimarzio, tu parli dell'aspirina, ma del nimesulide ( aulin ) nessuno sa nulla ? Il nimesulide è considerato epatotossico, è proibito in 3 stati, viene venduto illegalmente da quasi tutti i farmacisti senza ricetta e viene abusato in maniera esagerata, come fossero caramelle, soprattutto dalle donne, che sono coloro a cui fa più male.

Pesciu
24-03-2009, 10:55
Mi accodo a Paolo Piccinelli
Più che altro sarebbe utile sapere che adempimenti ha richiesto (e che costi) l'ottenimento del permesso di vendita

E' facile dire che lo stato limita le aziende, ma bisognerebbe dare anche un'occhiata alle aziende che vogliono continuare ad avere un alto profitto a dispetto delle leggi facendo appello alla paura dei loro clienti (qui ben motivata).
Per quanto ne so potrebbe essere benissimo che le aziende che già fanno prezzi alti, sanno che ad un aumento ulteriore di prezzo meno gente comprerà i medicinali, per cui o abbassano i prezzi (guadagno minore) o si attaccano (guadagno minore).
Perchè se come dicemario86 la legge c'era da un po', come mai le aziende per adesso hanno semplicemente fatto finta di nulla ? Non potevano avvertire prima che i NAS sequestrassero tutto ?

polimarzio, tu parli dell'aspirina, ma del nimesulide ( aulin ) nessuno sa nulla ? Il nimesulide è considerato epatotossico, è proibito in 3 stati, viene venduto illegalmente da quasi tutti i farmacisti senza ricetta e viene abusato in maniera esagerata, come fossero caramelle, soprattutto dalle donne, che sono coloro a cui fa più male.

Marco AP
24-03-2009, 11:11
Copio e incollo una nuova e-mail del Sig. Zanon:

Cari amici, alla riunione AIPA di ieri rigurdante a fare il punto della situazione per il problema curativi si è arrivati ad una conclusione.
Per prima cosa trovare un legale che ci aiuti in questa situazione e per seconda trovare un aggancio con qualche politico del ministero della sanità per poter sperare di far cambiare la legge. Attualmente è costosissimo poter registrare l'officina di produzione e finanziare la ricerca e la tassa. E' impensabile sostenere queste spese.

Ora se qualcuno del nostro hobby avesse la possibilità di conoscere il Ministro giusto saremo tutti grati se si facesse avanti e tramite voi lo comunicasse all'AIPA.

Ferruccio Zanon

Marco AP
24-03-2009, 11:11
Copio e incollo una nuova e-mail del Sig. Zanon:

Cari amici, alla riunione AIPA di ieri rigurdante a fare il punto della situazione per il problema curativi si è arrivati ad una conclusione.
Per prima cosa trovare un legale che ci aiuti in questa situazione e per seconda trovare un aggancio con qualche politico del ministero della sanità per poter sperare di far cambiare la legge. Attualmente è costosissimo poter registrare l'officina di produzione e finanziare la ricerca e la tassa. E' impensabile sostenere queste spese.

Ora se qualcuno del nostro hobby avesse la possibilità di conoscere il Ministro giusto saremo tutti grati se si facesse avanti e tramite voi lo comunicasse all'AIPA.

Ferruccio Zanon

gianfranco costa
24-03-2009, 12:22
io sono molto pessimista....sarà che io credo moooooolto poco nello stato.....e credo ancora meno che abbia la voglia di soffermarsi su una legge riguardante i pesci d'acquario....però sicuramente si deve fare qualcosa!!!!!
Come dice Mr.Hyde quei due "medicinali" dei quali la vendita non richiede ricetta servono per curare la maggior parte delle malattie (mi pare siano per ittio micosi e alcune infezioni batteriche), ma è pur vero che a volte servono medicinali diversi...magari piu specifici...e allora come si fa?!?!!?

Credo che per prima cosa starò ancora piu attento (se possibile) alle mie vasche...alla scelta dei pesci che compro...e a quarantenarli bene...
In piu senza tutti sti medicinali la scelta del negoziante di fiducia dovra essere ancora piu accurata e ponderata in modo da avere una persona che ti aiuti davvero ad azzeccare le soluzioni ai vari problemi al primo colpo.

Io comunque non ho ancora capito cosa si dovrà fare per avere un medicinale...cioe...il veterianrio medio non ne capisce nulla....a meno che non è un acquariofilo!!!!....la maggior parte dei negozianti ne sa molto di piu di qualsiasi vetrerinario (almeno i negozianti "acquariofili"!!!) e quindi di certo finora non ha avuto necessita di avvalersi del consulto di alcun veterinario....non so....
...sono dell'idea anche io che molti negozianti magari si faranno fare loro ricette e venderanno sottobanco...magari a prezzi maggiorati....

gianfranco costa
24-03-2009, 12:22
io sono molto pessimista....sarà che io credo moooooolto poco nello stato.....e credo ancora meno che abbia la voglia di soffermarsi su una legge riguardante i pesci d'acquario....però sicuramente si deve fare qualcosa!!!!!
Come dice Mr.Hyde quei due "medicinali" dei quali la vendita non richiede ricetta servono per curare la maggior parte delle malattie (mi pare siano per ittio micosi e alcune infezioni batteriche), ma è pur vero che a volte servono medicinali diversi...magari piu specifici...e allora come si fa?!?!!?

Credo che per prima cosa starò ancora piu attento (se possibile) alle mie vasche...alla scelta dei pesci che compro...e a quarantenarli bene...
In piu senza tutti sti medicinali la scelta del negoziante di fiducia dovra essere ancora piu accurata e ponderata in modo da avere una persona che ti aiuti davvero ad azzeccare le soluzioni ai vari problemi al primo colpo.

Io comunque non ho ancora capito cosa si dovrà fare per avere un medicinale...cioe...il veterianrio medio non ne capisce nulla....a meno che non è un acquariofilo!!!!....la maggior parte dei negozianti ne sa molto di piu di qualsiasi vetrerinario (almeno i negozianti "acquariofili"!!!) e quindi di certo finora non ha avuto necessita di avvalersi del consulto di alcun veterinario....non so....
...sono dell'idea anche io che molti negozianti magari si faranno fare loro ricette e venderanno sottobanco...magari a prezzi maggiorati....

Marco AP
24-03-2009, 13:31
Noi abbiamo la possibilità di tenere DESSAMOR e FAUNAMOR... per il resto non vi so dire nulla..
Quale azienda li produce o li commercializza? Puoi controllare meglio la scatola e dirci cosa c'è scritto, se si fa riferimento a qualcosa di particolare, a qualche permesso, a qualche normativa ecc. ecc.
Ciao ;-)

Marco AP
24-03-2009, 13:31
Noi abbiamo la possibilità di tenere DESSAMOR e FAUNAMOR... per il resto non vi so dire nulla..
Quale azienda li produce o li commercializza? Puoi controllare meglio la scatola e dirci cosa c'è scritto, se si fa riferimento a qualcosa di particolare, a qualche permesso, a qualche normativa ecc. ecc.
Ciao ;-)

mario86
24-03-2009, 13:37
Perchè se come dicemario86 la legge c'era da un po', come mai le aziende per adesso hanno semplicemente fatto finta di nulla ? Non potevano avvertire prima che i NAS sequestrassero tutto ?


cero di limitarmi a rispondere alla domanda
da quanto ho sentito molti negozianti (se non tutti) già sapevano di questa normativa, così come le aziende.

premesso che non credo assolutamente che le grosse aziende e i negozianti basino il loro profitto sulla vendita di medicinali ritengo che questi ultimi venissero commercializzati per il solo scopo di offrire un prodotto indispensabile al buon mantenimento degli animali...

i negozianti vendono di tutto: acquari, accessori, piante, pesci, mangime...perchè rischiare multe per vendere medicinali se non per la sola tutela dell'animale stesso?

mario86
24-03-2009, 13:37
Perchè se come dicemario86 la legge c'era da un po', come mai le aziende per adesso hanno semplicemente fatto finta di nulla ? Non potevano avvertire prima che i NAS sequestrassero tutto ?


cero di limitarmi a rispondere alla domanda
da quanto ho sentito molti negozianti (se non tutti) già sapevano di questa normativa, così come le aziende.

premesso che non credo assolutamente che le grosse aziende e i negozianti basino il loro profitto sulla vendita di medicinali ritengo che questi ultimi venissero commercializzati per il solo scopo di offrire un prodotto indispensabile al buon mantenimento degli animali...

i negozianti vendono di tutto: acquari, accessori, piante, pesci, mangime...perchè rischiare multe per vendere medicinali se non per la sola tutela dell'animale stesso?

polimarzio
24-03-2009, 13:57
E' facile dire che lo stato limita le aziende, ma bisognerebbe dare anche un'occhiata alle aziende che vogliono continuare ad avere un alto profitto a dispetto delle leggi facendo appello alla paura dei loro clienti (qui ben motivata).
Per quanto ne so potrebbe essere benissimo che le aziende che già fanno prezzi alti, sanno che ad un aumento ulteriore di prezzo meno gente comprerà i medicinali, per cui o abbassano i prezzi (guadagno minore) o si attaccano (guadagno minore).
Certamente, noi non conosciamo l'altro lato della medaglia.
Però. è pur vero che in Italia i prodotti ad uso acquariofilo, ed in particolare i biocondizionatori, i mangimi ecc... hanno un costo relativamente esagerato in confronto all'effettivo e futile valore del prodotto acquistato. :-)

polimarzio
24-03-2009, 13:57
E' facile dire che lo stato limita le aziende, ma bisognerebbe dare anche un'occhiata alle aziende che vogliono continuare ad avere un alto profitto a dispetto delle leggi facendo appello alla paura dei loro clienti (qui ben motivata).
Per quanto ne so potrebbe essere benissimo che le aziende che già fanno prezzi alti, sanno che ad un aumento ulteriore di prezzo meno gente comprerà i medicinali, per cui o abbassano i prezzi (guadagno minore) o si attaccano (guadagno minore).
Certamente, noi non conosciamo l'altro lato della medaglia.
Però. è pur vero che in Italia i prodotti ad uso acquariofilo, ed in particolare i biocondizionatori, i mangimi ecc... hanno un costo relativamente esagerato in confronto all'effettivo e futile valore del prodotto acquistato. :-)

Pesciu
24-03-2009, 14:31
i negozianti vendono di tutto: acquari, accessori, piante, pesci, mangime...perchè rischiare multe per vendere medicinali se non per la sola tutela dell'animale stesso?

Perchè finchè il gatto non c'è, i topi ballano. Ammesso e concesso il fatto che i negozianti questa cosa la sapessero (cosa di cui dubito fortemente, escludendo i veri acquariofili), finchè nessuno fa controlli, la gente se ne disinteressa. Quando ci batte il muso contro però inizia a farci qualche pensierino.
Comunque non voglio far polemica, ma mi pare un discorso da ingenui dire che le aziende commerciano i medicinali per il bene dei pesci, altrimenti non ci sarebbero questi prezzi, come appunto dice polimarzio.
Se un pesce muore per una malattia, una volta lo si ricompra, anche 2, forse 3, ma in un acquario è impossibile che non si ammali MAI nessuno e senza medicine per curare i pesci, la gente abbandonerebbe l'hobby; quindi produrre le medicine è nel loro interesse, non facciamoci illusioni.
Vorrei sapere gentilmente dal Signor Zanon quanto sono effettivamente queste cifre e come mai, dato che a quanto ho capito si tratta principalmente di costi iniziali e che non si perpetuano nel tempo, non viene semplicemente abbassato di poco il guadagno a singolo prodotto (o alzato il costo come più probabile) per recuperare le spese di cui tempo fa si dovrebbero essere per legge occupati.

Spero che quanto ho scritto non venga considerato aggressivo o accusatorio, non era assolutamente nelle mie intezioni, ma voglio capire com'è realmente la situazione.

Pesciu
24-03-2009, 14:31
i negozianti vendono di tutto: acquari, accessori, piante, pesci, mangime...perchè rischiare multe per vendere medicinali se non per la sola tutela dell'animale stesso?

Perchè finchè il gatto non c'è, i topi ballano. Ammesso e concesso il fatto che i negozianti questa cosa la sapessero (cosa di cui dubito fortemente, escludendo i veri acquariofili), finchè nessuno fa controlli, la gente se ne disinteressa. Quando ci batte il muso contro però inizia a farci qualche pensierino.
Comunque non voglio far polemica, ma mi pare un discorso da ingenui dire che le aziende commerciano i medicinali per il bene dei pesci, altrimenti non ci sarebbero questi prezzi, come appunto dice polimarzio.
Se un pesce muore per una malattia, una volta lo si ricompra, anche 2, forse 3, ma in un acquario è impossibile che non si ammali MAI nessuno e senza medicine per curare i pesci, la gente abbandonerebbe l'hobby; quindi produrre le medicine è nel loro interesse, non facciamoci illusioni.
Vorrei sapere gentilmente dal Signor Zanon quanto sono effettivamente queste cifre e come mai, dato che a quanto ho capito si tratta principalmente di costi iniziali e che non si perpetuano nel tempo, non viene semplicemente abbassato di poco il guadagno a singolo prodotto (o alzato il costo come più probabile) per recuperare le spese di cui tempo fa si dovrebbero essere per legge occupati.

Spero che quanto ho scritto non venga considerato aggressivo o accusatorio, non era assolutamente nelle mie intezioni, ma voglio capire com'è realmente la situazione.

polimarzio
24-03-2009, 14:41
Sinceramente, l'ultima e-mail del sig. Zanon sopra riportata da Marco AP mi ha lasciato molto perplesso #13 Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano gli altri che stanno seguendo questa discussione.

polimarzio
24-03-2009, 14:41
Sinceramente, l'ultima e-mail del sig. Zanon sopra riportata da Marco AP mi ha lasciato molto perplesso #13 Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano gli altri che stanno seguendo questa discussione.

mario86
24-03-2009, 14:44
Pesciu, la ricetta dal veterinario però sono io a pagarla per un antibiotico
e dato che il veterinario non vede il mio animale sofferente come fa a sapere se effettivamente mi serve oppure no?

e finchè il gatto non c'era tutti avevamo vantaggio, gli animali in primis.
a me può interessare relativamente dei costi di un'azienda, ma dato che sono io a dover pagare per una burocrazia inefficiente sarò subito pronto a firmare una petizione con nome, cognome ed indirizzo a favore dei miei animali

per aggancio politico secondo me si intende qualcuno con una certa sensibilità disposto a ridiscutere questo tipo di applicazione della normativa

mario86
24-03-2009, 14:44
Pesciu, la ricetta dal veterinario però sono io a pagarla per un antibiotico
e dato che il veterinario non vede il mio animale sofferente come fa a sapere se effettivamente mi serve oppure no?

e finchè il gatto non c'era tutti avevamo vantaggio, gli animali in primis.
a me può interessare relativamente dei costi di un'azienda, ma dato che sono io a dover pagare per una burocrazia inefficiente sarò subito pronto a firmare una petizione con nome, cognome ed indirizzo a favore dei miei animali

per aggancio politico secondo me si intende qualcuno con una certa sensibilità disposto a ridiscutere questo tipo di applicazione della normativa

Patrick Egger
24-03-2009, 15:02
qua in Italia è veramente pazzesco.Qualsiasi cosa fai o non fai,con una gamba sei sempre nel carcere!!!E ogni anno diventa più esagerato.
Tornando al tema,penso la maggior parte se non tutte le ditte sapevano benissimo di questa legge.La XXXX per esempio,vendeva fino ora i medicinali come biocondizionatori.Sull' etticetta non c'è nemmeno una descrizione del contenuto.Certo che una cosa cosi non va a lungo.Dovevano impegnarsi prima a mettersi in regola.Penso che non sia una cosa cosi impossibile.E dei costi,ma, io non so cosa sono questi costi in euro!
La cosa più bella però,che i veri farmaci,come Protazol,Argulol ecc,in Austria e Germania si comprano normale in negozio.Senza gran che!!Meno male facciamo tutti parte della comunità europea,solo nello stato sbagliato #12
Vediamo come va a finire questo giallo acquariofilo....

Patrick Egger
24-03-2009, 15:02
qua in Italia è veramente pazzesco.Qualsiasi cosa fai o non fai,con una gamba sei sempre nel carcere!!!E ogni anno diventa più esagerato.
Tornando al tema,penso la maggior parte se non tutte le ditte sapevano benissimo di questa legge.La XXXX per esempio,vendeva fino ora i medicinali come biocondizionatori.Sull' etticetta non c'è nemmeno una descrizione del contenuto.Certo che una cosa cosi non va a lungo.Dovevano impegnarsi prima a mettersi in regola.Penso che non sia una cosa cosi impossibile.E dei costi,ma, io non so cosa sono questi costi in euro!
La cosa più bella però,che i veri farmaci,come Protazol,Argulol ecc,in Austria e Germania si comprano normale in negozio.Senza gran che!!Meno male facciamo tutti parte della comunità europea,solo nello stato sbagliato #12
Vediamo come va a finire questo giallo acquariofilo....

Marco AP
24-03-2009, 15:22
Vorrei sapere gentilmente dal Signor Zanon quanto sono effettivamente queste cifre


Ti copio e incollo una risposta data da un utente nel reef cafè, dove è aperto un topic identico:

"vi dico solo che si va dal costo di una bella BMW al costo di un appartamento nuovo"

Da altre fonti ho appreso che questa autorizzazione che costa dai 20.000 euro in su, e va richiesta per ogni singolo prodotto, e deve essere rinnovata ogni 5 anni....

Parliamo quindi di una spesa non indifferente e visto il mercato estremamente di nicchia, non giustifica tale investimento.
E' logico che un'azienda produce medicinali per avere un guadagno, ci mancherebbe, ma se questo guadagno non c'è, è normale che i prodotti vengano ritirati.
Qui il legislatore non ha fatto i conti con un mercato di nicchia che non può far fronte a spese così elevate e alla fine, invece di fare un bene ai nostri amici pinnuti, paragonandoli agli animali da compagnia a sangue caldo, li ha semplicemente condannati a morte. A mio avviso un consiglio che mi viene da dare è quello di far presente questa situzione e di chiedere delle deroghe per il settore, con tanto di dati alla mano che fanno chiaramente vedere che costi così elevati per le autorizzazioni non giustificherebbero una produzione di medicinali per i pesci d'acquario e una conseguente impossibilità di curare i pesci. Sottolineerei anche che non ci sono veterinari specializzati nella cura di pesci tropicali e che se anche ci fossero, dovrebbero cmq effettuare una "visita a domicilio" poichè è assolutamente sconsigliabile prelevare un pesce ammalato dal proprio acquario e portarlo da un veterinario.

Io penso che tutti questi fattori, se ben esposti e se ben spiegati da un ottimo legale, sicuramente possono mettere alla luce una situazione che è sicuramente sfuggita al legislatore e che fatti alla mano non può che portare a delle deroghe.

Mi viene anche da pensare a qualche manovra di qualche casa farmaceutica (alla fine quelle importanti si contano su una mano) che vuole approfittare di questa situazione per mettere in commercio dei medicinali appositi per pesci tropicali, acquistabili senza ricetta e quindi acquisire in breve tempo una situazione di monopolio. E solo una situazione di monopolio potrebbe giustificare un investimento di tale portata....

Ciao ;-)

Marco AP
24-03-2009, 15:22
Vorrei sapere gentilmente dal Signor Zanon quanto sono effettivamente queste cifre


Ti copio e incollo una risposta data da un utente nel reef cafè, dove è aperto un topic identico:

"vi dico solo che si va dal costo di una bella BMW al costo di un appartamento nuovo"

Da altre fonti ho appreso che questa autorizzazione che costa dai 20.000 euro in su, e va richiesta per ogni singolo prodotto, e deve essere rinnovata ogni 5 anni....

Parliamo quindi di una spesa non indifferente e visto il mercato estremamente di nicchia, non giustifica tale investimento.
E' logico che un'azienda produce medicinali per avere un guadagno, ci mancherebbe, ma se questo guadagno non c'è, è normale che i prodotti vengano ritirati.
Qui il legislatore non ha fatto i conti con un mercato di nicchia che non può far fronte a spese così elevate e alla fine, invece di fare un bene ai nostri amici pinnuti, paragonandoli agli animali da compagnia a sangue caldo, li ha semplicemente condannati a morte. A mio avviso un consiglio che mi viene da dare è quello di far presente questa situzione e di chiedere delle deroghe per il settore, con tanto di dati alla mano che fanno chiaramente vedere che costi così elevati per le autorizzazioni non giustificherebbero una produzione di medicinali per i pesci d'acquario e una conseguente impossibilità di curare i pesci. Sottolineerei anche che non ci sono veterinari specializzati nella cura di pesci tropicali e che se anche ci fossero, dovrebbero cmq effettuare una "visita a domicilio" poichè è assolutamente sconsigliabile prelevare un pesce ammalato dal proprio acquario e portarlo da un veterinario.

Io penso che tutti questi fattori, se ben esposti e se ben spiegati da un ottimo legale, sicuramente possono mettere alla luce una situazione che è sicuramente sfuggita al legislatore e che fatti alla mano non può che portare a delle deroghe.

Mi viene anche da pensare a qualche manovra di qualche casa farmaceutica (alla fine quelle importanti si contano su una mano) che vuole approfittare di questa situazione per mettere in commercio dei medicinali appositi per pesci tropicali, acquistabili senza ricetta e quindi acquisire in breve tempo una situazione di monopolio. E solo una situazione di monopolio potrebbe giustificare un investimento di tale portata....

Ciao ;-)

gianfranco costa
24-03-2009, 15:34
i viene anche da pensare a qualche manovra di qualche casa farmaceutica (alla fine quelle importanti si contano su una mano) che vuole approfittare di questa situazione per mettere in commercio dei medicinali appositi per pesci tropicali, acquistabili senza ricetta e quindi acquisire in breve tempo una situazione di monopolio.

quoto in pieno...era proprio quello a cui stavo pensando io!!!!!

certo che se è così sarà difficile davvero far cambiare le cose....perchè si sa che la maggiorparte delle leggi sono fatte proprio per garantire gli interessi delle aziende o perosne che contano.....

gianfranco costa
24-03-2009, 15:34
i viene anche da pensare a qualche manovra di qualche casa farmaceutica (alla fine quelle importanti si contano su una mano) che vuole approfittare di questa situazione per mettere in commercio dei medicinali appositi per pesci tropicali, acquistabili senza ricetta e quindi acquisire in breve tempo una situazione di monopolio.

quoto in pieno...era proprio quello a cui stavo pensando io!!!!!

certo che se è così sarà difficile davvero far cambiare le cose....perchè si sa che la maggiorparte delle leggi sono fatte proprio per garantire gli interessi delle aziende o perosne che contano.....

Marco AP
24-03-2009, 15:40
certo che se è così sarà difficile davvero far cambiare le cose....perchè si sa che la maggiorparte delle leggi sono fatte proprio per garantire gli interessi delle aziende o perosne che contano.....


Sì, questo potrebbe essere "demagogicamente" vero, però riflettendoci ancora bene... mi sembra molto improbabile che una casa farmaceutica vada a cercare un business in questo settore... Oddio... se non ci limitiamo a parlare solo di Italia, ma dell'intera europa, il discorso potrebbe diventare economicamente interessante... anche perchè sempre da fonti abbastanza sicure, questa è una normativa a livello europeo e non solo italiana.
Ciao ;-)

Marco AP
24-03-2009, 15:40
certo che se è così sarà difficile davvero far cambiare le cose....perchè si sa che la maggiorparte delle leggi sono fatte proprio per garantire gli interessi delle aziende o perosne che contano.....


Sì, questo potrebbe essere "demagogicamente" vero, però riflettendoci ancora bene... mi sembra molto improbabile che una casa farmaceutica vada a cercare un business in questo settore... Oddio... se non ci limitiamo a parlare solo di Italia, ma dell'intera europa, il discorso potrebbe diventare economicamente interessante... anche perchè sempre da fonti abbastanza sicure, questa è una normativa a livello europeo e non solo italiana.
Ciao ;-)

mario86
24-03-2009, 15:44
anche perchè sempre da fonti abbastanza sicure, questa è una normativa a livello europeo e non solo italiana.
Ciao ;-)

la normativa è a livello europeo!
è il recepimento all'italiana che mi lascia perplesso

mario86
24-03-2009, 15:44
anche perchè sempre da fonti abbastanza sicure, questa è una normativa a livello europeo e non solo italiana.
Ciao ;-)

la normativa è a livello europeo!
è il recepimento all'italiana che mi lascia perplesso

flashg
24-03-2009, 15:50
cmq il trucco ci sarebbe pure ,basta spostare i magazzini a san marino o in svizzera e ordinare on-line.. fatta la legge trovato l'inganno :-D

flashg
24-03-2009, 15:50
cmq il trucco ci sarebbe pure ,basta spostare i magazzini a san marino o in svizzera e ordinare on-line.. fatta la legge trovato l'inganno :-D

Pesciu
24-03-2009, 15:59
acquistabili senza ricetta

e come fa ? Da adesso la legge viene applicata, quindi non si possono prendere senza ricetta...
E se anche trovassero un modo per farlo, a quel punto anche tutte le altre ditte del settore produrrebbero prodotti simili in breve tempo, no ?
Inoltre da un semplice veterinario credo che non si possa andare. Mi ricordo che quando dovevo scegliere la mia facoltà per veterinaria ce n'erano due, quella classica e quella subacquea (non ricordo il nome preciso) che quindi creano due tipi di veterinari diversi. Questa potrebbe essere un'altra forte limitazione. Secondo me il discorso del veterinario è risolvibile facendo pressioni per la qualifica di acquariofilo, che basterebbe per dare un indicazione dei farmaci ai venditori ( e via dicendo... ).

Si può sapere una stima di quanto dovranno pagare alcune aziende prese ad esempio ? Immagino sia riservato #24 .

Il fatto invece che le aziende adesso si ritrovino con somme così alte (quanti saranno i prodotti per marca che i NAS hanno giudicato "non biocondizionatori"? ) da pagare è perchè da quando è stata fatta la legge non si sono adoperati per mettere da parte questi soldi. Come sempre succede nel capitalismo, vinceranno i monopoli.
Rimane il fatto che nessuno vuole che le aziende, anche le minori, che producono i medicinali per acquari falliscano, altrimenti i problemi non sarebbero pochi.
Aiutiamoli quindi con questa cosa, ma se trovano un compromesso, non accettiamo in nessun modo che aumentino i prezzi, perchè in quel caso ci dovrebbero spiegare come mai negli altri paesi (fate una ricerchina) i prodotti costano molto meno...

Dove c'è da firmare ?
:-D

Pesciu
24-03-2009, 15:59
acquistabili senza ricetta

e come fa ? Da adesso la legge viene applicata, quindi non si possono prendere senza ricetta...
E se anche trovassero un modo per farlo, a quel punto anche tutte le altre ditte del settore produrrebbero prodotti simili in breve tempo, no ?
Inoltre da un semplice veterinario credo che non si possa andare. Mi ricordo che quando dovevo scegliere la mia facoltà per veterinaria ce n'erano due, quella classica e quella subacquea (non ricordo il nome preciso) che quindi creano due tipi di veterinari diversi. Questa potrebbe essere un'altra forte limitazione. Secondo me il discorso del veterinario è risolvibile facendo pressioni per la qualifica di acquariofilo, che basterebbe per dare un indicazione dei farmaci ai venditori ( e via dicendo... ).

Si può sapere una stima di quanto dovranno pagare alcune aziende prese ad esempio ? Immagino sia riservato #24 .

Il fatto invece che le aziende adesso si ritrovino con somme così alte (quanti saranno i prodotti per marca che i NAS hanno giudicato "non biocondizionatori"? ) da pagare è perchè da quando è stata fatta la legge non si sono adoperati per mettere da parte questi soldi. Come sempre succede nel capitalismo, vinceranno i monopoli.
Rimane il fatto che nessuno vuole che le aziende, anche le minori, che producono i medicinali per acquari falliscano, altrimenti i problemi non sarebbero pochi.
Aiutiamoli quindi con questa cosa, ma se trovano un compromesso, non accettiamo in nessun modo che aumentino i prezzi, perchè in quel caso ci dovrebbero spiegare come mai negli altri paesi (fate una ricerchina) i prodotti costano molto meno...

Dove c'è da firmare ?
:-D

Marco AP
24-03-2009, 16:09
Il fatto invece che le aziende adesso si ritrovino con somme così alte (quanti saranno i prodotti per marca che i NAS hanno giudicato "non biocondizionatori"? ) da pagare è perchè da quando è stata fatta la legge non si sono adoperati per mettere da parte questi soldi.


Pesciu, mi sa che non hai inquadrato bene la situzione. Non è che ora devono pagare quelle cifre perchè non l'hanno fatto prima... Quelle cifre vanno pagate a prescindere se un prodotto era già in commercio o meno.


Si può sapere una stima di quanto dovranno pagare alcune aziende prese ad esempio ? Immagino sia riservato


Fai una media di almeno 5 tipi di medicinali per azienda e parliamo di cifre sicuramente superiori ai 100.000 euro... e anche se non ho conti precisi alla mano, non faccio fatica a capire che sono tantissimi soldi in base al mercato che hanno questi prodotti....
Ciao ;-)

Marco AP
24-03-2009, 16:09
Il fatto invece che le aziende adesso si ritrovino con somme così alte (quanti saranno i prodotti per marca che i NAS hanno giudicato "non biocondizionatori"? ) da pagare è perchè da quando è stata fatta la legge non si sono adoperati per mettere da parte questi soldi.


Pesciu, mi sa che non hai inquadrato bene la situzione. Non è che ora devono pagare quelle cifre perchè non l'hanno fatto prima... Quelle cifre vanno pagate a prescindere se un prodotto era già in commercio o meno.


Si può sapere una stima di quanto dovranno pagare alcune aziende prese ad esempio ? Immagino sia riservato


Fai una media di almeno 5 tipi di medicinali per azienda e parliamo di cifre sicuramente superiori ai 100.000 euro... e anche se non ho conti precisi alla mano, non faccio fatica a capire che sono tantissimi soldi in base al mercato che hanno questi prodotti....
Ciao ;-)

polimarzio
24-03-2009, 20:01
Noi abbiamo la possibilità di tenere DESSAMOR e FAUNAMOR

Queste ditte per avere l'autorizzazione e legalizzare i loro prodotti hanno dovuto sostenere le stesse spese oggi richieste?

polimarzio
24-03-2009, 20:01
Noi abbiamo la possibilità di tenere DESSAMOR e FAUNAMOR

Queste ditte per avere l'autorizzazione e legalizzare i loro prodotti hanno dovuto sostenere le stesse spese oggi richieste?

Marco AP
25-03-2009, 10:24
Noi abbiamo la possibilità di tenere DESSAMOR e FAUNAMOR

Queste ditte per avere l'autorizzazione e legalizzare i loro prodotti hanno dovuto sostenere le stesse spese oggi richieste?

E' quello che mi chiedo anche io...
Io sapevo di una ditta che era teoricamente in regola, ma non mi ricordo il nome.
Ciao ;-)

Marco AP
25-03-2009, 10:24
Noi abbiamo la possibilità di tenere DESSAMOR e FAUNAMOR

Queste ditte per avere l'autorizzazione e legalizzare i loro prodotti hanno dovuto sostenere le stesse spese oggi richieste?

E' quello che mi chiedo anche io...
Io sapevo di una ditta che era teoricamente in regola, ma non mi ricordo il nome.
Ciao ;-)

faby
25-03-2009, 10:58
questa cosa è un problema...

alla fine poi non si tratta nemmeno di medicinali così elaborati...

posso anche essere d' accordo a controllare magari le tipologie di medicinali vendute... ma mettere tutti questi vincoli mi sembra esaggerato...

cmq i 2 prodotti di cui parlate sono Aquaristica o sbaglio?


ciao!

faby
25-03-2009, 10:58
questa cosa è un problema...

alla fine poi non si tratta nemmeno di medicinali così elaborati...

posso anche essere d' accordo a controllare magari le tipologie di medicinali vendute... ma mettere tutti questi vincoli mi sembra esaggerato...

cmq i 2 prodotti di cui parlate sono Aquaristica o sbaglio?


ciao!

crilù
25-03-2009, 11:45
Noi abbiamo la possibilità di tenere DESSAMOR e FAUNAMOR

Queste ditte per avere l'autorizzazione e legalizzare i loro prodotti hanno dovuto sostenere le stesse spese oggi richieste?

E' quello che mi chiedo anche io...
Io sapevo di una ditta che era teoricamente in regola, ma non mi ricordo il nome.
Ciao ;-)

I prodotti citati sono dell'Acquarium Munster

crilù
25-03-2009, 11:45
Noi abbiamo la possibilità di tenere DESSAMOR e FAUNAMOR

Queste ditte per avere l'autorizzazione e legalizzare i loro prodotti hanno dovuto sostenere le stesse spese oggi richieste?

E' quello che mi chiedo anche io...
Io sapevo di una ditta che era teoricamente in regola, ma non mi ricordo il nome.
Ciao ;-)

I prodotti citati sono dell'Acquarium Munster

Marco AP
25-03-2009, 12:35
crilù, grazie mille. Ciao ;-)

Marco AP
25-03-2009, 12:35
crilù, grazie mille. Ciao ;-)

Duilio
25-03-2009, 18:46
Scusate signori se mi intrometto! sapendo che probabilmente attirerò molte ire,ma non posso fare a meno di chiedermi se davvero vale la pena tanto disperarsi per l' eventuale ritiro dei medicinali!? se non mi sbaglio fino a non troppi anni fà l'unico medicinale,oltretutto assai poco usato, era il blu di metilene, e non mi pare che gli acquari fossero tutti da buttare o che ci fossero enormi morie di pesci!, io personalmente non adopero MAI medicinali, ma adotto sempre la cura della temperatura e nei casi più gravi la cura del sale con ottimi risultati; e se proprio il pesce è quasi morto o mi rendo conto che ha una malattia letale, non faccio altro che spostare il pesce in altra vasca, lo coccolo ed aspetto l'inesorabile!!!! :-( .Insomma, mi chiedo se si stia ESAGERANDO!!!??? #24 #24

Duilio
25-03-2009, 18:46
Scusate signori se mi intrometto! sapendo che probabilmente attirerò molte ire,ma non posso fare a meno di chiedermi se davvero vale la pena tanto disperarsi per l' eventuale ritiro dei medicinali!? se non mi sbaglio fino a non troppi anni fà l'unico medicinale,oltretutto assai poco usato, era il blu di metilene, e non mi pare che gli acquari fossero tutti da buttare o che ci fossero enormi morie di pesci!, io personalmente non adopero MAI medicinali, ma adotto sempre la cura della temperatura e nei casi più gravi la cura del sale con ottimi risultati; e se proprio il pesce è quasi morto o mi rendo conto che ha una malattia letale, non faccio altro che spostare il pesce in altra vasca, lo coccolo ed aspetto l'inesorabile!!!! :-( .Insomma, mi chiedo se si stia ESAGERANDO!!!??? #24 #24

Guermantes
25-03-2009, 19:39
Rispondo a Duilio e rilancio.

Certo, per un verso stiamo esagerando.
Certo, per un verso è "quasi e solo" un problema delle aziende produttrici.

Ma il problema a mio parere non è un problema solo tecnico, solo commerciale, solo medico.
Il problema è in realtà un problema di libertà, una questione di civltà o una questione politica.

Perchè non si lascia semplicemente liberi gli appassionati di curare i propri animali e di diventare sempre più esperti e colti in materia informandosi tra di loro?
Non c'è nessun reale problema di pericolo alla salute o di danno economico all'attività di nessuno.
C'è semplicemente incompetenza e voglia di spremere il mercato.

Ecco perchè molti stanno esagerando in questo topic,

ciao Claudio

Guermantes
25-03-2009, 19:39
Rispondo a Duilio e rilancio.

Certo, per un verso stiamo esagerando.
Certo, per un verso è "quasi e solo" un problema delle aziende produttrici.

Ma il problema a mio parere non è un problema solo tecnico, solo commerciale, solo medico.
Il problema è in realtà un problema di libertà, una questione di civltà o una questione politica.

Perchè non si lascia semplicemente liberi gli appassionati di curare i propri animali e di diventare sempre più esperti e colti in materia informandosi tra di loro?
Non c'è nessun reale problema di pericolo alla salute o di danno economico all'attività di nessuno.
C'è semplicemente incompetenza e voglia di spremere il mercato.

Ecco perchè molti stanno esagerando in questo topic,

ciao Claudio

miccoli
25-03-2009, 19:44
è la solita italietta,che si premura di togliere dal commercio i farmaci per appassionati che curano i propri animali,mentre chiude gli occhi sui reali problemi del paese #07

miccoli
25-03-2009, 19:44
è la solita italietta,che si premura di togliere dal commercio i farmaci per appassionati che curano i propri animali,mentre chiude gli occhi sui reali problemi del paese #07

Duilio
25-03-2009, 20:01
Il problema è in realtà un problema di libertà, una questione di civltà o una questione politica.

Concordo assolutamente!!! ma insisto che mi sembra tanto una battaglia contro i mulini a vento! #23
è la solita italietta,che si premura di togliere dal commercio i farmaci per appassionati che curano i propri animali,mentre chiude gli occhi sui reali problemi del paese
_________________

é vero Miccoli quello che dici! ma tu sei sicuro di dare peso ai veri problemi del Paese!?? #24

Duilio
25-03-2009, 20:01
Il problema è in realtà un problema di libertà, una questione di civltà o una questione politica.

Concordo assolutamente!!! ma insisto che mi sembra tanto una battaglia contro i mulini a vento! #23
è la solita italietta,che si premura di togliere dal commercio i farmaci per appassionati che curano i propri animali,mentre chiude gli occhi sui reali problemi del paese
_________________

é vero Miccoli quello che dici! ma tu sei sicuro di dare peso ai veri problemi del Paese!?? #24

Pesciu
25-03-2009, 20:05
ma tu sei sicuro di dare peso ai veri problemi del Paese!??

#36#
Immagino che tutti qui siano abbastanza maturi da capire che i veri problemi del paese non sono questi, ma bensì chi verrà votato all'isola dei famosi o chi si fa guerra ad amici, questi sì che son cose a cui pensare !
Chi vuole creare un piccolo staterello con me ? Chiamiamo Stefano S e ci facciamo costruire un acquario gigante, anzi un TurboAcquario, andiamo in acque internazionali e andiamo a fondo con l'acquario in testa, poi con un po' di ossigenatori e cibo per pesci un po' duriamo. Ditemi quanti siete così prendo le misure...
:-D :-D :-D
Scusate l'O.T.

Pesciu
25-03-2009, 20:05
ma tu sei sicuro di dare peso ai veri problemi del Paese!??

#36#
Immagino che tutti qui siano abbastanza maturi da capire che i veri problemi del paese non sono questi, ma bensì chi verrà votato all'isola dei famosi o chi si fa guerra ad amici, questi sì che son cose a cui pensare !
Chi vuole creare un piccolo staterello con me ? Chiamiamo Stefano S e ci facciamo costruire un acquario gigante, anzi un TurboAcquario, andiamo in acque internazionali e andiamo a fondo con l'acquario in testa, poi con un po' di ossigenatori e cibo per pesci un po' duriamo. Ditemi quanti siete così prendo le misure...
:-D :-D :-D
Scusate l'O.T.

miccoli
25-03-2009, 21:03
chiedo venia, non sono uno statista, ma mi pare che ci siano problemi piu impellenti e piu importanti rispetto al proibire alle case produttrici di importare/commerciare i prodotti per la cura dei pesci
magari creare un fondo per tutelare chi perde il lavoro ,dinanzi alla crisi globale,e magari ha famiglia e figli piccoli..
mi sembra un grande spreco di risorse dello stato..
dopo tutto le paghiamo noi. ;-)

miccoli
25-03-2009, 21:03
chiedo venia, non sono uno statista, ma mi pare che ci siano problemi piu impellenti e piu importanti rispetto al proibire alle case produttrici di importare/commerciare i prodotti per la cura dei pesci
magari creare un fondo per tutelare chi perde il lavoro ,dinanzi alla crisi globale,e magari ha famiglia e figli piccoli..
mi sembra un grande spreco di risorse dello stato..
dopo tutto le paghiamo noi. ;-)

Duilio
25-03-2009, 21:18
Immagino che tutti qui siano abbastanza maturi da capire che i veri problemi del paese non sono questi, ma bensì chi verrà votato all'isola dei famosi o chi si fa guerra ad amici, questi sì che son cose a cui pensare !
Chi vuole creare un piccolo staterello con me ? Chiamiamo Stefano S e ci facciamo costruire un acquario gigante, anzi un TurboAcquario, andiamo in acque internazionali e andiamo a fondo con l'acquario in testa, poi con un po' di ossigenatori e cibo per pesci un po' duriamo. Ditemi quanti siete così prendo le misure...

Mi aggrego!! :-D ma si facciamoci del male! :-D :-D




chiedo venia, non sono uno statista, ma mi pare che ci siano problemi piu impellenti e piu importanti rispetto al proibire alle case produttrici di importare/commerciare i prodotti per la cura dei pesci
magari creare un fondo per tutelare chi perde il lavoro ,dinanzi alla crisi globale,e magari ha famiglia e figli piccoli..
mi sembra un grande spreco di risorse dello stato..
dopo tutto le paghiamo noi.
[/quote]
Miccoli allora vedo che siamo in accordo!! :-D #22

Duilio
25-03-2009, 21:18
Immagino che tutti qui siano abbastanza maturi da capire che i veri problemi del paese non sono questi, ma bensì chi verrà votato all'isola dei famosi o chi si fa guerra ad amici, questi sì che son cose a cui pensare !
Chi vuole creare un piccolo staterello con me ? Chiamiamo Stefano S e ci facciamo costruire un acquario gigante, anzi un TurboAcquario, andiamo in acque internazionali e andiamo a fondo con l'acquario in testa, poi con un po' di ossigenatori e cibo per pesci un po' duriamo. Ditemi quanti siete così prendo le misure...

Mi aggrego!! :-D ma si facciamoci del male! :-D :-D




chiedo venia, non sono uno statista, ma mi pare che ci siano problemi piu impellenti e piu importanti rispetto al proibire alle case produttrici di importare/commerciare i prodotti per la cura dei pesci
magari creare un fondo per tutelare chi perde il lavoro ,dinanzi alla crisi globale,e magari ha famiglia e figli piccoli..
mi sembra un grande spreco di risorse dello stato..
dopo tutto le paghiamo noi.
[/quote]
Miccoli allora vedo che siamo in accordo!! :-D #22

sklerato
25-03-2009, 21:38
Chi vuole creare un piccolo staterello con me ? Chiamiamo Stefano S e ci facciamo costruire un acquario gigante, anzi un TurboAcquario, andiamo in acque internazionali e andiamo a fondo con l'acquario in testa, poi con un po' di ossigenatori e cibo per pesci un po' duriamo. Ditemi quanti siete così prendo le misure...


Non credo che sia una buona idea... se poi ci ammaliamo come cavolo ci curiamo senza più medicine?? #07 :-))
Questa raga è l'ennesima idea geniale del "bel paese!!!" #25 #25

sklerato
25-03-2009, 21:38
Chi vuole creare un piccolo staterello con me ? Chiamiamo Stefano S e ci facciamo costruire un acquario gigante, anzi un TurboAcquario, andiamo in acque internazionali e andiamo a fondo con l'acquario in testa, poi con un po' di ossigenatori e cibo per pesci un po' duriamo. Ditemi quanti siete così prendo le misure...


Non credo che sia una buona idea... se poi ci ammaliamo come cavolo ci curiamo senza più medicine?? #07 :-))
Questa raga è l'ennesima idea geniale del "bel paese!!!" #25 #25

Federico Sibona
26-03-2009, 00:11
Mi par di vedere che ci si stia piuttosto allontanando dall'argomento originale.
Per favore restiamo in tema.
Ad esempio non mi pare così attinente il fatto che esistano problemi più gravi. Di questo passo arriveremo a dire che non ce ne frega niente perchè tanto su questa terra siamo solo di passaggio ;-)

Federico Sibona
26-03-2009, 00:11
Mi par di vedere che ci si stia piuttosto allontanando dall'argomento originale.
Per favore restiamo in tema.
Ad esempio non mi pare così attinente il fatto che esistano problemi più gravi. Di questo passo arriveremo a dire che non ce ne frega niente perchè tanto su questa terra siamo solo di passaggio ;-)

crilù
26-03-2009, 00:17
Tanto per cambiare stiamo uscendo dal seminato......... #07 #07

crilù
26-03-2009, 00:17
Tanto per cambiare stiamo uscendo dal seminato......... #07 #07

vesperio
26-03-2009, 10:58
Ho appena letto l'intero topic ma non ho capito, qual'è il problema?
Cioè quello diretto per noi è che non ci saranno medicinali per i pesci nei negozi di animali, ma perchè?
Quali normative hanno disatteso i produttori di medicinali?

Onestamente non credo sia così grave se fanno rispettare una volta tanto le leggi. L'AIFA, con le richieste di AIC, le Norme di Buona Fabbricazione e quant'altro richiesto, tutela semplicemente la salute dei soggetti che saranno gli utilizzatori del farmaco. Se davvero vogliamo bene ai nostri pesci non possiamo non essere d'accordo.
Un paio di esempi per capirci: prendiamo un parassita a caso.... il gyrodattilo. Quanti prodotti ci sono in commercio che affermano di curarlo? Quanti realmente lo fanno? Ognuno ha le sue esperienze ma i veterinari hanno una risposta univoca: nussuno dei medicinali in questione riesce ad eliminare i girodattili dalle nostre vasche.In compenso tutti hanno qualche effetto negativo sul delicato equilibrio del sistema vasca (nel migliore dei casi). E infatti sappiamo bene che bisogna ricorrere a farmaci ad uso canino o umano o formalina.

Altro esempio? Ma dico....vi sembra logico che l'organo istituzionale che avvisa l'utente medio che un alghicida a base di rame ammazza anche molti pesci e piante sia....Paolo Piccinelli nella sezione algh di acquaportal? E' assurdo!

Capisco perfettamente che i costi siano alti, per le autorizzazioni e ancora molto più alti quelli per la produzione, ma sono ben contento che lo siano perchè sono a tutela dei nostri animali.
Aspetto comunque un chiarimento su quale parte della normativa sia stata disattesa dalle case produttrici, comunque tutto il discorso fatto all'inizio sulle ricette non è così semplice, qualcuno nominava l'acido acetil salicilico, beh, la situazione fortunatamente non è quella descritta. Ci ha provato il decreto bersani ma per fortuna non ce l'ha fatto, ( e l'Italia si è mezza indignata perchè i Farmacisti proteggevano i loro interessi economici), Per vendere aspirina serve un farmacista proprio per vigilare sull'utilizzo che se ne fa e consigliare. Il nimesulide garantisco che non viene venduto illegalmente se non a persone più che conosciute e dietro richiesta di ricetta non ripetibile entro pochi giorni, meglio ore, e questo perchè quella ricetta è da conservare 6 mesi, altrimenti la farmacia la seconda volta che viene trovata in fallo chiude. E ripeto CHIUDE. Per inciso vuol dire che il farmacista perde almeno 2 milioni di euro.
Per contro esistono molti farmaci che non richiedono una ricetta, ad esempio l'antipulci per cani non la vuole, tutti i medicinali ance ad uso umano di cui si vede la pubblicità in TV o sul bancone della farmacia o nelle vetrine. Lì starà si al legislatore (e alla casa produttrice) scegliere se inserire o no l'obbligo di ricetta

In ogni caso la soluzione ad una eventuale scomparsa dal mercato dei farmaci ad uso acquariofilo è semplice: il medico della mutua vi fa una ricetta magistrale indicando cio' che serve e il farmacista in 2-3 giorni lo prepara sminuzzando polveri e diluendo alla vecchia maniera.
Oppure la bayer fiuta l'affare e inizierà a produrre lei farmaci seri, prodotti in ambienti sterili e a norma, sottoposti a controlli di garanzia e che costeranno un po' di più ma avranno un vantaggio: funzioneranno meglio.

vesperio
26-03-2009, 10:58
Ho appena letto l'intero topic ma non ho capito, qual'è il problema?
Cioè quello diretto per noi è che non ci saranno medicinali per i pesci nei negozi di animali, ma perchè?
Quali normative hanno disatteso i produttori di medicinali?

Onestamente non credo sia così grave se fanno rispettare una volta tanto le leggi. L'AIFA, con le richieste di AIC, le Norme di Buona Fabbricazione e quant'altro richiesto, tutela semplicemente la salute dei soggetti che saranno gli utilizzatori del farmaco. Se davvero vogliamo bene ai nostri pesci non possiamo non essere d'accordo.
Un paio di esempi per capirci: prendiamo un parassita a caso.... il gyrodattilo. Quanti prodotti ci sono in commercio che affermano di curarlo? Quanti realmente lo fanno? Ognuno ha le sue esperienze ma i veterinari hanno una risposta univoca: nussuno dei medicinali in questione riesce ad eliminare i girodattili dalle nostre vasche.In compenso tutti hanno qualche effetto negativo sul delicato equilibrio del sistema vasca (nel migliore dei casi). E infatti sappiamo bene che bisogna ricorrere a farmaci ad uso canino o umano o formalina.

Altro esempio? Ma dico....vi sembra logico che l'organo istituzionale che avvisa l'utente medio che un alghicida a base di rame ammazza anche molti pesci e piante sia....Paolo Piccinelli nella sezione algh di acquaportal? E' assurdo!

Capisco perfettamente che i costi siano alti, per le autorizzazioni e ancora molto più alti quelli per la produzione, ma sono ben contento che lo siano perchè sono a tutela dei nostri animali.
Aspetto comunque un chiarimento su quale parte della normativa sia stata disattesa dalle case produttrici, comunque tutto il discorso fatto all'inizio sulle ricette non è così semplice, qualcuno nominava l'acido acetil salicilico, beh, la situazione fortunatamente non è quella descritta. Ci ha provato il decreto bersani ma per fortuna non ce l'ha fatto, ( e l'Italia si è mezza indignata perchè i Farmacisti proteggevano i loro interessi economici), Per vendere aspirina serve un farmacista proprio per vigilare sull'utilizzo che se ne fa e consigliare. Il nimesulide garantisco che non viene venduto illegalmente se non a persone più che conosciute e dietro richiesta di ricetta non ripetibile entro pochi giorni, meglio ore, e questo perchè quella ricetta è da conservare 6 mesi, altrimenti la farmacia la seconda volta che viene trovata in fallo chiude. E ripeto CHIUDE. Per inciso vuol dire che il farmacista perde almeno 2 milioni di euro.
Per contro esistono molti farmaci che non richiedono una ricetta, ad esempio l'antipulci per cani non la vuole, tutti i medicinali ance ad uso umano di cui si vede la pubblicità in TV o sul bancone della farmacia o nelle vetrine. Lì starà si al legislatore (e alla casa produttrice) scegliere se inserire o no l'obbligo di ricetta

In ogni caso la soluzione ad una eventuale scomparsa dal mercato dei farmaci ad uso acquariofilo è semplice: il medico della mutua vi fa una ricetta magistrale indicando cio' che serve e il farmacista in 2-3 giorni lo prepara sminuzzando polveri e diluendo alla vecchia maniera.
Oppure la bayer fiuta l'affare e inizierà a produrre lei farmaci seri, prodotti in ambienti sterili e a norma, sottoposti a controlli di garanzia e che costeranno un po' di più ma avranno un vantaggio: funzioneranno meglio.

sklerato
26-03-2009, 11:02
giustissimo...
ragazzi.. idee?? firmiamo una petizione??

sklerato
26-03-2009, 11:02
giustissimo...
ragazzi.. idee?? firmiamo una petizione??

vesperio
26-03-2009, 11:09
Non ha senso una petizione per modificare una normativa europea volta a tutela del consumatore.
Cosa ci scriveresti? "Vogliamo bene ai nostri pesci, quindi lasciateci dei medicinali posticci e non sottoposti ai controlli perchè costano un euro in meno a scatoletta e ci piacciono di più!"

vesperio
26-03-2009, 11:09
Non ha senso una petizione per modificare una normativa europea volta a tutela del consumatore.
Cosa ci scriveresti? "Vogliamo bene ai nostri pesci, quindi lasciateci dei medicinali posticci e non sottoposti ai controlli perchè costano un euro in meno a scatoletta e ci piacciono di più!"

sklerato
26-03-2009, 11:22
nessuno a parlato di modificare... è una normativa che esiste da tempo, ma solo ora si son messi a sequestrare i medicinali... basterebbe rilasciare delle autorizzazioni ai negozianti x la vendita di curativi per pesci... ovviamente dopo aver verificato la loro preparazione in tal argomento.... come fanno negli altri paesi europei (vedi germania).. ovviamente tale certificato bisognerebbe rilasciarlo ad una cifra abbordabile e non farla costare un'occhio della testa (favorendo il mercato nero)!! ma tanto è inutile.. sappiamo tutti come andrà a finire... facendo la fila da un veterinario che non ne capisce una mazza di pesci per avere uno straccio di certificato che costa più del prodotto in questione e non è nemmeno sicuro che lo rilascino basandosi sulla tua diagnosi!! (non voglio generalizzare), ma solo vedendo il pesce in questione si può distinguere una malattia da un'altra, secondo te i veterinari si metteranno a far le visite a domicilio? ribadisco che non voglio generalizzare..

sklerato
26-03-2009, 11:22
nessuno a parlato di modificare... è una normativa che esiste da tempo, ma solo ora si son messi a sequestrare i medicinali... basterebbe rilasciare delle autorizzazioni ai negozianti x la vendita di curativi per pesci... ovviamente dopo aver verificato la loro preparazione in tal argomento.... come fanno negli altri paesi europei (vedi germania).. ovviamente tale certificato bisognerebbe rilasciarlo ad una cifra abbordabile e non farla costare un'occhio della testa (favorendo il mercato nero)!! ma tanto è inutile.. sappiamo tutti come andrà a finire... facendo la fila da un veterinario che non ne capisce una mazza di pesci per avere uno straccio di certificato che costa più del prodotto in questione e non è nemmeno sicuro che lo rilascino basandosi sulla tua diagnosi!! (non voglio generalizzare), ma solo vedendo il pesce in questione si può distinguere una malattia da un'altra, secondo te i veterinari si metteranno a far le visite a domicilio? ribadisco che non voglio generalizzare..

vesperio
26-03-2009, 11:30
Ah, quindi tu sai qual'è la questione di cui chiedevo? Ottimo. Mi spieghi brevemente in cosa consiste? Il problema è che gli operatori del settore (cioè i negozianti) non li possono vendere? o che le case produttrici non seguono le normative per produrli? O che sono soggetti a ricetta veterinaria?

P.s. non ho alcuna intenzione di polemizzare, sia chiaro, non ho capito davvero il motivo del ritiro dei medicinali dal commercio.

vesperio
26-03-2009, 11:30
Ah, quindi tu sai qual'è la questione di cui chiedevo? Ottimo. Mi spieghi brevemente in cosa consiste? Il problema è che gli operatori del settore (cioè i negozianti) non li possono vendere? o che le case produttrici non seguono le normative per produrli? O che sono soggetti a ricetta veterinaria?

P.s. non ho alcuna intenzione di polemizzare, sia chiaro, non ho capito davvero il motivo del ritiro dei medicinali dal commercio.

Federico Sibona
26-03-2009, 11:35
vesperio, però non capisco una cosa, o forse la capisco anche troppo bene ;-) .
Se quei farmaci sono porcherie, fabbricati e commercializzati senza i dovuti controlli è giusto che vengano ritirati, ma allora perchè pagando va di nuovo tutto bene?
Poi, nella normativa si legge:
Nessun medicinale veterinario (tranne, in particolari condizioni, i medicinali per pesci di acquario, uccelli di appartamento, piccioni viaggiatori, animali di terrarium e piccoli roditori) può essere presentato sul mercato nell'Unione europea (UE) senza che sia stata rilasciata un'apposita autorizzazione.
Cosa si intende per "in particolari condizioni"?
Confesso di non aver letto tutta la norma europea.

Federico Sibona
26-03-2009, 11:35
vesperio, però non capisco una cosa, o forse la capisco anche troppo bene ;-) .
Se quei farmaci sono porcherie, fabbricati e commercializzati senza i dovuti controlli è giusto che vengano ritirati, ma allora perchè pagando va di nuovo tutto bene?
Poi, nella normativa si legge:
Nessun medicinale veterinario (tranne, in particolari condizioni, i medicinali per pesci di acquario, uccelli di appartamento, piccioni viaggiatori, animali di terrarium e piccoli roditori) può essere presentato sul mercato nell'Unione europea (UE) senza che sia stata rilasciata un'apposita autorizzazione.
Cosa si intende per "in particolari condizioni"?
Confesso di non aver letto tutta la norma europea.

sklerato
26-03-2009, 11:47
vesperio, se leggi il topic lo capirai da solo... per regolarizzare la vendita le case dovrebbero sborsare centinaia di migliaia di euro... e non possono o fallirebbero..
i negozianti di certo non ci possono vendere nemmeno i medicinali più blandi che puoi acquaistare in farmacia...
La farmacia li vende ma sotto prescrizione del veterinario... provaci a prendere un discus malato metterlo in un sacchetto e fare la fila per avere un certificato che ti costa più del prodotto (tutti sanno che al minimo stress puoi salutarlo)... e devi esser fortunato che becchi il veterinario in gamba che si rende conto che un acquariofilo ne capisce più di lui di pesci...
quindi che costerebbe dar disposizioni ai negozianti o ai farmacisti di farci acquistare tali prodotti?? mica li sniffiamo!!!! :-))
Federico Sibona, hai perfettamente ragione.. prima o poi a tutti si ammala un pesce.. finora questi prodotti senza controlli han sempre funzionato...
Mi sà che ci finisce a far super ordini on-line dalla germania... ;-)

sklerato
26-03-2009, 11:47
vesperio, se leggi il topic lo capirai da solo... per regolarizzare la vendita le case dovrebbero sborsare centinaia di migliaia di euro... e non possono o fallirebbero..
i negozianti di certo non ci possono vendere nemmeno i medicinali più blandi che puoi acquaistare in farmacia...
La farmacia li vende ma sotto prescrizione del veterinario... provaci a prendere un discus malato metterlo in un sacchetto e fare la fila per avere un certificato che ti costa più del prodotto (tutti sanno che al minimo stress puoi salutarlo)... e devi esser fortunato che becchi il veterinario in gamba che si rende conto che un acquariofilo ne capisce più di lui di pesci...
quindi che costerebbe dar disposizioni ai negozianti o ai farmacisti di farci acquistare tali prodotti?? mica li sniffiamo!!!! :-))
Federico Sibona, hai perfettamente ragione.. prima o poi a tutti si ammala un pesce.. finora questi prodotti senza controlli han sempre funzionato...
Mi sà che ci finisce a far super ordini on-line dalla germania... ;-)

vesperio
26-03-2009, 11:47
Ora, come detto prima non ho capito il problema di fondo ma lo immagino.
La questione economica credo nasca non dall'esigenza di pagare una multa. (pago 30 euro per un parcheggio irregolare e vado) ma dall'esigenza di avere le autorizzazioni per medicinali che sono molto diverse da quelle per alimenti.
Servono macchinari e apparecchiature atte a garantire la "bontà" dl prodotto e quidni il rispetto delle norme di buona preparazione. una persona laureata e qualificata in pianta stabile che controlla tutto (ma è pagata dalla stessa casa produttrice quindi...è un costo per loro e una presa per il culo per noi).
Poi devi dimostrare che il farmaco funziona, non basta dire "ma sì, c'è un po' di antibiotico.... servono analisi di laboratorio, prove concrete test in vitro prima e sugli animali poi. Ora in realtà un farmaco ad uso umano da quando viene "progettato" a quando riesce ad essere commercializzato passa una trafila di 12 anni, (salvo casi di emergenza mondiale come l'aids per il quale il primo farmaco è stato autorizzato in circa 6 mesi!!). Non so a quali normative dovrebbero sottostare per uso acquariofilo, probabilmente ad una procedura semplificata e più breve ma non dubito che i costi siano per loro molto alti.

vesperio
26-03-2009, 11:47
Ora, come detto prima non ho capito il problema di fondo ma lo immagino.
La questione economica credo nasca non dall'esigenza di pagare una multa. (pago 30 euro per un parcheggio irregolare e vado) ma dall'esigenza di avere le autorizzazioni per medicinali che sono molto diverse da quelle per alimenti.
Servono macchinari e apparecchiature atte a garantire la "bontà" dl prodotto e quidni il rispetto delle norme di buona preparazione. una persona laureata e qualificata in pianta stabile che controlla tutto (ma è pagata dalla stessa casa produttrice quindi...è un costo per loro e una presa per il culo per noi).
Poi devi dimostrare che il farmaco funziona, non basta dire "ma sì, c'è un po' di antibiotico.... servono analisi di laboratorio, prove concrete test in vitro prima e sugli animali poi. Ora in realtà un farmaco ad uso umano da quando viene "progettato" a quando riesce ad essere commercializzato passa una trafila di 12 anni, (salvo casi di emergenza mondiale come l'aids per il quale il primo farmaco è stato autorizzato in circa 6 mesi!!). Non so a quali normative dovrebbero sottostare per uso acquariofilo, probabilmente ad una procedura semplificata e più breve ma non dubito che i costi siano per loro molto alti.

vesperio
26-03-2009, 11:56
vesperio, se leggi il topic lo capirai da solo... per regolarizzare la vendita le case dovrebbero sborsare centinaia di migliaia di euro... e non possono o fallirebbero..

La mia domanda era proprio questa, a cosa servono tutti sti soldi? Non sono mica un pizzo! Grazie a dio le autorizzazioni per medicinali non sono in vendita (almeno ufficialmente), quindi bisogna vedere a cosa servono tutti quei soldi (sperimentazione, controlli etc etc...)


i negozianti di certo non ci possono vendere nemmeno i medicinali più blandi che puoi acquaistare in farmacia...
La farmacia li vende ma sotto prescrizione del veterinario...

Questo non è vero, chiedi un antipulci e l'avrai, un'aspirina e l'avrai. Non è proprio così semplice. Se poi il medicinale in questione contiene degli oppioidi (come alcuni sciroppi per la tosse comunemente usati da tutti dietro ricetta medica) allora sono d'accordo.


quindi che costerebbe dar disposizioni ai negozianti o ai farmacisti di farci acquistare tali prodotti?? mica li sniffiamo!!!! :-))

Come detto qualche riga sopra....tu no, ma gli altri? Dipende sempre da cosa c'è dentro. Poi la legge analizza il medicinale e dice....ok, puoi venderlo senza ricetta. Lì sta alla casa produttrice decidere se mantenere la ricetta o no. Nel nostro caso credo converrebbe ad ogni casa liberalizzarlo ma non sono un esperto di marketing ed economia quindi non mi pronuncio....so solo che molti farmaci per umani che oggi si vendono solo con ricetta non ripetibile (bianca o rossa, quella che dovete lasciare al farmacista per intenderci) potrebbero essere liberalizzati ma le case hanno deciso di mantenere l'obbligo di ricetta. E di sicuro non è per motivi medico-sanitari.


EDIT: per intenderci sul discorso costi questi
"Un dossier di registrazione di un medicinale veterinario è composto da 4 parti così suddivise:

PARTE I che comprende:
Dati amministrativi (domande, autorizzazioni e tariffe)
Stampati illustrativi (riassunto delle caratteristiche del prodotto, foglietto illustrativo, etichette)
Export Reports (si tratta di relazioni critiche effettuate da un esperto qualificato, una per ciascuna delle tre parti costituenti la documentazione tecnica del medicinale veterinario)

PARTE II (Qualità) che comprende:
Documentazione di tecnica farmaceutica riguardante le caratteristiche di qualità del medicinale (composizione quali-quantitativa, descrizione del metodo di preparazione e dei controlli eseguiti sulle materie prime, controlli durante la fabbricazione e sul prodotto finito, prove di stabilità, misure di prevenzione trasmissione TSE……..)

PARTE III A – IIIB (Sicurezza e residui) che comprende:
Documentazione riguardante le caratteristiche di sicurezza del medicinale (farmacologia di base, studi tossicologici per somministrazioni uniche e ripetute, tossicità riproduttiva, teratogenesi, mutagenesi, studi residuali per la definizione di tempi di attesa per gli animali destinati alla produzione di alimenti per l’uomo, dati sull’impatto ambientale…………)

PARTE IV (Efficacia) che comprende:
Documentazione riguardante le caratteristiche precliniche e cliniche relative al medicinale (farmacologia di base, farmacodinamica, farmacocinetica, tollerabilità nelle specie di destinazione, prove cliniche condotte con il medicinale in esame sulle specie target richieste e secondo la posologia prevista……..)"

Direttamente estratto da qui: http://www.ministerosalute.it/farmaciVeterinari/paginaInternaMenuFarmaciVeterinari.jsp?id=543&lingua=italiano&menu=immissione

vesperio
26-03-2009, 11:56
vesperio, se leggi il topic lo capirai da solo... per regolarizzare la vendita le case dovrebbero sborsare centinaia di migliaia di euro... e non possono o fallirebbero..

La mia domanda era proprio questa, a cosa servono tutti sti soldi? Non sono mica un pizzo! Grazie a dio le autorizzazioni per medicinali non sono in vendita (almeno ufficialmente), quindi bisogna vedere a cosa servono tutti quei soldi (sperimentazione, controlli etc etc...)


i negozianti di certo non ci possono vendere nemmeno i medicinali più blandi che puoi acquaistare in farmacia...
La farmacia li vende ma sotto prescrizione del veterinario...

Questo non è vero, chiedi un antipulci e l'avrai, un'aspirina e l'avrai. Non è proprio così semplice. Se poi il medicinale in questione contiene degli oppioidi (come alcuni sciroppi per la tosse comunemente usati da tutti dietro ricetta medica) allora sono d'accordo.


quindi che costerebbe dar disposizioni ai negozianti o ai farmacisti di farci acquistare tali prodotti?? mica li sniffiamo!!!! :-))

Come detto qualche riga sopra....tu no, ma gli altri? Dipende sempre da cosa c'è dentro. Poi la legge analizza il medicinale e dice....ok, puoi venderlo senza ricetta. Lì sta alla casa produttrice decidere se mantenere la ricetta o no. Nel nostro caso credo converrebbe ad ogni casa liberalizzarlo ma non sono un esperto di marketing ed economia quindi non mi pronuncio....so solo che molti farmaci per umani che oggi si vendono solo con ricetta non ripetibile (bianca o rossa, quella che dovete lasciare al farmacista per intenderci) potrebbero essere liberalizzati ma le case hanno deciso di mantenere l'obbligo di ricetta. E di sicuro non è per motivi medico-sanitari.


EDIT: per intenderci sul discorso costi questi
"Un dossier di registrazione di un medicinale veterinario è composto da 4 parti così suddivise:

PARTE I che comprende:
Dati amministrativi (domande, autorizzazioni e tariffe)
Stampati illustrativi (riassunto delle caratteristiche del prodotto, foglietto illustrativo, etichette)
Export Reports (si tratta di relazioni critiche effettuate da un esperto qualificato, una per ciascuna delle tre parti costituenti la documentazione tecnica del medicinale veterinario)

PARTE II (Qualità) che comprende:
Documentazione di tecnica farmaceutica riguardante le caratteristiche di qualità del medicinale (composizione quali-quantitativa, descrizione del metodo di preparazione e dei controlli eseguiti sulle materie prime, controlli durante la fabbricazione e sul prodotto finito, prove di stabilità, misure di prevenzione trasmissione TSE……..)

PARTE III A – IIIB (Sicurezza e residui) che comprende:
Documentazione riguardante le caratteristiche di sicurezza del medicinale (farmacologia di base, studi tossicologici per somministrazioni uniche e ripetute, tossicità riproduttiva, teratogenesi, mutagenesi, studi residuali per la definizione di tempi di attesa per gli animali destinati alla produzione di alimenti per l’uomo, dati sull’impatto ambientale…………)

PARTE IV (Efficacia) che comprende:
Documentazione riguardante le caratteristiche precliniche e cliniche relative al medicinale (farmacologia di base, farmacodinamica, farmacocinetica, tollerabilità nelle specie di destinazione, prove cliniche condotte con il medicinale in esame sulle specie target richieste e secondo la posologia prevista……..)"

Direttamente estratto da qui: http://www.ministerosalute.it/farmaciVeterinari/paginaInternaMenuFarmaciVeterinari.jsp?id=543&lingua=italiano&menu=immissione

sklerato
26-03-2009, 12:11
si ok.. i tempi di realizzo di tutto ciò come hai detto tu son molto lunghi... ma nell'arco di tempo che và dal sequestro al creare laboratori per la ricerca e sviluppo dei curativi (poi di questi tempi...) a noi se ci si ammala un pesce che facciamo?? non si poteva creare un periodo cuscinetto??
in ogni caso i prodotti che han sempre venduto hanno un dosaggio già testato e sperimentato (con ricerche e laboratori vari) negli altri paesi dove questa normativa viene applicata da tempo... essenzialmente la differenza sta nell'etichetta...

Come detto qualche riga sopra....tu no, ma gli altri? Dipende sempre da cosa c'è dentro.

perchè se vado dal veterinario mi faccio far la ricetta senza poter ovviamente portare il pesce (per non parlare poi di quelli marini), compro il prodotto in farmacia.. a loro chi dice che non lo uso per altro?

sklerato
26-03-2009, 12:11
si ok.. i tempi di realizzo di tutto ciò come hai detto tu son molto lunghi... ma nell'arco di tempo che và dal sequestro al creare laboratori per la ricerca e sviluppo dei curativi (poi di questi tempi...) a noi se ci si ammala un pesce che facciamo?? non si poteva creare un periodo cuscinetto??
in ogni caso i prodotti che han sempre venduto hanno un dosaggio già testato e sperimentato (con ricerche e laboratori vari) negli altri paesi dove questa normativa viene applicata da tempo... essenzialmente la differenza sta nell'etichetta...

Come detto qualche riga sopra....tu no, ma gli altri? Dipende sempre da cosa c'è dentro.

perchè se vado dal veterinario mi faccio far la ricetta senza poter ovviamente portare il pesce (per non parlare poi di quelli marini), compro il prodotto in farmacia.. a loro chi dice che non lo uso per altro?

vesperio
26-03-2009, 12:28
Beh....io non sono un legislatore, vi riporto solo informazioni necessarie per portare la discussione su un livello tecnico più elevato rispetto all'ovvia incazzatura iniziale, quindi per il periodo cuscinetto non so che dire.
Se negli altri paesi le regole sono rispettate e tutto probabilmente le case produttrici sono in possesso dell'AIC. Se l'hanno già a livello europeo basta che l'Italia elimini la concorrenza "sleale", quindi i medicinali privi di autorizzazioni e vedrai che gli altri si inseriranno nel buco lasciato nel mercato italiano appena possibile. Se non l'hanno a livello europeo ma solo a livello nazionale....credo di ricordare che le procedure per estendere l'AIC durino 6 mesi (il tempo per il nostro ministero di valutare le carte).

Per la ricetta....il veterinario non sa che uso ne farai ma vede se sei un eroinomane conclamato (pupille a capocchia di spillo etc etc...) o se sei solo in ansia per il tuo pesce. In ogni caso non credo che farmaci semplici come quelli per l'ichtyo o parassiti o flagellanti intestinali saranno venduti solo dietro ricetta veterinaria, ma questa è solo un'opinione, in realtà non so quali sono le sostanze utilite quindi è un parere puramente teorico.

Un'altra considerazione che mi viene da fare....ma i pesci sono fisiologicamente tutti uguali?
Una medicina studiata per un bimbo di 5 anni è molto diversa da quela per un adulto, non solo nel dosaggio ma anche nella sostanza, i medicinali che ci sono attualmente in commercio fanno differenza tra guppy e astronumus o sono tutti generici e basati sul litraggio della vasca? (questa è pura ignoranza acquariofila mia).

In ogni caso sia chiaro, se i miei pesci si ammalano anchio voglio essere in grado di curarli! :-))

vesperio
26-03-2009, 12:28
Beh....io non sono un legislatore, vi riporto solo informazioni necessarie per portare la discussione su un livello tecnico più elevato rispetto all'ovvia incazzatura iniziale, quindi per il periodo cuscinetto non so che dire.
Se negli altri paesi le regole sono rispettate e tutto probabilmente le case produttrici sono in possesso dell'AIC. Se l'hanno già a livello europeo basta che l'Italia elimini la concorrenza "sleale", quindi i medicinali privi di autorizzazioni e vedrai che gli altri si inseriranno nel buco lasciato nel mercato italiano appena possibile. Se non l'hanno a livello europeo ma solo a livello nazionale....credo di ricordare che le procedure per estendere l'AIC durino 6 mesi (il tempo per il nostro ministero di valutare le carte).

Per la ricetta....il veterinario non sa che uso ne farai ma vede se sei un eroinomane conclamato (pupille a capocchia di spillo etc etc...) o se sei solo in ansia per il tuo pesce. In ogni caso non credo che farmaci semplici come quelli per l'ichtyo o parassiti o flagellanti intestinali saranno venduti solo dietro ricetta veterinaria, ma questa è solo un'opinione, in realtà non so quali sono le sostanze utilite quindi è un parere puramente teorico.

Un'altra considerazione che mi viene da fare....ma i pesci sono fisiologicamente tutti uguali?
Una medicina studiata per un bimbo di 5 anni è molto diversa da quela per un adulto, non solo nel dosaggio ma anche nella sostanza, i medicinali che ci sono attualmente in commercio fanno differenza tra guppy e astronumus o sono tutti generici e basati sul litraggio della vasca? (questa è pura ignoranza acquariofila mia).

In ogni caso sia chiaro, se i miei pesci si ammalano anchio voglio essere in grado di curarli! :-))

sklerato
26-03-2009, 12:38
Teoricamente è giusto che l'Italia si metta in regola.. ma praticamente condanna a morte parecchi abiatanti dei nostri acquari con conseguente abbandono di quest'hobby...
il semplice flagyl (prodotto farmaceutico) utilizzato per curare flagellati intestinali viene dato dietro prescrizione medica...


Per la ricetta....il veterinario non sa che uso ne farai ma vede se sei un eroinomane conclamato (pupille a capocchia di spillo etc etc...) o se sei solo in ansia per il tuo pesce.

non si giudica dalle apparenze.. potrei mandare un amico a prendere il tutto.. e chi lo saprebbe mai?

P.s. dosaggio e prodotto cambiano in base all'età e litraggio della vasca...
Ovviamente non ho mai visto un guppy affetto da flagellati...

sklerato
26-03-2009, 12:38
Teoricamente è giusto che l'Italia si metta in regola.. ma praticamente condanna a morte parecchi abiatanti dei nostri acquari con conseguente abbandono di quest'hobby...
il semplice flagyl (prodotto farmaceutico) utilizzato per curare flagellati intestinali viene dato dietro prescrizione medica...


Per la ricetta....il veterinario non sa che uso ne farai ma vede se sei un eroinomane conclamato (pupille a capocchia di spillo etc etc...) o se sei solo in ansia per il tuo pesce.

non si giudica dalle apparenze.. potrei mandare un amico a prendere il tutto.. e chi lo saprebbe mai?

P.s. dosaggio e prodotto cambiano in base all'età e litraggio della vasca...
Ovviamente non ho mai visto un guppy affetto da flagellati...

elena.filippi
26-03-2009, 13:21
Per Il Flagyl, almeno nella mia farmacia, non è richiesta ricetta medica ( e almeno per questo sono a posto).
La mia perplessità si basa su un fatto: fino ad ora certe case produttrici (ho qui presente il XXXXXX di XXXX e il XXXXXXXXX di XXXXX, il primo non riporta la composizione), hanno venduto medicinali per pesci ornamentali, non solo chiamandoli "condizionatori" ma senza nemmeno inserire in etichetta i componenti, la cui elencazione è ovviamente obbligatoria per qualsiasi medicinale. Certe "Furbizie" non mi piacciono. Quindi mi sembra ipocrita che le aziende gridino allo scandalo ora, dovevano pensarci prima, ma forse lo hanno potuto fare perchè in Italia certe cose vengono lasciate passare molto facilmente, abbiamo migliaia di leggi, ma ne basterebbero meno e fatte meglio.
Per quanto riguarda i negozianti, la cosa sarebbe molto semplice: Io per esempio sono titolare di un Alimentari, per poter vendere generi alimentari però ho dovuto fare il corso per Haccp, cioè sulla gestione dell'igiene degli alimenti. Mi è stato rilasciato l'attestato e quindi sono a posto, salvo controlli con esito negativo; la cosa più ovvia quindi è che i negozianti di pesci ornamentali facciano anch'essi dei corsi appropriati, si risolverebbero tanti guai. Naturalmente ci sarebbe un po' di selezione, cioè quello che ha l'agraria e che commercializza anche pesci e annessi, senza nemmeno distinguerli da un canarino, smetterebbero di venderli. Meglio no?

elena.filippi
26-03-2009, 13:21
Per Il Flagyl, almeno nella mia farmacia, non è richiesta ricetta medica ( e almeno per questo sono a posto).
La mia perplessità si basa su un fatto: fino ad ora certe case produttrici (ho qui presente il XXXXXX di XXXX e il XXXXXXXXX di XXXXX, il primo non riporta la composizione), hanno venduto medicinali per pesci ornamentali, non solo chiamandoli "condizionatori" ma senza nemmeno inserire in etichetta i componenti, la cui elencazione è ovviamente obbligatoria per qualsiasi medicinale. Certe "Furbizie" non mi piacciono. Quindi mi sembra ipocrita che le aziende gridino allo scandalo ora, dovevano pensarci prima, ma forse lo hanno potuto fare perchè in Italia certe cose vengono lasciate passare molto facilmente, abbiamo migliaia di leggi, ma ne basterebbero meno e fatte meglio.
Per quanto riguarda i negozianti, la cosa sarebbe molto semplice: Io per esempio sono titolare di un Alimentari, per poter vendere generi alimentari però ho dovuto fare il corso per Haccp, cioè sulla gestione dell'igiene degli alimenti. Mi è stato rilasciato l'attestato e quindi sono a posto, salvo controlli con esito negativo; la cosa più ovvia quindi è che i negozianti di pesci ornamentali facciano anch'essi dei corsi appropriati, si risolverebbero tanti guai. Naturalmente ci sarebbe un po' di selezione, cioè quello che ha l'agraria e che commercializza anche pesci e annessi, senza nemmeno distinguerli da un canarino, smetterebbero di venderli. Meglio no?

sklerato
26-03-2009, 13:27
anch'io non sono molto propenso a queste furbizie.. ma resta il fatto che ne pagano i pesci le conseguenze.. perchè vuoi o non vuoi quei prodotti funzionano...
per il flagyl di solito viene richiesta la ricetta medica...
in ogni caso sul rilascio di qualifiche mi son già espresso poco fà e son d'accordo con te...

sklerato
26-03-2009, 13:27
anch'io non sono molto propenso a queste furbizie.. ma resta il fatto che ne pagano i pesci le conseguenze.. perchè vuoi o non vuoi quei prodotti funzionano...
per il flagyl di solito viene richiesta la ricetta medica...
in ogni caso sul rilascio di qualifiche mi son già espresso poco fà e son d'accordo con te...

vesperio
26-03-2009, 13:35
Una cosa da capire sul serio è dove sta il problema. E' probabile che il fatto sia che vengono venduti prodotti medicinali facendo finta che siano "condizionatori" per aggirare ogni tipo di controllo e tutela dei nostri pesci.
Invito l'autore del topic (visto che mi sembra in contatto con persone informate dei fatti) a fare chiarezza su questo.

vesperio
26-03-2009, 13:35
Una cosa da capire sul serio è dove sta il problema. E' probabile che il fatto sia che vengono venduti prodotti medicinali facendo finta che siano "condizionatori" per aggirare ogni tipo di controllo e tutela dei nostri pesci.
Invito l'autore del topic (visto che mi sembra in contatto con persone informate dei fatti) a fare chiarezza su questo.

Marco AP
26-03-2009, 13:37
elena.filippi, ho modificato io i prodotti e le marche che hai inserito nel tuo messaggio.
Vi chiedo cortesemente di non fare nomi di marche o prodotti, perchè la situazione è molto delicata e poco chiara e non vorrei essere costretto a chiudere il topic.
Inoltre, proprio perchè non è ben chiaro il problema e non sappiamo chiaramente quali siano i prodotti non in regola, è meglio evitare.
Ciao ;-)

Marco AP
26-03-2009, 13:37
elena.filippi, ho modificato io i prodotti e le marche che hai inserito nel tuo messaggio.
Vi chiedo cortesemente di non fare nomi di marche o prodotti, perchè la situazione è molto delicata e poco chiara e non vorrei essere costretto a chiudere il topic.
Inoltre, proprio perchè non è ben chiaro il problema e non sappiamo chiaramente quali siano i prodotti non in regola, è meglio evitare.
Ciao ;-)

elena.filippi
26-03-2009, 13:45
Scusa MarcoAP in effetti non sapevo se metterli o no, ma poi ho pensato che tanto erano sotto gli occhi di tutti.... Non si ripeterà #12

Comunque volevo aggiungere o meglio chiedere conferma a Voi: Nei supermercati e nei vari centri commerciali dove si vendono farmaci da banco, credo di ricordare che debba essere garantita la presenza di un Farmacista o sbaglio??? #24

elena.filippi
26-03-2009, 13:45
Scusa MarcoAP in effetti non sapevo se metterli o no, ma poi ho pensato che tanto erano sotto gli occhi di tutti.... Non si ripeterà #12

Comunque volevo aggiungere o meglio chiedere conferma a Voi: Nei supermercati e nei vari centri commerciali dove si vendono farmaci da banco, credo di ricordare che debba essere garantita la presenza di un Farmacista o sbaglio??? #24

Marco AP
26-03-2009, 14:09
vesperio, ho già spiegato chiaramente quale sia il problema, ma forse non si è capito. Provo a rispiegarmi.

Questa legge europea è stata recepita dai vari paesi in diversi modi.

Questa legge, come ha riportato Sibona, prevede una autorizzazione al commercio (AIC) da parte del ministero competente.
In Italia questa autorizzazione costa 12.000 euro per ogni singolo prodotto e va rinnovata ogni 5 anni. A questi 12.000 euro vanno aggiunti tutti i costi per adempiere alla richiesta, tra cui un'analisi chimica approfondita di cosa contiene il prodotto (e qui parliamo di almeno 5000 euro di costo, che aumenta in base alla complessità del medicinale). Oltr a questo ci sono da aggiungere tutti i costi burocratici per seguire la pratica e probabilmente anche una persona che si dedichi solo a questo aspetto. Poi al 99%, conoscendo lo stato italiano, ci saranno sicuramente altri costi da aggiungere. Quindi alla fine si parla di un costo minimo di 20.000 euro per ogni singolo prodotto, da rinnovare ogni 5 anni. Fai conto che in media ogni azienda ha almeno 5 curativi in catalogo... fai 5x20.000 e arrivi a cifre che superano i 100.000 euro! Cifra da sborsare ogni 5 anni....
Ora fino a qui penso sia tutto chiaro.

Perchè le aziende non si sono adeguate? Per il semplice fatto che loro in primis hanno detto ai ministeri di allora che cifre del genere non giustificano un investimento tale per questi prodotti, poichè per un'azienda grossa, il fatturato di questi prodotti non arriva nemmeno a ad un terzo di quelle cifre di cui sopra.
Per anni quindi le aziende hanno cercato di mediare e il ministro ha bene o male "chiuso un occhio", almeno da quello che ho capito.
Ora la situazione è differente, come avrete letto qui e anche in altri forum, sono scattati dei controlli da parte dei NAS con conseguenti sequestri.
A questo punto le aziende saranno costrette a ritirare i prodotti dal mercato e questo non sarà cmq per loro un grave danno, perchè come ho detto sopra, i fatturati per i midicinali erano cmq una parte quasi irrilevante del fatturato totale.
Sono però naturalmente dispiaciute di non poter offrire al cliente finale un servizio a 360 gradi che comprendeva appunto anche i medicinali con la paura, oltretutto, che si venga a creare una sorta di mercato "fai da te" dei medicinali, con un reale conseguente rischio per la salute sia dei pesci che degli appassionati.

Perchè in Germania questo non è accaduto? Perchè in germania la legge è stata recepita, ma con costi per l'AIC molto più bassi (si parla di 2500 euro). Inoltre un prodotto che ha ricevuto l'AIC da una nazione, può essere commercializzato solo in quella nazione e per essere venduto al di fuori di questa, deve richiedere una nuova autorizzazione!

Come noi si trovano anche la Francia e se non ho capito male anche l'Inghilterra e probabilmente anche altre nazioni, ma non so quali.

Alla fine quindi, non è giusto a mio avviso dire che le aziende commercializzavano prodotti pericolosi trasgredendo le normative.... anzi... nonostante il rischio, continuavano a dare un servizio in più all'acquariofilo. Naturalmente avevano anche un guadagno, logico, ma un guadagno cmq minimo rispetto al totale dei fatturati, quindi penso che era proprio per una questione di offrire un servizio completo all'appassionato, il quale magari aveva un acquario di tal marca e quando andava dal negoziante gli chiedeva anche il medicinale di tal marca e quindi si crea anche un rapporto di fidelizzazione con l'utente finale per quella specifica marca.

Spero di essere stato chiaro.
Ciao ;-)

Marco AP
26-03-2009, 14:09
vesperio, ho già spiegato chiaramente quale sia il problema, ma forse non si è capito. Provo a rispiegarmi.

Questa legge europea è stata recepita dai vari paesi in diversi modi.

Questa legge, come ha riportato Sibona, prevede una autorizzazione al commercio (AIC) da parte del ministero competente.
In Italia questa autorizzazione costa 12.000 euro per ogni singolo prodotto e va rinnovata ogni 5 anni. A questi 12.000 euro vanno aggiunti tutti i costi per adempiere alla richiesta, tra cui un'analisi chimica approfondita di cosa contiene il prodotto (e qui parliamo di almeno 5000 euro di costo, che aumenta in base alla complessità del medicinale). Oltr a questo ci sono da aggiungere tutti i costi burocratici per seguire la pratica e probabilmente anche una persona che si dedichi solo a questo aspetto. Poi al 99%, conoscendo lo stato italiano, ci saranno sicuramente altri costi da aggiungere. Quindi alla fine si parla di un costo minimo di 20.000 euro per ogni singolo prodotto, da rinnovare ogni 5 anni. Fai conto che in media ogni azienda ha almeno 5 curativi in catalogo... fai 5x20.000 e arrivi a cifre che superano i 100.000 euro! Cifra da sborsare ogni 5 anni....
Ora fino a qui penso sia tutto chiaro.

Perchè le aziende non si sono adeguate? Per il semplice fatto che loro in primis hanno detto ai ministeri di allora che cifre del genere non giustificano un investimento tale per questi prodotti, poichè per un'azienda grossa, il fatturato di questi prodotti non arriva nemmeno a ad un terzo di quelle cifre di cui sopra.
Per anni quindi le aziende hanno cercato di mediare e il ministro ha bene o male "chiuso un occhio", almeno da quello che ho capito.
Ora la situazione è differente, come avrete letto qui e anche in altri forum, sono scattati dei controlli da parte dei NAS con conseguenti sequestri.
A questo punto le aziende saranno costrette a ritirare i prodotti dal mercato e questo non sarà cmq per loro un grave danno, perchè come ho detto sopra, i fatturati per i midicinali erano cmq una parte quasi irrilevante del fatturato totale.
Sono però naturalmente dispiaciute di non poter offrire al cliente finale un servizio a 360 gradi che comprendeva appunto anche i medicinali con la paura, oltretutto, che si venga a creare una sorta di mercato "fai da te" dei medicinali, con un reale conseguente rischio per la salute sia dei pesci che degli appassionati.

Perchè in Germania questo non è accaduto? Perchè in germania la legge è stata recepita, ma con costi per l'AIC molto più bassi (si parla di 2500 euro). Inoltre un prodotto che ha ricevuto l'AIC da una nazione, può essere commercializzato solo in quella nazione e per essere venduto al di fuori di questa, deve richiedere una nuova autorizzazione!

Come noi si trovano anche la Francia e se non ho capito male anche l'Inghilterra e probabilmente anche altre nazioni, ma non so quali.

Alla fine quindi, non è giusto a mio avviso dire che le aziende commercializzavano prodotti pericolosi trasgredendo le normative.... anzi... nonostante il rischio, continuavano a dare un servizio in più all'acquariofilo. Naturalmente avevano anche un guadagno, logico, ma un guadagno cmq minimo rispetto al totale dei fatturati, quindi penso che era proprio per una questione di offrire un servizio completo all'appassionato, il quale magari aveva un acquario di tal marca e quando andava dal negoziante gli chiedeva anche il medicinale di tal marca e quindi si crea anche un rapporto di fidelizzazione con l'utente finale per quella specifica marca.

Spero di essere stato chiaro.
Ciao ;-)

MonstruM
26-03-2009, 14:26
Marco AP, una sola cosa non ho capito. Perchè questa disparità di valore sulle concessioni da paese a paese se è una norma europea? #24

MonstruM
26-03-2009, 14:26
Marco AP, una sola cosa non ho capito. Perchè questa disparità di valore sulle concessioni da paese a paese se è una norma europea? #24

Marco AP
26-03-2009, 14:57
Perchè questa disparità di valore sulle concessioni da paese a paese se è una norma europea?


Perdonami, ho scritto legge, ma il termine esatto è direttiva europea, che poi ogni paese recepisce come meglio crede. Il discorso della Germania, se non vado aerrato, è riferito solo ai medicinali per acquario i quali hanno ricevuto una deroga.

Ciao ;-)

Marco AP
26-03-2009, 14:57
Perchè questa disparità di valore sulle concessioni da paese a paese se è una norma europea?


Perdonami, ho scritto legge, ma il termine esatto è direttiva europea, che poi ogni paese recepisce come meglio crede. Il discorso della Germania, se non vado aerrato, è riferito solo ai medicinali per acquario i quali hanno ricevuto una deroga.

Ciao ;-)

MonstruM
26-03-2009, 15:03
Marco AP,ho capito, ti ringrazio. :-)

MonstruM
26-03-2009, 15:03
Marco AP,ho capito, ti ringrazio. :-)

Pesciu
26-03-2009, 15:09
MonstruM, perchè in questi casi è sempre così, la norma è europea, ma viene applicata secondo gli usi dello stato.
Francamente mi sembra molto strano che abbiano un guadagno netto minore dei 100.000 € ogni 5 anni per i medicinali...
Il tempo gli è stato dato per avere questi soldi, difatti come avete detto hanno "chiuso un occhio" per un pò di tempo.
Certo le aziende hanno completamente ragione a lamentarsi, ma non per continuare a fare come prima, ma per il fatto che in alcuni paesi i costi sono ben minori.
Le aziende fino ad adesso hanno tranquillamente commerciato medicinali con una sperimentazione credo insufficente (lo dico per esperienza personale, non per altro), quindi come tutti si devono mettere in regola.
Comprereste mai una medicina per voi che non abbia avuto adeguate sperimentazioni ? Io no e non mi sembra giusto che persone inesperte comprino qualcosa che in verità non è... Cioè una medicina vera e propria.

Pesciu
26-03-2009, 15:09
MonstruM, perchè in questi casi è sempre così, la norma è europea, ma viene applicata secondo gli usi dello stato.
Francamente mi sembra molto strano che abbiano un guadagno netto minore dei 100.000 € ogni 5 anni per i medicinali...
Il tempo gli è stato dato per avere questi soldi, difatti come avete detto hanno "chiuso un occhio" per un pò di tempo.
Certo le aziende hanno completamente ragione a lamentarsi, ma non per continuare a fare come prima, ma per il fatto che in alcuni paesi i costi sono ben minori.
Le aziende fino ad adesso hanno tranquillamente commerciato medicinali con una sperimentazione credo insufficente (lo dico per esperienza personale, non per altro), quindi come tutti si devono mettere in regola.
Comprereste mai una medicina per voi che non abbia avuto adeguate sperimentazioni ? Io no e non mi sembra giusto che persone inesperte comprino qualcosa che in verità non è... Cioè una medicina vera e propria.

Marco AP
26-03-2009, 15:41
Francamente mi sembra molto strano che abbiano un guadagno netto minore dei 100.000 € ogni 5 anni per i medicinali...


A me non sembra strano... anzi... Non fare l'errore che se un medicinale all'azienda costa 5 e poi lo rivende a 10, il suo guadagno effettivo è 5. A questi devi togliere le tasse (mediamente il 50%), i costi di magazzino, operai, agenti, pubblicità e mille altre cose. Quindi se alla fine il loro guadagno è 2 (riferito all'esempio naturalmente) è già tanto.
Supponiamo anche che in 5 anni riesci ad avere un guadagno di 20.000 euro... questo guadagno giustifica l'investimento? Assolutamente no, perchè per produrre questo guadagno hai probabilmente avuto dei costi aziendale superiori, per non parlare che il guadagno va poi ripartito in 5 anni...
Cmq... se c'era un guadagno interessante, tutto questo problema non sarebbe mai nato no? Quindi io credo ai motivi delle aziende... e non è che è una sola azienda a dirlo, ma tutte... quindi... basta fare 1 + 1. Ciao ;-)

Marco AP
26-03-2009, 15:41
Francamente mi sembra molto strano che abbiano un guadagno netto minore dei 100.000 € ogni 5 anni per i medicinali...


A me non sembra strano... anzi... Non fare l'errore che se un medicinale all'azienda costa 5 e poi lo rivende a 10, il suo guadagno effettivo è 5. A questi devi togliere le tasse (mediamente il 50%), i costi di magazzino, operai, agenti, pubblicità e mille altre cose. Quindi se alla fine il loro guadagno è 2 (riferito all'esempio naturalmente) è già tanto.
Supponiamo anche che in 5 anni riesci ad avere un guadagno di 20.000 euro... questo guadagno giustifica l'investimento? Assolutamente no, perchè per produrre questo guadagno hai probabilmente avuto dei costi aziendale superiori, per non parlare che il guadagno va poi ripartito in 5 anni...
Cmq... se c'era un guadagno interessante, tutto questo problema non sarebbe mai nato no? Quindi io credo ai motivi delle aziende... e non è che è una sola azienda a dirlo, ma tutte... quindi... basta fare 1 + 1. Ciao ;-)

vesperio
26-03-2009, 19:12
Comunque volevo aggiungere o meglio chiedere conferma a Voi: Nei supermercati e nei vari centri commerciali dove si vendono farmaci da banco, credo di ricordare che debba essere garantita la presenza di un Farmacista o sbaglio??? #24

Più che confermato, chiunque consegna fisicamente un farmaco deve essere un Farmacista abilitato (laurea ed esame di stato).

Marco AP, grazie, non avevo capito che il nocciolo fosse l'ottenimento dell'AIC.
Solo alcune precisazioni:
- Di AIC ne esistono vari tipi, Nazionale, Sovrannazionale, Europea. Volendo con una sola pratica possono richiedere l'autorizzazione in tutta europa.

- I costi non sono esattamente quelli da te indicati:
Il costo per un nuova richiesta di AIC in Italia è di 12130€, ai quali pero' si devono aggiungere solo 1210€ per ogni medicinale aggiunto. In pratica se con una pratica chiedi l'AIC per tutti e 5 i medicinali che vengono prodotti il costo è notevolmente minore.

- E' vero che l'aic dura 5 anni, ma allo scadere di questi va domandato solo un rinnovo che costa 610€ per ogni medicinale. Questo vien fatto perchè Il ministero si riserva il diritto di vedere dopo 5 anni se il medicinale ha fatto dei danni. Se non si riscontrano danni a persone o animali (quindi alla salute pubblica), dopo il primo rinnovo l'AIC diventa illimitata. In più sta a loro l'onere della prova che il medicinale sia tossico, ovvero il produttore, se non vuole cambiare qualcosa nel medicinale, non deve presentare alcuna documentazione aggiuntiva.

- In compenso io credo che siano necessari molto più di 5000 euro per la documentazione, oltre all'analisi chimica approfondita (che voglio sperare sia il meno, altrimenti vorrebbe dire che questa gente non sa cosa c'è dentro i suoi flaconi!) servono uno spataffio di analisi cliniche e precliniche, test di CANCEROGENESI e MUTAGENESI (che scusate se sono inutili), e diverse altre cose tecniche di non poco conto.

Onestamente quello del costo burocratico di ottenimento dell'AIC non mi sembra il vero ostacolo, piuttosto sono tutti i controlli necessari ad essere onerosi. Lo sono già da soli, figuriamoci se poi l'azienda in questione non disponesse di un suo laboratorio, strutture adatte alla fabbricazione di farmaci secondo le norme europee etc etc...
Personalmente però non credo che sia sbagliato. Proprio perchè sono controlli fondamentali per la salute pubblica. In più, come già detto, non sono fatti per rompere le balle alle persone, ma per tutelare la salute del fruitore (ovvero i pesci), per fare in modo che i medicinali non vengano stoccati in magazzini di latta sotto il sole cocente estivo ma vengano conservati sempre e non oltre i 25°C, perchè altrimenti diventano....non lo so cosa ma un'altra cosa!

Voglio puntualizzare che io non so come lavorino i produttori di medicinali ad uso acquariofilo, magari fanno già tutto per bene e in questo caso devono già avere tutte le documentazioni richieste per l'AIC (Produci qualcosa, vorrai sapere se è tossico? in quali quantità? dove va a finire una volta che entra a contatto con il pesce? in quanto tempo il pesce lo elimina? se funziona? Queste sono le documentazioni spiegate terra a terra) ed è davvero solo una questione di 115-20.000 €, ma se è cosi' mi sa un po' di ridicolo.
In ogni caso il mercato c'è, esiste e se viene a mancare un produttore qualcuno lo sostituirà.
Spero di essere stato chiaro.

Allego il sito da cui ho ricavato i costi: http://www.ministerosalute.it/farmaciVeterinari/paginaInternaMenuFarmaciVeterinari.jsp?id=527&lingua=italiano&menu=immissione

vesperio
26-03-2009, 19:12
Comunque volevo aggiungere o meglio chiedere conferma a Voi: Nei supermercati e nei vari centri commerciali dove si vendono farmaci da banco, credo di ricordare che debba essere garantita la presenza di un Farmacista o sbaglio??? #24

Più che confermato, chiunque consegna fisicamente un farmaco deve essere un Farmacista abilitato (laurea ed esame di stato).

Marco AP, grazie, non avevo capito che il nocciolo fosse l'ottenimento dell'AIC.
Solo alcune precisazioni:
- Di AIC ne esistono vari tipi, Nazionale, Sovrannazionale, Europea. Volendo con una sola pratica possono richiedere l'autorizzazione in tutta europa.

- I costi non sono esattamente quelli da te indicati:
Il costo per un nuova richiesta di AIC in Italia è di 12130€, ai quali pero' si devono aggiungere solo 1210€ per ogni medicinale aggiunto. In pratica se con una pratica chiedi l'AIC per tutti e 5 i medicinali che vengono prodotti il costo è notevolmente minore.

- E' vero che l'aic dura 5 anni, ma allo scadere di questi va domandato solo un rinnovo che costa 610€ per ogni medicinale. Questo vien fatto perchè Il ministero si riserva il diritto di vedere dopo 5 anni se il medicinale ha fatto dei danni. Se non si riscontrano danni a persone o animali (quindi alla salute pubblica), dopo il primo rinnovo l'AIC diventa illimitata. In più sta a loro l'onere della prova che il medicinale sia tossico, ovvero il produttore, se non vuole cambiare qualcosa nel medicinale, non deve presentare alcuna documentazione aggiuntiva.

- In compenso io credo che siano necessari molto più di 5000 euro per la documentazione, oltre all'analisi chimica approfondita (che voglio sperare sia il meno, altrimenti vorrebbe dire che questa gente non sa cosa c'è dentro i suoi flaconi!) servono uno spataffio di analisi cliniche e precliniche, test di CANCEROGENESI e MUTAGENESI (che scusate se sono inutili), e diverse altre cose tecniche di non poco conto.

Onestamente quello del costo burocratico di ottenimento dell'AIC non mi sembra il vero ostacolo, piuttosto sono tutti i controlli necessari ad essere onerosi. Lo sono già da soli, figuriamoci se poi l'azienda in questione non disponesse di un suo laboratorio, strutture adatte alla fabbricazione di farmaci secondo le norme europee etc etc...
Personalmente però non credo che sia sbagliato. Proprio perchè sono controlli fondamentali per la salute pubblica. In più, come già detto, non sono fatti per rompere le balle alle persone, ma per tutelare la salute del fruitore (ovvero i pesci), per fare in modo che i medicinali non vengano stoccati in magazzini di latta sotto il sole cocente estivo ma vengano conservati sempre e non oltre i 25°C, perchè altrimenti diventano....non lo so cosa ma un'altra cosa!

Voglio puntualizzare che io non so come lavorino i produttori di medicinali ad uso acquariofilo, magari fanno già tutto per bene e in questo caso devono già avere tutte le documentazioni richieste per l'AIC (Produci qualcosa, vorrai sapere se è tossico? in quali quantità? dove va a finire una volta che entra a contatto con il pesce? in quanto tempo il pesce lo elimina? se funziona? Queste sono le documentazioni spiegate terra a terra) ed è davvero solo una questione di 115-20.000 €, ma se è cosi' mi sa un po' di ridicolo.
In ogni caso il mercato c'è, esiste e se viene a mancare un produttore qualcuno lo sostituirà.
Spero di essere stato chiaro.

Allego il sito da cui ho ricavato i costi: http://www.ministerosalute.it/farmaciVeterinari/paginaInternaMenuFarmaciVeterinari.jsp?id=527&lingua=italiano&menu=immissione

crilù
26-03-2009, 19:48
Oh, bello chiaro...pure il link, grazie #36# ancora un po' e pareva che le aziende ci stessero facendo una "regale concessione" nel venderci questi prodotti :-D nessuno lavora per la gloria di Dio e della Nazione.....

crilù
26-03-2009, 19:48
Oh, bello chiaro...pure il link, grazie #36# ancora un po' e pareva che le aziende ci stessero facendo una "regale concessione" nel venderci questi prodotti :-D nessuno lavora per la gloria di Dio e della Nazione.....

Salvone
26-03-2009, 20:43
Vorrei aggiungere a tutto questo che il mercato acquariofilo non è poi così di nicchia.

http://www.libero-news.it/articles/view/530042

Considerando come sono tenuti o come arrivano i pesci dai nostri negozianti si può dire che chiunque acquisti a supporto i medicinali annessi! Chi di noi non ha medicinali per uso acquariofilo a casa?
Secondo me il problema è che si è cercato per troppo tempo di spacciare medicinali per biocondizionatori! Difatti i prodotti di alcune marche sono ancora commercializzati; che abbiano più soldi da investire in certificati e controlli?
Per far fronte poi a certe spese necessarie di solito si sceglie di aumentare i prezzi da una parte e far meno margine da un altra. Il mercato funziona così. Nei prodotti che compriamo spesso paghiamo anche la pubblicità che rientra tra i costi del prodotto.

Vi faccio un esempio: Xbox360 venduta sottocosto aumentando il prezzo di windows (tanto il windows si vende comunque) e allo stesso tempo si sono coperti i costi del lancio di Xbox360.

Salvone
26-03-2009, 20:43
Vorrei aggiungere a tutto questo che il mercato acquariofilo non è poi così di nicchia.

http://www.libero-news.it/articles/view/530042

Considerando come sono tenuti o come arrivano i pesci dai nostri negozianti si può dire che chiunque acquisti a supporto i medicinali annessi! Chi di noi non ha medicinali per uso acquariofilo a casa?
Secondo me il problema è che si è cercato per troppo tempo di spacciare medicinali per biocondizionatori! Difatti i prodotti di alcune marche sono ancora commercializzati; che abbiano più soldi da investire in certificati e controlli?
Per far fronte poi a certe spese necessarie di solito si sceglie di aumentare i prezzi da una parte e far meno margine da un altra. Il mercato funziona così. Nei prodotti che compriamo spesso paghiamo anche la pubblicità che rientra tra i costi del prodotto.

Vi faccio un esempio: Xbox360 venduta sottocosto aumentando il prezzo di windows (tanto il windows si vende comunque) e allo stesso tempo si sono coperti i costi del lancio di Xbox360.

Lollo=P
26-03-2009, 23:34
Marco AP, sinceramente sono d'accordo con Pesciu.. si parla di 20.000 € all'anno di gudagno netto all'anno, e dici che è già una stima eccessiva? non mi sembra plausibile, non tanto per la cifra in sè, ma io penso questo:
se l'azienda produce solo quel tipo di prodotto, non starebbe in piedi molto, avendo 20.000 di guadagno all'anno, quindi possiamo dedurre che la medesima azienda produca altri tipi di merci, che , verosimilmente, le forniranno un guadagno ALMENO pari a quei 20.000 € di cui si parlava (ma sprero per la salute dell'azienda anche di più).

ora se il settore che produce merce non medicinale fattura di più di quello che produce merce medicinale, non vedo perchè non covnertire la produzione medicinale in "non medicinale" anch'essa, in modo da avere un guadagno superiore.
bisogna ricordare che l'obbiettivo di un'azienda non è quello di far star bene i pesci, ma quello di avere un attivo che superi il passivo a fine esercizio.
dunque o queste aziende guadagnano qualcosa in più di quanto dici tu oppure c'è qualcosa che non torna #24

detto questo è evidentemente un modo per racimolare qualche soldo, tassando un mercato di nicchia (come qualcuno ha detto) che verosimilmente non riuscirà a produrre tanto baccano quanto il "popolo dei suv" quando è stata introdotta la cosidetta "tassazione sul lusso" ..

Lollo=P
26-03-2009, 23:34
Marco AP, sinceramente sono d'accordo con Pesciu.. si parla di 20.000 € all'anno di gudagno netto all'anno, e dici che è già una stima eccessiva? non mi sembra plausibile, non tanto per la cifra in sè, ma io penso questo:
se l'azienda produce solo quel tipo di prodotto, non starebbe in piedi molto, avendo 20.000 di guadagno all'anno, quindi possiamo dedurre che la medesima azienda produca altri tipi di merci, che , verosimilmente, le forniranno un guadagno ALMENO pari a quei 20.000 € di cui si parlava (ma sprero per la salute dell'azienda anche di più).

ora se il settore che produce merce non medicinale fattura di più di quello che produce merce medicinale, non vedo perchè non covnertire la produzione medicinale in "non medicinale" anch'essa, in modo da avere un guadagno superiore.
bisogna ricordare che l'obbiettivo di un'azienda non è quello di far star bene i pesci, ma quello di avere un attivo che superi il passivo a fine esercizio.
dunque o queste aziende guadagnano qualcosa in più di quanto dici tu oppure c'è qualcosa che non torna #24

detto questo è evidentemente un modo per racimolare qualche soldo, tassando un mercato di nicchia (come qualcuno ha detto) che verosimilmente non riuscirà a produrre tanto baccano quanto il "popolo dei suv" quando è stata introdotta la cosidetta "tassazione sul lusso" ..

mario86
27-03-2009, 08:07
si sta ragionando troppo da economisti

mi auguro che le aziende che ci hanno rifornito fino ad ora di medicinali non facciano la scelta economica di smettere di produrli sennò la maggior parte degli acquariofili è nella cacca...

quello che i più non riescono a capire è che se lo Stato tassa le aziende in primis sono loro ad essere in difficoltà, successivamente, salvo limitazioni sui prezzi che porterebbero le aziende al collasso, la tassa viene girata al consumatore


in ogni caso si è usciti dall'argomento principale e ci si è spostati sulla legittimità del guadango etcetc.
il punto è ben diverso: qual'è il futuro degli animali d'acquario?
perchè la burocrazia influirà così tanto sul portafogli del consumatore?

mario86
27-03-2009, 08:07
si sta ragionando troppo da economisti

mi auguro che le aziende che ci hanno rifornito fino ad ora di medicinali non facciano la scelta economica di smettere di produrli sennò la maggior parte degli acquariofili è nella cacca...

quello che i più non riescono a capire è che se lo Stato tassa le aziende in primis sono loro ad essere in difficoltà, successivamente, salvo limitazioni sui prezzi che porterebbero le aziende al collasso, la tassa viene girata al consumatore


in ogni caso si è usciti dall'argomento principale e ci si è spostati sulla legittimità del guadango etcetc.
il punto è ben diverso: qual'è il futuro degli animali d'acquario?
perchè la burocrazia influirà così tanto sul portafogli del consumatore?

ELENIO
27-03-2009, 08:42
Io penso che le spese d gestione sono simili per ogni Paese, quindi perchè in germania bisogna spendere 10 volte il meno di noi? Una spesa di 2.500 euro giustificherebbe anche un piccolo aumento del prezzo è stop, ma le spese richieste sono davvero ingiustificabili. Ovvio che non conviene piu' a nessuno produrle.

C'è anche da dire che Qui' siamo tutti bravi a rovinare il Nostro commercio, ad esempio a volte escono leggi simili su altri settori che vietano la vendita di certe cose, ma non l'importazione. Vi faccio un esempio: non ricordo bene che tipo di materiale che si utilizzava per la realizzazione di filtri d'aria per auto è stato dato per tossico, ed un'amico di mio padre che aveva fabbrica qui in Italia ha chiuso gli stabilimenti aprendo in Polonia, vendendo ugualmente il prodotto in Italia.

Adesso trattandosi di farmaci credo però che ne sarà vietata anche l'importazione, e spero che non si arrivi al contrabbando perchè sarebbe davvero assurdo.

Ma la cosa che proprio non capisco è perchè fare leggi che mettano in ginocchio le nostre aziende? Da dove parte questa scelta? che problemi hanno mai dato in passato questi farmaci?

Tanto per precisare, sarò costretto a far stringere i denti ai miei pinnuti piuttosto che prenderli durante un malanno e spostarli in un sacchetto e portarli con borsa termina da un veterinario(che di pesci non ne saprà nulla) per avere una ricetta ma mentre vedere il pesce ammalato morto, si, ma per stress.

ELENIO
27-03-2009, 08:42
Io penso che le spese d gestione sono simili per ogni Paese, quindi perchè in germania bisogna spendere 10 volte il meno di noi? Una spesa di 2.500 euro giustificherebbe anche un piccolo aumento del prezzo è stop, ma le spese richieste sono davvero ingiustificabili. Ovvio che non conviene piu' a nessuno produrle.

C'è anche da dire che Qui' siamo tutti bravi a rovinare il Nostro commercio, ad esempio a volte escono leggi simili su altri settori che vietano la vendita di certe cose, ma non l'importazione. Vi faccio un esempio: non ricordo bene che tipo di materiale che si utilizzava per la realizzazione di filtri d'aria per auto è stato dato per tossico, ed un'amico di mio padre che aveva fabbrica qui in Italia ha chiuso gli stabilimenti aprendo in Polonia, vendendo ugualmente il prodotto in Italia.

Adesso trattandosi di farmaci credo però che ne sarà vietata anche l'importazione, e spero che non si arrivi al contrabbando perchè sarebbe davvero assurdo.

Ma la cosa che proprio non capisco è perchè fare leggi che mettano in ginocchio le nostre aziende? Da dove parte questa scelta? che problemi hanno mai dato in passato questi farmaci?

Tanto per precisare, sarò costretto a far stringere i denti ai miei pinnuti piuttosto che prenderli durante un malanno e spostarli in un sacchetto e portarli con borsa termina da un veterinario(che di pesci non ne saprà nulla) per avere una ricetta ma mentre vedere il pesce ammalato morto, si, ma per stress.

vesperio
27-03-2009, 10:21
Ma la cosa che proprio non capisco è perchè fare leggi che mettano in ginocchio le nostre aziende? Da dove parte questa scelta? che problemi hanno mai dato in passato questi farmaci?


E' proprio per rispondere a queste tue domande che lo stato vuole che anche i medicinali per pesci siano soggetti ad AIC. Si chiede alle aziende: "mi fai vedere gli studi che hai fatto che dimostrano che il tuo prodotto fa bene al pesce? Che non gli fa male?" e soprattutto "mi fai vedere gli studi che hai fatto di cancerogenesi e mutagenesi?" Perchè io ho un acquario di 400 litri, se ci verso dentro un medicinale e poi ci infilo il braccio dentro fino all'ascella vorrei essere sicuro, più che sicuro, che l'acqua del mio acquario non sia tossica per la mia pelle, per la pelle di mio figlio se ci mette dentro una mano. Perchè se ho una vasca aperta l'acqua evapora, e con essa il medicinale e chi la respira quell'aria? Di nuovo noi, io e la mia bambina. Allora casa produttrice "mi fai vedere la documentazione e gli studi in cui hai preso in considerazione queste ed altre 30 situazioni di pericolo ed hai stabilito che il prodotto è innocuo?".
Ricordiamoci che di questo stiamo parlando, non di una tassa del governo per far su dei soldi. Ma di SALUTE PUBBLICA. Immaginate di scoprire domani che l'evaporazione de medicinali delle vasche è....che ne sò....neurotossica (per esagerare), come la prendereste? e come la prenderebbe chi lavora in un negozio di acquari da 30 anni?

Quindi ELENIO questo era per rispondere alla tua domanda. Questa scelta parte dal dovere di tutelare la salute di tutti noi in primis. E poi io sono convinto che si tuteli anche quella del pesce mettendo dei paletti alle aziende.

vesperio
27-03-2009, 10:21
Ma la cosa che proprio non capisco è perchè fare leggi che mettano in ginocchio le nostre aziende? Da dove parte questa scelta? che problemi hanno mai dato in passato questi farmaci?


E' proprio per rispondere a queste tue domande che lo stato vuole che anche i medicinali per pesci siano soggetti ad AIC. Si chiede alle aziende: "mi fai vedere gli studi che hai fatto che dimostrano che il tuo prodotto fa bene al pesce? Che non gli fa male?" e soprattutto "mi fai vedere gli studi che hai fatto di cancerogenesi e mutagenesi?" Perchè io ho un acquario di 400 litri, se ci verso dentro un medicinale e poi ci infilo il braccio dentro fino all'ascella vorrei essere sicuro, più che sicuro, che l'acqua del mio acquario non sia tossica per la mia pelle, per la pelle di mio figlio se ci mette dentro una mano. Perchè se ho una vasca aperta l'acqua evapora, e con essa il medicinale e chi la respira quell'aria? Di nuovo noi, io e la mia bambina. Allora casa produttrice "mi fai vedere la documentazione e gli studi in cui hai preso in considerazione queste ed altre 30 situazioni di pericolo ed hai stabilito che il prodotto è innocuo?".
Ricordiamoci che di questo stiamo parlando, non di una tassa del governo per far su dei soldi. Ma di SALUTE PUBBLICA. Immaginate di scoprire domani che l'evaporazione de medicinali delle vasche è....che ne sò....neurotossica (per esagerare), come la prendereste? e come la prenderebbe chi lavora in un negozio di acquari da 30 anni?

Quindi ELENIO questo era per rispondere alla tua domanda. Questa scelta parte dal dovere di tutelare la salute di tutti noi in primis. E poi io sono convinto che si tuteli anche quella del pesce mettendo dei paletti alle aziende.

Lollo=P
27-03-2009, 10:27
mario86, credo che sul futuro dei pesci ci sia poco da dire.. o si ritorna alle cure "fai da te" come la temperatura, il sale eccetera, e ci si affida a quei due prodotti di libera commercializzazione, o si cerca di tenere i pesci ancora meglio per non farli ammalare..
ad ogni modo tu puoi augurarti le cose belle quanto vuoi, ma sta di fatto che alle aziende non importa molto se i tuoi endler o guppy hanno la coda corrosa.. loro devono tirare su i soldi per andare avanti, tutto qui.. ti sembrerà arido come concetto forse, ma è così che va il mondo #23
ELENIO, riguardo alle differenze di przzi fra italia e germania può esserci un motivo più o meno ragionevole: per quanto ho notato la germania è più avanti dell'italia come acquariofilia (almeno questa è la mia impressione visto che la maggior parte delle attrezzature e prodotti vari sembra sia tedesca). ne consegue che possono abbassare un po' i prezzi del singolo prodotto puntando più sulla quantità.
da noi quanti comprano un determinato tipo di medicinale? molto pochi se paragonato a quanti comprano un lettore MP3.. risultato i prezzi degli mp3 scendono, quelli di questo tipo di prodotti no.. anzi tendono a salire, perchè tanto noi li compreremo lo stesso qualora un nostro pesce si ammali #36#

sembra triste da dire, ma studiando certe cose ti compare davanti l'evidenza, per cui quelle aziende non sono così criticabili dal punto di vista economico.. lo sono forse dal punto di vista etico ma questo è un altro discorso.. #07

Lollo=P
27-03-2009, 10:27
mario86, credo che sul futuro dei pesci ci sia poco da dire.. o si ritorna alle cure "fai da te" come la temperatura, il sale eccetera, e ci si affida a quei due prodotti di libera commercializzazione, o si cerca di tenere i pesci ancora meglio per non farli ammalare..
ad ogni modo tu puoi augurarti le cose belle quanto vuoi, ma sta di fatto che alle aziende non importa molto se i tuoi endler o guppy hanno la coda corrosa.. loro devono tirare su i soldi per andare avanti, tutto qui.. ti sembrerà arido come concetto forse, ma è così che va il mondo #23
ELENIO, riguardo alle differenze di przzi fra italia e germania può esserci un motivo più o meno ragionevole: per quanto ho notato la germania è più avanti dell'italia come acquariofilia (almeno questa è la mia impressione visto che la maggior parte delle attrezzature e prodotti vari sembra sia tedesca). ne consegue che possono abbassare un po' i prezzi del singolo prodotto puntando più sulla quantità.
da noi quanti comprano un determinato tipo di medicinale? molto pochi se paragonato a quanti comprano un lettore MP3.. risultato i prezzi degli mp3 scendono, quelli di questo tipo di prodotti no.. anzi tendono a salire, perchè tanto noi li compreremo lo stesso qualora un nostro pesce si ammali #36#

sembra triste da dire, ma studiando certe cose ti compare davanti l'evidenza, per cui quelle aziende non sono così criticabili dal punto di vista economico.. lo sono forse dal punto di vista etico ma questo è un altro discorso.. #07

Guermantes
27-03-2009, 10:37
E' ovvio che la discussione tenda ad allargarsi e a produrre una critica più ampia sulla società italiana, la sua classe dirigente e le aziende produttrici nel settore acquariofilo;
perchè tutto parte da un unico inaccettabile principio di fondo:

spremere tasse laddove si può
e non certo nell'interesse generale
e tanto meno nell'interesse degli animali o di quei fessi che li allevano.

Se esiste un mercato di maniaci disposti a spendere soldi
per tenere delle vasche piene di acqua e pesci in casa tanto vale farli pagare!
L'acquario in un paese arretrato come il nostro è un lusso di cui si può fare benissimo a meno,
se te lo vuoi permettere allora paga!

A questo punto aggiungerei anche: invece di perdere tempo dietro il vostro acquario e di perdere tempo leggendo e scrivendo in questo forum... andate a lavorare lazzaroni che non siete altro!

Andate a lavorare finchè un lavoro ce lo avete ancora con questa crisi
e non lamentatevi di non arrivare a fine mese se poi spendete i soldi per l'acquario!

Questa è la mentalità vigente nel paese e da cui derivano certi provvedimenti
ed ecco che poi, per forza, la discussione si allarga.

Per il resto cosa potrei dire io?
Non sono così esperto, se non si troveranno più medicinali in Italia o saranno troppo cari,
continuerò a leggere su AP sperando di avere qualche suggerimento da chi ne sa di più.

incazzato e impotente, Claudio -04

Guermantes
27-03-2009, 10:37
E' ovvio che la discussione tenda ad allargarsi e a produrre una critica più ampia sulla società italiana, la sua classe dirigente e le aziende produttrici nel settore acquariofilo;
perchè tutto parte da un unico inaccettabile principio di fondo:

spremere tasse laddove si può
e non certo nell'interesse generale
e tanto meno nell'interesse degli animali o di quei fessi che li allevano.

Se esiste un mercato di maniaci disposti a spendere soldi
per tenere delle vasche piene di acqua e pesci in casa tanto vale farli pagare!
L'acquario in un paese arretrato come il nostro è un lusso di cui si può fare benissimo a meno,
se te lo vuoi permettere allora paga!

A questo punto aggiungerei anche: invece di perdere tempo dietro il vostro acquario e di perdere tempo leggendo e scrivendo in questo forum... andate a lavorare lazzaroni che non siete altro!

Andate a lavorare finchè un lavoro ce lo avete ancora con questa crisi
e non lamentatevi di non arrivare a fine mese se poi spendete i soldi per l'acquario!

Questa è la mentalità vigente nel paese e da cui derivano certi provvedimenti
ed ecco che poi, per forza, la discussione si allarga.

Per il resto cosa potrei dire io?
Non sono così esperto, se non si troveranno più medicinali in Italia o saranno troppo cari,
continuerò a leggere su AP sperando di avere qualche suggerimento da chi ne sa di più.

incazzato e impotente, Claudio -04

ilVanni
27-03-2009, 12:15
Ho seguito la discussione, e devo dire che, sebbene mi conforti sapere di poter acquistare un curativo in negozio in caso di emergenza ed il fatto di trovarli con più difficoltà mi possa creare disagi, spese, ecc. , sono daccordo con vesperio: non si può barattare la comodità con la sicurezza. D'altra parte un medicinale inutile (o potenzialmente inutile) o addirittura dannoso farebbe più danni che altro.
In fondo un ordine online dalla Germania (dove, evidentemente, i produttori sono in regola) è ancora alla nostra portata, oppure l'acquisto di un antibatterico (magari "da banco", senza ricetta) in farmacia.
Auspico però anche che le case produttrici italiane si mettano in regola spendendo quanto necessario (d'altra parte a me nessuno fa sconti sulle tasse, le pago io e mi aspetto che le paghino tutti).

ilVanni
27-03-2009, 12:15
Ho seguito la discussione, e devo dire che, sebbene mi conforti sapere di poter acquistare un curativo in negozio in caso di emergenza ed il fatto di trovarli con più difficoltà mi possa creare disagi, spese, ecc. , sono daccordo con vesperio: non si può barattare la comodità con la sicurezza. D'altra parte un medicinale inutile (o potenzialmente inutile) o addirittura dannoso farebbe più danni che altro.
In fondo un ordine online dalla Germania (dove, evidentemente, i produttori sono in regola) è ancora alla nostra portata, oppure l'acquisto di un antibatterico (magari "da banco", senza ricetta) in farmacia.
Auspico però anche che le case produttrici italiane si mettano in regola spendendo quanto necessario (d'altra parte a me nessuno fa sconti sulle tasse, le pago io e mi aspetto che le paghino tutti).

Marco AP
27-03-2009, 13:21
vesperio, grazie mille per le delucidazioni. Anche io riporto per sentito dire, mentre tu hai riportato le cose corrette, ottimo.

Per il resto e per rispondere un po' a tutti, vale il discorso che ho fatto prima.
Se economicamente parlando, richiedere l'AIC permette comunque di avere un margine di guadagno interessante, non staremmo ora a parlare di tutto questo.
Evidentemente, invece, una spesa del genere è chiaramente "anticommerciale" tenendo conto che stiamo parlando di un mercato di nicchia.
Poi sul discorso che è bene che i medicinali ricevano un'approvazione certificata, sono pienamente d'accordo... ma se i costi son quelli, penso che ci sia poco da fare. Ciao ;-)

Marco AP
27-03-2009, 13:21
vesperio, grazie mille per le delucidazioni. Anche io riporto per sentito dire, mentre tu hai riportato le cose corrette, ottimo.

Per il resto e per rispondere un po' a tutti, vale il discorso che ho fatto prima.
Se economicamente parlando, richiedere l'AIC permette comunque di avere un margine di guadagno interessante, non staremmo ora a parlare di tutto questo.
Evidentemente, invece, una spesa del genere è chiaramente "anticommerciale" tenendo conto che stiamo parlando di un mercato di nicchia.
Poi sul discorso che è bene che i medicinali ricevano un'approvazione certificata, sono pienamente d'accordo... ma se i costi son quelli, penso che ci sia poco da fare. Ciao ;-)

mario86
27-03-2009, 13:47
Poi sul discorso che è bene che i medicinali ricevano un'approvazione certificata, sono pienamente d'accordo...

Marco, ci si sta nascondendo dietro a falsi moralismi
l'approvazione certificata non previene l'abuso di medicinali
il fatto che bisognerà andare in farmacia piuttosto che in negozio piuttosto che al centro commerciale non è tutela di un uso corretto del medicinale da parte del consumatore

mario86
27-03-2009, 13:47
Poi sul discorso che è bene che i medicinali ricevano un'approvazione certificata, sono pienamente d'accordo...

Marco, ci si sta nascondendo dietro a falsi moralismi
l'approvazione certificata non previene l'abuso di medicinali
il fatto che bisognerà andare in farmacia piuttosto che in negozio piuttosto che al centro commerciale non è tutela di un uso corretto del medicinale da parte del consumatore

vesperio
27-03-2009, 19:04
vesperio, grazie mille per le delucidazioni. Anche io riporto per sentito dire, mentre tu hai riportato le cose corrette, ottimo.

Sono felice di essere utile una volta tanto anzicchè scaricare su questo o quel forum i miei disastri acquariofili in cerca di aiuto :-))


Evidentemente, invece, una spesa del genere è chiaramente "anticommerciale" tenendo conto che stiamo parlando di un mercato di nicchia.
Poi sul discorso che è bene che i medicinali ricevano un'approvazione certificata, sono pienamente d'accordo... ma se i costi son quelli, penso che ci sia poco da fare. Ciao ;-)

Purtroppo questa è una tristissima realtà e per rendercene conto basta fare una piccola ricerca in rete e vedere cosa sono i "medicinali orfani". In breve la logica economica ha fatto sì che non esistano case farmaceutiche produttrici di medicinali destinati a malattie umane (anche mortali) estremamente rare (si parla di 1000#3000 casi al mondo).

mario86, l'approvazione certificata non ha il compito di prevenire l'abuso di medicinali ma di far si' che gli stessi siano sicuri per la salute, come ho già cercato di spiegare. La lotta all'abuso....purtroppo fa a pugni con le ragioni economiche, perchè se una persona fa fuori 2 boccettini di rinazina spray nasale la settimana (medicinale che crea dipendenza fisica) per le case produttrici è un vantaggio enorme, i grossisti hanno anche loro un buon guadagno e i farmacisti (ultimo baluardo a tutela del consumatore) purtroppo anche.

In ogni caso, visto che il problema è reale cerchiamo anche una soluzione. Qualcuno sa cosa c'è dentro i vari medicinali che ci interessano? Se ne potrebbe fare un piccolo elenco nella sezione malattie in modo da sapere cosa chiedere al farmacista. Se mi fornite l'elenco dei contenuti posso dare un'occhiata in farmacopea e dirvi come fare per richiedere delle preparazioni galeniche in farmacia (se c'è o no bisogno di una ricetta bianca).

vesperio
27-03-2009, 19:04
vesperio, grazie mille per le delucidazioni. Anche io riporto per sentito dire, mentre tu hai riportato le cose corrette, ottimo.

Sono felice di essere utile una volta tanto anzicchè scaricare su questo o quel forum i miei disastri acquariofili in cerca di aiuto :-))


Evidentemente, invece, una spesa del genere è chiaramente "anticommerciale" tenendo conto che stiamo parlando di un mercato di nicchia.
Poi sul discorso che è bene che i medicinali ricevano un'approvazione certificata, sono pienamente d'accordo... ma se i costi son quelli, penso che ci sia poco da fare. Ciao ;-)

Purtroppo questa è una tristissima realtà e per rendercene conto basta fare una piccola ricerca in rete e vedere cosa sono i "medicinali orfani". In breve la logica economica ha fatto sì che non esistano case farmaceutiche produttrici di medicinali destinati a malattie umane (anche mortali) estremamente rare (si parla di 1000#3000 casi al mondo).

mario86, l'approvazione certificata non ha il compito di prevenire l'abuso di medicinali ma di far si' che gli stessi siano sicuri per la salute, come ho già cercato di spiegare. La lotta all'abuso....purtroppo fa a pugni con le ragioni economiche, perchè se una persona fa fuori 2 boccettini di rinazina spray nasale la settimana (medicinale che crea dipendenza fisica) per le case produttrici è un vantaggio enorme, i grossisti hanno anche loro un buon guadagno e i farmacisti (ultimo baluardo a tutela del consumatore) purtroppo anche.

In ogni caso, visto che il problema è reale cerchiamo anche una soluzione. Qualcuno sa cosa c'è dentro i vari medicinali che ci interessano? Se ne potrebbe fare un piccolo elenco nella sezione malattie in modo da sapere cosa chiedere al farmacista. Se mi fornite l'elenco dei contenuti posso dare un'occhiata in farmacopea e dirvi come fare per richiedere delle preparazioni galeniche in farmacia (se c'è o no bisogno di una ricetta bianca).

Prodac
27-03-2009, 19:07
salve a tutti, sono Giovanni Zanon di Prodac International, una delle molte aziende oggetto dei sequestri dei NAS. Ho letto tutte, spero non aver saltato niente, le vostre discussioni. come avete ben capito tutti la cosa è molto molto seria. giusto per parlare di cifre vi dico subito che la registrazione a medicinale costa circa 30-35.000 euro. questa cifra comprende l'autorizzazione dello stabilimento, costo studio esterno prove varie (fatto dai laboratori a livello nazionale riconosciuti dal ministero) e tasse di registrazione prodotto (da rinnovare ogni 5 anni). abbiamo sempre saputo tutti di cosa bisognava fare ma non è mai stato fatto perchè costi sono troppo alti ed inoltre perchè questa registrazione va fatta in tutti i paese EU. La cosa scandalosa è che ogni paese della comunità ha costi diversi e indovinate dove costa di più .... in Italia. in francia costa 2500 euro (non sono registrati neanche la perchè i produttori stanno negoziantdo con il ministero il costo a 1500 euro a prodotto sembra) in 4 paesi della nostra cara EU (germania, austria, olanda e svezia) basta una semplice lettera inviata al ministero (costo della raccomandata).
non dico questo per "scusare" le aziende, mia compresa, del settore ma solo per farvi capire che non sono solo 30-35.000 se un'azienda come la nostra esporta in più paesi. giusto per rendervi l'idea e parlarvi di numeri il costo della registrazione di un solo prodotto supera il fatturato di 3 anni di vendita dello stesso prodotto. quindi è un costo per le aziende insostenibile. Il distributore di aquarium munster ha registrato i prodotti circa 10 o più anni fa, ma non ha dovuto sostenere spese varie e registrazione dello stabilimento in quanrto è fatto da una ditta tedesca appunto autorizzata con una raccomandata (non mi esprimo sulla puntigliosità del governo tedesco che accetta un farmaco in commercio senza ...).
fatto questo, per chi lo vuole fare, il ministero "dovrebbe" il condizionale è d'obbligo rilasciare la vendita in deroga per non dover andare in farmacia come succede per i collari anti pulci da voi citati.
ora noi vorremmo regolarizzare la cosa, ma a costi accettabili. riguardo ai vostri timori su eventuali tossicità ribadisco che siamo noi i primi a preocupparci, visto che i nostri dipendenti manipolano sostanze allo stato puro e poi ... la butto.. se non muoino i pesci ..... i nostri prodotti più vecchi sono 30 anni che li produciamo con la stessa formulazione e non ci sono mai stati problemi
francamente non so come andrà a finire... anzi lo so ma sto zitto di certo è che produttori / importatori avremmo delle multe salate da pagare e non produrremo più medicinali
scrivetemi per info. attenzione sono in giro x il mondo x lavoro e quindi non rispondo subito
ciao a tutti

Prodac
27-03-2009, 19:07
salve a tutti, sono Giovanni Zanon di Prodac International, una delle molte aziende oggetto dei sequestri dei NAS. Ho letto tutte, spero non aver saltato niente, le vostre discussioni. come avete ben capito tutti la cosa è molto molto seria. giusto per parlare di cifre vi dico subito che la registrazione a medicinale costa circa 30-35.000 euro. questa cifra comprende l'autorizzazione dello stabilimento, costo studio esterno prove varie (fatto dai laboratori a livello nazionale riconosciuti dal ministero) e tasse di registrazione prodotto (da rinnovare ogni 5 anni). abbiamo sempre saputo tutti di cosa bisognava fare ma non è mai stato fatto perchè costi sono troppo alti ed inoltre perchè questa registrazione va fatta in tutti i paese EU. La cosa scandalosa è che ogni paese della comunità ha costi diversi e indovinate dove costa di più .... in Italia. in francia costa 2500 euro (non sono registrati neanche la perchè i produttori stanno negoziantdo con il ministero il costo a 1500 euro a prodotto sembra) in 4 paesi della nostra cara EU (germania, austria, olanda e svezia) basta una semplice lettera inviata al ministero (costo della raccomandata).
non dico questo per "scusare" le aziende, mia compresa, del settore ma solo per farvi capire che non sono solo 30-35.000 se un'azienda come la nostra esporta in più paesi. giusto per rendervi l'idea e parlarvi di numeri il costo della registrazione di un solo prodotto supera il fatturato di 3 anni di vendita dello stesso prodotto. quindi è un costo per le aziende insostenibile. Il distributore di aquarium munster ha registrato i prodotti circa 10 o più anni fa, ma non ha dovuto sostenere spese varie e registrazione dello stabilimento in quanrto è fatto da una ditta tedesca appunto autorizzata con una raccomandata (non mi esprimo sulla puntigliosità del governo tedesco che accetta un farmaco in commercio senza ...).
fatto questo, per chi lo vuole fare, il ministero "dovrebbe" il condizionale è d'obbligo rilasciare la vendita in deroga per non dover andare in farmacia come succede per i collari anti pulci da voi citati.
ora noi vorremmo regolarizzare la cosa, ma a costi accettabili. riguardo ai vostri timori su eventuali tossicità ribadisco che siamo noi i primi a preocupparci, visto che i nostri dipendenti manipolano sostanze allo stato puro e poi ... la butto.. se non muoino i pesci ..... i nostri prodotti più vecchi sono 30 anni che li produciamo con la stessa formulazione e non ci sono mai stati problemi
francamente non so come andrà a finire... anzi lo so ma sto zitto di certo è che produttori / importatori avremmo delle multe salate da pagare e non produrremo più medicinali
scrivetemi per info. attenzione sono in giro x il mondo x lavoro e quindi non rispondo subito
ciao a tutti

vesperio
27-03-2009, 19:25
Prodac, speravo proprio che rispondesse direttamente uno degli interessati. Del versante economico non posso occuparmi, non ne ho gli strumenti e poi ognuno si fa i conti in tasca da se.
Ma sul versante tossicologico ho un po' di strumenti per capire. I vari prodotti sono stati testati per la loro tossicità? L'emirismo già una buona base di partenza ma...i diversi test obbligatori per:
-cancerogenesi?
-mutagenicità?
-teratogenesi?
Cosi' tanto per dire i primi che mi vengono in mente e per i quali 30 anni di utilizzo non sono indicativi.

Preciso che non voglio creare polemica steerile ma solo essere informato.

P.s. ma non esiste una procedura per l'ottenimento dell'AIC europea? Magari utilizzando come paese base uno di quelli in cui basta una raccomandata, non dovrebbe essere poi compito del ministero interpellato inviare tutte le certificazioni necessarie agli altri paesi? (non ho qui un testo di legislazione farmaceutica, quindi vado a memoria, se dico castronerie ti prego di scusarmi).

vesperio
27-03-2009, 19:25
Prodac, speravo proprio che rispondesse direttamente uno degli interessati. Del versante economico non posso occuparmi, non ne ho gli strumenti e poi ognuno si fa i conti in tasca da se.
Ma sul versante tossicologico ho un po' di strumenti per capire. I vari prodotti sono stati testati per la loro tossicità? L'emirismo già una buona base di partenza ma...i diversi test obbligatori per:
-cancerogenesi?
-mutagenicità?
-teratogenesi?
Cosi' tanto per dire i primi che mi vengono in mente e per i quali 30 anni di utilizzo non sono indicativi.

Preciso che non voglio creare polemica steerile ma solo essere informato.

P.s. ma non esiste una procedura per l'ottenimento dell'AIC europea? Magari utilizzando come paese base uno di quelli in cui basta una raccomandata, non dovrebbe essere poi compito del ministero interpellato inviare tutte le certificazioni necessarie agli altri paesi? (non ho qui un testo di legislazione farmaceutica, quindi vado a memoria, se dico castronerie ti prego di scusarmi).

stefano big
27-03-2009, 21:41
Mi sembra Vesperio che vuoi sapere di test su principi attivi
stra conosciuti da 30 o piu anni,
perche' gira e rigira sempre si tratta di blu di metilene ,verde malachite
formaldeide, cloramina t , cloruro di sodio, perborato di sodio,
acriflavina.
stefano

stefano big
27-03-2009, 21:41
Mi sembra Vesperio che vuoi sapere di test su principi attivi
stra conosciuti da 30 o piu anni,
perche' gira e rigira sempre si tratta di blu di metilene ,verde malachite
formaldeide, cloramina t , cloruro di sodio, perborato di sodio,
acriflavina.
stefano

Lollo=P
27-03-2009, 21:57
P.s. ma non esiste una procedura per l'ottenimento dell'AIC europea? Magari utilizzando come paese base uno di quelli in cui basta una raccomandata, non dovrebbe essere poi compito del ministero interpellato inviare tutte le certificazioni necessarie agli altri paesi? (non ho qui un testo di legislazione farmaceutica, quindi vado a memoria, se dico castronerie ti prego di scusarmi).
beh suppongo che siano certificazioni a livello nazionale.. con una patente presa in italia non puoi guidare ovunque.. sbaglio?

Lollo=P
27-03-2009, 21:57
P.s. ma non esiste una procedura per l'ottenimento dell'AIC europea? Magari utilizzando come paese base uno di quelli in cui basta una raccomandata, non dovrebbe essere poi compito del ministero interpellato inviare tutte le certificazioni necessarie agli altri paesi? (non ho qui un testo di legislazione farmaceutica, quindi vado a memoria, se dico castronerie ti prego di scusarmi).
beh suppongo che siano certificazioni a livello nazionale.. con una patente presa in italia non puoi guidare ovunque.. sbaglio?

ELENIO
27-03-2009, 22:07
Ma la cosa che proprio non capisco è perchè fare leggi che mettano in ginocchio le nostre aziende? Da dove parte questa scelta? che problemi hanno mai dato in passato questi farmaci?


E' proprio per rispondere a queste tue domande che lo stato vuole che anche i medicinali per pesci siano soggetti ad AIC. Si chiede alle aziende: "mi fai vedere gli studi che hai fatto che dimostrano che il tuo prodotto fa bene al pesce? Che non gli fa male?" e soprattutto "mi fai vedere gli studi che hai fatto di cancerogenesi e mutagenesi?" Perchè io ho un acquario di 400 litri, se ci verso dentro un medicinale e poi ci infilo il braccio dentro fino all'ascella vorrei essere sicuro, più che sicuro, che l'acqua del mio acquario non sia tossica per la mia pelle, per la pelle di mio figlio se ci mette dentro una mano. Perchè se ho una vasca aperta l'acqua evapora, e con essa il medicinale e chi la respira quell'aria? Di nuovo noi, io e la mia bambina. Allora casa produttrice "mi fai vedere la documentazione e gli studi in cui hai preso in considerazione queste ed altre 30 situazioni di pericolo ed hai stabilito che il prodotto è innocuo?".
Ricordiamoci che di questo stiamo parlando, non di una tassa del governo per far su dei soldi. Ma di SALUTE PUBBLICA. Immaginate di scoprire domani che l'evaporazione de medicinali delle vasche è....che ne sò....neurotossica (per esagerare), come la prendereste? e come la prenderebbe chi lavora in un negozio di acquari da 30 anni?

Quindi ELENIO questo era per rispondere alla tua domanda. Questa scelta parte dal dovere di tutelare la salute di tutti noi in primis. E poi io sono convinto che si tuteli anche quella del pesce mettendo dei paletti alle aziende.

Sono perfettamente d'accordo con te su quresto. La salute prima di tutto. Ma allora è giusto che l'azienda dimostri la qualità effettiva del prodotto, che non deve essere nocivo o tossico per i pesci e per noi che stiamo con le mani dentro quasi quanto pi pesci. Sarei anche molto favorevoleche il negoziante per vendere i prodotti debba aver superato degli esami che ne attestino le competenze nel campo "malattie pesci". Ma questo non giustifica una spesa di 20 mila euro, ma assolutamente, quando poi c'e' chi sempre in Eu ne spende 10 volte di meno. Rispondendo a Lollo=P il fatto che in Germania "va piu' di moda" non giustifica un costo statale così alto, a limite giustificherebbe che l'azienda metta in mercato un oggetto ad un costo superiore per avere un guadagno adeguato (vendo 100 ma ho lo stesso guadagno dell'azienda tedesca che vende 1000), ma in campo burocratico che centra? Almeno che lo Stato vuol guadagnare gli stessi soldi che guadagna la Germania, dato che li essendoci piu' domanda ci sono piu' prodotti e possono abbassare i prezzi di queste spese burocratiche. Forse sono io che mi sono perso qualcosa, ma per me il tutto non è giustificabile (COME COSTI)

ELENIO
27-03-2009, 22:07
Ma la cosa che proprio non capisco è perchè fare leggi che mettano in ginocchio le nostre aziende? Da dove parte questa scelta? che problemi hanno mai dato in passato questi farmaci?


E' proprio per rispondere a queste tue domande che lo stato vuole che anche i medicinali per pesci siano soggetti ad AIC. Si chiede alle aziende: "mi fai vedere gli studi che hai fatto che dimostrano che il tuo prodotto fa bene al pesce? Che non gli fa male?" e soprattutto "mi fai vedere gli studi che hai fatto di cancerogenesi e mutagenesi?" Perchè io ho un acquario di 400 litri, se ci verso dentro un medicinale e poi ci infilo il braccio dentro fino all'ascella vorrei essere sicuro, più che sicuro, che l'acqua del mio acquario non sia tossica per la mia pelle, per la pelle di mio figlio se ci mette dentro una mano. Perchè se ho una vasca aperta l'acqua evapora, e con essa il medicinale e chi la respira quell'aria? Di nuovo noi, io e la mia bambina. Allora casa produttrice "mi fai vedere la documentazione e gli studi in cui hai preso in considerazione queste ed altre 30 situazioni di pericolo ed hai stabilito che il prodotto è innocuo?".
Ricordiamoci che di questo stiamo parlando, non di una tassa del governo per far su dei soldi. Ma di SALUTE PUBBLICA. Immaginate di scoprire domani che l'evaporazione de medicinali delle vasche è....che ne sò....neurotossica (per esagerare), come la prendereste? e come la prenderebbe chi lavora in un negozio di acquari da 30 anni?

Quindi ELENIO questo era per rispondere alla tua domanda. Questa scelta parte dal dovere di tutelare la salute di tutti noi in primis. E poi io sono convinto che si tuteli anche quella del pesce mettendo dei paletti alle aziende.

Sono perfettamente d'accordo con te su quresto. La salute prima di tutto. Ma allora è giusto che l'azienda dimostri la qualità effettiva del prodotto, che non deve essere nocivo o tossico per i pesci e per noi che stiamo con le mani dentro quasi quanto pi pesci. Sarei anche molto favorevoleche il negoziante per vendere i prodotti debba aver superato degli esami che ne attestino le competenze nel campo "malattie pesci". Ma questo non giustifica una spesa di 20 mila euro, ma assolutamente, quando poi c'e' chi sempre in Eu ne spende 10 volte di meno. Rispondendo a Lollo=P il fatto che in Germania "va piu' di moda" non giustifica un costo statale così alto, a limite giustificherebbe che l'azienda metta in mercato un oggetto ad un costo superiore per avere un guadagno adeguato (vendo 100 ma ho lo stesso guadagno dell'azienda tedesca che vende 1000), ma in campo burocratico che centra? Almeno che lo Stato vuol guadagnare gli stessi soldi che guadagna la Germania, dato che li essendoci piu' domanda ci sono piu' prodotti e possono abbassare i prezzi di queste spese burocratiche. Forse sono io che mi sono perso qualcosa, ma per me il tutto non è giustificabile (COME COSTI)

flashg
27-03-2009, 22:15
Prodac, tanto di cappello al signor Giovanni Zanon che si e' preso la briga di risponderci su un forum pubblico ,compredno benissimo le sue argomentazioni e sono d' accordo che va' ricercata una via diversa da quella intrapresa dallo stato italiano per la salvaguradia della salute .Concordo con vesperio che la chiarezza e la legalita' siano obbligatorie pero' a prezzi ragionevoli!!!
quindi massimo appoggio a qualsiasi iniziativa di pubblica utilita'.

flashg
27-03-2009, 22:15
Prodac, tanto di cappello al signor Giovanni Zanon che si e' preso la briga di risponderci su un forum pubblico ,compredno benissimo le sue argomentazioni e sono d' accordo che va' ricercata una via diversa da quella intrapresa dallo stato italiano per la salvaguradia della salute .Concordo con vesperio che la chiarezza e la legalita' siano obbligatorie pero' a prezzi ragionevoli!!!
quindi massimo appoggio a qualsiasi iniziativa di pubblica utilita'.

lele40
28-03-2009, 11:17
temo che per la cura di pesci occorrera' rivolgersi alle farmacie ed acquistare i principi attivi nn vedo sinceramente altre soluzioni economiche.
daccrodissimo che un medicnale dato a ***** possa far piu'danni che altro.a risolvere questo problema nn servono solo autorizzazioni !!!1 marco ap esiste anche un altra casa che poteva apporre sui propri prodotti la scitta medicnale di prima cura ,ma a quanto pare nn legale per l'italia.
da quel che so pare che tutto sia partito da una denuncia ad un grosso negoziante nel bresciano da parte di un acquariolfio marino che a causa dell'introduzione di un biocondizionatore (medicinale) in vasca gli abbia distrutto tutto.questi nn si e' fermato al negoziante ma abbia interpellato i carbinieri e la catena e' partita.

lele40
28-03-2009, 11:17
temo che per la cura di pesci occorrera' rivolgersi alle farmacie ed acquistare i principi attivi nn vedo sinceramente altre soluzioni economiche.
daccrodissimo che un medicnale dato a ***** possa far piu'danni che altro.a risolvere questo problema nn servono solo autorizzazioni !!!1 marco ap esiste anche un altra casa che poteva apporre sui propri prodotti la scitta medicnale di prima cura ,ma a quanto pare nn legale per l'italia.
da quel che so pare che tutto sia partito da una denuncia ad un grosso negoziante nel bresciano da parte di un acquariolfio marino che a causa dell'introduzione di un biocondizionatore (medicinale) in vasca gli abbia distrutto tutto.questi nn si e' fermato al negoziante ma abbia interpellato i carbinieri e la catena e' partita.

crilù
28-03-2009, 12:05
....occorrera' rivolgersi alle farmacie ed acquistare i principi attivi nn vedo.......
La mia farmacista ha detto che l'unico che può vendere, dietro ricetta medica è il blu di metilene e che i principi attivi non si possono commercializzare :-(

crilù
28-03-2009, 12:05
....occorrera' rivolgersi alle farmacie ed acquistare i principi attivi nn vedo.......
La mia farmacista ha detto che l'unico che può vendere, dietro ricetta medica è il blu di metilene e che i principi attivi non si possono commercializzare :-(

lele40
28-03-2009, 13:19
io penso che dipenda moltodai farmacisti

lele40
28-03-2009, 13:19
io penso che dipenda moltodai farmacisti

Prodac
28-03-2009, 15:07
ciao ragazzi,
prima di tutto devo dirvi che i prodotti non sono tossici e neanche cancerogeni, parlo per i miei ex prodotti.
infatti sequestro o no se guardate le ns confezioni ma anche quelle delle altre mardhe serie non ci sono simbologie di pericolo, cosa invece che è ben stampata in altri prodotti (parlo sempre per i nostri prodotti).
poi vi dico un'altra cosa solo x vs info. nei prodotti non c'è solo blu di mitilene e verde malachite ma molti altri ingredienti più importanti ed efficaci.
il farmacista comunque non può vendere questi medicinali fino a quando non saranno (per chi lo farà) registrati, ma allora sarà richiesta la vendita in deroga come dicevo l'altro giorno x i collari.
comunque non sappiamo ancora se esite una AIC europea, non mi sono ancora informato bene, ma sono sicuro che in ogni paese va registrato e si deve pagare la tassa (alla faccia della C.E.) dove i prodotti dovrebbere circolare liberamente.
e comunque l'azienda di produzione deve sempre avere le certificazioni nel paese dove produce.
La cosa sarebbe risolbile pagando una equa tassa x prodotto ma non di 30.000 e passa euro.

Prodac
28-03-2009, 15:07
ciao ragazzi,
prima di tutto devo dirvi che i prodotti non sono tossici e neanche cancerogeni, parlo per i miei ex prodotti.
infatti sequestro o no se guardate le ns confezioni ma anche quelle delle altre mardhe serie non ci sono simbologie di pericolo, cosa invece che è ben stampata in altri prodotti (parlo sempre per i nostri prodotti).
poi vi dico un'altra cosa solo x vs info. nei prodotti non c'è solo blu di mitilene e verde malachite ma molti altri ingredienti più importanti ed efficaci.
il farmacista comunque non può vendere questi medicinali fino a quando non saranno (per chi lo farà) registrati, ma allora sarà richiesta la vendita in deroga come dicevo l'altro giorno x i collari.
comunque non sappiamo ancora se esite una AIC europea, non mi sono ancora informato bene, ma sono sicuro che in ogni paese va registrato e si deve pagare la tassa (alla faccia della C.E.) dove i prodotti dovrebbere circolare liberamente.
e comunque l'azienda di produzione deve sempre avere le certificazioni nel paese dove produce.
La cosa sarebbe risolbile pagando una equa tassa x prodotto ma non di 30.000 e passa euro.

FalKo
28-03-2009, 15:46
P.s. ma non esiste una procedura per l'ottenimento dell'AIC europea? Magari utilizzando come paese base uno di quelli in cui basta una raccomandata, non dovrebbe essere poi compito del ministero interpellato inviare tutte le certificazioni necessarie agli altri paesi? (non ho qui un testo di legislazione farmaceutica, quindi vado a memoria, se dico castronerie ti prego di scusarmi).
beh suppongo che siano certificazioni a livello nazionale.. con una patente presa in italia non puoi guidare ovunque.. sbaglio?

con patente italiana puoi circolare liberamente in tutta europa , e visto che come giustamente dice il sig. Giovanni Zanon visto che siamo in europa perche un prodotto curativo commercializzato in tutta europa deve essere legale in un paese e in un altro no ,perche chiedere millemila autorizzazioni quando ne basterebbe una europea ???

FalKo
28-03-2009, 15:46
P.s. ma non esiste una procedura per l'ottenimento dell'AIC europea? Magari utilizzando come paese base uno di quelli in cui basta una raccomandata, non dovrebbe essere poi compito del ministero interpellato inviare tutte le certificazioni necessarie agli altri paesi? (non ho qui un testo di legislazione farmaceutica, quindi vado a memoria, se dico castronerie ti prego di scusarmi).
beh suppongo che siano certificazioni a livello nazionale.. con una patente presa in italia non puoi guidare ovunque.. sbaglio?

con patente italiana puoi circolare liberamente in tutta europa , e visto che come giustamente dice il sig. Giovanni Zanon visto che siamo in europa perche un prodotto curativo commercializzato in tutta europa deve essere legale in un paese e in un altro no ,perche chiedere millemila autorizzazioni quando ne basterebbe una europea ???

lele40
28-03-2009, 18:18
verde malachite


prima di tutto devo dirvi che i prodotti non sono tossici


e neanche cancerogeni

#24

lele40
28-03-2009, 18:18
verde malachite


prima di tutto devo dirvi che i prodotti non sono tossici


e neanche cancerogeni

#24

Marco AP
29-03-2009, 22:40
Ringrazio anche io il Sig. Zanon per il suo intervento.
La cosa è effettivamente paradossale... praticamente in quasi tutta europa troverò gli stessi medicinali che invece in Italia sono stati sequestrati o ritirati dal commercio. Tutto questo è abbastanza assurdo, come sono assurde le cifre richieste in Italia per l'AIC.

Ora mi sorge una curiosità... supponiamo che vado in germania a farmi una gita... e già che mi trovo lì mi compro un po' di medicinali per tutte le evenienze... che succede? Divento un fuorilegge? Se mi ferma qualcuno mi arresta perchè ha il cane "antimedicinali di acquariofilia" che mi annusa i prodotti??? Dai su... solo noi italiani potevamo arrivare a tanto -28d# Penso anche alla vendita on-line... cosa ci vuole ad ordinare dei prodotti in germania? Assolutamente nulla....

Anche questa è secondo me una cosa da far notare al ministero e cioè che certi prodotti si possono acquistare tranquillamente in quasi tutti i paesi europei, meno che in Italia, dove giustamente le aziende non possono affrontare certi costi di registrazione.

Io sono sempre più convinto che se non si troverà immediatamente una soluzione, si farà avanti qualche casa farmaceutica che ha le possibilità di fare certi investimenti e che metterà in commercio dei prodotti. Questo porterà sicuramente ad una situazione di monopolio e solitamente quando c'è monopolio, si parla di prodotti più costosi e spesso meno efficaci....
Inoltre non dimentichiamoci anni e anni di studi da parte della aziende di acquariofilia per mettere a punto dei medicinali il quanto più possibile efficaci.
Un'azienda farmaceutica, invece, dovrebbe ripartire da zero... e non penso nemmeno che spenderà tanti soldi per la ricerca o per assumere i migliori ittiopatologi del mondo... a loro a quel punto interesserà solo entrare velocemente nel mercato per assicurarsi un vantaggio rispetto ad altri (se mai ci saranno degli altri).
Ripeto, situazione veramente paradossale.
Ciao ;-)

Marco AP
29-03-2009, 22:40
Ringrazio anche io il Sig. Zanon per il suo intervento.
La cosa è effettivamente paradossale... praticamente in quasi tutta europa troverò gli stessi medicinali che invece in Italia sono stati sequestrati o ritirati dal commercio. Tutto questo è abbastanza assurdo, come sono assurde le cifre richieste in Italia per l'AIC.

Ora mi sorge una curiosità... supponiamo che vado in germania a farmi una gita... e già che mi trovo lì mi compro un po' di medicinali per tutte le evenienze... che succede? Divento un fuorilegge? Se mi ferma qualcuno mi arresta perchè ha il cane "antimedicinali di acquariofilia" che mi annusa i prodotti??? Dai su... solo noi italiani potevamo arrivare a tanto -28d# Penso anche alla vendita on-line... cosa ci vuole ad ordinare dei prodotti in germania? Assolutamente nulla....

Anche questa è secondo me una cosa da far notare al ministero e cioè che certi prodotti si possono acquistare tranquillamente in quasi tutti i paesi europei, meno che in Italia, dove giustamente le aziende non possono affrontare certi costi di registrazione.

Io sono sempre più convinto che se non si troverà immediatamente una soluzione, si farà avanti qualche casa farmaceutica che ha le possibilità di fare certi investimenti e che metterà in commercio dei prodotti. Questo porterà sicuramente ad una situazione di monopolio e solitamente quando c'è monopolio, si parla di prodotti più costosi e spesso meno efficaci....
Inoltre non dimentichiamoci anni e anni di studi da parte della aziende di acquariofilia per mettere a punto dei medicinali il quanto più possibile efficaci.
Un'azienda farmaceutica, invece, dovrebbe ripartire da zero... e non penso nemmeno che spenderà tanti soldi per la ricerca o per assumere i migliori ittiopatologi del mondo... a loro a quel punto interesserà solo entrare velocemente nel mercato per assicurarsi un vantaggio rispetto ad altri (se mai ci saranno degli altri).
Ripeto, situazione veramente paradossale.
Ciao ;-)

vesperio
30-03-2009, 12:18
Ora mi sorge una curiosità... supponiamo che vado in germania a farmi una gita... e già che mi trovo lì mi compro un po' di medicinali per tutte le evenienze... che succede?

Non credo che in questo caso tu possa essere considerato fuorilegge, a meno che il farmaco comprato non contenga sostanze vietate dalla legge italiana. Infatti l'assenza di AIC implica il divieto di commercializzare in Italia, non credo ne vieti anche il possesso.
Diverso è il discorso per mdicinali contenenti sostanze stupefacenti (per intenderci....non puoi portare in Italia tutto cio' che vendono ad Amsterdam :-)) ).

Per quanto riguarda l' AIC rimando "prodac" a questo articolo: http://www.agenziafarmaco.it/wscs_render_attachment_by_id/111.34307.1150359816564cc1f.pdf?id=111.34313.11503 59817147
Qui si parla di farmaci per uso umano, onestamente non ricordo quali differenze ci siano per i prodotti veterinari.
Questa invece è l'homepage dell'AIFA http://www.agenziafarmaco.it/section8983.html

vesperio
30-03-2009, 12:18
Ora mi sorge una curiosità... supponiamo che vado in germania a farmi una gita... e già che mi trovo lì mi compro un po' di medicinali per tutte le evenienze... che succede?

Non credo che in questo caso tu possa essere considerato fuorilegge, a meno che il farmaco comprato non contenga sostanze vietate dalla legge italiana. Infatti l'assenza di AIC implica il divieto di commercializzare in Italia, non credo ne vieti anche il possesso.
Diverso è il discorso per mdicinali contenenti sostanze stupefacenti (per intenderci....non puoi portare in Italia tutto cio' che vendono ad Amsterdam :-)) ).

Per quanto riguarda l' AIC rimando "prodac" a questo articolo: http://www.agenziafarmaco.it/wscs_render_attachment_by_id/111.34307.1150359816564cc1f.pdf?id=111.34313.11503 59817147
Qui si parla di farmaci per uso umano, onestamente non ricordo quali differenze ci siano per i prodotti veterinari.
Questa invece è l'homepage dell'AIFA http://www.agenziafarmaco.it/section8983.html

Oscar_bart
31-03-2009, 17:11
scusate sono rimasto indietro con la lettura del topic..
però ho visto che on-line alcuni siti vendono ancora "medicinali" #24

Oscar_bart
31-03-2009, 17:11
scusate sono rimasto indietro con la lettura del topic..
però ho visto che on-line alcuni siti vendono ancora "medicinali" #24

Valeriuccio
31-03-2009, 18:39
che poi a quanto pare.....oltre ai medicinali sono stati tolti dal commercio anche i lumachicidi e gli anti-alghe..... #13

Valeriuccio
31-03-2009, 18:39
che poi a quanto pare.....oltre ai medicinali sono stati tolti dal commercio anche i lumachicidi e gli anti-alghe..... #13

bacarospo
31-03-2009, 19:08
verde malachite


prima di tutto devo dirvi che i prodotti non sono tossici


e neanche cancerogeni

#24

Dai, diciamo che è un svista.
Il verde malachite è, oggi, vietatissimo!!!
(e per fortuna)

bacarospo
31-03-2009, 19:08
verde malachite


prima di tutto devo dirvi che i prodotti non sono tossici


e neanche cancerogeni

#24

Dai, diciamo che è un svista.
Il verde malachite è, oggi, vietatissimo!!!
(e per fortuna)

ilVanni
31-03-2009, 21:28
Vietatissimo?
Il Tetra Contraick lo contiene, mi pare...

ilVanni
31-03-2009, 21:28
Vietatissimo?
Il Tetra Contraick lo contiene, mi pare...

lele40
31-03-2009, 21:30
ilVanni, contenuto o meno il verde e' tossico e cancerogeno,come principio attivo va mantenuto in frigo e' lontano dagli alimenti

lele40
31-03-2009, 21:30
ilVanni, contenuto o meno il verde e' tossico e cancerogeno,come principio attivo va mantenuto in frigo e' lontano dagli alimenti

ilVanni
31-03-2009, 21:39
Appunto. Quindi, anche se cancerogeno e tossico, fin'ora non era così vietatissimo, no?

ilVanni
31-03-2009, 21:39
Appunto. Quindi, anche se cancerogeno e tossico, fin'ora non era così vietatissimo, no?

lele40
31-03-2009, 23:10
a quanto pare da qualche giorno si

lele40
31-03-2009, 23:10
a quanto pare da qualche giorno si

Drago2shaoline
03-04-2009, 10:41
ma io non ho capito una cosa...se i prodotti son stati vietati da poco tempo..perchè diversi negozianti ti voglion dare sotto banco prodotti vecchissimi con inciso su ancora il prezzo in lire????? #17 #17 #17 #17

Drago2shaoline
03-04-2009, 10:41
ma io non ho capito una cosa...se i prodotti son stati vietati da poco tempo..perchè diversi negozianti ti voglion dare sotto banco prodotti vecchissimi con inciso su ancora il prezzo in lire????? #17 #17 #17 #17

crilù
03-04-2009, 11:22
Magari sono abbondantemente scaduti ??

crilù
03-04-2009, 11:22
Magari sono abbondantemente scaduti ??

vesperio
03-04-2009, 11:24
nono, la questione non è che non avete capito ma che non avete letto bene.
Scusate ma sono 6 pagine che scrivo la stessa cosa e vi prego di credermi:
-Non sono vietati da poco tempo i medicinali "pericolosi", sono vietati da diversi anni (ora non so quanti ma decine....poi dipende dal singolo principio).
Il problema è che fin'ora questi signori "fingevano" di vendere biocondizionatori. Ovvero lo stato gli chiedeva:

Stato:"Cos'è quella roba? Una medicina per i pesci?"

Casa Produttrice: "Ma certo che no, per quello dovrei fare tutta una serie di studi e controlli, chiedervi la licenza di vendita, dire al pubblico come usarlo, come conservarlo, venderlo solo attraverso i canali autorizzati e conservarlo correttamente in modo da garantirne il funzionamento. Certo che no! E' solo un condizionatore per far si' che l'acqua sia gradevole ai pesci".

Stato: " #24 Dovrei fare controlli e accertamenti ma....dicimo che mi fido va'." (si sa che in italia va cosi'....misteri inesplicabili).

Ora lo stato si è deciso a mettere il tutto in regola (di solito accade quando l'europa ci appioppa una salatissima multa) e le case produttrici si STUPISCONO, diciono che il problema sono le TASSE etc etc...
Con tutto il rispetto per chi ha idee diverse dalle mie, prendiamo solo atto della verità: il problema è puramente economico, le tasse incidono in piccola percentuale(12.000€ iniziali, 650€ dopo 5 anni e poi mai più un euro!) e la sicurezza (stabilimenti a norma, controlli e studi su cosa fanno i prodotti, sicurezza per lavoratori - venditori - noi che li usiamo - pesci che li assumono) incide per la maggior parte (costi ben superiori ai 12.000€ di tasse e protratti nel tempo perchè devi controllare sempre che vada tutto bene, non solo il primo lotto di produzione).
Onestamente mi spiacerà dovermi sbattere un po' per trovare il medicinale ma sono ben contento che si faccia chiarezza in un campo così delicato. Se poi mi costerà 3 euro in più la confezione li scambio volentieri con maggior sicurezza per me e tutti coloro che respirano vicino alla vasca.

Mi scuso se ho offeso qualcuno ma la situazione, volenti o nolenti, è questa: per anni ci si è fatti un baffo delle normative atte a garantire la salute pubblica!

vesperio
03-04-2009, 11:24
nono, la questione non è che non avete capito ma che non avete letto bene.
Scusate ma sono 6 pagine che scrivo la stessa cosa e vi prego di credermi:
-Non sono vietati da poco tempo i medicinali "pericolosi", sono vietati da diversi anni (ora non so quanti ma decine....poi dipende dal singolo principio).
Il problema è che fin'ora questi signori "fingevano" di vendere biocondizionatori. Ovvero lo stato gli chiedeva:

Stato:"Cos'è quella roba? Una medicina per i pesci?"

Casa Produttrice: "Ma certo che no, per quello dovrei fare tutta una serie di studi e controlli, chiedervi la licenza di vendita, dire al pubblico come usarlo, come conservarlo, venderlo solo attraverso i canali autorizzati e conservarlo correttamente in modo da garantirne il funzionamento. Certo che no! E' solo un condizionatore per far si' che l'acqua sia gradevole ai pesci".

Stato: " #24 Dovrei fare controlli e accertamenti ma....dicimo che mi fido va'." (si sa che in italia va cosi'....misteri inesplicabili).

Ora lo stato si è deciso a mettere il tutto in regola (di solito accade quando l'europa ci appioppa una salatissima multa) e le case produttrici si STUPISCONO, diciono che il problema sono le TASSE etc etc...
Con tutto il rispetto per chi ha idee diverse dalle mie, prendiamo solo atto della verità: il problema è puramente economico, le tasse incidono in piccola percentuale(12.000€ iniziali, 650€ dopo 5 anni e poi mai più un euro!) e la sicurezza (stabilimenti a norma, controlli e studi su cosa fanno i prodotti, sicurezza per lavoratori - venditori - noi che li usiamo - pesci che li assumono) incide per la maggior parte (costi ben superiori ai 12.000€ di tasse e protratti nel tempo perchè devi controllare sempre che vada tutto bene, non solo il primo lotto di produzione).
Onestamente mi spiacerà dovermi sbattere un po' per trovare il medicinale ma sono ben contento che si faccia chiarezza in un campo così delicato. Se poi mi costerà 3 euro in più la confezione li scambio volentieri con maggior sicurezza per me e tutti coloro che respirano vicino alla vasca.

Mi scuso se ho offeso qualcuno ma la situazione, volenti o nolenti, è questa: per anni ci si è fatti un baffo delle normative atte a garantire la salute pubblica!

Sandro S.
03-04-2009, 12:08
ma all'estero come avviene ? ... personalmente non mi stupirei se in Francia fosse tutto regolamentato e i prodotti costassero.......non dico meno che qui in italia. #24

Sandro S.
03-04-2009, 12:08
ma all'estero come avviene ? ... personalmente non mi stupirei se in Francia fosse tutto regolamentato e i prodotti costassero.......non dico meno che qui in italia. #24

ilVanni
03-04-2009, 12:20
Infatti: all'estero li vendono perché le case produttrici pagano tasse e controlli. In Italia ci si scandalizza perché, una volta tanto, si fa chiarezza e si chiede di vendere qualcosa per quello che è. Ripeto: nonostante sia (momentaneamente) più difficile acquistare medicinali per i pesci, sono in perfetto accordo con quanto dice vesperio.
E se il mercato acquariofilo è così poco remunerativo in Italia per regolarizzare quello che viene venduto, ci penseranno le case estere (che sono, evidentemente, meno schizzinose e più intraprendenti delle nostre) a vendere qui online.

ilVanni
03-04-2009, 12:20
Infatti: all'estero li vendono perché le case produttrici pagano tasse e controlli. In Italia ci si scandalizza perché, una volta tanto, si fa chiarezza e si chiede di vendere qualcosa per quello che è. Ripeto: nonostante sia (momentaneamente) più difficile acquistare medicinali per i pesci, sono in perfetto accordo con quanto dice vesperio.
E se il mercato acquariofilo è così poco remunerativo in Italia per regolarizzare quello che viene venduto, ci penseranno le case estere (che sono, evidentemente, meno schizzinose e più intraprendenti delle nostre) a vendere qui online.

Drago2shaoline
03-04-2009, 12:42
sicuramente...ma quando me lo ha fato me lo ha fatto infilare subito nelal giacca...chiedendomi di non mostrarlo...ecc ecc....vabè che l'ho pagato 5€ fetenti....ma sembrava mi stesse vendendo della droga......strano che adesso abbian tutti stà paura esagerata... #12 #12 #12

Drago2shaoline
03-04-2009, 12:42
sicuramente...ma quando me lo ha fato me lo ha fatto infilare subito nelal giacca...chiedendomi di non mostrarlo...ecc ecc....vabè che l'ho pagato 5€ fetenti....ma sembrava mi stesse vendendo della droga......strano che adesso abbian tutti stà paura esagerata... #12 #12 #12

vesperio
03-04-2009, 14:40
Beh, lo spaccio illegale di sostanze medicinali è a tutti gli effetti equiparabile a quello delle sostanze stupefacenti. Si tratta sempre di vendita di sostanze che lo stato reputa dannose alla salute pubblica....

vesperio
03-04-2009, 14:40
Beh, lo spaccio illegale di sostanze medicinali è a tutti gli effetti equiparabile a quello delle sostanze stupefacenti. Si tratta sempre di vendita di sostanze che lo stato reputa dannose alla salute pubblica....

Marco AP
03-04-2009, 15:22
Infatti: all'estero li vendono perché le case produttrici pagano tasse e controlli.


Non è proprio così. Li vendono perchè all'estero i costi per richiedere l'autorizzazione sono estremamente più bassi rispetto a quelli richiesti in Italia.

Vi prego, prima di sparare a zero, di leggere per bene tutto il topic. Grazie. Ciao ;-)

Marco AP
03-04-2009, 15:22
Infatti: all'estero li vendono perché le case produttrici pagano tasse e controlli.


Non è proprio così. Li vendono perchè all'estero i costi per richiedere l'autorizzazione sono estremamente più bassi rispetto a quelli richiesti in Italia.

Vi prego, prima di sparare a zero, di leggere per bene tutto il topic. Grazie. Ciao ;-)

ilVanni
03-04-2009, 17:25
30000 euro per un prodotto non mi sembra un prezzo altissimo... si tratta di ditte non di privati. Un brevetto industriale credo costi (parecchio) di più.
Comunque: allora compriamoli all'estero i medicinali. Sempre meglio che sottobanco, come riportato da Drago2shaoline. E' questa la comodità che vuoi?

ilVanni
03-04-2009, 17:25
30000 euro per un prodotto non mi sembra un prezzo altissimo... si tratta di ditte non di privati. Un brevetto industriale credo costi (parecchio) di più.
Comunque: allora compriamoli all'estero i medicinali. Sempre meglio che sottobanco, come riportato da Drago2shaoline. E' questa la comodità che vuoi?

vesperio
03-04-2009, 18:20
Io per quanto riguarda il discorso estero me ne tiro fuori completamente. Non so come avvenga oltre confine (nulla più di quanto riportato in questo topic da prodac ....ma sono informazioni che prenderei con le pinze).
Tuttavia concordo con ilVanni, sono cifre che non mi sembrano alte per una ditta. Il problema diventa sicuramente maggiore se fatti i test necessari vien fuori che i prodotti non rientrano nei parametri di sicurezza....in quel caso non c'è denaro che tenga (o almeno non dovrebbe). Pero' se sono o non sono prodotti sicuri lo si puo' dire solo con i dati alla mano.

vesperio
03-04-2009, 18:20
Io per quanto riguarda il discorso estero me ne tiro fuori completamente. Non so come avvenga oltre confine (nulla più di quanto riportato in questo topic da prodac ....ma sono informazioni che prenderei con le pinze).
Tuttavia concordo con ilVanni, sono cifre che non mi sembrano alte per una ditta. Il problema diventa sicuramente maggiore se fatti i test necessari vien fuori che i prodotti non rientrano nei parametri di sicurezza....in quel caso non c'è denaro che tenga (o almeno non dovrebbe). Pero' se sono o non sono prodotti sicuri lo si puo' dire solo con i dati alla mano.

Sandro S.
03-04-2009, 18:36
qualche giorno fa ero nel green garden vicino casa mia.
un ragazzo cercava dei medicinali per i pesci.
la commessa gli ha detto:

"
guarda mi spiace, non è più possibile venderli, ma non da poco tempo, è già così da un bel pò.
neanche io posso curare i miei pesci.
prova in un negozio piccolo...ma proprio piccolo e vedi se te lo dà sottobanco.
"


vi giro che è andata così.
Siamo arivati a questo punto.....maronna.

Sandro S.
03-04-2009, 18:36
qualche giorno fa ero nel green garden vicino casa mia.
un ragazzo cercava dei medicinali per i pesci.
la commessa gli ha detto:

"
guarda mi spiace, non è più possibile venderli, ma non da poco tempo, è già così da un bel pò.
neanche io posso curare i miei pesci.
prova in un negozio piccolo...ma proprio piccolo e vedi se te lo dà sottobanco.
"


vi giro che è andata così.
Siamo arivati a questo punto.....maronna.

Puffo
03-04-2009, 22:14
Scusatemi....ma questi prodotti, da oggi (per mi cultura personale), da parecchio tempo dietro a ricetta in farmacia sono rintracciabili?
(scusate se era scritto tra le prime pagine.. #12 )

Puffo
03-04-2009, 22:14
Scusatemi....ma questi prodotti, da oggi (per mi cultura personale), da parecchio tempo dietro a ricetta in farmacia sono rintracciabili?
(scusate se era scritto tra le prime pagine.. #12 )

crilù
03-04-2009, 23:19
I prodotti ritirati o perlomeno quelli che conosciamo noi non sono in vendita in farmacia perchè sono dei biocondizionatori per acquari, fossero stati indicati come farmaci il problema non sussisterebbe :-) Qualcuno può confermare se iprodotti FaunaMor e DessaMor dell'Aquarium Munster sono veramente commerciabili?

crilù
03-04-2009, 23:19
I prodotti ritirati o perlomeno quelli che conosciamo noi non sono in vendita in farmacia perchè sono dei biocondizionatori per acquari, fossero stati indicati come farmaci il problema non sussisterebbe :-) Qualcuno può confermare se iprodotti FaunaMor e DessaMor dell'Aquarium Munster sono veramente commerciabili?

Mr. Hyde
03-04-2009, 23:26
a noi è stato detto che quelli sono i soli la cui vendita è consentita. Il fatto cher li teniamo sugli scaffali indica quantomeno che la fonte che ci dà questa informazione è sicura, altrimenti li avremmo tolti ;-)

Mr. Hyde
03-04-2009, 23:26
a noi è stato detto che quelli sono i soli la cui vendita è consentita. Il fatto cher li teniamo sugli scaffali indica quantomeno che la fonte che ci dà questa informazione è sicura, altrimenti li avremmo tolti ;-)

lele40
04-04-2009, 14:43
Mr. Hyde, pare il discorso si stia allargando anche a biocondizionatori ed attivatori e' vero?

lele40
04-04-2009, 14:43
Mr. Hyde, pare il discorso si stia allargando anche a biocondizionatori ed attivatori e' vero?

c3b8
07-04-2009, 13:53
Se poi mi costerà 3 euro in più la confezione li scambio volentieri con maggior sicurezza per me e tutti coloro che respirano vicino alla vasca.
concordo su tutto quello che hai detto tranne su questo, secondo me le case di prodotti per acquariologia non dovrebbero aumentare nemmeno di un centesimo il costo dei prodotti, anzi. basti pensare al fatto che molti principi attivi contenuti in medicinali per acquariofilia si riescono a trovare anche in medicinali per uso umano ma che costano 1/5 (oforse meno) e non mi vengano a dire che per i medicinali per uso umano i controlli, le tasse e le spese di produzione sono minori

c3b8
07-04-2009, 13:53
Se poi mi costerà 3 euro in più la confezione li scambio volentieri con maggior sicurezza per me e tutti coloro che respirano vicino alla vasca.
concordo su tutto quello che hai detto tranne su questo, secondo me le case di prodotti per acquariologia non dovrebbero aumentare nemmeno di un centesimo il costo dei prodotti, anzi. basti pensare al fatto che molti principi attivi contenuti in medicinali per acquariofilia si riescono a trovare anche in medicinali per uso umano ma che costano 1/5 (oforse meno) e non mi vengano a dire che per i medicinali per uso umano i controlli, le tasse e le spese di produzione sono minori

Marco AP
08-04-2009, 08:46
e non mi vengano a dire che per i medicinali per uso umano i controlli, le tasse e le spese di produzione sono minori



Su questo non ci sono dubbi... ma vuoi mettere il mercato che ha un prodotto per uso umano con una per uso acquariofilo?? NOn c'è minimamente paragone... ed ecco spiegato il perchè dei prezzi più alti... mi sembra logico.
CIao ;-)

Marco AP
08-04-2009, 08:46
e non mi vengano a dire che per i medicinali per uso umano i controlli, le tasse e le spese di produzione sono minori



Su questo non ci sono dubbi... ma vuoi mettere il mercato che ha un prodotto per uso umano con una per uso acquariofilo?? NOn c'è minimamente paragone... ed ecco spiegato il perchè dei prezzi più alti... mi sembra logico.
CIao ;-)

c3b8
08-04-2009, 09:37
marco sui volumi di vendita è logico che i prodotti per uso umano abbiano piu mercato, però la ricerca costa molto di piu che non la produzione e non so quanta ricerca ci sia dietro a prodotti per acquariologia.

c3b8
08-04-2009, 09:37
marco sui volumi di vendita è logico che i prodotti per uso umano abbiano piu mercato, però la ricerca costa molto di piu che non la produzione e non so quanta ricerca ci sia dietro a prodotti per acquariologia.

Marco AP
08-04-2009, 10:30
marco sui volumi di vendita è logico che i prodotti per uso umano abbiano piu mercato, però la ricerca costa molto di piu che non la produzione e non so quanta ricerca ci sia dietro a prodotti per acquariologia.


Anche questo sicuramente è vero, ma la ricerca che c'è dietro i medicinali per gli uomini è cmq giustificabile per il mercato che anno, che penso sia almeno 1000 volte, se non 10.000 volte superiore a quelli dei medicinali per i pesci ;-)

Marco AP
08-04-2009, 10:30
marco sui volumi di vendita è logico che i prodotti per uso umano abbiano piu mercato, però la ricerca costa molto di piu che non la produzione e non so quanta ricerca ci sia dietro a prodotti per acquariologia.


Anche questo sicuramente è vero, ma la ricerca che c'è dietro i medicinali per gli uomini è cmq giustificabile per il mercato che anno, che penso sia almeno 1000 volte, se non 10.000 volte superiore a quelli dei medicinali per i pesci ;-)

lele40
08-04-2009, 18:10
supponiamo realmente che i medicinali per uso acquariofilo siano stati sequestrati perche' tossici e, quindi per ragioni di sicurezza! (voglio dire una volta tanto l'italia si sarebbe mossa davvero in modo ineccepibile).
pero' se un principio attivo,tossico o potenzialmente tale, utilizzato per un medicinale ad uso umano costa x euro,un medicinale per i pesci che contenga lo stesso principio attivo nn trovo logico che costi x+y semplicemente per ragioni di mercato..ma e' cosi'! dal tronde il mercato umano e' decisamente piu' numeroso del mercato ittico hobbistico.
a mio avviso all'italia ed altri paesi della sicurezza non gli e ne fotte a nessuno,quello che vogliono sono solo soldi ,e con questo voglio dire permessi etc etc,e' normale pensare che se la situazione si sblocchera' ,il medicnale per i pesci costera' piu' caro delgli altri per il semplice motivo che dovranno rientrare dei costi,inolre cme in utti gli hobby il prezzo degli attrezzi dei ricambi e' sempre stato piu' caro!

lele40
08-04-2009, 18:10
supponiamo realmente che i medicinali per uso acquariofilo siano stati sequestrati perche' tossici e, quindi per ragioni di sicurezza! (voglio dire una volta tanto l'italia si sarebbe mossa davvero in modo ineccepibile).
pero' se un principio attivo,tossico o potenzialmente tale, utilizzato per un medicinale ad uso umano costa x euro,un medicinale per i pesci che contenga lo stesso principio attivo nn trovo logico che costi x+y semplicemente per ragioni di mercato..ma e' cosi'! dal tronde il mercato umano e' decisamente piu' numeroso del mercato ittico hobbistico.
a mio avviso all'italia ed altri paesi della sicurezza non gli e ne fotte a nessuno,quello che vogliono sono solo soldi ,e con questo voglio dire permessi etc etc,e' normale pensare che se la situazione si sblocchera' ,il medicnale per i pesci costera' piu' caro delgli altri per il semplice motivo che dovranno rientrare dei costi,inolre cme in utti gli hobby il prezzo degli attrezzi dei ricambi e' sempre stato piu' caro!

ilVanni
08-04-2009, 18:39
supponiamo realmente che i medicinali per uso acquariofilo siano stati sequestrati perche' tossici e, quindi per ragioni di sicurezza! (voglio dire una volta tanto l'italia si sarebbe mossa davvero in modo ineccepibile).
Lele32, il punto è che sono stati sequestrati non perché tossici (anche se alcuni principi attivi effettivamente lo sono) ma perché venduti come prodotti "non-medicinali" (presumo per questioni di budget, rispettabilissime ma, ahimè, irregolari dal punto di vista legale). Sappiamo tutti infatti che sulle boccette c'è scritto "biocondizionatori" e non "medicinali".
Non è un problema di tossicità, ma di normativa. Se io vendessi (mettiamo) del cibo, devo essere in regola con le norme igeniche, sanitarie, ecc.
Se io ti vendo (per esempio) dei panettoni (magari ottimi) dicendo che sono soprammobili quando invece è palese che saranno utilizzati come cibo, commetto un illecito. Non ho (legalmente parlando) la certificazione che sono innoqui per la salute, quindi lo stato dovrà necessariamente considerarli pericolosi.
Se poi la procedura per ottenere lo "sdoganamento" di tali prodotti sia lunga e onerosa o meno, questo è un altro discorso. Fatto sta che PER ANNI tali prodotti sono stati venduti al di fuori del rispetto delle norme. Diciamo che le case produttrici potevano (lentamente) migrare verso la "messa in legalità" dei propri prodotto. Non l'hanno fatto, e adesso i problemi (e gli aumenti di prezzo) ce li subiamo noi.

ilVanni
08-04-2009, 18:39
supponiamo realmente che i medicinali per uso acquariofilo siano stati sequestrati perche' tossici e, quindi per ragioni di sicurezza! (voglio dire una volta tanto l'italia si sarebbe mossa davvero in modo ineccepibile).
Lele32, il punto è che sono stati sequestrati non perché tossici (anche se alcuni principi attivi effettivamente lo sono) ma perché venduti come prodotti "non-medicinali" (presumo per questioni di budget, rispettabilissime ma, ahimè, irregolari dal punto di vista legale). Sappiamo tutti infatti che sulle boccette c'è scritto "biocondizionatori" e non "medicinali".
Non è un problema di tossicità, ma di normativa. Se io vendessi (mettiamo) del cibo, devo essere in regola con le norme igeniche, sanitarie, ecc.
Se io ti vendo (per esempio) dei panettoni (magari ottimi) dicendo che sono soprammobili quando invece è palese che saranno utilizzati come cibo, commetto un illecito. Non ho (legalmente parlando) la certificazione che sono innoqui per la salute, quindi lo stato dovrà necessariamente considerarli pericolosi.
Se poi la procedura per ottenere lo "sdoganamento" di tali prodotti sia lunga e onerosa o meno, questo è un altro discorso. Fatto sta che PER ANNI tali prodotti sono stati venduti al di fuori del rispetto delle norme. Diciamo che le case produttrici potevano (lentamente) migrare verso la "messa in legalità" dei propri prodotto. Non l'hanno fatto, e adesso i problemi (e gli aumenti di prezzo) ce li subiamo noi.

c3b8
08-04-2009, 18:49
supponiamo realmente che i medicinali per uso acquariofilo siano stati sequestrati perche' tossici e, quindi per ragioni di sicurezza! (voglio dire una volta tanto l'italia si sarebbe mossa davvero in modo ineccepibile).
Lele32, il punto è che sono stati sequestrati non perché tossici (anche se alcuni principi attivi effettivamente lo sono) ma perché venduti come prodotti "non-medicinali" (presumo per questioni di budget, rispettabilissime ma, ahimè, irregolari dal punto di vista legale). Sappiamo tutti infatti che sulle boccette c'è scritto "biocondizionatori" e non "medicinali".
Non è un problema di tossicità, ma di normativa. Se io vendessi (mettiamo) del cibo, devo essere in regola con le norme igeniche, sanitarie, ecc.
Se io ti vendo (per esempio) dei panettoni (magari ottimi) dicendo che sono soprammobili quando invece è palese che saranno utilizzati come cibo, commetto un illecito. Non ho (legalmente parlando) la certificazione che sono innoqui per la salute, quindi lo stato dovrà necessariamente considerarli pericolosi.
Se poi la procedura per ottenere lo "sdoganamento" di tali prodotti sia lunga e onerosa o meno, questo è un altro discorso. Fatto sta che PER ANNI tali prodotti sono stati venduti al di fuori del rispetto delle norme. Diciamo che le case produttrici potevano (lentamente) migrare verso la "messa in legalità" dei propri prodotto. Non l'hanno fatto, e adesso i problemi (e gli aumenti di prezzo) ce li subiamo noi. #25 #25 #25 #25 #25

c3b8
08-04-2009, 18:49
supponiamo realmente che i medicinali per uso acquariofilo siano stati sequestrati perche' tossici e, quindi per ragioni di sicurezza! (voglio dire una volta tanto l'italia si sarebbe mossa davvero in modo ineccepibile).
Lele32, il punto è che sono stati sequestrati non perché tossici (anche se alcuni principi attivi effettivamente lo sono) ma perché venduti come prodotti "non-medicinali" (presumo per questioni di budget, rispettabilissime ma, ahimè, irregolari dal punto di vista legale). Sappiamo tutti infatti che sulle boccette c'è scritto "biocondizionatori" e non "medicinali".
Non è un problema di tossicità, ma di normativa. Se io vendessi (mettiamo) del cibo, devo essere in regola con le norme igeniche, sanitarie, ecc.
Se io ti vendo (per esempio) dei panettoni (magari ottimi) dicendo che sono soprammobili quando invece è palese che saranno utilizzati come cibo, commetto un illecito. Non ho (legalmente parlando) la certificazione che sono innoqui per la salute, quindi lo stato dovrà necessariamente considerarli pericolosi.
Se poi la procedura per ottenere lo "sdoganamento" di tali prodotti sia lunga e onerosa o meno, questo è un altro discorso. Fatto sta che PER ANNI tali prodotti sono stati venduti al di fuori del rispetto delle norme. Diciamo che le case produttrici potevano (lentamente) migrare verso la "messa in legalità" dei propri prodotto. Non l'hanno fatto, e adesso i problemi (e gli aumenti di prezzo) ce li subiamo noi. #25 #25 #25 #25 #25

Pesciu
17-04-2009, 21:04
ilVanni, mi sono tolto ad un certo punto dal discorso perchè tanto avevo visto che pochi erano d'accordo con quello che dicevo, ho continuato a leggerlo e finalmente vedo che qualcuno la pensa come me...

Se poi la procedura per ottenere lo "sdoganamento" di tali prodotti sia lunga e onerosa o meno, questo è un altro discorso. Fatto sta che PER ANNI tali prodotti sono stati venduti al di fuori del rispetto delle norme. Diciamo che le case produttrici potevano (lentamente) migrare verso la "messa in legalità" dei propri prodotto. Non l'hanno fatto, e adesso i problemi (e gli aumenti di prezzo) ce li subiamo noi.

E' vero che ci conviene che le attuali ditte non smettano di produrre medicinali facendo così spazio ad una multinazionale, ma dobbiamo aiutarli perchè loro hanno sbagliato ( e guadagnato alle nostre spalle ) e poi rimmetterci anche alla fine ?
Nessuno ha più notizie ?

Pesciu
17-04-2009, 21:04
ilVanni, mi sono tolto ad un certo punto dal discorso perchè tanto avevo visto che pochi erano d'accordo con quello che dicevo, ho continuato a leggerlo e finalmente vedo che qualcuno la pensa come me...

Se poi la procedura per ottenere lo "sdoganamento" di tali prodotti sia lunga e onerosa o meno, questo è un altro discorso. Fatto sta che PER ANNI tali prodotti sono stati venduti al di fuori del rispetto delle norme. Diciamo che le case produttrici potevano (lentamente) migrare verso la "messa in legalità" dei propri prodotto. Non l'hanno fatto, e adesso i problemi (e gli aumenti di prezzo) ce li subiamo noi.

E' vero che ci conviene che le attuali ditte non smettano di produrre medicinali facendo così spazio ad una multinazionale, ma dobbiamo aiutarli perchè loro hanno sbagliato ( e guadagnato alle nostre spalle ) e poi rimmetterci anche alla fine ?
Nessuno ha più notizie ?

crilù
18-04-2009, 10:42
No nessuna notizia, però ho trovato un sito con l'elenco dei farmaci normali da usare per le varie patologie. Leggendo mi è venuto il mal di pancia, molto facile sbagliare i dosaggi e mandarli all'altro mondo e le farmacie non ti preparano di certo i flaconi. Il buon vecchio Bactowert non mi pare abbia mai avvelenato nessuno, mah.....

crilù
18-04-2009, 10:42
No nessuna notizia, però ho trovato un sito con l'elenco dei farmaci normali da usare per le varie patologie. Leggendo mi è venuto il mal di pancia, molto facile sbagliare i dosaggi e mandarli all'altro mondo e le farmacie non ti preparano di certo i flaconi. Il buon vecchio Bactowert non mi pare abbia mai avvelenato nessuno, mah.....

Pesciu
18-04-2009, 14:27
Linkarlo è proibito ? Mi becco qualcosa anche solo per averlo chiesto ? Perchè io sarei anche disposto a farmeli da soli i farmaci in caso di bisogno...

Pesciu
18-04-2009, 14:27
Linkarlo è proibito ? Mi becco qualcosa anche solo per averlo chiesto ? Perchè io sarei anche disposto a farmeli da soli i farmaci in caso di bisogno...

vesperio
18-04-2009, 15:22
No nessuna notizia, però ho trovato un sito con l'elenco dei farmaci normali da usare per le varie patologie. Leggendo mi è venuto il mal di pancia, molto facile sbagliare i dosaggi e mandarli all'altro mondo e le farmacie non ti preparano di certo i flaconi. Il buon vecchio Bactowert non mi pare abbia mai avvelenato nessuno, mah.....

Un paio di precisazioni:
1. Le farmacie CERTO che ti preparano i flaconi. Dipende sempre da cosa c'è dentro ma se si tratta di sostanze di libera vendita da portare semplicemente alla giusta diluizione sono OBBLIGATE a farvele avere. Come già scrissi diverse pagine più indietro se mi date l'elenco degli ingredienti con i relativi dosaggi posso controllare sulla nuova farmacopea cosa si puo' fare e cosa no. L'unico neo di tutto questo sono i tempi, se si tratta di sostanze che non vengono comunemente usate per le preparazioni in quella determinata farmacia è facile che si debba aspettare un po' (dai 3 ai 7 giorni avorativi).

2. Che a te non paia che il bactowert abbia mai avvelenato nessuno è già un buon punto di partenza ma, senz'offesa, è un dato scientificamente irrilevante. Sono sicuro che per quanta esperienza abbia tu non sia in grado di valutare gi effetti del medicinale su chi ne viene in contatto per periodi di tempo prolungati come chi lo produce (non dimentichiamo che uno dei punti dibattuti e' la messa a norma degli stabilimenti) o chi lavora in un negozio di acquariofilia.

Purtroppo cio' che a noi sembra completamente innocuo spesso non lo è affatto. Ad esempio dal 1° aprile non sono più vendibili in farmacia i termometri a mercurio (poi molti li vendono sotto banco per non buttare le scorte...ma il fatto costituisce reato grave e comporta la sospensione della licenza e la chiusura in caso di recidiva), ma non certo perchè tossico se infilato sotto l'ascella per provare la febbre. E' tossico se un bimbo lo rompe per giocarci, tossico per chi lo produce (nonostante tutti i controlli e le procedure di sicurezza vengano applicate CORRETTAMENTE), infine tossico per l'ambiente, infatti nonostante tutti gli accorgimenti per lo smaltimento spesso vengono buttati nella spazzatura "normale", finiscono in discarica->nel terreno->nelle piante-> nella verdura che poi mangiamo, nell'erba che mangiano le mucche->nelle nostre bistecche, nel mare-> nel pesce che poi mangiamo, insomma sia come sia, passa dall'ascella al piatto!