Visualizza la versione completa : [TECNICA] Il filtro, a cosa serve e come sceglierlo.
scriptors
12-03-2009, 23:01
Già dal momento in cui la nostra cara vasca entra dentro casa, ancora apparentemente vuota, vi sono al suo interno i primi batteri pronti a riprodursi non appena si trovano nelle condizioni favorevoli.
Quando inseriremo il fondo, inseriremo ancora altri batteri e, quando inseriremo l'acqua, daremo l'ulteriore spinta all'avvio della proliferazione batterica in vasca. (e lavatevi bene le mani prima di metterle in vasca o aggiungerete tanti di quei batteri che neanche immaginate)
Non esistono batteri utili, inutili o dannosi e, anche se volessimo dividerli in queste tre classi, non riusciremo mai a togliere gli uni o gli altri, dovremo semplicemente conviverci cercando di favorire quelli più utili, o che ci sembrano tali, limitando i danni prodotti dagli altri dato che non riusciremo mai ad eliminarli totalmente dalla nostra vasca e, ammesso che volessimo proprio eliminarli finiremmo con l'eliminare anche tutti gli altri.
Tralascio, sia volutamente sia per 'ignoranza', la classificazione delle varie tipologie di batteri cercando di rendere il tutto più alla portata di chiunque si appresti ad avviare un acquario cercando, in ogni caso, di mantenere quel minimo di tecnicismo che renda questa lettura utile ed istruttiva. Sono sempre dell'idea che la cultura si costruisce usando i termini idonei e spiegandoli nello stesso tempo piuttosto che semplificare le cose e basta.
La prima cosa che si dovrebbe fare, quando ci si appresta ad allestire una vasca, è decidere quale sarà la tipologia di filtro che utilizzeremo per la vasca.
Perchè ?
Semplicemente perchè, dopo qualche mese, tutta la vasca diventerà un 'filtro' biologico, ma anche meccanico, in base al tipo di fondo che abbiamo scelto ed alla presenza o meno di gamberetti e lumachine. Però ho volutamente scritto ... dopo qualche mese ... anche un anno.
Come farà la vasca a diventare un filtro meccanico e biologico ?
In base al tipo di fondo, ed alla sua compattezza, gli escrementi dei pesci, gli avanzi del cibo e le foglie morte finiscono sul fondo.
In base alle tipologie di animaletti che popolano il fondo (ecco l'utilità indiscutibile delle lumachine tipo Melanoides Tubercolata) tutti questi 'avanzi' verranno ulteriormente 'trasformati', molto più velocemente se ci sono questi animaletti, più lentamente se saranno semplicemente metabolizzati, da batteri decompositori della materia organica, scendendo sempre più verso il fondo della vasca fino a scomparire apparentemente e diventare, con il tempo, fertilizzante per le piante.
NB. Il processo di decomposizione e successiva mineralizzazione della materia organica (Ciclo del Carbonio) richiede molto più tempo rispetto al processo di Nitrificazione (Ciclo dell’Azoto), è molto importante quindi sia lasciare che parte dei resti finisca nel fondo, cosa che per quanto possiamo essere pignoli nella pulizia avverrà comunque, sia mantenere la vasca quanto più pulita possibile. Un eccesso di materia organica e di batteri Saprofiti (che decompongono la materia organica) implica anche un notevole consumo di ossigeno … ma l’ossigeno serve anche ai batteri del Ciclo dell’Azoto che devono eliminare, trasformandolo, l’Ammonio dalla vasca, quindi pulite sempre bene la vostra vasca.
Tutte le superfici utili della vasca inoltre, quindi vetri, piante, arredi, qualsiasi cosa, verrà popolata da batteri. Questi saranno utili, inutili e/o dannosi a seconda della tipologia della nostra vasca e, in modo particolare, a seconda del numero di pesci o piante che avremo in vasca.
Piccolo esempio: leggo spesso di persone che lamentano eccessi di Nitrati (NO3) o Fosfati (PO4) e magari spendono soldi in resine che abbattono questi ioni, che gli creano problemi di alghe e via discorrendo (l'ho fatto anche io) ... io nella mia vasca attualmente inserisco, in maniera costante Nirati e Fosfati perchè le mie piante ne consumano in maniera abbondante, detto tra noi spesso inserisco in vasca concentrazioni di Fosfati (PO4) anche di 2mg/l.
Ritorniamo all'avvio della vasca ed i batteri, quindi il filtro ...
Come viene detto sempre, prima di poter inserire i pesci in vasca, è necessario aspettare almeno 30 giorni. Potrei dire 15gg se si fanno le cose per bene o anche 'mai' se si fanno le cose alla ... carlona.
scriptors
12-03-2009, 23:03
Come si fa a velocizzare l'avvio del filtro ?
Semplicemente non si 'velocizza' l'avvio del filtro perchè non si può fare, si possono mettere i batteri 'utili', del ciclo dell'Azoto, nelle migliori condizioni per moltiplicarsi o nelle peggiori, con ovvie conseguenze sulla tempistica. Inserire i tanto famosi attivatori batterici può essere utile ma anche dannoso in alcune condizioni, con il senno di poi io indirizzerei i soldi del costo degli 'attivatori' verso l'acquisto di un numero maggiore di piante, ma ognuno è libero di decidere il tipo di 'conduzione' che più gli aggrada ed il tipo di acquario che più gli piace, quindi di sole piante o di soli pesci o di una delle tante 'gradazioni' tra entrambe le due cose.
NB. A volte parlo di batteri utili/inutili/dannosi ecc.
Quando dico questo è perché può succedere che gli stessi batteri utili, se in eccesso, possono creare problematiche.
Cerco di spiegarmi meglio con un esempio classico che può capitare nelle nostre vasche:
nel Ciclo dell’Azoto le specie batteriche (ma sono molte di più) si possono dividere in Nitrosomonas (che trasformano l’Ammonio in Nitrito, quindi da NH ad NO2) e Nitrobacter (che trasformano il Nitrito in Nitrato, quindi da NO2 ad NO3).
I primi si moltiplicano molto più velocemente rispetto i secondi e, come se non bastasse, sono quelli che trasformano un prodotto tossico (l’Ammmoni/Ammoniaca) in uno altrettanto tossico (Nitrito).
Se noi andiamo ad aggiungere dell’attivatore batterico in una vasca con qualche problema (ammesso e non concesso che nell’attivatore ci siano realmente batteri piuttosto che semplice ‘mangime per batteri’ … detto tra noi credo più la seconda) non faremo altro che favorire di più i primi e avere, come normale conseguenza, un picco dei Nitriti in vasca … e se ci sono già i pesci la cosa diventa molto pericolosa.
Ritorniamo in tema.
I batteri hanno bisogno, come anche noi, di alcune condizioni basilari per vivere e riprodursi: cibo, ossigeno ed ambiente idoneo.
Sopratutto ad avvio vasca dovremo fornire loro una casa con le migliori condizioni e delle dimensioni necessarie affinché i primi pesci trovino un ambiente idoneo per la loro sopravvivenza.
Diventa quindi di fondamentale importanza avere un filtro 'idoneo' alla vasca.
Partiamo da alcuni presupposti:
- qualsiasi sostanza organica morta presente in vasca marcisce producendo, tra le varie cose, Ammonio (tossico, da eliminare il prima possibile sia per non uccidere i pesci sia per non far crescere le alghe)
- se non abbiamo ossigeno a sufficienza in vasca non avremo un acquario ma una pozza maleodorante, inoltre con poco ossigeno (sotto i 2mg/l i batteri non nitrificano, quindi in vasca resta l'Ammonio ... che è quello che puzza)
- i batteri del ciclo dell'Azoto hanno necessità di ancorarsi a qualche supporto (se girovagano per la vasca non credo facciano il loro dovere) a parte che poi vediamo l'acqua 'sporca'
- maggiore è la temperatura maggiore sarà la prolificazione batterica (la temperatura ideale sarebbe di 35°C ma non possiamo certo mantenere una temperatura del genere in vasca, quindi ridurremo l'attività batterica)
- il PH dell'acqua influisce sulla prolificazione batterica (il PH ideale sarebbe 8 - 8,5 ma dobbiamo accontentarci riducendo quindi l'attività batterica)
- il ciclo dell'Azoto produce ioni H+ (grazie Mkel77) e quindi abbassa il PH, se non abbiamo un buon effetto tampone (KH) rischiamo che il 'lavoro' stesso dei batteri limiti la loro funzionalità
Il flusso di acqua, messo in moto dalla pompa del filtro, permette che ai batteri arrivi cibo (Ammonio) ed Ossigeno, inoltre livella, in base alla velocità dell'acqua, la stratificazione batterica dei flocculi, un po come se fosse un tosaerba che mantiene sempre l'erba ad una certa altezza.
In base poi all'altezza dei flocculi e del tenore di ossigeno presente nell'acqua i batteri degli strati più sottostanti potranno passare da un metabolismo aerobico (che utilizza l'ossigeno presente in acqua) ad uno anaerobico (che utilizza l'ossigeno presente in alcuni ioni come NO3, PO4 ecc. creando/riducendo sia sostanze utili/inutili sia composti molto tossici) questo perchè i batteri che stanno sopra consumano l'ossigeno e, se lo consumano tutto ...non ne arriva più agli strati inferiori che devono quindi 'adeguarsi'. In questo contesto potrebbe o meno iniziare la 'Denitrificazione' che, ultima parte del ciclo dell'Azoto, trasforma i Nitrati (NO3) utili alle piante in semplice Azoto gassoso. Quindi chi ha molte piante ne avrebbe un danno mentre chi ha solo pesci ne avrebbe un beneficio. Finito il Nitrato passerebbero al Fosfato (PO4) producendo una cosa che è meglio non nominare ... ma farebbe morire tutti i pesci in poco tempo.
Da queste considerazioni possiamo cominciare a dedurre che la portata del filtro dovrebbe essere:
- la più veloce possibile tale da garantire l'ossigenazione costante dei batteri
- la più lenta possibile tale da permettere la Denitrificazione (se proprio la vogliamo)
- la più veloce possibile in modo che i flocculi non diventino troppo grandi e quindi gli strati sottostanti non inizino a denitrificare e/o, a seguire una volta finiti i Nitrati (NO3) a produrre possibili inquinanti tossici
- la più lenta possibile per permettere che tutto l'Ammonio e, a seguire, il Nitrito (NO2) venga trasformato in Nitrato (NO3) praticamente non tossico se non ad alte concentrazioni (diciamo inferiori a 50mg/l per l'acqua potabile ... se non ricordo male ... e se proprio avete voglia di bere l'acqua della vasca)
- la più veloce possibile in modo che i batteri non consumino tutto l'ossigeno altrimenti ... addio pesci
Tutto questo per la sola portata del filtro ?
No, bisognerebbe anche dire che, in base alla pulizia delle spugne, che ci siano le luci accese o meno, della temperatura della vasca ecc. il tutto varia in maniera continua, immaginate se i pesci decidono di 'farla' tutti nello stesso momento ... dimenticavo i pesci eliminano direttamente Ammonio, quindi più pesci ci sono in vasca più il filtro dovrà essere grande e veloce per smaltire, nel minor tempo possibile, l'Ammonio.
Ovviamente maggiore è la quantità di cibo (Ammonio), maggiore dovrà essere il benessere delle piante o il numero degli aeratori (diciamo il movimento superficiale del pelo dell'acqua) e maggiore dovrà essere la dimensione della parte biologica del nostro filtro.
scriptors
12-03-2009, 23:03
E se il filtro è più grande del necessario ?
Resterà in parte disabitato ma, avremo la 'stanza degli ospiti' libera pronta in caso di bisogno.
Come faccio a controllare se il filtro funziona bene o fare in modo che la vasca maturi nel minor tempo possibile ?
Semplicemente facendo i test dell'acqua e inserendo, nella vasca ancora libera da pesci e/o altri animali, del cibo per i batteri e dell'ossigeno.
Come si fa ?
Iniziamo con l'acquistare i tre test fondamentali per l'avvio della vasca: NH3/4+ - No2 - No3
Una volta riempita la vasca inseriamo un pizzico di cibo per pesci in vasca, questo marcirà producendo Ammonio (NH) cioè cibo per i batteri che ci interessano (nella 'marcescenza' sarà già stato cibo per i batteri decompositori della materia organica - del ciclo del carbonio)
Bisogna quindi fornire ossigeno all'acqua con due semplici sistemi, mettere piante in vasca (più sono meglio è) o direzionare il tubo di uscita del filtro verso il pelo dell'acqua in modo che, smuovendo la superficie dell'acqua, ci sia il maggior scambio di gas aria/acqua (tra i quali l'Ossigeno).
Andiamo quindi a misurare, quotidianamente, l'Ammonio (NH) ... se è sempre a zero la vasca non maturerà mai ... o vi hanno rifilato un test scaduto.
Il giorno in cui notiamo l'aumento dell'Ammonio inizieremo a misurare anche i Nitriti (NO2), e quando noteremo la presenza di NO2 inizieremo a misurare anche gli NO3 (Nitrati).
Possiamo anche fare tutte le misurazioni contemporaneamente in modo da essere certi che qualcosa non ci sfugga.
Quindi inizieranno a formarsi gli NH (3 o 4¬¬+ a seconda del PH, fate una ricerca a riguardo), quindi, quando gli NH inizieranno ad essere trasformati in NO2 potremo dire che il filtro è partito, dopo qualche giorno gli NO2 saranno cibo per altri batteri, con metabolismo più lento (ed ecco del perchè si ha il famoso picco degli NO2), che inizieranno a trasformarli in NO3.
Se adesso lasciamo tutto così gli NH spariranno, gli NO2 anche e resteranno solo gli NO3 ... ma saremmo al punto di partenza
Dobbiamo continuare a mettere in vasca piccolissime quantità di cibo in modo da fornire sempre NH ai batteri, nello stesso tempo dovremo misurare in vasca NH a zero. Questo significa che l'Ammonio prodotto viene subito metabolizzato dai batteri producendo Nitrito e quindi Nitrato
- se continuiamo a vedere tracce di Ammonio significa che il filtro è troppo veloce o c'è poco ossigeno in vasca o bisogna aumentare la quantità di canolicchi (sperando che ci sia ancora spazio).
Do alcuni valori giusto per avere un buon punto di partenza:
- la portata della pompa deve andare da una a quattro volte la capacità netta della vasca, ovviamente meglio che sia regolabile
- la dimensione della parte biologica dovrebbe oscillare tra un decimo ad un quarantesimo della capienza della vasca (dipende anche se avrete un acquario con molte piante o di soli pesci)
L'importanza di un filtro ben funzionante è che questo fa sparire il prima possibile l'Ammonio dalla vasca.
Al contrario dei famosi Nitrati (NO3) e Fosfati (PO4) colpevolizzati, a mio modo di vedere inutilmente (ma perchè ho molte piante in vasca), di essere portatori di alghe, il principale colpevole delle alghe in vasca è proprio l'Ammonio (NH).
Prima riusciamo a far sparire l'Ammonio dalla vasca meno alghe avremo in vasca e, in fase di avvio, più metteremo nelle migliori condizioni il filtro meno alghe o nessuna, avremo durante la fase di maturazione della vasca.
scriptors
12-03-2009, 23:04
Ecco l'importanza di monitorare quotidianamente il valore dell'Ammonio in vasca che deve essere rilevabile (0,25 mg/l) ma per pochissimo tempo (uno o due giorni al massimo sarebbe l'ideale). Se abbiamo molto ammonio in vasca forse è meglio fare un piccolo cambio di acqua e sospendere la somministrazione del mangime (sempre piccolissime quantità), magari ritarderemo la maturazione della vasca ma eviteremo di avere alghe in fase di avvio.
Se mettiamo molte piante, appena avviata la vasca, qualche foglia di queste sicuramente marcirà, sarà quindi inutile mettere mangime in vasca.
Le alghe, ma anche le piante superando una concentrazione abbastanza alta, prediligono l'Azoto sotto forma di Ammonio piuttosto che sotto forma di Nitrato perchè energeticamente gli costa molto meno.
Volete una prova ?
Quando la vasca diventa sempre più matura le colonie batteriche presenti nel filtro colonizzeranno anche tutte le foglie delle piante e, dove troveranno più ossigeno (piante a crescita veloce), nitrificheranno meglio, sottraendo quindi alle alghe l'Azoto NH immediatamente, ovviamente le alghe più difficilmente attecchiranno su piante a crescita veloce e viceversa saranno più facilmente visibili sulle foglie di piante a crescita lenta e/o con problemi (inteso come insufficiente attività fotosintetica a causa di carenze).
Ecco il reciproco 'scambio di favori' tra piante e filtro biologico che, se apparentemente sembrano in competizione per l'Ammonio (in effetti le piante preferirebbero l'Azoto come NH e non come NO3) si aiutano a vicenda fornendosi ossigeno e liberandosi dalle alghe.
Spero che sia stata chiara l'importanza di misurare gli NH3/4+ in vasca, specialmente ad avvio vasca, prendere un filtro con una buona capienza e sopratutto regolarlo nel migliore dei modi (se volessimo regolarlo con precisione andremmo fuori di testa per i molteplici fattori di cui tener conto)
Questo è quello che ho imparato dai miei 'insegnanti' e dalle mie esperienze ... spero di averci capito qualcosa e di essere riuscito a trasmettere altrettanto.
NB. Mi sembra ovvio ma meglio specificarlo ulteriormente:
i batteri, ma anche le piante, non possono inseguire il cibo così come fanno i pesci in vasca, è quindi di fondamentale importanza avere una corretta ed uniforme circolazione dell’acqua in vasca.
Specialmente in funzione ‘antialghe’ la circolazione dell’acqua in vasca aiuta a fornire alle piante il nutrimento di cui necessitano, ne consegue che piante nutrite ed in salute forniranno ossigeno ai batteri che ne popolano le foglie e che quindi saranno nella condizione ideale per nitrificare.
Inoltre il movimento dell’acqua sulle foglie limiterà la stratificazione batterica sulle stesse che, se ci fossero troppi flocculi, non riceverebbero più la luce necessaria alla fotosintesi.
scriptors
12-03-2009, 23:13
Come dicevo nel primo post (che ho editato in mattinata) un ruolo importante, ma anche pericoloso, viene rivestito dai batteri Saprofiti.
Stò semplificando di molto dato che, di trasformare la materia organica, se ne occupano anche funghi, protozoi ecc.
Se lasciamo la vasca sporca avremo molta materia organica disponibile per questi batteri e quindi un 'carico batterico' elevato in vasca.
Questi ovviamente consumano ossigeno e, se ne abbiamo realmente molti, possono portare facilmente a drammatiche conseguenze.
La più semplice ?
Sottrarre ossigeno ai batteri del Ciclo dell'Azoto, far aumentare la quantità di Ammonio in vasca, far riempire la vasca di alghe, ridurre il benessere dei pesci facendogli indebolire la mucosa protettiva che li riveste, esporli agli attacchi dei parassiti presenti in vasca (Ittio ecc. ecc.)
-05
Quindi prendetevi 10 minuti di pausa ed andate a pulire la vasca :-D
Anche se non sono proprio batteri, mi aggancio a questo discorso, perchè in vasca sono quasi sempre presenti, allo stato latente, tutti quegli animaletti che colpiscono i nostri beneamati pescetti.
Come dicevo pesci in forma hanno una mucosa protettiva che li protegge.
Le stesse raccomandazioni che valgono per i nostri pesci, quindi fare cambi con acqua alla stessa temperatura di quella presente in vasca, preparare l'acqua con le stesse caratteristiche chimiche di quelle presenti in vasca (evitare lo sbalzo osmotico), evitare sbalzi repentini di PH, evitare sbalzi di qualsiasi natura insomma, vale anche per i nostri beneamati batteri presenti sia nel filtro sia in vasca.
Ecco il perchè spesso, al ritorno delle ferie, la nostra vasca è, quasi sempre, più bella del solito.
Bene quindi una manutenzione costante della vasca ma ... senza esagerare con gli smanettamenti.
EDIT: ho corretto qualche errorino grammaticale e fatto qualche aggiunta (in colore diverso in modo da evidenziarla) nei post precedenti ;-)
Non so se farò altre modifiche, nel caso, basta guardare la data della ultima modifica (cercherò comunque di utilizzare colorazioni differenti per facilitarne la lettura)
Paolo Piccinelli
13-03-2009, 09:14
scriptors, beh, qui c'è di che discutere per anni (e già ne abbiamo discusso per anni :-D )...
...ma alla fine, che filtro devo comprare per il mio acquario? #24
Cerchiamo di dare delle indicazioni di massima:
1: La pompa del nostro filtro: dovrebbe avere una portata oraria pari a circa 3 volte il volume della vasca, fino a circa 5 volte in caso di vasche densamente popolate e con poca vegetazione (vasche per ciclidi, piranha, pesci rossi).
2: Il volume interno del filtro: dovrebbe essere pari almeno al 5% del volume vasca e dovrebbe essere suddiviso in filtraggio meccanico e biologico. Utile anche avere a disposizioneun vano o uno spazio libero in cui introdurre (secondo necessità e per brevi periodi) uno stadio chimico come il carbone attivo, la torba, eventuali resine.
3: La manutenzione del filtro: deve essere fatta solo quando il filtro lo richiede!!!
Pasticciare continuamente col filtro nella errata convinzione di tenerlo in perfetta efficienza provoca proprio l'effetto contrario.
Il filtro va aperto SOLO SE SI NOTANO PROBLEMI IN VASCA (magari vedremo di dettagliare meglio più avanti)
:-))
scriptors
13-03-2009, 11:56
Infatti adesso comincia la vera e propria discussione :-D
Secondo me, più che parlare di 'portata oraria' dalle 3 alle 5 volte il volume della vasca, opterei per discutere sul volume interno del filtro.
Prendiamo come esempio la famosa vasca 'tipo' da 100 litri.
Se vogliamo farci un plantacquario (acquario di sole piante) basterebbero un paio di pompe di movimento magari con un po di perlon (spugne per filtraggio meccanico) messo all'ingresso.
Se invece vogliamo farci acquario con soli poecillidi (Platy e/o Guppy ... chiamati anche pesci 'cagoni' ... o magari Pesci Rossi) converrà avere un filtro grande sia come filtraggio biologico sia come filtrazione meccanica.
La controindicazione dei filtri 'grandi' è che hanno delle pompe molto veloci e, se è vero che devo eliminare l'Ammonio, prodotto in grosse quantità da molti pesci, è anche vero che devo far passare l'acqua, nel filtro biologico, in modo tale che l'Ammonio venga eliminato e non solo ridotto (altrimenti facilmente avrò problemi algali).
Ecco che alcuni produttori hanno escogitato svariati sistemi per dividere, il flusso dell'acqua che entra nel filtro, facendo in modo che la filtrazione meccanica sia veloce mentre quella biologica sia lenta (faccio un esempio di un filtro che conosco, quello interno delle vasca Juwel)
Ovviamente se in vasca abbiamo molti pesci (o vogliamo mettercene molti - cosa che comunque sconsiglio) avremo necessità di avere un filtro non solo grande in senso come portata ma anche grande come sezione biologica.
Mi spiego meglio:
se la vasca da 100 litri la voglio riempire d pesci mi troverò di fronte a due grossi problemi:
- elevato carico organico (cacca)
- elevato carico organico (Ammonio)
dovrò avere una filtrazione veloce meccanica (da pulire molto molto spesso per ridurre il carico organico complessivo)
dovrò avere una filtrazione biologica veloce (per eliminare subito l'Ammonio) ma veloce, questa volta, intesa solo come quantità di abbattimento dell'Ammonio, quindi Volume del filtro biologico elevata (filtro grande) ma velocità dell'acqua bassa quanto basta per permettere al filtro biologico di smaltire interamente tutto l'Ammonio in ingresso.
In pratica dovro avere un filtro grande, diciamo acquistare un filtro da 1500 l/h (purtroppo difficilmente i filtri sono venduti a 'volume utile' ma vengono venduti in base alla velocità delle pompa) sapendo che ne andrò a ridurre la portata a 300 l/h
Se dovessi lasciare il filtro a 1500 l/h (oltre ad avere una notevole corrente in vasca abbattibile con una spray-bar) la velocità dell'acqua sarebbe tale che avrei ancora dell'Ammonio in uscita dal filtro e quindi facilmente incorrerei in problemi algali.
Sto parlando di casi limite (anche se, chi ha piante finte in vasca e 100 pesci in cento litri, ne conosciamo molti)
In questi casi sarebbe opportuno l'utilizzo di due pompe diverse, una per la filtrazione meccanica (caricato quindi con sole spugne da pulire ad ogni cambio) ed una per la filtrazione biologica (grande volume e velocità regolabile, ridotta almeno alla metà della velocità ... poi l'andremo a regolare in base ai test dell'Ammonio (NH3/4+))
In realtà l'utilizzo di due filtri, meccanico e biologico, lo consiglierei a tutti quelli che, purtroppo, si ritrovano molti pesci in vasca.
Ricordate quando parlavo del Carico Organico in vasca ?
;-)
ps. Pasticciare con il filtro purtroppo è anche necessario, ma solo per la parte meccanica, mai toccare quella biologica (tranne eccezioni che descrivo più avanti). Se lasciamo accumulare troppa sporcizia nelle spugne ritorniamo ad avere un alto carico organico, quindi ad ogni cambio acqua, almeno le prime spugne superficiali, vanno sempre sciacquate con l'acqua appena tolta dalla vasca.
Dopo qualche anno potrebbe anche diventare necessaria una pulizia del filtro biologico (anche se e molto difficile, una grande sedimentazione di fanghi nel filtro potrebbe ridurre di molto il flusso dell'acqua)
A seconda del tipo di supporto scelto basterà estrarre i canolicchi mettendoli immediatamente in un secchio contenente acqua della vasca, fare una veloce sifonata al filtro, quindi rimettere i canolicchi al loro posto sempre molto velocemente.
Questo è anche utile per dare una 'svecchiata' alle nostre colonie batteriche.
NB. parliamo di almeno un anno di utilizzo, non fatelo dopo qualche mese o ne subirete le conseguenze con un improvviso picco di Nitriti in vasca e moria dei pesci.
scriptors
13-03-2009, 12:59
scriptors, beh, qui c'è di che discutere per anni (e già ne abbiamo discusso per anni :-D )...
ho fatto solo un piccolo riassunto #23
secondo me, non credo sia una lettura così pesante #12
Grazie per avermi paragonato ad Einstein :-D
In effetti è più facile dire le cose per quello che sono piuttosto che 'ermeticamente' ... (poi ci dovrei mettere gli asterischi, i numeretti ed i rimandi alla bibliografia #17 )
luca2772
13-03-2009, 13:16
più che parlare di 'portata oraria' dalle 3 alle 5 volte il volume della vasca, opterei per discutere sul volume interno del filtro
Il passo successivo è ragionare in termini di velocità di transito: il filtro di Amburgo ne è l'esempio classico.
Andrebbe ora trattato in dettaglio (per quanto possibile) il ciclo del carbonio, spesso ignorato a favore del più "gettonato" ciclo dell'azoto.
Cosa succede ad un frammento di materia organica (foglia, escremento, residuo di cibo, organismo morto...) che vaga nella nostra vasca?
Che venga risucchiato dal filtro o che si depositi sul fondale poco importa.
In breve tempo partiranno due differenti "attacchi": uno dall'esterno, col risultato che la superficie verrà (specie il frammento in questione è altamente proteico, come un frammento di cibo o un animaletto defunto) ricoperta da una fitta peluria bianca: sono funghi (i saprofiti citati poco sopra) che iniziano la demolizione delle proteine in amminoacidi (i "mattoncini" che compongono le lunghe catene delle molecole proteiche). L'altro attacco partirà dall'interno (specie in caso di animali, è più rapido quest'ultimo).
Nel volgere di poche ore/giorni, il nostro frammento sarà letteralmente smantellato, e i minuscoli frammenti residui alla fine scompariranno alla nostra vista, ma resterannno (trasformati) ancora per un certo tempo.
scriptors, prosegui :-)
vorrei aggiungere una cosa : ho letto piu' volte nella tua spiegazione ,secondo me pure troppo sintetica(sono affamato di informazioni) , "come si fa' a far maturare il filtro piu in fretta?"
Semplicemente non si puo' , sebbene si introducano batteri e quant'altro e sebbene possa digerire ammoniaca e nitriti , il filtro non e' maturo e la colonia e' instabile .
Un mese e' il minimo sindacale ,al di sotto del quale io non consiglierei mai di scendere ,ci sono casi estremi in cui si puo' tentare un rimedio d'urgenza ma non e' mai come avere un filtro maturo.
Spesso si consiglia anche di mettere del materiale gia' colonizzato di batteri in altre vasche , la cosa potrebbe anche funzionare ma solo in sapienti mani come le vostre ,uno come me rischia solo di fare danni.
La tua spiegazione mi ha fatto capire molte cose che avvengono nelle mie vasche , pero' non ho ben capito quale sia la migliore soluzione a livello pratico ..
Ma gia' sapendo la teoria un domani trovaro' anche la pratica forse...
nell'amazzonico ho il filtro interno juwell a regime normale e un heiem 2078 al minimo dei giri, ma ho anche un oxidator e una lampada uv che secondo me se li tolgo la dentro schiatta tutto .
grazie delle prezioni info
Paolo Piccinelli
13-03-2009, 14:26
Buz, è un tema trattato in migliaia di topics e qui sarebbe OT... #13
Un mese e' il minimo sindacale ,al di sotto del quale io non consiglierei mai di scendere ,ci sono casi estremi in cui si puo' tentare un rimedio d'urgenza ma non e' mai come avere un filtro maturo.
Come giustamente premesso, la vasca viene interamente colonizzata dai batteri, che formano un biofilm su tutte le superfici interne (vetri, foindo, foglie, arredi).
In caso vogliamo veramente che si instauri un ciclo virtuoso, un mese è assolutamente il minimo indispensabile... meglio ancora 6-8 settiane senza pesci (tanto la materia da degradare non manca ai batteri) ;-)
Andrebbe ora trattato in dettaglio (per quanto possibile) il ciclo del carbonio
Sarebbe cosa ottima, forse un pò complesso in primo acquario, ma io sono propenso a provarci... chiederò aiuto aqualche collega perchè mi dia una mano a tenere in carreggiata il topic ;-)
luca2772
13-03-2009, 14:39
flashg, hai il mio stesso filtro :-) ; io l'ho impostato a 1/3 della portata nominale e non ho alcun problema...
Per quale motivo senza sterilizzatore (che spezza il DNA e quindi secca qualunque forma di vita unicellulare in sospensione) e oxidator temi il crash?
Buz, quella della CO2 e dell'interfaccia acqua / aria è annosa e combattuta.
Io personalmente propendo per l'ipotesi meno "popolare": salvo che in vasche "sovralmentate", con illuminazioni molto forti e pesanti feritilizzazioni, in tutti gli altri casi la CO2 disciolta arriva da:
1. adsorbimento dalla CO2 atmosferica (presente in percentuale moolto più massiccia in aria che in acqua)
2. respirazione batterica (dal filtro)
3. respirazione animale
In questi casi (cito la mia vasca a conduzione "da mal di testa") si ottiene sufficiente CO2 per le piante. Ad esempio l'ultima misurazione mi ha fornito pH 6.5 e kH 4: prendi la tabella e guarda quanti ppm teorici ho.
Per quanto riguarda invece la saturazione dell'ossigeno (a parte che sull'attendibilità del costoso test mantengo una cauta riserva...) il problema invece potrebbe presentarsi, più che altro a causa del notevole consumo da parte delle colonie batteriche...
Nel mio caso ho stroncato il problema montando una pompa stream, comunemente adottata nelle vasche reef.
Movimenta 1500 l/h con un fascio molto largo che non disturba (ho un athya che si piazza spesso davanti alla corrente per far merenda) increspando convenientemente una regione della superficie.
scriptors
13-03-2009, 14:51
luca2772, metto le dita in acqua fredda, studio un po e poi proseguo :-D
Il problema è che il Ciclo del Carbonio dovremmo cercare di tenerlo molto alla larga dato che noi abbiamo vasche da pochi litri, non laghi #12 ... e probabilmente (ma mi sembra di averlo scritto) ci troveremmo a combattere insufficienze di Ossigeno in vasca.
Poi, nel caso sarebbe meglio avere vasche con fondo di terriccio naturale, PH in campo basico, solo un paio di pescetti piccoli (diciamo che siamo un po fuori dalla vasca 'tipo' che il 98% degli acquariofili ha in mente)
... secondo me ovviamente ;-)
ps. quando dico 'aumento del volume' è implicito che la portata della pompa resti costante e che quindi, la velocità con cui l'acqua lambisce gli strati batterici, resti uguale ma aumenti il solo volume filtrante ... (probabilmente mi spiego male) ... insomma il filtro più grande, con pompa più veloce, implica che la velocità della pompa venga ridotta, il 'quanto' c'è lo diranno i test del NH3/4+
L'idea di aggiungere, come esempio, il Filtro di Amburgo comunque è una ottima idea #36# (anche se credo tu sia più preparato del sottoscritto a riguardo ;-) )
flashg, dire che 'un mese' sia il minimo sindacale è corretto come indicazione per chi non si interessa di cosa succede in vasca.
Se io, tramite test, arrivo a conoscere quando è partito il Ciclo dell'Azoto e so di quanto è cresciuto (quanto Ammonio e Nitrito riesce a smaltire) potrei anche inserire il primo pesce dopo 5 giorni ... sarebbe comunque un pesce (prendiamo ad esempio un Neon, giusto per capire la dimensione) in una vasca da 100 litri.
Tecnicamente non ci dovrebbero essere problemi, invece del mangime e/o delle piante con foglie marce abbiamo il povero pesciolino che da nutrimento ai batteri.
Il problema è che nel primo mese in genere noi modifichiamo i valori biochimici della vasca per portarli ai valori 'utili' all'allevamento dei pesci che abbiamo intenzione di allevare ... ammesso che sappiamo già che pesci prendere ... quindi perchè stressare il povero pesciolino esponendolo a tutta la serie di parassiti pronti in vasca ?
In realtà la 'maturazione' della vasca avviene molto presto, il problema è nella quantità di 'materia' da trattare.
Perchè alcuni hanno il picco dei Nitriti mostruosamente enorme mentre altri quasi non lo vedono ?
Dipende da come si allestisce la vasca, se si mettono un sacco di schifezze in vasca si avrà un improvviso carico biologico e quindi i picchi saranno molto più evidenti, se si cerca di stare attenti a tutti i particolari i picchi saranno quasi inesistenti,
Per questo dire: riempi il 200 litri e mettici dentro un pesce significa, nel 90% dei casi, mandare a morte certa il povero pescetto.
Mi verrebbe da chiedere quanti, alla loro decima vasca, hanno il picco dei nitriti così alto da diventare pericoloso ;-)
flashg, per me hai semplicemete troppi pesci in vasca e quindi il carico organico è elevato. Una maggiore pulizia della vasca già risolverebbe parte dei problemi, una diminuzione dei pesci la risolverebbe del tutto.
Buz, se hai piante sono loro che devono fornire ossigeno alla vasca, quindi giusto quello che fai per non disperdere CO2. Baste che mantieni le piante in salute e non esageri con i pesci ;-)
- il ciclo dell'Azoto produce CO2 e quindi abbassa il PH, se non abbiamo un buon effetto tampone (KH) rischiamo che il 'lavoro' stesso dei batteri limiti la loro funzionalità
Mi permetto solo di fare una precisazione...........il ciclo dell'azoto, fermandoci alla sola produzione di no3 non produce CO2, ma libera ioni H+, il risultato è il medesimo, ovvero abbassamento del pH..........
La CO2 è prodotta dall'ultimo processo di denitrificazione, ma sfido qualunque filtro appena avviato, a chiudere il ciclo.......... ;-)
Solo una precisazione. ;-)
Federico Sibona
13-03-2009, 14:57
Vi prego ragazzi, Buz, ma anche altri futuri, non offendetevi, ma se non avete esperienza e conoscenza e volete avere solo una vasca ben funzionante, con pesci e piante in salute, per adesso seguite i consigli dati negli altri topic/sezioni. Qui si parla di allestimenti sperimentali un po' particolari, che non possono essere seguiti parzialmente, o si prende il pacchetto intero o non si prende niente, sarebbe pericoloso. Quindi, anche se volete sperimentare, sarebbe molto meglio aspettare che il topic vada avanti e si arrivi a delle conclusioni. Come ho detto, estrapolare ora frasi isolate dal contesto ed applicarle così come sono in allestimenti diversi, potrebbe risultare deleterio! ;-)
Paolo, cancella anche questa mia quando lo riterrai opportuno ;-)
Paolo Piccinelli
13-03-2009, 15:07
...ecco, vedi Buz cosa intendevo?!? #13
Per rispondere al tuo excursus abbiamo perso il filo del discorso ed ora dovrò cancellare/editare, ma qualcosa non quadrerà... #23 #23
Atteniamoci al filone principale e, visto che la carne al fuoco è moltissima, proporrei a Scriptors di stendere un "programma di lavoro"... cioè una serie di punti da approfondire in sequenza, altrimenti davvero non ne usciamo vivi.
Da sottolineare anche il richiamo di Fede!!!
Vogliamo provare a tenere una conversazione "di alto livello" qui in primo acquario, ma tenete presente che leggerete molte considerazioni che vi parranno "strane"... ad esempio Luca2772 sta spiegando come si affronta una variante in Formula Uno, mentre la sezione è al livello di SCUOLA GUIDA.
Prendetelo come un "assaggio" di quella che sarà l'evoluzione acquariofila di molti di voi (perchè io non mi sognerei mai di gestire la vasca come lui!!! :-D :-D :-D )
Paolo Piccinelli
13-03-2009, 15:07
...ecco, vedi Buz cosa intendevo?!? #13
Per rispondere al tuo excursus abbiamo perso il filo del discorso ed ora dovrò cancellare/editare, ma qualcosa non quadrerà... #23 #23
Atteniamoci al filone principale e, visto che la carne al fuoco è moltissima, proporrei a Scriptors di stendere un "programma di lavoro"... cioè una serie di punti da approfondire in sequenza, altrimenti davvero non ne usciamo vivi.
Da sottolineare anche il richiamo di Fede!!!
Vogliamo provare a tenere una conversazione "di alto livello" qui in primo acquario, ma tenete presente che leggerete molte considerazioni che vi parranno "strane"... ad esempio Luca2772 sta spiegando come si affronta una variante in Formula Uno, mentre la sezione è al livello di SCUOLA GUIDA.
Prendetelo come un "assaggio" di quella che sarà l'evoluzione acquariofila di molti di voi (perchè io non mi sognerei mai di gestire la vasca come lui!!! :-D :-D :-D )
scriptors
13-03-2009, 15:31
Mkel77, grazie, provvedo a correggere ;-)
Federico Sibona, forse parli di luca2772 ;-)
Paolo Piccinelli, stò preparando qualcosa sul filtro di Amburgo, molto breve :-D, per approfondire il discorso velocità di passaggio dell'acqua e nitrificazione/denitrificazione (visto le vasche di soli pesci)
Fatto questo si può anche arrivare ad una conclusione che non conclude nulla però, il problema è, e resterà, sempre lo stesso, il rapporto:
litri vasca / numero pesci / numero piante
come resta sempre il rapporto
ossigeno disponibile / carico organico (inteso come batteri non nitrificatori) / nitrificatori
l'idea è di dare consapevolezze ad ognuno di decidere quali problematiche vuole affrontare #23
poi abbiamo altre 8 pagine per approfondimenti
suggerisci
scriptors
13-03-2009, 15:31
Mkel77, grazie, provvedo a correggere ;-)
Federico Sibona, forse parli di luca2772 ;-)
Paolo Piccinelli, stò preparando qualcosa sul filtro di Amburgo, molto breve :-D, per approfondire il discorso velocità di passaggio dell'acqua e nitrificazione/denitrificazione (visto le vasche di soli pesci)
Fatto questo si può anche arrivare ad una conclusione che non conclude nulla però, il problema è, e resterà, sempre lo stesso, il rapporto:
litri vasca / numero pesci / numero piante
come resta sempre il rapporto
ossigeno disponibile / carico organico (inteso come batteri non nitrificatori) / nitrificatori
l'idea è di dare consapevolezze ad ognuno di decidere quali problematiche vuole affrontare #23
poi abbiamo altre 8 pagine per approfondimenti
suggerisci
Paolo Piccinelli
13-03-2009, 16:24
Rileggendo, mi sono soffermato su qusti passi:
è molto importante quindi sia lasciare che parte dei resti finisca nel fondo, cosa che per quanto possiamo essere pignoli nella pulizia avverrà comunque, sia mantenere la vasca quanto più pulita possibile.
Qui vorrei approfondire un attimo cosa intendi per "tenere la vasca quanto più pulita possibile" :-))
i batteri del ciclo dell'Azoto hanno necessità di ancorarsi a qualche supporto (se girovagano per la vasca non credo facciano il loro dovere) a parte che poi vediamo l'acqua 'sporca'
Qui magari ci sarebbero da spendere due parole sul concetto di biofilm... molte specie di batteri convivono in una struttura complessa, che ospita sia specie aerobiche che anaerobiche, organizzate a formare un reticolo atto a trasferire ossigeno e nutrienti a favore di tutti gli organisi coinvolti... ma magari ci torniamo in appendice ;-)
Il problema è che il Ciclo del Carbonio dovremmo cercare di tenerlo molto alla larga dato che noi abbiamo vasche da pochi litri, non laghi ... e probabilmente (ma mi sembra di averlo scritto) ci troveremmo a combattere insufficienze di Ossigeno in vasca.
Più che un problema di volume, io farei riferimento al problema della gittata temporale di una vasca... per esempio sono convinto che nlla vasca di Federico il ciclo del carbonio si è compiuto e continua a compiersi con tranquillità.
Mi è capitato il mese scorso di vedere una vasca allestita nel 1985 o giù di lì... 3 cm di "fish mulm" sul fondo, anubias e cryptocoryne completamente coperte di alghe e circa 25 ciclidi tantganika a loro agio in 150 litri... nitrati vicini a zero, fosfati non rilevabili... un cambio d'acqua a semestre ... lì posso scommettere che pur il ciclo del fosforo è arrivato a compimento ;-)
...per il work schedule io farei una cosa del tipo:
1- Cosa succede nel filtro meccanico, cosa nel biologico e come variano le cose al variare dei materiali usati e della velocità di passaggio acqua (a prescindere da quello che sta fuori)
1bis- I batteri: cosa sono, come vivono, quando sono un aiuto e quando diventano un problema
2- Interazioni vasca-filtro: il sistema vasca e il "bilancio energetico"... cioè cosa introduciamo (cibo, fertilizzanti, luce, co2) e cosa togliamo (potature, avannotti, residuo organico) dall'acquario.
2bis - Progttare l'equilibrio della vasca: piante+pesci+fattori abiotici (luce, calore, aggiunte esterne) = acquario sano e in equilibrio
3- Il ciclo del carbonio e del fosforo in acquario
4- casi speciali: dal plantacquario (filtraggio virtuale) alla vasca di soli pesci (necessità di filtraggio pesante e interventi esterni di pulizia)
...può andare? #24
Paolo Piccinelli
13-03-2009, 16:24
Rileggendo, mi sono soffermato su qusti passi:
è molto importante quindi sia lasciare che parte dei resti finisca nel fondo, cosa che per quanto possiamo essere pignoli nella pulizia avverrà comunque, sia mantenere la vasca quanto più pulita possibile.
Qui vorrei approfondire un attimo cosa intendi per "tenere la vasca quanto più pulita possibile" :-))
i batteri del ciclo dell'Azoto hanno necessità di ancorarsi a qualche supporto (se girovagano per la vasca non credo facciano il loro dovere) a parte che poi vediamo l'acqua 'sporca'
Qui magari ci sarebbero da spendere due parole sul concetto di biofilm... molte specie di batteri convivono in una struttura complessa, che ospita sia specie aerobiche che anaerobiche, organizzate a formare un reticolo atto a trasferire ossigeno e nutrienti a favore di tutti gli organisi coinvolti... ma magari ci torniamo in appendice ;-)
Il problema è che il Ciclo del Carbonio dovremmo cercare di tenerlo molto alla larga dato che noi abbiamo vasche da pochi litri, non laghi ... e probabilmente (ma mi sembra di averlo scritto) ci troveremmo a combattere insufficienze di Ossigeno in vasca.
Più che un problema di volume, io farei riferimento al problema della gittata temporale di una vasca... per esempio sono convinto che nlla vasca di Federico il ciclo del carbonio si è compiuto e continua a compiersi con tranquillità.
Mi è capitato il mese scorso di vedere una vasca allestita nel 1985 o giù di lì... 3 cm di "fish mulm" sul fondo, anubias e cryptocoryne completamente coperte di alghe e circa 25 ciclidi tantganika a loro agio in 150 litri... nitrati vicini a zero, fosfati non rilevabili... un cambio d'acqua a semestre ... lì posso scommettere che pur il ciclo del fosforo è arrivato a compimento ;-)
...per il work schedule io farei una cosa del tipo:
1- Cosa succede nel filtro meccanico, cosa nel biologico e come variano le cose al variare dei materiali usati e della velocità di passaggio acqua (a prescindere da quello che sta fuori)
1bis- I batteri: cosa sono, come vivono, quando sono un aiuto e quando diventano un problema
2- Interazioni vasca-filtro: il sistema vasca e il "bilancio energetico"... cioè cosa introduciamo (cibo, fertilizzanti, luce, co2) e cosa togliamo (potature, avannotti, residuo organico) dall'acquario.
2bis - Progttare l'equilibrio della vasca: piante+pesci+fattori abiotici (luce, calore, aggiunte esterne) = acquario sano e in equilibrio
3- Il ciclo del carbonio e del fosforo in acquario
4- casi speciali: dal plantacquario (filtraggio virtuale) alla vasca di soli pesci (necessità di filtraggio pesante e interventi esterni di pulizia)
...può andare? #24
scriptors
13-03-2009, 16:49
Se siete arrivati fino a questo punto direi che la cosa vi interessa quindi, anche se esula dai 'ritrovati' moderni può essere utile descrivere brevemente una tipologia d filtro molto 'antica' ma ancora utile e funzionale che, presumo motivo della sua scomparsa, ha il suo maggiore inconveniente nella sua bruttezza esteriore specie quando inizia a funzionare:
Il filtro d'Amburgo (link in tedesco: Hamburger Mattenfilter (http://www.deters-ing.de/Filtertechnik/Mattenfilter.htm))
Il sistema utilizza tre semplici 'principi', chiamiamoli così, che ho già elencato, sfruttando una semplice spugna come se fosse un 'biofilm' molto stratificato (nel link ci sono anche dei disegni, se non sapete il tedesco come il sottoscritto accontentatevi di quelli).
Come dicevo l'acqua contenente Ammonio passa/lambisce i primi strati di batteri apportando Ossigeno ed Ammonio, quindi i batteri più superficiali iniziano, grazie alla presenza dell'Ossigeno) a trasformare l'NH in NO2 e l'NO2 in NO3.
Più l'acqua attraversa questi strati più si impoverisce di Ossigeno (ma questo dipende dalla velocità dell'acqua, più il flusso è veloce più Ossigeno sarà disponibile).
Nel momento in cui il flusso di acqua non conterrà più ossigeno, i batteri Anaerobi (che vivono in mancanza di ossigeno molecolare - semplice ossigeno disciolto in acqua) inizieranno ad 'attaccare' gli NO3 (per mangiare e per strappargli l'atomo di Ossigeno di cui hanno bisogno per vivere) trasformandolo in N (Azoto gassoso)
Guardando quindi questa spugna, supponiamo di 5 centimetri di spessore, di profilo avremo questa situazione:
primi 3 cm nitrificanti (da NH -> NO2 -> NO3)
dal 3° centimetro al 5° denitrificante (da NO3 -> N)
NB. se il Nitrato dovesse finire i batteri passerebbero ad altri ioni come il SO4 producendo, vado a memoria, Acido Solfidrico con morte certa di tutte le forme di vita in vasca (puzza di uova marce) e/o anche altri prodotti molto tossici.
Data la bassissima portata della pompa, e la bassa velocità di attraversmente della spugna da parte dell'acqua, la filtrazione meccanica sarà quasi nulla ed in vasca si depositerà (ma anche nel filtro) una 'fanghiglia' molto importante ...
... qui usciamo fuori dal seminato ed entriamo in un campo da non prendere come esempio se non volete sperimentare la cosa (e diciamo che ci vuole qualche anno, avete letto bene, ho detto anno, di maturazione della vasca)
Il fango 'vecchio' svolge varie funzioni:
funziona da substrato per i batteri nitrificanti e denitrificanti, ma, cosa importante, diviene substrato per un tipo di batteri che, a seconda delle condizioni (leggi Ossigeno molecolare presente) svolgono simultaneamente sia da nitrificatori che da denitrificatori adeguandosi alle condizioni in cui si trovano.
NB. questi batteri sono anche presenti ovunque in vasca, ma in minore quantità (o forse alla fine sono quelli più presenti in vasca)
mineralizza la materia organica trasformata dai batteri diventando una riserva di nutrienti (macro e micro) per le piante
stabilizza i valori chimico-fisici dell’acqua (tramite uno scambio continuo di ioni e cationi)
Se volete provare la cosa funziona, ha funzionato per anni per gli acquariofili nostri nonni e/o bisnonni e continua e continuerà a funzionare.
Comunque usate l'idea per spiegarvi la necessità di regolare, nei limiti del possibile e nel migliore dei modi possibili, il flusso d'acqua del vostro filtro affinchè funzioni come un filtro biologico e non un semplice filtro meccanico come leggo troppo spesso con le problematiche del caso ;-)
scriptors
13-03-2009, 17:08
Rileggendo, mi sono soffermato su qusti passi:
è molto importante quindi sia lasciare che parte dei resti finisca nel fondo, cosa che per quanto possiamo essere pignoli nella pulizia avverrà comunque, sia mantenere la vasca quanto più pulita possibile.
Qui vorrei approfondire un attimo cosa intendi per "tenere la vasca quanto più pulita possibile" :-))
Semplicemente, una volta che ci sono pesci in vasca, pulire la vasca da ogni residuo di foglie, alghe (spero morte), mute di gamberetti.
Pulire ad ogni cambio le spugne
Insomma semplicemente mantenere la vasca lucida e splendente.
Riduciamo il carico organico e 'agevoliamo' la filtrazione biologica
Un consiglio, credo sempre valido, da dare a tutti quelli che iniziano questa 'avventura' e che leggono questa sezione del forum ;-) ... e che sicuramente si troveranno con filtri piccoli rispetto la reale necessità.
Paolo, modestia a parte, non credo di avere le competenze necessarie per tutto (sicuramente avrò anche scritto qualche 'baggianata' e me ne scuso fin da ora) ... ma se dovessi scrivere un libro di 500 pagine lo manderei alle stampe e non lo scriverei sul forum, almeno ci tiro su un po di soldi :-D
Scherzi a parte, vediamo che si riesce a fare cercando di non dover fare dei copia/incolla che non avrebbero senso ;-)
Paolo Piccinelli
13-03-2009, 17:14
Allora, riguardo alla pulizia del fondo, io mi sto comportando in questo modo (parlo della vasca "otrac" da 300 litri in profilo)... tieni conto che è volutamente sottopopolata:
non pulisco il fondo (è ricoperto di marsilea, anche volendo non potrei) e vi lascio accumulare il residuo organico... ho avuto fosfati alti per un pò, ora ho nitrati a zero(che reintegro mediante fertilizzazione) e fosfati a 0,5 anche se il ph a 6 riduce di molto l'attività batterica... ho prò un esercito di physa (post foto fra 2 minuti).
...gradualmente vorrei ridurre a zero la fertilizzazione e lasciar fare alla natura... Pia illusione?!? ... lo scopriremo solo vivendo!! :-))
vediamo che si riesce a fare cercando di non dover fare dei copia/incolla che non avrebbero senso
#36# #36# #36# ;-)
PS il fondo ora ha quasi 6 mesi e inizia a "bolleggiare" #18 #18 #18
scriptors
13-03-2009, 17:19
e poi diciamo di non parlare di 'vasche particolari' ... #23
che volemo fà ? :-D
Paolo Piccinelli
13-03-2009, 17:20
parliamone, ma tenendo ben presente l'indicazione di Federico:
DON'T TRY THIS AT HOME!!! :-D
Sempre per precisione e per evitare la divulgazione di errori:
NB. se il Nitrato dovesse finire i batteri passerebbero ad altri ioni come il PO4 producendo, vado a memoria, Acido Solfidrico con morte certa di tutte le forme di vita in vasca.
Non esattamente, il po4 ha un atomo di fosforo, mentre l'acido solfidrico H2S ha un atomo di zolfo.....quest'ultimo viene prodotto dalla marcescenza del fondo in assenza di ossigeno, i batteri anaerobi aggrediscono le sostanze organiche quindi proteine vegetali o animali che contengono zolfo, penetrate in un fondo privo di ossigeno, è inconfondibile per il caratteristico odore di uovo marcio.
p.s. Quando indichi NH, sarebbe più corretto scrivere NH3/4 (anche omettendo il segno degli ioni) per indicare sia ammoniaca che ammonio......... ;-)
scriptors
13-03-2009, 17:30
Meno male che ho chi mi controlla, grazie mille #36#
Mkel77, adesso devo chiudere e scappare via, se vuoi puoi tranquillamente editare e/o lo faccio io in serata (ma dopo le 21.00)
ps. naturalmente può editare chiunque (che ne abbia la possibilità ovviamente) .. dei 'mod', non so perchè, ma mi fido :-D ;-)
scriptors
13-03-2009, 17:30
Meno male che ho chi mi controlla, grazie mille #36#
Mkel77, adesso devo chiudere e scappare via, se vuoi puoi tranquillamente editare e/o lo faccio io in serata (ma dopo le 21.00)
ps. naturalmente può editare chiunque (che ne abbia la possibilità ovviamente) .. dei 'mod', non so perchè, ma mi fido :-D ;-)
luca2772
13-03-2009, 17:33
1- Cosa succede nel filtro meccanico, cosa nel biologico e come variano le cose al variare dei materiali usati e della velocità di passaggio acqua (a prescindere da quello che sta fuori)
Proverò ad essere sintetico :-)
basic level
Un filtro meccanico è costituito da un supporto con porosità sufficientemente piccola da fermare contro di se le particelle in sospensione nel fuido che lo attraversa.
Classico esempio, la lana di perlon. Altro esempio, la bustina del tea per infusione :-) (trattiene le foglioline ma non gli olii e le essenze)
Pro: consente in modo semplice di eliminare buona parte del particolato visibile
Contro: è soggetto ad intasamento tanto più rapido quanto più è elevata la velocità di transito e quanto più fine è la "maglia"
Alla lunga, anche un filtro meccanico viene colonizzato e diventa un
filtro biologico è una qualunque superficie lambita dall'acqua (che trasporta ossigeno e nutrienti) su cui si moltiplicano i batteri (ma non solo).
Per essere efficace è meglio se presenta una grande superficie in un piccolo spazio e non si possa compattare nel tempo.
Il classico esempio sono i famosi cannolicchi, la cui forma cilindrica consente di spezzare il flusso in una miriade di fiumiciattoli rallentando la velocità di transito, in modo di dare il tempo ai batteri di cibarsi.
E' come essere ad un self-service con i piatti su un tapis roulant: se è troppo rapido non riusciamo a pranzare :-)
Un ottimo supporto alternativo è la spugna a cellule aperte (usata nei Juwel come unico supporto). Un altro ancora, che ha un costo ridicolo e presenta una enorme porosità è il lapillo vulcanico reperibile nei garden.
mid level
La porosità del supporto consente ai batteri di annidarsi all'interno degli alveoli.
L'acqua (e i nutrienti) raggiungono gli alveoli solo per diffusione, in modo estremamente lento: i primi strati di batteri usano l'ossigeno, ma all'interno del granello il tasso di saturazione scende e l'ambiente diviene anaerobo. Abbiamo creato delle "isole di denitrificazione".
Il processo richiede molti mesi ed un convenientemente basso flusso, al pari dell'amburgo.
F1 level :-)
E' possibile (lo scrivo solo come nota a margine, ma rientra nei metodi di conduzione "astrusi" e "arcani", quindi non alla portata dei neofiti) ottenere il filtraggio meccanico senza uno stadio meccanico propriamente detto.
Prendiamo ad esempio un piccolo acquario "stand alone": il Mirabello 30.
Leviamo la cartuccia di perlon e inseriamo nel vano libero due spugne a grana grossa ricambio del Pratiko.
Tariamo la portata a metà, allestiamo nel modo consueto ed attendiamo...
Dopo 6-8 mesi riduciamo la portata gradualmente fino ad 1/4 o meno.
Siamo a circa 0.7-0.9 ricambi/ora. Una portata decisamente bassa.
Bene: scopriremo che non vi è particolato in vasca, che la pompa non perde portata e che le spugne non richiedono pulizia.
Cosa è successo?
A queste bassissime velocità di attraversamento le particelle si fermano sulla superficie delle spugne e vi si decompongono prima di raggiungere la pompa. I nitrati non salgono, il pH si inchioda a 6.8 e non c'è verso di smuoverlo. Dopo quasi un anno e mezzo, i fosfati iniziano a regredire, e si forma una sabbietta nera impalpabile sul fondo del filtro...
Mi fermo o facciamo tutti un fuori pista :-)
Trilobit
13-03-2009, 17:39
Thread interessantimo e molto utile!
A proposito di filtrazione biologica - domanda rivolta sia scriptors che a tutti gli altri - cosa ne pensate dei filtri cosidetti wet/dry (http://www.eheim.de/eheim/inhalte/index.jsp?key=liniendetail_27563_ehen) che, in un certo senso, riproducono il sistema dei filtri percolatori. Sulla carta avrebbero una capacità nitrificante discretamente superiore ai filtri convenzionali e, proprio per questa caratteristica, sembrerebbero congeniali nelle vasche con poche/nessune piante.
Paolo Piccinelli
13-03-2009, 17:47
luca2772, standing ovation!!! #25 #25 #25
Trilobit, Personalmente il wet-dry l'ho fatto tirare fuori dalla scatola una volta in negozio e ce l'ho rimesso subito dopo... e come me diversa altra gente.
L'idea di base è buona, ma per fare lo stesso servizio di un percolatore è troppo complicato e costoso.
Luca e forse qualcun altro che si appassiona all'argomento ricorda un mio topic in tecnica in cui avevo proposto la mia idea di sump per il dolce... ebbene, entro l'estate sarà realizzata (vasca per grandi ciclidi con poche piante) ;-)
luca2772
13-03-2009, 17:48
La penso come te: è un tipo di filtro adatto in vasche con poche o nessune piante (malawi/tanganica ad esempio), ma da non adottare in plantacquari spinti (CO2, HQI e fertilizzazioni a go go) dove al limite io rimarrei su una pompa stream senza alcun filtro, lasciando alle superfici foliari (e non) il compito di fornire il supporto al biofilm, magari creando una zona a basso ricircolo (piante fitte di forma analoga alle microsorium) ove possa formarsi il flocculato batterico.
Ah, una nota per tutti i lettori: tutto quello che leggerete in questo thread è tratto da osservazioni delle nostre vasche. In particolare la formazione di flocculato in regioni a ridotto "rimescolamento" l'ho sperimentato casualmente in una 100 litri.
Un'estate il filtro si piantò ma i pesci sopravvissero solo grazie a una pompetta di movimento ed al flocculato sotto alle microsorium...
scriptors
13-03-2009, 23:11
Io di questi 'filtri strani' per fortuna non ne ho mai provati, ormai sono diventato un planta-aquariofilo (moltissime piante e pochissimi pesci, nel mio 200 litri ho 7 rasbore e 4 cardinali, ... non so se poi le centinaia di red-cherry, melanois, phisia e qualche ex_japonica facciano carico organico #24 ... #23 dimenticavo una decina di oto che non vedo quasi mai nella foresta amazzonica).
Il mio filtro serve ormai solo ad eliminare l'Ammonio/Ammoniaca e cercare di alleviarmi dai continui reintegri di Nitrati.
Il problema reale, se problema vogliamo chiamarlo, è sempre lo stesso, come dicevo prima: trovato il tipo di vasca che più ci soddisfa 'tararne' la filtrazione.
Inoltre nel tempo la vasca matura sempre più e tutto cambia #36# fortunatamente spesso in meglio ;-)
Paolo, Luca (sicuramente mi ripeto) ognuno di noi, gusto della sperimentazione a parte, ha il suo 'modello' di vasca tipo (la foto del fondo mi ha fatto tornare in mente una mia vecchia foto simile con la richiesta di aiuto relativa ... e che cosa erano quelle bolle che salivano dal fondo :-D ) ... per chi legge ... nel 98% dei casi è semplice ossigeno quindi state tranquilli ;-)
Io ormai non rinuncerei mai a questa (editerò con una foto che non trovo adesso) e quindi tutta la vasca ruota intorno piante che, nelle vostre vasche con quel tipo di gestione difficilmente vedrei crescere ... ma non si sa mai ... per fortuna la 'sperimentazione' si muove spostando il limite sempre avanti #36#
chiudo, ci si sente domani ;-)
ecco l'attuale 'amore mio' :-D
In pratica dovro avere un filtro grande, diciamo acquistare un filtro da 1500 l/h (purtroppo difficilmente i filtri sono venduti a 'volume utile' ma vengono venduti in base alla velocità delle pompa) sapendo che ne andrò a ridurre la portata a 300 l/h
Se dovessi lasciare il filtro a 1500 l/h (oltre ad avere una notevole corrente in vasca abbattibile con una spray-bar) la velocità dell'acqua sarebbe tale che avrei ancora dell'Ammonio in uscita dal filtro e quindi facilmente incorrerei in problemi algali.
Sto parlando di casi limite (anche se, chi ha piante finte in vasca e 100 pesci in cento litri, ne conosciamo molti)
In questi casi sarebbe opportuno l'utilizzo di due pompe diverse, una per la filtrazione meccanica (caricato quindi con sole spugne da pulire ad ogni cambio) ed una per la filtrazione biologica (grande volume e velocità regolabile, ridotta almeno alla metà della velocità ... poi l'andremo a regolare in base ai test dell'Ammonio (NH3/4+))
In realtà l'utilizzo di due filtri, meccanico e biologico, lo consiglierei a tutti quelli che, purtroppo, si ritrovano molti pesci in vasca.
Vabbè, è un peccato che una discussione così interessante langua. Io ho tutta una serie di dubbi su questa impostazione del biologico "lento", ve li dico e vediamo cosa ne viene fuori.
Ho sempre usato due filtri (meccanico e biologico) per l'acquario grande e questo mi ha portato ad avere non pochi dubbi, sia per esperienza diretta sia basandomi su qualche studio letto. I dubbi riguardano il solo ciclo dell'azoto, non saprei per altro.
Innanzitutto bisogna considerare che il tempo complessivo di permanenza dell'acqua a contatto con i materiali filtranti non dipende dalla velocità della pompa ma solo dal volume filtrante.
Mi spiego meglio.
Forse mi manca la terminologia ma facciamo l'esempio (numericamente comodo) che, per la dimensione del mio filtro biologico (e ph, temperatura, qualità dei materiali filtranti, ossigeno, etc..), per ottenere NH3/4 più o meno=0 all'uscita del filtro, l'acqua debba transitare a contatto dei materiali biologici per almeno 1 minuto e mezzo.
Il ragionamento più semplice è: se il flusso è troppo veloce riduco la portata della pompa. Di fatto ridurre il flusso dovrebbe servire a poco.
Quante volte in un'ora è opportuno che questo passaggio nel filtro avvenga?. E' evidente che NH3/4 debba essere non rilevabile all'uscita del filtro, ma è altrettanto evidente che non devo dare neanche troppo tempo per far accumulare ammonio in vasca prima che l'acqua venga aspirata dal filtro.
La velocità della pompa diventa una variabile dipendente.
Se devo far transitare, ad esempio, l'acqua almeno due volte l'ora per un minuto e mezzo ho bisogno di un filtro che abbia un volume filtrante biologico pari a circa il 5% del volume della vasca e non ci sono alternative.(semplifichiamo sull'acqua nel filtro, tubi, etc..). La pompa dovrà avere una portata fissa e pari al doppio del volume della vasca.
Se il mio ragionamento è corretto, entro certi limiti, la velocità della pompa serve solo a "frazionare" correttamente i passaggi attraverso il filtro e mantenere l'equilibrio tra la velocità di scorrimento dell'acqua tra i materiali filtranti (che deve essere sufficiente al "completamento" ogni volta del processo di ossidoriduzione) ed il numero di volte che l'acqua viene complessivamente sottoposta a questo processo attraversando il filtro.
Sempre se il mio ragionamento è corretto, se il volume filtrante biologico è troppo piccolo, è evidente che la riduzione della portata della pompa non è di gran che beneficio. Potrei riuscire ad ottenere un adeguato tempo di attraversamento dei (pochi) materiali biologici e quindi nessun residuo rilevabile di ammonio in uscita dal filtro ma, così facendo, l'acqua non attraversa il filtro un numero sufficiente di volte ed NH3/4 rimangono comunque troppo tempo in acqua prima che questa sia aspirata nel filtro, il classico della coperta corta.
Lo stesso discorso vale "a contario" anche se il volume biologico è grande. Anche in questo caso può essere opportuno regolare la velocità della pompa in modo da ottenere un giusto tempo di attraversamento dei materiali ma non è detto che sia necessario ridurne il flusso. Anzi, poichè è importante anche massimizzare il numero dei passaggi l'ora, una eccessiva riduzione del flusso potrebbe essere anche dannosa. (Nel precedente esempio, è fose poco utile far passare l'acqua ogni volta per 3 minuti, probabilmente meglio farla passare il doppio delle volte per un minuto e mezzo....).
In questo va anche tenuto presente che i costruttori seri progettano i loro filtri con un rapporto portata/volume tale che il tempo di passaggio attraverso il filtro sia sufficiente ad ottenere quanto meno un discreto filtraggio biologico.
Questo in teoria.
Di fatto è invece una seconda osservazione che mi ha indotto a ragionare in termini di volume piuttosto che di velocità del filtraggio biologico ed è relativo alla massa batterica.
Cosa accade se, all'interno del filtro, non c'è abbastanza spazio per consentire l'insediamento di una massa batterica proporzionata alla concentrazione di NH3/4?
Per circa un anno, prima di prendere un filtro esterno, ho usato per il mio 300 litri (ultrapopolato) due filtri piccoli (portati poi a 3), tipo aquaball, askoll ranger, etc.... Mai avuto problemi di ammoniaca e/o nitriti, sempre problemi di nitrati.
Cosa accadeva, però: i filtri si intasavano ad una velocità fantozziana. Era evidente che la massa batterica, non avendo una sufficiente superficie, si ammassava nelle spugne impedendo il passaggio dell'acqua. Questo parrebbe essere spiegato anche da un articolo (di quelli tecnici sulla depurazione delle acque reflue) dove si osservava che la massa batterica dipende dalla quantità di ammoniaca mentra la velocità di crescita della massa batterica dalla sua concentrazione ma su questo non saprei più di tanto.
Ulteriore conseguenza era la formazione di un biofilm evidente specie sui sassi (lavici). Il filtraggio si spostava dal filtro alla vasca.
E non so quanto questo sia positivo o negativo.
Alla fine, attualmente continuo ad avere un doppio filtro e, per il filtraggio biologico, non ho ridotto la portata della pompa (che già quasi sempre è inferiore a quella nominale) ma aumentato la permanenza dell'acqua e l'efficienza del filtraggio biologico caricando l'intero filtro con soli materiali biologici (per 300 litri lordi ho un tetratec ex1200 caricato per il 50% con canolicchi in vetro e 50% spugna biologica). Una alternativa potrebbe essere quella di realizzare un prefiltro caricato a materiale biologico. Credo potrei aumentare (ma credo di poco) l'efficienza del filtraggio rallentando leggermente il flusso, ma al momento non ne rilevo la necessità.
Per il filtraggio meccanico ho un askoll aquaranger 3 interno.
Sempre sulla base di queste considerazioni valuto la qualità del mio filtraggio dal colore del tubo di mandata (rigorosamente trasparente). Se il tubo è abbastanza pulito il filtro funziona bene. Se si forma un evidente biofilm all'interno c'è qualcosa da tarare nel filtro o in vasca.
Non so se c'è un qualche errore concettuale.
Paolo Piccinelli
15-03-2009, 19:52
per ottenere NH3/4 più o meno=0 all'uscita del filtro, l'acqua debba transitare a contatto dei materiali biologici per almeno 1 minuto e mezzo.
Non so se c'è un qualche errore concettuale.
Per me parti dal presupposto sbagliato... non è il tempo complessivo di transito che conta, ma la velocità... l'acqua da filtrare deve passare fra i materiali filtranti con una velocità bassa, in modo che possano avvenire le reazioni chimiche e reagenti/prodotti possano essere scambiati da e verso il substrato biologico.
In pratica, a parità di portata pompa si deve lavorare sulla SEZIONE DI PASSAGGIO del filtro (cioè la sezione perpendicolare al flusso d'acqua) o, a parità di sezione, sulla portata della pompa.
Quindi dici bene quando affermi che il volume di substrato biologico va in proporzione al carico organico della vasca, ma dovresti considerare il carico organico AL NETTO... cioè quello che effettivametne è smaltito dal filtro.
Nel mio malawi tale carico è pari al 99,5% del totale, nella mia vasca di piante credo sia inferiore al 50%, il resto se lo sobbarcano le piante (basta pesare le potature delle piante essiccate per capire quanta materia organica asporto levando periodicamente pistia, hydrocotyle & C.) e il fondo.
Nella vaschetta con le cherry idem, ho un filtro ferplast praticamente vuoto e il fondo interamente in lapillo fa da filtro... mai pulito o sifonato e lavora da luglio... test dei nitrati perennemente a zero ;-)
scriptors
15-03-2009, 20:51
Quoto artdale anche se in parte #36#
Alla fine l'unica 'variabile' è quella da annullare: Ammonio/Ammoniaca.
Ovvio che passare da un filtro di 300 l/h (con un litro scarso di volume biologico) ad uno di 1500 l/h (con 5 litri scarsi di volume biologico) non dovrò regolare la velocità del secondo al pari di quella del primo ... cambia il volume quindi ovviamente il flusso d'acqua dovrà comunque essere superiore (altrimenti sarebbe troppo lento ed avrei nitrificazione, denitrificazione e consumo di ossigeno quasi totale)
Effettivamente, nei miei primi post, manca un punto fondamentale quella che è la 'taratura' del filtro (ovviamente parlo sempre della parte biologica dello stesso ... considerando che anche la parte 'meccanica' diventa supporto batterico tra una pulizia e l'altra). Purtroppo resta una taratura teorica in quanto, sia per la facilità di cambiamento delle condizioni 'ambientali' (PH, temperatura, pulizia delle spugne, fertilizzazione ecc. ecc.) sia per la difficoltà della misurazione del parametro principale (impossibilità di misurare, in modo utile, la concentrazione di un gas disciolto in acqua) l'Ossigeno
le situazioni che possono presentarsi sono le seguenti (sperando che non me ne sfugga qualcuna), ovviamente partiamo dal presupposto che in vasca ci siano: NH3/4+ ed Ossigeno
1. in uscita abbiamo residui di Ammonio/Ammoniaca ed Ossigeno
2. in uscita non abbiamo Ammonio/Ammoniaca ma abbiamo Ossigeno
3. in uscita non abbiamo ne Ammonio/Ammoniaca ne Ossigeno
4. in uscita abbiamo Ammonio/ammoniaca e niente Ossigeno
caso 1 dobbiamo ridurre la portata della pompa e/o aumentare il volume del biologico
caso 2 possiamo mettere ulteriori pesci (direi di non metterne e che siamo in buone condizioni)
caso 3 dobbiamo aumentare la portata del filtro e/o sappiamo che probabilmente il filtro stà denitrificando, quindi in base al nostro tipo di vasca decidiamo di conseguenza
caso 4 dobbiamo necessariamente aumentare l'ossigenazione della vasca e il volume del biologico (ma direi che abbiamo semplicemente troppi pesci in vasca #23 )
artdale, per mia esperienza (purtroppo negativa ... ma ci passiamo tutti quindi mal comune ...) l'intasamento delle tue spugne non era dovuto ai batteri del ciclo dell'azoto ma propenderei per semplici Saprofiti (batteri, funghi, protozoi, alghe ecc.) che fanno parte del Ciclo del Carbonio, derivanti dall'elevato carico organico e dalla competizione che il Ciclo del Carbonio ha con quello dell'Azoto (se abbiamo molti pesci in vasca facilmente avremo più il primo che il secondo).
... a tra poco
scriptors
15-03-2009, 21:24
Paolo, velocità e tempo di transito sono indissociabili, evito di fare magre figure facendo l'idraulico teologo :-D
Ricordo che comunque la velocità di un fluido decresce in prossimità delle superfici del mezzo (chiamiamolo condotto e/o canolicchio e/o supporto biologico) in cui scorre fino a 'quasi' annullarsi, ed è proprio in questa 'zona franca' che i batteri si stratificano (diciamo la parte bassa dell'erba che non viene toccata dal tosaerba continuo che è lo scorrere dell'acqua).
Considerando poi che i batteri muoiono e ci vuole un certo tempo affinchè siano 'mangiati' da altre forme biologiche ... ci sarebbe da discutere sulla reale miglioria apportata dai canolicchi microporosi piuttosto che altri tipi di superfici ... probabilmente la miglioria è solo in fase di start-up della vasca ;-)
scriptors
15-03-2009, 21:46
artdale, ulteriore precisazione ;-)
Secondo me se abbassi un po la portata del tuo filtro biologico potresti arrivare ad eliminare anche i nitrati che sembrano, se non ho capito male, il tuo problema attuale.
In ogni caso i Nitrati si eliminano con le piante e con i cambi, il rischio di avere dei problemi, se si pensa di ridurre la portata di un filtro per abbattere i Nitrati, è troppo alto per chi non ha un minimo di comprensione della cosa per poterne dare, della stessa, una definizione del tipo ... soluzione al problema.
Ottima, e già conosciuta (diamo a cesare...) l'idea del tubo, se il tubo è pulito significa che il filtro è nelle migliori condizioni #36#
Federico Sibona
15-03-2009, 21:48
Se ho vasca ben piantumata e pH basso, non è poi così indispensabile che l'ammonio (NH4) all'uscita del filtro sia a zero. L'ammonio non è così tossico per gli animali e serve da nutrimento per le piante. Se il pH è basso le colonie di batteri nella sezione biologica del filtro non saranno così sviluppate ed è probabile che parte del lavoro che farebbero in condizioni a loro più favorevoli venga delegato alle piante ;-)
scriptors
15-03-2009, 22:20
Federico, nella mia 'convinzione' attuale, fortunatamente sono sempre pronto a cambiare idea, l'Ammonio/Ammoniaca viene utilizzato dalle piante ad una concentrazione relativamente alta, per quello che 'credo', superiore alla concentrazione con cui viene utilizzata dalle alghe ... da questa considerazione nasce la necessità di eliminarlo il prima possibile per eliminare i problemi algali.
Magari in una vasca di sole piante si potrebbe anche pensare di lasciare alle piante (numerose) il compito di nutrirsi dell'Ammonio/Ammoniaca ma, credo (presumo), si dovrebbe portarlo ad una certa concentrazione. Se rileggo quello che dice la Walstad (meglio ... le sue fonti) posso aggiungere un qualche numero a riguardo.
Ho avuto per un lungo periodo la mia vasca a PH prossimo al 6, diciamo che di batteri Nitrificanti il filtro era quasi assente (secondo me), rincorrevo le alghe giocando con gli altri elementi limitanti ... certo il volume complessivo (filtro caricato quasi esclusivamente a canolicchi a parte) di supporto biologico è enorme considerando, come supporto biologico, le piante e le foglie delle stesse (in alcuni momenti un buon 50% della vasca).
Le condizioni migliori le ottenevo quando la potatura si rendeva necessaria per non incorrere nel collasso (mancanza di luce nella parte bassa). Nella fase post potatura si riaffacciavano le classiche verdi a puntino, uniche alghe che mi 'infastidiscono' attualmente ... ma solo sui vetri e su qualche anubias troppo esposta (ma sempre per le solite carenze di NO3 e PO4 in cui mi ritrovo).
Da considerare, inoltre, che la mia vasca attuale ha praticamente un fondo vergine (e resterà tale per parecchio ancora) dato che ha appena 5 mesi, i canolicchi invece sono stati svecchiati in fase di riallestimento.
luca2772
16-03-2009, 09:28
Avete provato a misurare il potenziale redox (o il pH) dell'acqua in uscita dal filtro e a confrontarla a quella della vasca?
Può essere usato come indicatore dell'efficienza del filtro ;-)
scriptors
16-03-2009, 09:37
Fare una prova costerebbe veramente poco se non in termine di tempo e piccola modifica sull'uscita del tubo (cercando di evitare cascatelle varie).
Dubito che la cosa abbia un qualche significato ... ma una prova a costo zero (quasi) non si nega a nessuno :-D ;-)
#24 magari mettere nel becker tre strumentini (PH,uS e mV) ...
Paolo Piccinelli
16-03-2009, 09:50
Paolo, velocità e tempo di transito sono indissociabili
...a parità di sezione... ;-)
Più è grande la sezione più sarà lento il flusso al suo interno (supponendo un flusso laminare e tralasciando ristagni e compagnia bella), questa a mio avviso è la chiave ;-)
ci sarebbe da discutere sulla reale miglioria apportata dai canolicchi microporosi piuttosto che altri tipi di superfici ... probabilmente la miglioria è solo in fase di start-up della vasca
Io avevo realizzato una colonna denitrificante con il siporax... il potere denitrificante cala inesorabilmente con andamento iperbolico e si annulla entro 6 mesi... poi ho smantellato tutto, ma probabilmente a quel punto era il fondo che aveva iniziato a denitrificare...
Se il pH è basso le colonie di batteri nella sezione biologica del filtro non saranno così sviluppate ed è probabile che parte del lavoro che farebbero in condizioni a loro più favorevoli venga delegato alle piante
Concordo pienamente... poi si può aggiungere che alcune piante lo fanno meglio di altre.
Le galleggianti come lemna, pistia e salvinia sono melgio dei batteri del filtro nel rimuovere l'ammonio/ammoniaca, anche grazie al vantaggio di poter attingere alla co2 atmosferica (la Walstad lo chiama "aerial advantage") ;-)
scriptors
16-03-2009, 10:40
Per indissociabili intendo che sono uno in funzione dell'altro, ovviamente conta anche la sezione del filtro. Diciamo che io intendo il tutto guardando il singolo canolicchio e il suo strato di flocculi batterici, altrimenti non ne usciamo più ;-)
Sul discorso Lemma ecc. non sono proprio d'accordo, ma magari contano anche gli altri parametri come PH e temperatura. Poi, per quanto mi riguarda, troverei molto controproducente (per la maggior parte dei comuni acquariofili) l'utilizzo delle galleggianti per ovvi motivi relativi l'illuminazione delle piante sottostanti.
ps. per chi avesse necessità di approfondire con i processi chimici che avvengono durante le fasi di cui stiamo discutendo posto un link di 'terze parti':
http://venus.unive.it/miche/cicli_ecosis/0056.htm
scriptors
16-03-2009, 11:30
Paolo, a pagina 108 del libro della Walstad c'è qualcosa di interessante (non proprio approfondito).
Come dicevo anche io ovviamente le piante (ed anche le alghe) preferirebbero l'Ammonio piuttosto che il Nitrato.
La Walstad però non specifica bene il livello 'minimo utile' riguardante le piante e le alghe, dice, come purtroppo fa spesso, alcune sue considerazioni:
- con concentrazione di 0.4 ppm di Ammonio ... la Pistia consuma l'Ammonio in 4 ore piuttosto che il Nitrato in 20 ore
- dice che le alghe non consumano il Nitrato se trovano Ammonio superiore a 0,018 mg/l (non so fino a che punto si possa trasformare gli 0,018 mg/l in 0,018 ppm #24)
direi comunque che come ordine di grandezza, al suo solito, paragona cose ben distanti tra di loro ... o sbaglio ?
ora se le alghe, ma anche le piante, necessitano di energia per ritrasformare il Nitrato in Ammonio utilizzabile (84 Kcal/mol - pag.111 del libro) mi sembra ovvio che, considerando l'energia disponibile dalle piante rispetto a quella disponibile dalle alghe, sia meglio far 'faticare' le piante eliminando totalmente l'Ammonio disponibile in vasca.
Nel dispendio di energia (competizione per l'Azoto sotto forma di Nitrato) sono vincenti le piante e le alghe ... deperiscono
Che ne dici ?
ps. potrei anche aver fatto qualche errore di traduzione, ma ho il libro in versione inglese #12
scriptors
16-03-2009, 11:41
Traducendo, perchè potrei anche essermi 'incartato' io ...
a concentrazioni oltre 0,4 ppm di Ammonio le piante consumano anche l'Ammonio
a concentrazioni sino a 0.018 ppm di Ammonio questo viene consumato dalle alghe e non dale piante
#24
in pratica le piante non consumano l'ammonio libero in vasca se NON a concentrazioni superiori ai 0.4 ppm
??? #24 #24 #24
ps. diamo per scontato che, valori limite per l'Ammonio/Ammoniaca (da non superare durante l'avvio della vasca, leggi picco dell'Ammonio ... primi miei post) sarebbe 0,25 mg/l di NH3/4+ (mediamente primo valore misurabile dai comuni test dei NH3/4+)
che ovviamente sarebbe un mio semplice consiglio, nulla vieta che, in fase di post allestimento, il picco dei NH3/4+ possa essere ben più alto e preceda, di conseguenza, un picco dei Nitriti (NO2) altrettanto elevato.
Ecco anche perchè suggerirei sempre l'importanza di misurare anche l'Ammonio/Ammoniaca piuttosto che i soli Nitriti e Nitrati ;-)
... e del perchè è un classico avere una mini/maxi esplosione algale in vasca durante l'avvio della stessa
Paolo Piccinelli
16-03-2009, 14:12
Le piante consumano sempre prima l'ammonio, perchè richiede meno energia per essere assimilato (i nitrati devono pra essere ridotti con dispendio di energia)... se in una soluzione sono presenti ammonio e nitrati, le piante non toccano i nitrati finchè l'ammonio è presente in quantità apprezzabile... questo qualitativamente, in quanto quantitativamente non ho numeri su cui basarmi.
L'esplosione algale dipende da molti altri fattori, quindi tenderei a lasciare fuori l'intero problema alghe, pena OT clamorosi (in cui fra l'altro sto incappando giusto ora) #13
scriptors
16-03-2009, 15:03
NB. per chi ha qualche dubbio cerco di riassumere, in due parole, la 'disputa' attuale ... che purtroppo ha poca bibliografia utile a cui accedere per chiarire la cosa in maniera certa.
Assodato che le piante e le alghe preferiscono l'Azoto sotto forma di Ammonio (NH4), la forma NH3 è Ammoniaca ed è tossica sia per le piante che per i pesci, il dilemma è:
io dico che le piante hanno bisogno di una minima concentrazione di Ammonio presente in acqua per poterlo utilizzare (superiore a quella minima necessaria per le alghe) mentre Paolo dice che piante ed alghe preferiscono l'Ammonio a prescindere dalle concentrazioni presenti.
Spero di essere stato chiaro ed essere riuscito a spiegare meglio su cosa stiamo discutendo.
Se non c'è bisogno della spiegazione ulteriore si può cancellare il singolo post ;-)
Federico Sibona
16-03-2009, 15:20
Ho in vasca pH 5/5,5, le alghe (principalmente BBA) sono scomparse e l'ammonio è bassissimo. Allora i casi possono essere questi:
- Le alghe non sopportano pH così bassi.
- Le piante (molte, ma tutte classificate come a lenta crescita) si mangiano l'ammonio (ma sinceramente non so in che quantità potrebbe essere senza piante).
Poi, con pH di quel tipo di ammoniaca non dovrebbe praticamente essercene se non in tracce trascurabili.
scriptors
16-03-2009, 16:00
A quel PH è praticamente tutto Ammonio e niente Ammoniaca, a quel PH le piante crescono lentissime, idem le alghe che non hanno neanche possibilità di crescere venendo 'ciucciate' dagli OTO ecc. (Possiamo anche scomodare la Walstad che ha sperimentato che tra PH4 e PH8 le piante crescono meglio a PH8)
Con (accontento gli amanti dei W/l) 0,22W/l ci crescono solo le piante che hai, mi espongo a critiche e dico che, forse, farebbe più danni una eventuale illuminazione diurna della vasca.
Quanto sono quelli che hanno vasca simile alla tua ?
Quanti sono quelli che hanno una vasca da 100 litri, PH7.5, 50 pesci e una pompa da 1.500 l/h ed aprono topic intitolati: Aiuto !!
Paolo Piccinelli
16-03-2009, 16:10
Le alghe non sopportano pH così bassi.
E' una osservazione che ho fatto anche io, come miccoli e tanti altri con vasche a ph inferiore a 6... credo che il fenomeno sia più legato alla scarsa disponibilità di ferro in soluzione che ai composti dell'azoto.
la Walstad che ha sperimentato che tra PH4 e PH8 le piante crescono meglio a PH8)
La curva che lega crescita (in ordinata) e ph (in ascissa) è simile ad una gaussiana aperta, con massimo intorno alla neutralità, inoltre bisogna considerare anche la durezza carbonatica che suddivide le piante in due grandi famiglie: quelle di acqua tenera (in grado di assorbire il carbonio dalla co2) e quelle di acqua dura (che invece necessitano dei carbonati disciolti).
...ma stiamo continuando a non parlare di filtro... #13
Federico Sibona
16-03-2009, 16:38
Scriptors, non è questione di quanti hanno una vasca come la mia, ma di estremizzare, portare le condizioni al limite per cercare di comprendere meglio le situazioni intermedie, ovviamente sempre con i dovuti distinguo ;-)
Paolo, penso sia difficile scindere il funzionamento/composizione/struttura del filtro dalla chimica in vasca ;-)
Paolo Piccinelli
16-03-2009, 16:54
Paolo, penso sia difficile scindere il funzionamento del filtro dalla chimica in vasca
Si, è vero... io affronterei il discorso più come un bilancio energetico, cioè a prescindere dalla forma in cui il carbonio esce dal circolo, altrimenti divaghiamo troppo...
...work schedule...
1- Cosa succede nel filtro meccanico, cosa nel biologico...
1bis- I batteri...
2- Interazioni vasca-filtro: il sistema vasca e il "bilancio energetico"... cioè cosa introduciamo (cibo, fertilizzanti, luce, co2) e cosa togliamo (potature, avannotti, residuo organico) dall'acquario.
2bis - Progettare l'equilibrio della vasca: piante+pesci+fattori abiotici (luce, calore, aggiunte esterne)
3- Il ciclo del carbonio e del fosforo in acquario
4- casi speciali: dal plantacquario (filtraggio virtuale) alla vasca di soli pesci (necessità di filtraggio pesante e interventi esterni di pulizia
scriptors
16-03-2009, 17:44
Federico, ovvio che la 'mia' era da intendersi un tentativo di restare coerenti con la sezione, anche se poi arrivati a questo punto già si può distinguere tra chi ha lasciato perdere (tanto basta aprire un topic, fare la domanda ed attendere la risposta ... e nel caso un follow-up) e chi è incuriosito e vuole 'apprendere' (quindi non chiede di meglio che approfondire) ;-)
Comunque ho chiesto un 'lumino' a quello che ritengo un 'luminare' (utente anche di questo forum) dato che vorrei, nei limiti del possibile, definire una volta per tutte la questione dell'Ammonio e del suo 'consumo' da parte delle piante ... ammesso che sia possibile definire con certezza la cosa. Stò continuando a setacciare la 'rete' per avere una conferma incontrovertibile ma trovo solo chi dice che:
- se si mette Ammonio in vasca le alghe sono assicurate
- se si mette Nitrato in vasca le alghe NON sono assicurate
(meglio di niente :-D)
Paolo, da parte mia, motivo di tutti i miei post, c'era la necessità (secondo me) di evidenziare un qualcosa che raramente leggevo in questo (ma anche in altri) forum, cioè la buona norma di misurare l'Ammonio/Ammoniaca in vasca che, se quello che penso viene confermato, vale a quantificare/esplicitare buona parte dei problemi algali in vasca, ponendo il tutto nel suo contesto naturale che è la Filtrazione Biologica in vasca e come e perchè vada ottimizzata il più possibile (penso di essere stato fin troppo prolisso a riguardo).
Non per tornare OT ma, come sappiamo, la 'vasca' è un ammasso di fattori di cui difficilmente si può estrapolarne uno senza finire con il parlare anche degli altri (e poi si rende il discorso più interessante).
Per il resto, rifare una 'brutta' o 'buona' copia di uno dei tanti testi semi-generalisti, come dicevo qualche post fa, sarebbe un po fare un copia/incolla che poco senso avrebbe, se non ci fosse anche un aggiornamento al 2009 ... a che punto siamo arrivati ;-)
per il momento mi prendo una pausa di riflessione in attesa di 'illuminazione' sia essa positiva o negativa
... a parte che poi mi sembra, non so se per eccesso di modestia oltre che reale 'ignoranza' della materia, di essere uno dei tanti che disquisiscono di cose di cui non capiscono nulla #24 #23
fortunatamente ho a mio favore il fatto di essere, visto la vastità della materia e delle scienze in gioco, in buona compagnia :-D
#24 ... vabbè ... prendete le ultime frasi come il voler rendere il topic un po più leggero :-))
ps. ok che è più semplice cliccare sul nick prima di scrivere ma potete anche chiamarmi Luigi ;-)
io leggo tutto e imparo :-))
stasera misurero' i valori all'uscita dei due filtri dell'amazzonico e poi vi dico.
Una domanda mi sorge spontanea, Perche voler contrastare una formazione algale ,quando in natura ,in tutti gli specchi d'acqua essa e' presente?
certo ,un acquario di alghe non e' bello ma un'acquario con un equilibrio tra alghe e piante secondo me e' piu naturale.
Le alghe sono solo dannose o servono a qualcosa anche a livello di filtrazione?
p.s. se e' ot cancellate o editate
scriptors
16-03-2009, 18:21
servono servono, servono di sicuro per nutrire i pesci che se ne nutrono ;-)
Paolo Piccinelli
16-03-2009, 18:21
Luigi, per me il problema di fondo è che l'azoto non è un fattore limitante per le alghe nell'acquario medio... le alghe crescono benone anche in pieno oceano con valori infinitesimali di azoto disponibili... per me il fattore limitante delle alghe nei nostri acquari è il ferro (per la precisione Fe2+ e Fe 3+) disponibile in soluzione o in aggregato al COD (carbonio organico disiolto) ;-)
A me sembrava di prenderla un pò troppo larga, ma il topic è tuo, quindi se tu decidi di approfondire questo aspetto io ti seguo volentieri (anche perchè mi interessa) ;-)
Che strumenti possiamo adottare per capiren di più?!?
Ci compriamo i test, proviamo a testare il redox come proposto da Luca, oppure cerchiamo fonti illuminanti? #24
...se sei su google, prova anche a cercare il termine anammox... Andrea (Entropy) mi mandò tempo fa del materiale interessante a riguardo :-))
Paolo Piccinelli
16-03-2009, 18:23
oops... saltato... servono eccom le alghe... nel malawi le nere a pennello mi fanno il pearling!!! :-D :-D :-D
scriptors
16-03-2009, 22:43
Luigi, per me il problema di fondo è che l'azoto non è un fattore limitante per le alghe nell'acquario medio... le alghe crescono benone anche in pieno oceano con valori infinitesimali di azoto disponibili... per me il fattore limitante delle alghe nei nostri acquari è il ferro (per la precisione Fe2+ e Fe 3+) disponibile in soluzione o in aggregato al COD (carbonio organico disiolto) ;-)
de gustibus ... evidentemente abbiamo due gestioni diverse, io il ferro lo doso settimanalmente in maniera abbondante insieme ai micro ... tutta roba chelata e sono tranquillo (a seconda delle 'rosse' faccio anche il secondo dosaggio infrasettimanale) ... c'è da dire che nei fiumi (o ti sei fatto un reef ?) è tutto in valori infinitesimali
A me sembrava di prenderla un pò troppo larga, ma il topic è tuo, quindi se tu decidi di approfondire questo aspetto io ti seguo volentieri (anche perchè mi interessa) ;-)
OK, ma non barare, mi sembra che abbiamo deciso di aprirlo insieme ;-)
Che strumenti possiamo adottare per capiren di più?!?
Ci compriamo i test, proviamo a testare il redox come proposto da Luca, oppure cerchiamo fonti illuminanti? #24
Io aspetto una mail e/o un post su questo topic ... sperando che sia illuminante.
Comunque, in ogni caso, la parte in oggetto del topic direi che è stata abbondantemente discussa, quindi in attesa di aggiornamenti si potrebbe lasciare in pausa ...
Per il discorso ferro si entra nel campo del 'fattore limitante' ... come fertilizzazione ... e riguarda prettamente l'aspetto: 'problema alghe' ... si potrebbe fare un escursus in questa sezione #24 con un topic a parte
]...se sei su google, prova anche a cercare il termine anammox... Andrea (Entropy) mi mandò tempo fa del materiale interessante a riguardo :-))
agli ordini !!! ... ;-) [/quote]
due domandine fresche fresche:
Il filtro amburgo (ho letto molto al rigurado) per quale motivo e' stato abbandonato rispetto a quelli moderni? quali contro aveva?
La lampada u-v ,dopo aver letto anche i link che ha postato scriptors ,a questo punto dovrebbe fare piu danni che altro giusto?
Paolo Piccinelli
17-03-2009, 08:57
evidentemente abbiamo due gestioni diverse, io il ferro lo doso settimanalmente in maniera abbondante
Io 3 volte alla settimana (elos fase1 ed extra1) sotto due forme diverse... ma visto che ho l'acqua ambrata (e quindi carica di colloidi umici e fulvici) devo dosarne quantità minime, oppure mi esplode la vasca ;-)
la parte in oggetto del topic direi che è stata abbondantemente discussa, quindi in attesa di aggiornamenti si potrebbe lasciare in pausa ...
Ok, passiamo ad altro (per ora #18 )
La lampada u-v ,dopo aver letto anche i link che ha postato scriptors ,a questo punto dovrebbe fare piu danni che altro giusto?
La lampada UV, a mio avviso è come i farmaci... va usata solo quando è necessaria e per il tempo strettamente necessario ;-)
scriptors
17-03-2009, 09:53
flashg, credo di averlo scritto, principalmente l'estetica (poi aggiungerei il tipo di gestione più 'conservativa' e ... politiche commerciali, si guadagna di più proponendo sempre cose nuove :-D )
Quoto Paolo sulla lampada UV, certo in caso di sovrapopolazione si potrebbe temporizzare per abbattere un po di carico organico (inteso come batteri del Ciclo del Carbonio) che consuma ossigeno in teoria inutilmente. La chiusura del Ciclo del Carbonio porta via molto tempo e, per sfruttarla, serve un tipo di gestione abbastanza particolare.
Paolo, ovviamente, come dici, 'passiamo' ... per ora ;-)
luca2772
17-03-2009, 09:54
Il filtro amburgo (ho letto molto al rigurado) per quale motivo e' stato abbandonato rispetto a quelli moderni? quali contro aveva?
Non è mai stato abbandonato (è in Italia che è poco conosciuto): è attualmente molto usato in Francia, Germania e paesi del nord.
L'aspetto estetico (una parete di melma marrone potrebbe non fare impazzire molti) ne ha forse frenato la diffusione (anche se per occultarlo basta un legno e qualche pianta fitta: se correttamente dimensionato non è particolarmente invadente).
A mio modo di vedere è IL filtro. Dopo un corretto avvio (9#12 mesi) è ossido-riducente. Non elimina i fosfati, ma nemmeno le altre tipologie di filtro adottate nel 99.7% dei casi non lo fa.
Se volete possiamo parlare di come legare il fosforo #18 #18 #18 ...
scriptors
17-03-2009, 22:26
non sarebbe male dato che 'si dice' che il fosforo sia assimilato dalle radici ... si dice #13
il problema e che i danni peggiori si hanno facendo precipitare a fondo le sostanze, non dentro il bidone del cambio, ma nel fondo della vasca #23
c'è di buono che una buona percentuale degli acquariofili (me incluso) tra il primo ed il secondo anno ... riallestiscono la vasca e quindi si azzerano i danni ;-)
sperando di non fare gli stessi errori di prima :-D
luca2772
18-03-2009, 10:20
Ci provo (visto che siamo sempre in "primo acquario" starò leggero) ;-)
Sul ciclo dell'azoto oramai siamo tutti ferrati, quindi sappiamo che la parte di materia organica in disfacimento che contiene l'atomo di azoto passa attraverso vari stadi da ammonio fino a nitrati che in certi casi viene ridotto ad azoto gassoso N2).
Per il fosforo (che immettiamo attraverso il cibo per pesci) invece, non esiste un vero e proprio "ciclo".
Il fosforo è un elemento fondamentale per la produzione di energia a livello cellulare, quindi dobbiamo fornirlo al nostro sistema (chiuso, non mi stancherò mai di ripeterlo). Questo porta ad un accumulo di fosfato, che è il residuo "ciclato" dai pesci.
Una parte viene assorbito dai vegetali (quindi lo possiamo rimuovere con le potature: al pari del carbonio viene usato per la crescita dei tessuti vegetali); una parte resta in vasca ed ha la fastidiosa capacità di entrare in equilibrio col fondo, specialemente in vasche mature.
Cosa significa?
Mettiamo di avere una vasca sovrappopolata, con nitrati a 25 ppm e fosfati a 2 ppm o anche maggiori.
Effettuiamo un cambio parziale del 10% con acqua priva di NO3 e PO4.
Se ripetiamo i test scopriremo che i nitrati sono scesi del 10% e i fosfati sono rimasti costanti. Iniziamo a schiavizzarci con resine antifosfati e ad eccedere coi cambi parziali, sballando l'equilibrio della vasca e spianando la strada alle alghe.
Dopo questa lunga premessa, provo ad illustrare un metodo per rendere innocuo l'atomo di fosforo. E' un sistema usato nei depuratori industriali e in un particolare tipo di filtro derivato dall'amburgo: il PMT (Poldo11 Medium Technology filter, dal nick del suo creatore).
Se facciamo passare l'acqua da trattare in uno stadio anaerobo (povero di ossigeno) seguito da uno di aerazione e sedimentazione, otteniamo quello che viene definito "reattore ANANOX".
I fanghi di sedimentazione contengono il famoso flocculato batterico.
Se confiniamo in un ambiente (camera anossica, per il PMT) questi fanghi evitiamo il formarsi di una biomassa filamentosa nello stadio ossidativo e nel contempo vengono ossidati i solfuri prodotti dal precedente stadio anaerobo.
E il fosforo?
Bene, determinati ceppi batterici, in particolari condizioni, sono in grado di utilizzare le forme ossidate dell'azoto come accettori di elettroni al posto dell'ossigeno molecolare ("ingrassano" col fosforo).
Se riusciamo a fornire l'adatto ambiente prendiamo due piccioni con una fava: la riduzione del nitrato ad azoto gassoso e l'incapsulamento del fosforo nel citoplasma del batterio.
Questo a condizione che le colonie dei fosforo-accumulanti siano sottoposte a stress in condizioni anossiche.
I fanghi di sedimentazione a questo punto conterranno fosforo mineralizzato, non più solubile ed infine una diminuzione della concentrazione di PO4.
La massa di fanghi varierà in funzione della popolazione dei fosforo-accumulanti, ovvero si regolerà in funzione del carico organico da smaltire.
Ricapitolando: stadio anaerobico - sedimentazione dei fanghi primari nella camera anossica - stadio di aerazione (strippaggio) con sedimentazione dei fanghi secondari che vengono ricircolati nella camera anossica - uscita di acqua limpida e cristallina.
Ora buon mal di testa a tutti... :-D :-D :-D
Paolo Piccinelli
18-03-2009, 10:37
Se ripetiamo i test scopriremo che i nitrati sono scesi del 10% e i fosfati sono rimasti costanti.
Il fenomeno che citi è molto evidente per quanto riguarda i fosfati, ma è presente anche per i nitrati... (questa precisazione solo per rompere i cog***ni :-D )
Esiste la remota possibilità di vedere uno schema del PMT? #24
scriptors
18-03-2009, 10:38
#e52
considerando anche i costi ... diciamo che la cosa può essere utile a chi ha 10 discus in una vasca da 100 litri #24
luca2772
18-03-2009, 10:46
Il fosforo entra prevalentemente nel sistema come fosforo organico particolato, viene idrolizzato in fosforo organico solubile, mineralizzato in ortofosfato (PO4---), assimilato dalle alghe con accumulo interno, successivamente rilasciato come fosforo organico particolato e depositato nel sedimento dove i decompositori lo riciclano come fosforo inorganico o organico solubile (ecco spiegato l'equilibrio fondo-fosfati).
I fosforo accumulanti in condizioni di aerobiosi/anaerobiosi possono rispettivamente rilasciare/accumulare fosforo inorganico. POichè lo usano per crescere, la quantità assorbita è maggiore di quella rilasciata.
Smaltendo la biomassa si rimuove il fosforo (deve essere periodicamente sifonata parzialmente la camera anossica).
I fosforo-accumulanti accumulano fosforo in forma di polifosfati e nello stesso tempo denitrificano (utilizzando i nitrati come accettori di elettroni).
Fondamentale, è la presenza di carbonio organico, in assenza del quale il sitema va in crash (da qui la difficoltà di gestire un filtro PMT-derivato).
Aggiungo, come nota a margine, che se la fase redox del sedimento passa da ossidata a ridotta (ad esempio per anossia da eutrofizzazione, come il triste caso del lago di Varese), si ha rilascio di fosforo secondo la reazione
FePO4 + HS- + e -> FeS + HPO4--
con nuova crescita algale (una sorta di "effetto valanga").
Ultimissima noticina (poi chiudo): un metodo chimico per toglierci di torno i fosfati consiste nell'impiego di cloruro ferrico, il quale reagisce coi PO4 e precipita sotto forma di fosfato ferrico (la polverina che generano i sacchettini di resine antifosfati a caro prezzo vendute ;-) ).
A ragion veduta, il miglior metodo di contenimento dei fosfati resta la corretta gestione dell'acquario, con un oculato bilanciamento fra vegetali e animali (la solita ricetta "tante piante e pochi pesci").
luca2772
18-03-2009, 10:50
Per lo schema del PMT, devo cercarlo nei meandri del removibile casalingo :-)
Come "primizia", lo descrivo a parole:
Primo stadio: spugna grossa (tipo amburgo), seguita da una camera col fondo forato dove - grazie alla lenta corrente - precipita il particolato nella sottostante camera anossica.
Stadio di strippaggio riempito di un mix di bioballs e cannolicchi (mi pare in rapporto 2:1) con aeratore a porosa sul fondo.
Altra camera con fondo forato per far precipitare nella sottostante camera anossica i fanghi secondari, seguita (finalmente!) dal vano pompa
Nella camera anossica è montata una piccola pompa che mantiene costantemente in lento movimento i fanghi.
Ricordi lo schema del mio primo "filtro eterno"? Era sostanzialmente il PMT salvo che al posto della pompa di movimentazione dei fanghi c'era un agitatore a palette ;-)
Paolo Piccinelli
18-03-2009, 10:56
Ora mi è tutto chiaro... lasciami il tempo di mettere in moto il 650 litri che mi arriverà entro il mese prossimo e poi ti stupirò.
...grosso modo lo schema sarà: pozzetto di tracimazione che scola su un percolatore a bioballs con fondo forato seguito da spugnone, il tutto posto su graticola di raccolta fanghi; stadio finale di acidificazione mediante torba scura :-))
http://www.discuspassion.net/forum/index.php/topic,863.0.html
godete :-))
lo avevo gia' visto , ma credo che sia solo "per utenti esperti" io rischio di ammazzare tutti i pesci ;-)
ma sto signor Poldo 11 e' un guru dell'acquariofilia ho letto miliardi di pagine scritte da lui in altrettanti forum ,ma che fine ha fatto?
luca2772
18-03-2009, 12:54
Allestimento...? Ricorda che il tasso di crescita dei fosforo-accumulanti è vincolato al pH, al tempo di stazionamento dei nutrienti ed alla saturazione dell'ossigeno nei vari stadi.
Niente percolatore, se fai come immagino una sump, prevedi una prima camera di decantazione, seguiti da una camera di lapillo, con fondo forato (e sottostante camera anossica), altra trappola fanghi e camera di strippaggio (io userei solo bioballs grosse, con porosa ed aeratore potenti) con grata comunicante col "doppio fondo"; ulteriore trappola e vano pompa di risaltita.
Per il ricircolo dei fanghi ricorda che è indispensabile un movimento molto lento e costante. Ah, prevedi un sistema per scaricare una parte dei fanghi (ed uno per il carbonio organico.
...Fruttosio?)
Paolo, ricordi che io stesso abbandonai la tipologia di reattore proprio per il rischio di crash?
Mi sa che stiamo facendo scappare tutti i neofiti che provano a leggere e poi ululano via :-D :-D :-D
Mi sa che stiamo facendo scappare tutti i neofiti che provano a leggere e poi ululano via
inatti io lo sposterei sto topic poiche'va subito in basso e resta difficile seguirlo ...poi e' uno step avanzato dell'acquariofilia.
luca2772
18-03-2009, 13:02
http://www.discuspassion.net/forum/index.php/topic,863.0.html
godete :-))
lo avevo gia' visto , ma credo che sia solo "per utenti esperti" io rischio di ammazzare tutti i pesci ;-)
ma sto signor Poldo 11 e' un guru dell'acquariofilia ho letto miliardi di pagine scritte da lui in altrettanti forum ,ma che fine ha fatto?
E' sparito dalla rete...
Credo che i suoi metodi di filtraggio "alternativi" (per non dire esoterici) unitamente alla franchezza e schiettezza del suo modo di porsi abbia urtato qualcuno e fra banning e flames si sia ritirato "in convento" coi suoi discus e i suoi filtri...
A mio modo di vedere un vero peccato... Non ho mai avuto modo di scambiare con lui due battute...
Metalstorm
18-03-2009, 13:05
pozzetto di tracimazione che scola su un percolatore a bioballs con fondo forato seguito da spugnone, il tutto posto su graticola di raccolta fanghi;
più o meno il sistema che avevo pensato per il malawi di cui discutevamo poco tempo fa
luca2772
18-03-2009, 13:11
Il titolo del thread è Il filtro, a cosa serve e come sceglierlo.
Dopo le doverose indicaziosi su "a cosa serve", credo sia il momento di passare a "come sceglierlo" (anche perchè stiamo andando troppo in profondità...)
Essendo nella sezione primo acquario, proporrei di fornire le indicazioni che un neofita si aspetta :-)
Credo che i suoi metodi di filtraggio "alternativi" (per non dire esoterici) unitamente alla franchezza e schiettezza del suo modo di porsi abbia urtato qualcuno e fra banning e flames si sia ritirato "in convento" coi suoi discus e i suoi filtri...
A mio modo di vedere un vero peccato... Non ho mai avuto modo di scambiare con lui due battute...
so' che si chiama Massimo Andreazzoli ,ma su facebook non e' iscritto chissa magari prima o poi riusciamo a scovarlo ,credo che sia andato avanti perche questi progetti sono abbastanza vecchi.
scriptors
18-03-2009, 14:23
ok, se ho tempo in serata butto giù due righe 'sintetiche' sul 'Come Sceglierlo' anche se dovrebbe essere automatico in base a quanto esposto nei primi post (prima delle divagazioni)
Sulle ultime cose non vi seguo più neanche io, ma forse perchè i miei problemi derivano dalla perenne carenza di fosfati e nitrati, quindi figuriamoci se dovessi impelagarmi in certe cose (e poi andare dal farmacista a chiedere una decina di Clismalax :-D :-D :-D )
Riguardo l'Ammonio e le sue concentrazioni 'minime necessarie' stò avendo delle conferme verbali (ma io voglio le prove tecniche insindacabili :-D ) e Tom Barr mi ha inviato delle dispense che devo tradurre e studiare sperando che siano utili a chiarire la cosa ... girovagando ho trovato un forum inglese e subito ho postato la 'pulce' -11
Paolo Piccinelli
18-03-2009, 14:32
Io per ora lo lascio ancora qui... quando arriviamo a 9 pagine lo chiudo, me lo stampo o lo trasformo in pdf e ve lo giro via mail... poi estrapoliamo le cose più "succose" e le andiamo ad approfondire in chimica... che dite?!? #24
scriptors
18-03-2009, 15:22
Fai anche il calcolo sul numero di letture ricevute dal topic e vedi se sia il caso o meno. Lo scopo principale dovrebbe essere quello divulgativo, motivo per cui abbiamo iniziato in questa sezione (anche se poi siamo andati OT, secondo mio modesto parere #12)
Se poi qui non lo legge nessuno ... fatevobis ;-)
Al massimo si potrebbe spezzettare e portare l'ultima parte del topic in chimica e/o altre sezioni che permettono un maggiore approfondimento #24
ps. pura nota ironica/polemica :-D
guardando il numero di letture che ha avuto il post di Milly sul ciclo dell'azoto (magari confrontato con il numero di nuovi post della sezione) ... #23
Metalstorm
18-03-2009, 15:42
più che in chimica, lo vedrei bene in tecnica dolce....ragazzi, la mia mente contorta a leggere i vostri interventi si sta scaldando e attivando #18 #19
Ragazzi perchè non ne fate un'articolo? Anche se è "sperimentale", può interessare parecchio... io sono giorni che mi leggo questo topic :-)) e se non ho postato per farvi i complimenti è solo perchè temevo di andare OT (appunto, Paolo, ora cancella pure il mio intervento :-)) )
Anche io non scrivo ma seguo qua e la e non tutto....io direi di semplificare ancora.
vorrei anche io la copia in pdf ;-)
Paolo Piccinelli
18-03-2009, 16:41
...per adesso sta qui, perchè è una "finestra sul cortile" per molti, che anche solo a livello di curiosità l'hanno letto. ;-)
L'idea sarebbe di rileggerlo (con voi) e di scegliere magari degli spunti interessanti da approfondire nelle sezioni tematiche... riguardo all'off topic, c'era da aspettarselo... ma va bene così ;-)
scriptors
18-03-2009, 17:14
http://www.revfacagronluz.org.ve/PDF/enero_marzo2006/N.%20Morales-ingles.pdf
Diciamo che la strada è forse quella giusta ma, cercando una cosa se ne trovano altre altrattanto, se non più, interessanti.
Nota 'deludente' (ma provo a farci un calcoletto stechiometrico per vedere di che ordini di grandezza parliamo, ma credo abbastanza elevati) è che hanno utilizzato il Nitrato di Sodio come fonte di NO3 ... a mio modo di vedere il sodio 'ingarbuglia' qualsiasi cosa nelle nostre vasche #06 e mi fa tornare in mente la, non ancora dimenticata, voglia di sperimentare altri sali tipo Nitrato di Calcio per l'abbattimento dei cloruri ed altri per quanto riguarda i solfati #24 ma, come se non bastasse, andiamo OT ;-)
L'articolo, molto interessante, riguarda la coltivazione della Lemma al variare di PH e di diversi tipi di Azoto e le diverse tipologie di alghe che crescono nella medesima soluzione ... e le sorprese certo non mancano.
In effetti si potrebbe modificare il titolo del topic:
Il filtro, a cosa serve e come sceglierlo ... e come influisce sulla fertilizzazione #19
rilancio anche con questo:
http://www.plantphysiol.org/cgi/reprint/94/3/944.pdf
ma prendetelo come un appunto personale ancora da approfondire
scriptors
18-03-2009, 20:08
Come scegliere un filtro.
Per quanto possa sembrare banale scegliere un filtro non è una impresa proprio facile, specialmente se questo non è compreso nell'acquisto della nuova vasca (se esterno) o non è di tipo interno e quindi già fissato, saldamente o quasi, alla vasca stessa.
Il primo fattore discriminante è il più banale: interno o esterno ?
Il filtro interno ha i seguenti svantaggi:
- l'indubbia scomodità di occupare spazio in vasca
- essere esteticamente poco gradevole
- per la manutenzione occorre scoperchiare la vasca
ma ha alcuni vantaggi non di poco conto in caso di problematiche:
- mantenimento della flora batterica per maggior tempo in caso di mancanza di alimentazione e/o di ricircolo dell'acqua
- non ci sono tubi penzoloni che, in caso di rottura, possono diventare sifoni e svuotare mezza vasca per terra
- difficilmente possono diventare rumorosi e/o sono fonte di sporcizia per terra
- per la manutenzione occorre scoperchiare la vasca e quindi si è costretti/invogliati a pulire anche il resto della vasca e fare le potature
Il filtro esterno ha i seguenti svantaggi:
- necessità di avere uno spazio idoneo sotto la vasca
- tubi che possono rompersi e svuotare 'leggermente' la vasca
- maggiore accortezza durate le operazioni di manutenzione (se dovesse rompersi una tenuta, un aggancio o qualsiasi cosa simile restiamo senza filtro e/o allaghiamo casa)
ma ha l'indubbio vantaggio che possiamo prenderlo della grandezza che più ci piace (teoricamente).
Detto questo lascio a voi la scelta tra interno ed esterno.
Le cose principali, secondo me, che fanno la differenza, nell'acquisto di un filtro, sono le seguenti:
- portata della pompa regolabile
- spazio disponibile per eventuali aggiunte di intrugli chimici come resine, carboni ecc. ecc. :-D
- una eventuale presenza di tutti i raccordi e i materiali filtranti necessari
- dimensioni generose che fanno sempre comodo
- quanti e più svariati accessori, acquistabili a parte, ma già predisposti in caso di bisogno, senza quindi essere costretti a modifiche non sempre facili e fattibili
Orientativamente, in fase di acquisto, è sempre meglio prendere un filtro più grande rispetto a quello 'consigliato' per il proprio tipo di vasca ma 'consigliato' per la vasca di dimensioni più grandi e prossime a quelle della propria vasca ... esempio:
supponiamo che il produttore del filtro abbia a catalogo filtri per vasche da 50, 80, 100, 150, 200, 300, 400 litri
ora se abbiamo una vasca da 100 litri io suggerirei un filtro per vasche da 150 o 200 litri e con pompa regolabile in modo che la velocità della pompa sia sempre approssimata a 3 volte la capienza della vasca (prendere un filtro ancora più grande non credo, ma solo per il momento, che possa essere utile)
attenzione, spesso si trovano come ricambio le sole giranti delle pompe in dotazione che, riducendo un po le dimensioni delle pale riducono la portata complessiva della pompa (con spese esigue riusciamo a regolare in ribasso e/o in aumento pompe non regolabili che abbiamo in dotazione)
Come ultimo consiglio meglio rivolgersi verso prodotti di marca e cercare sul forum qualcuno che ne abbia parlato ... ovviamente spero bene.
I prodotti delle marche più conosciute hanno l'ottima qualità di fornire i pezzi di ricambio per i propri prodotti, dover gettare, ad esempio, un filtro esterno perchè non si riesce a trovare una guarnizione sarebbe, giustamente, una bella seccatura ;-)
Una buona idea è anche pensare di collegare l'alimentazione ad un UPS che previene problematiche di mancanza di alimentazione e/o peggio eventuali sbalzi di tensione che potrebbero bloccare la pompa.
Dimenticavo una cosa importante:
per vasche dai 150 litri in su, se intendete piantumarle con parecchie piante a stelo alte e/o echinodorus belle grandi può diventare conveniente, se non obbligatorio, pensare di acquistare anche più di un solo filtro in modo da trasformarne uno come solo o quasi biologico e l'altro come solo, o quasi, meccanico e mantenere la costante movimentazione dell'acqua in tutta la vasca fondamentale per la coltivazione delle piante e l'ossigenazione di tutta la vasca.
Sembra strano ma una delle principali cause di 'problemi' è dovuta proprio alla mancanza di movimento d'acqua in alcune zone della vasca.
domanda:
Ammettiamo che io abbia la possibilita' di trasportare l'acqua della vasca allesterno (ce l'ho in effetti) la mia idea sarebbe quella di costruire una gronda esterna alla stessa altezza o piu alta del livello dell'aquario e riempirla con un enorme quantita' di piante galleggianti che prenderebbero luce diurna ma non sole diretto ,oppure con piante normali con tanto di terriccio sistemato in modo che riceva l'acqua ma non si mescoli con essa ,secondo voi potrebbe funzionare come sitema per l'abbattimento dei nitrati per la mia vasca coi ciclidi africani?
tipo un sistema per lo smaltimento delle acque di alcune fabbriche.
i pro e i contro?
Paolo Piccinelli
19-03-2009, 08:56
flashg, se digiti refugium nella funzione cerca troverai diverse cosette ;-)
Solitamente si fa inserendo una lampada nel vqano sump e buttando lemna, ceratophyllum et similia nella medesima.
Come l'hai fatto tu teoricamente funziona, ma avresti un sacco di problemi operativi, dal forare le pareti, alla temperatura che subirebbe sbalzi di decine di gradi nell'arco dell'anno, alla fortissima evaporazione, al sicuro inquinamento da larve, nematodi e compagnia... insoma ti andresti a cercare il freddo per il letto!! ;-)
scriptors
19-03-2009, 10:14
flashg, io vedrei il tutto come una mangiatoia automatica, se ci metti anche un po di daphnie :-D
l'idea è buona ma dovrebbe essere a tenuta stagna per evitare inquinamenti esterni, poi avresti una marea di alghe che ti costringerebbe ad una filtrazione 'ottima' prima di poter mettere in vasca l'acqua di ritorno.
Insomma non lo vedo un buon sistema se non come vasca secondaria sotto o di fianco la vasca.
Se hai spazio, tempo, soldi ecc. ... per abbattere i nitrati vedo due possibilità:
- fare un filtro denitrificatore (potrebbe bastare anche un piccolo filtro ma tenuto lentissimo)
- fare un plantaquario, con pochi pesciolini e/o caridine, e seguire un po lo schema che hai fatto (basterebbe un po di perlon come separatore tra una vasca e l'altra)
ps. il sistema migliore resta quello di fare i cambi d'acqua considerando che comunque vanno fatti ;-)
luca2772
19-03-2009, 10:23
Esisteva un tempo il "filtro ad alghe": era costituito da lastre debolmente inclinate e fortemente illuminate su cui si faceva scorrere l'acqua prelevata da un tracimatore in vasca. Alla fine l'acqua finiva in fondo ad una tanica dove una pompa la ributtava in vasca.
Funzionare funziona, però costicchia in termini energetici per illuminare le lastre...
... Quasi quasi ne faccio uno per la vaschetta-laboratorio nel box :-D e poi vi faccio sapere ;-)
Paolo Piccinelli
19-03-2009, 10:30
...ecco, ora stiamo veramente sbracando!!! :-D
A questo punto faccio una vasca di servizio a fianco della principale fatta così:
Contenitore di plastica da 30 litri:
http://www.hwtweakers.net/immagini/rootkill/vaschetta.jpg
5 cm di terriccio da giardino, 10 cm di sabbia edile e una mangrovia... piccola pompa per il ricircolo ed ho un denitratore a clorofilla oltre che una soplendida pianta d'appartamento.
Tornando seri... una sump generosamente dimensionata con una pl da 30w e una palla di ceratophyllum per me basta ed avanza :-))
Paolo Piccinelli, tu ci scherzi ma le mangrovie io ce le ho davvero :-))
Paolo Piccinelli
19-03-2009, 11:15
...e io no?!? ;-)
ora ho un'altra idea , pero' mi servirebbe sapere quale e' la pianta che in assoluto assorbe piu' nitrati ,la lemma l'ho avuta nel 60 litri e non mi sembra porti troppi benefici magari anche qualcosa che cresca emerso..
Paolo Piccinelli
19-03-2009, 11:27
pothos :-))
scriptors
19-03-2009, 11:46
Tornando seri (nel frattempo sto facendo lo Sherlock Holmes del rapporto Ammonio Nitrato #23 ) ho delle novità riguardo il famoso rapporto Ammonio vs Nitrato che, c'era da immaginarselo, in parte smentiscono le mie convinzioni ed in parte le confermano.
Qui una delucidazione delle Walstad: http://www.aquabotanic.com/plants_and_biological_filtration.htm
Sembra che le piante preferiscano l'Ammonio (e questo lo sapevamo), ma a prescindere da qualunque concentrazione sia esso presente.
Approfondendo la cosa, ho trovato questo: http://weriguam.org/docs/tr_10.pdf (una fonte della Walstad)
In realtà la cosa diventa quasi una conferma della 'mia fissazione' ma sotto un aspetto diverso ... spiego a parole mie una frase conclusiva (pag.18)
L'Ammonio, fino a quando è presente in vasca, inibisce l'utilizzo del Nitrato da parte delle piante, quindi fino a quando avremo Ammonio in vasca avremo piante ed alghe in salute ... oltre che aumento dei nitrati in vasca che non vengono consumati.
Mettendo in competizione la filtrazione biologica con le piante/alghe (relativamente l'Ammonio) costringeremo queste ultime ad utilizzare il Nitrato favorendo (per il momento ne ho solo la presunzione) le piante, in favore delle alghe, dato che hanno mediamente una maggiore disponibilità energetica.
Va anche detto che:
- le piante utilizzate nelle ricerche non sono quelle maggiormente utilizzate nelle nostre comuni vasche
- la mia voglia di arrivare ad una certa 'spiegazione', di una mia personale convinzione, può facilmente 'falsare' il senso di alcune cose (ovviamente in maniera involontaria)
- senza entrare nel merito della tossicità dell'Ammonio (diciamo della sua componente più tossica l'Ammoniaca, ma in base al PH) versare dell'Ammonio in vasca è la peggiore cosa che si possa fare, quindi toglietevelo dalla testa #23
Paolo Piccinelli
19-03-2009, 11:53
Io penso che l'ammonio sia come un vassoio di pizzette già aperto, scartato e tiepido, mentre il nitrato sia una confezione di pizzette surgelate ancora da scongelare prima di poterle mangiare.
Personalmente, per prima cosa finisco quelle già pronte e poi, se ho ancora fame, mi sposto verso le altre ;-)
scriptors
19-03-2009, 12:25
Paolo, il problema non è se l'Ammonio viene consumato prima del Nitrato (questo l'ho sempre saputo, è sempre stato chiaro e non l'ho mai negato)
Il discorso è che le piante hanno il microonde e si riscaldano le pizzete, le alghe non credo hanno il microonde ma, al massimo, la fornacella ... quindi devono prima accendere il carbone e poi riscaldare le pizzette mettendoci un tempo maggiore e rigirandole ogni tanto :-D
In pratica cerco di approfondire il perchè, avere piante in salute, quasi sempre implica non avere alghe e perchè, vasche mature portano alle medesime condizioni e ... cosa importante ... come possiamo agevolare il tutto in maniera semplice, più facile e certo più economica ed efficace rispetto dosaggi di Excel o perossido e/o altri sistemi chimici 'miracolosi' quanto costosi ;-)
Secondo te, capire che, in alcuni casi eclatanti, può bastare ridurre la portata della pompa del filtro per ridurre le alghe, vale o non vale molto di più che 'suggerire' i dosaggi di Excel al neofita di turno ? (o peggio i dosaggi di protalon #13 )
#24
A me piace chiedermi i perchè di tutte le cose partendo dal presupposto che tutto quello che leggo/verifico può essere sbagliato e/o fatto diversamente ... ed in base ad alcune mie sensazioni #12 (devo dire che, in neanche due anni di acquariofilia, la cosa mi è stata molto utile)
Metalstorm
19-03-2009, 12:38
Secondo te, capire che può bastare ridurre la portata della pompa del filtro per ridurre le alghe,
e ci voleva tanto? :-D :-D :-D
scherzi a parte, il refrigium a painte mi sembra una figata: semplice e funzionale, specie in un malawi!
comunque, avete scordato due tipi di filtraggio spesso non considerati: sump e percolatore...o forse per la sezione primo acquario sono un po troppo?
luca2772
19-03-2009, 12:50
Posto, per chi avesse il "coraggio" di leggerseli tutti, i link a due "antichi" treads sul PMT che ho scovato recentemente (e ho visto che Poldo11 ribattezzò ben prima di mè "filtro eterno" il suo filtro :-D )
Gli ardimentosi troveranno materiale moolto interessante sulla gestione degli inquinanti.
prima parte
http://acquariofilia.sbinternet.it/viewtopic.php?t=19588&start=0&postdays=0&postorder=asc&highlight=
seconda parte
http://acquariofilia.sbinternet.it/viewtopic.php?t=20605&start=0&postdays=0&postorder=asc&highlight=
terza parte
http://acquariofilia.sbinternet.it/viewtopic.php?t=26207&start=0&postdays=0&postorder=asc&highlight=
quarta parte
http://acquariofilia.sbinternet.it/viewtopic.php?t=36521&start=0&postdays=0&postorder=asc&highlight=
Metalstorm Il percolatore è un filtro prettamente ossidante che andrebbe in effetti illustrato in questa sede. A te la palla ;-)
Paolo Piccinelli
19-03-2009, 12:51
sump e percolatore...
...ne abbiamo parlato tempo fa, e c'eri anche tu, in tecnica dolce... e ne abbiamo accennato anche qui
;-)
approfondire il perchè, avere piante in salute, quasi sempre implica non avere alghe
Il perchè te lo dice il nome stesso... se si chiamano piante "supeirori" è perchè sono più efficienti nella raccolta dei nutrienti, nell'assorbimento della lue e della co2 e nella redistribuzione di ossigeno e zucchri alle loro strutture interne... in pratica (oggi ho il pallino delle metafore) c'è la stessa differenza che passa fra un cacciatore/raccoglitore ed un contadino con il granaio pieno... maggiore efficienza e, in caso di necessità, possibilità di attingere alle scorte ;-)
La soluzione è sempre la cara, vecchia, buona gestione... che nel caso delle vasche matura è agevolata dal fatto che di base si è già raggiunto un buon equilibrio.
Per rispondere alla tua ultima, se consigli al neofita di mettere "un pesce in meno ed una pianta in più", in ultima analisi gli stai dicendo che, se la vasca è progettata per bene, troverà prima un suo equilibrio, serviranno meno cambi parziali e meno mastrussamenti e, quindi, la flora batterica potrà esplicare la sua azione senza interferenze... in due parole: LASCIAMO CHE LE PIANTE FACCIANO IL LAVORO PER NOI!!!
scriptors
19-03-2009, 13:05
Lasciamo che i batteri facciano bene il loro lavoro per noi ... e poi che le piante lo completino ... :-D
ps. tornando seri, le considerazioni di cui sopra (inibizione del consumo di Nitrato in presenza di Ammonio) mi spiega anche come mai, in alcune situazioni, con condizioni dell'acqua apparentemente 'buone' ci sono piante che mostrano carenze di Azoto, per me molto simili a quelle di Ferro, che poi vengono trattate aumentando appunto il Ferro ma senza risultati #24
Peccato per i pochi interventi di altri utenti che considero 'padroni' della materia :-(
Metalstorm
19-03-2009, 13:25
Metalstorm Il percolatore è un filtro prettamente ossidante che andrebbe in effetti illustrato in questa sede. A te la palla
ok ci provo (se dico boiate e/o salto qualche pezzo, ditemelo)
Il percolatore è un tipo di filtro che agisce, appunto, per percolazione dell'acqua sul supporto biologico.
Il supporto bilogico non è immerso come nei filtri tradizionali, ma l'acqua per gravità lo bagna cadendoci sopra...in fondo sarà poi posta una pompa di risalita.
Il principio di funzionameto si basa sul fatto che i batteri nitrificanti agiscono in presenza di ossigeno e la percolazione crea un effetto asciutto-bagnato tale da ricreare questa condizione.
Per favorire la percolazione, il supporto biologico utilizzato sono le bioball: palline di plastica con conformazione tale da permettere la frammentazione delle gocce d'acqua, in modo tale da aumentare la superficie di supporto dei batteri e l'ossigenazione dell'acqua.
Particolarità del filtro a percolatore:
- è quello con il maggior potere nitrificante (eliminazione dei nitriti trasformandoli in nitrati)
- ossigena molto l'acqua
- disperde co2 e alza di conseguenza il ph
- non conssente la denitrificazione
la peculiarità di ossigenare molto e di disperdere co2 con conseguente innalzamento di ph, lo rende inutilizzabile in vasche piantumate, ma si rivela estremamente efficace in vasche di soli pesci che hanno bisogno di ph elevati e forte ossigenazione:
- laghi africani (malwi e tanganica)
- acquario salmastro
Metalstorm
19-03-2009, 14:24
ma in pratica, come è fatto un percolatore e dove si posiziona?
In breve è composto da due vani:
- vano bioball, dove l'acqua scorre sulle bioball
- vano di raccolta acqua, posto sotto alla zona di percolazione, dove è presente una pompa di risalita e un filtraggio meccanico prima di essa
Per far si che l'acqua si distriuisca bene sulle bioball, è buona norma mettere una piastra forata sopra il vano bioball dove cade l'acqua proveniente dalla vasca
il percolatore può essere posizionato:
- di fianco alla vasca: l'acqua arriva al percolatore da un troppo pieno appeso al vetro
- sotto alla vasca: può essere posizionato nel mobile sotto l'acquario e l'acqua cadrà sul percolatore tramite un troppo pieno (appeso o tubo interno se il fondo della vasca è forato)....in questo modo non si avranno ingombri a lato, ma la pompa di risalita sarà maggiore)
- dentro la vasca: si può realizzare una doppia parete sul vetro posteriore (magari con uno sfondo interno 3d)....nell'intercapedine si andrà a realizzare il percolatore)
- sopra la vasca: a differenza degli altrri sistemi, l'acqua arriva al filtro tramite una pompa che pesca dalla vasca, munita di mandata a spray-bar per uniformare il getto sul filtro....inoltre, l'acqua dalla camera di raccolta torna in vasca per gravità mediante troppo pieno.
Metalstorm
19-03-2009, 14:32
in soldoni, il percolatore è un filtro dall'elevatissimo potere nitrificante e ossigenante, ottimo in vasche di soli pesci (specie se un po overstockate) come malawi e salmastri, ma che disperde tutta la co2 e innalza il ph, così da renderne impossibile l'uso in vasche con piante (esluse le galleggianti, che traggono co2 dall'aria e non dall'acqua) o in vasche che richiedono ph non alcalino (in un "sudamericano" o con i discus è inutilizzabile)
inoltre, il fatto di non avere la possibilità di denitrificare (e di non consentire l'uso di piante), per smaltire i nitrati bisogna fare i soliti cambi d'acqua regolari
Riguardo l'Ammonio e le sue concentrazioni 'minime necessarie' stò avendo delle conferme verbali (ma io voglio le prove tecniche insindacabili :-D ) e Tom Barr mi ha inviato delle dispense che devo tradurre e studiare sperando che siano utili a chiarire la cosa ... girovagando ho trovato un forum inglese e subito ho postato la 'pulce' -11
-05 -05 -05
Un link alle dispense? Un'e-mailuccia...?? Possibile?
Intanto, se può essere utile, do il link ad un piccolo articolo di un tecnico della Tetra (in inglese) dove sono elencati e quantificati molti fattori necessari ad una corretta ed efficiente nitrificazione:
http://www.fbas.co.uk/BIOFILT.html
scriptors
19-03-2009, 19:58
i link interessanti credo di averli già postati (continua a leggere dal punto in cui hai 'quotato' in poi)
Paolo Piccinelli
20-03-2009, 10:23
...mi soo letto i topics kilometrici di Poldo e dei suoi fanghi e sono giunto a tre conclusioni:
1- Poldo è completamente pazzo!! :-D
2- Non chiarisce diversi punti, in particolare non parla di valori (ph, durezza & C.) e sembra dire che i fanghi si devono accumulare all'infinito (...e dove va a finire il fosforo???)
3- Il PMT ha senso solo in vasche particolari, fatte di soli pesci (tanti) e niente piante
Che mi portano a dire che:
A- non si può parlare solo di filtro, ma si deve SEMPRE parlare di sistema vasca... per esempio nel mio "amazzonico" devo regolarmente somministrare nitrati e fosfati perchè sono sempre a zero ;-)
B- Un fondo vasca ben progettato ed una ricca flora sono molto meno macchinosi e molto più performanti (oltre che più gradevoli alla vista ed all'olfatto) di un catino di fanghi maleodoranti che sono potenzialmente un ordigno batteriologico (basta che ci sia un black out)
C- Anche con vasche di soli pesci, molto meglio i regolari cambi d'acqua che tutto 'sto casino perennemente in bilico sull'orlo del precipizio.
...quindi la mia futura vasca sarà filtrata attraverso un buon percolatore (con qualche Picci-modificuccia :-)) ) e affiderò l'eliminazione del nitrato alle mie belle piantine ;-)
Un fondo vasca ben progettato
Ciao Paolo,
potresti approfondire questo punto?
Sarebbe possibile riassumere quali sono secondo voi le caratteristiche fondamentali di un fondo ben progettato? E gli errori piu' comuni che noi neofiti facciamo nel progettare il fondo?
Con l'occasione faccio i complimentoni a tutti per il livello di questo thread, siete veramente grandissimi!! #25
Paolo Piccinelli
20-03-2009, 12:19
beh, ci sono diversi topics aperti a riguardo... ti rimanderei a quelli perchè non esiste il fondo perfetto, ma esiste solo il fondo adatto ad una specifica vasca (fatta di acqua, pesci, piante, luci, etc.)... però provo a suggerirti una soluzione economica e sperimentata:
All'inizio di questo topic (credo a pag. 2) ho postato una foto del mio attuale fondo del 300 litri piantumato... 1 cm di torba in granuli misto a elos terra zero per lo startup (durata approssimativa del fertilizzante meno di 9 mesi) e sopra 5 - 12 cm di ghiaietto di quarzo a grana medio-fine (2-3 mm).
Qui entra in gioco la gestione: moltissime piante, pochi pesci e nessuna pulizia/sifonatura, in modo che i famosi fanghi si formino negli spazi fra i granelli.
Essenziale un fitto apparato radicale per eviare fenomeni di anossia e una buona popolazione di invertebrati (lumachine e microorganismi) per decomporre lentamente il detrito... quando la quantità di detriti trovail suo equilibrio, la vasca inizia ad autofertilizzarsi (a questo punto il fondo fertile inziale è esaurito e non serve reitegrarlo).
Un fondo simile va bene se l'acquario è pensato sul lungo periodo (anni)... per un plantacquario ada, per esempio, sarebbe un macello! ;-)
Paolo Piccinelli, anche io ho letto i post di poldo11 pero' mi pare che spiegasse abbastanza bene che fine fanno i po4 dicendo che praticamente fungevano da carburante per alcuni batteri.
Resto d'accordo con te ,che una vasca ben progettata sia migliore , ma per un malawi (bello pieno) o per un allevamento di dischi sembrerebbe un buon sistema.
p.s. lo sai che al black out non ci avevo pensato? pero' c'e' anche da dire che un back-up unit per pc risolverebbe il problema alla grande..
Paolo Piccinelli
20-03-2009, 16:11
praticamente fungevano da carburante per alcuni batteri.
si, ok, le molecole vengono smontate per le reazioni chimiche, ma non vengono rimosse dal filtro e lì si accumulano... paradossalmente all'infinito, poichè lui i fanghi non li leva mai. #24
In natura precipitano in sali poco solubili formando una sorta di sabbiolina grigiastra (che sul fondo del mare si fossilizza e si trasforma in apatite)... nel PMT è un punto che non è chiarito.
un back-up unit per pc risolverebbe il problema alla grande..
Devi far funzionare 2 pompe ed un aeratore... non so quanta autonomia ti rimanga... dopodichè i batteri si pappano tutto l'ossigeno e cominciano a produrre idrogeno solforato, metano ed altre cose simpatiche.
Nel fondo vasca questo pericolo è invece piuttosto remoto.
islasoilime
05-11-2009, 05:58
Ho giusto ora finito di leggere il topic tutto d'un fiato.
Complimenti ragazzi per il livello della conversazione.
premesso che non ho gli strumenti per apportare passi in avanti nel topic, potrei portarvi la mia esperienza con la mia solita vaschetta che è ormai li da 4 anni.
poco meno di 40 litri,il fondo è alto 6-8 cm con pozzolana e akadama sotto, ghiaietto medio sopra.é ripiena di lemna e cerathophillum.Popolazione scarsa. Sifonature inesistenti, cambi mensili(o meno), filtro esterno eden moolto lento(prima l'avevo strozzato, ora non serve più). La corrente doveva essere quasi inesistente per ricreare una pozza fangosa(e questo è effettivamente) per gli anabatidi.
Veniamo al nocciolo della questione
Nitrati non rilevabili da anni sia grazie alle piante sia grazie al fondo che ormai reputo denitrificante.
Non ci sono vere e proprie esplosioni algali, anche se il muschio che una volta c'era, causa ombreggiatura eccessiva, si bloccato per molto tempo e poi sporcandosi si è ricoperto di svariate "cose" che hanno avuto vari colori nel tempo, dal verde al nero.
Suppongo che il livello di ossigeno in alcune zone basse dell'acquario sia davvero molto basso, in ogni caso i pangio sono vivi e vegeti dalla partenza dell'acquario.
Rifacendomi a quello che ho letto, da profano mi ha colpito la frase sui tubi sporchi indici di qualche problema di gestione. I miei tubi dopo quattro anni fanno schifo, si vedono fili fluttuanti dappertutto e flocculato vario.
Inoltre ultimamente il filtro aveva pochissima portata. anche pulendo la spugna uguale. Mi sono deciso a spostare i cannolicchi ed ho rilevato che erano completamente immersi in melma flocculosa marroncina. ne ho tolta buona parte, ma non tutta per paura di fare danni.
(per inciso la melma l'ho cacciata in un vaso da 2 litri dove scolo i naupli d'artemia e con mia somma gioia è diventato un sistema stabilissimo dove le artemie crescono e a volte si riproducono pure)
purtroppo dopo questa operazione il filtro, rinvigorito, ha sputato un pò di sta roba per tutta la vasca che ora è ancora più melmosa di prima.
Lo ribattezzerò acquario pozza melmosa.
Da una parte direi che l'acquario va bene, visto i valori.
Dall'altra mi chiedo se una corrente cosi scarsa, insieme a tanta materia batterica, possa portare a scarse condizioni igieniche e favorire lo sviluppo di funghi e parassiti.
Non so se il caso può interessare come una delle vasche limite o comunque particolari di cui si parlava.
spero di non essere troppo ot, nel caso cancellate pure senza pietà
:-D :-D :-D
AlbertoD
07-11-2009, 10:53
Sono un po' deluso.
Non tanto per gli argomenti trattati che invece sono interessantissimi e che pur non avendo io una preparazione chimica all'altezza di capirne più del 10 % quantomeno spingono ad approfondire
quanto per il fatto che il titolo del topic era ed è: "il filtro a cosa serve e come sceglierlo."
Da questo punto di vista l'argomento in senso stretto è stato trattato in non più di due/tre interventi.
Insomma, si è passati all'approfondimento senza prima aver sviscerato i concetti base.
Potrei umilmente chiedere una trattazione base più approfondita, senza per questo togliere valore a tutto il resto?
scriptors
07-11-2009, 14:26
AlbertoD, ogni vasca ha le sue necessità e, solo in base a queste, viene fuori il filtro più idoneo al tipo di vasca.
Alla fine quello che serve è che le nozioni (ammetto che si sia andati un po offtopic) vengano 'assimilate' e che poi ognuno sia più consapevole quando deve fare il passo finale ... l'acquisto del filtro.
Io credo di avere scritto tutto quanto in mio 'possesso' almeno fino ad ora, magari tra qualche anno qualcosa potrebbe cambiare ma, presumo, che le basi siano sempre le stesse e, a meno di non voler fare sperimentazioni particolari, siano state esposte nei primi post di questo topic ;-)
Al momento, ma solo in fase 'teorica' e non sperimentata (almeno più di una volta), ho in mente il passo successivo del 'trattato': Il filtro, a cosa serve e come sceglierlo ... e come mantenerlo pulito ed efficiente ;-)
bravo #25
felicissimo di seguirvi!
...mi soo letto i topics kilometrici di Poldo e dei suoi fanghi e sono giunto a tre conclusioni:
1- Poldo è completamente pazzo!! :-D
2- Non chiarisce diversi punti, in particolare non parla di valori (ph, durezza & C.) e sembra dire che i fanghi si devono accumulare all'infinito (...e dove va a finire il fosforo???)
3- Il PMT ha senso solo in vasche particolari, fatte di soli pesci (tanti) e niente piante
Che mi portano a dire che:
A- non si può parlare solo di filtro, ma si deve SEMPRE parlare di sistema vasca... per esempio nel mio "amazzonico" devo regolarmente somministrare nitrati e fosfati perchè sono sempre a zero ;-)
B- Un fondo vasca ben progettato ed una ricca flora sono molto meno macchinosi e molto più performanti (oltre che più gradevoli alla vista ed all'olfatto) di un catino di fanghi maleodoranti che sono potenzialmente un ordigno batteriologico (basta che ci sia un black out)
C- Anche con vasche di soli pesci, molto meglio i regolari cambi d'acqua che tutto 'sto casino perennemente in bilico sull'orlo del precipizio.
...quindi la mia futura vasca sarà filtrata attraverso un buon percolatore (con qualche Picci-modificuccia :-)) ) e affiderò l'eliminazione del nitrato alle mie belle piantine ;-)
praticamente fungevano da carburante per alcuni batteri.
si, ok, le molecole vengono smontate per le reazioni chimiche, ma non vengono rimosse dal filtro e lì si accumulano... paradossalmente all'infinito, poichè lui i fanghi non li leva mai. #24
In natura precipitano in sali poco solubili formando una sorta di sabbiolina grigiastra (che sul fondo del mare si fossilizza e si trasforma in apatite)... nel PMT è un punto che non è chiarito.
un back-up unit per pc risolverebbe il problema alla grande..
Devi far funzionare 2 pompe ed un aeratore... non so quanta autonomia ti rimanga... dopodichè i batteri si pappano tutto l'ossigeno e cominciano a produrre idrogeno solforato, metano ed altre cose simpatiche.
Nel fondo vasca questo pericolo è invece piuttosto remoto.
questo post me l'ero perso , dunque paolo i valori del poldone all'epoca erano : ph 6,5 , gh 5 , kh0,5 , no3 15 , po4 non rilevabili , cond 240
li otteneva con osmosi e sali tropic marine discus pro dosati a suo modo e se non ricordo male con l'aggiunta di un bicchiere di acqua di mare
i fanghi secondo il poldone si autoregolano , i fosfati vengono legati e precipitano anche nel pmt ( nelle ultime evoluzioni del pmt , di cui non troverai traccia in internet ) erano previsti dei "cateteri" x togliere eventuali eccessi di fanghi ed effettuare eventuali immissioni di carbonio )
ti ricordo inoltre che il pmt e' nato x le vasche di riproduzione accrescimento e allevamento dei discus , non x acquari "da salotto"
adoperando un UPS da pc modificato (leggi : sostituendo la sua batteria tampone con una x auto ) allunghi l'autonomia
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in soldoni, il percolatore è un filtro dall'elevatissimo potere nitrificante e ossigenante, ottimo in vasche di soli pesci (specie se un po overstockate) come malawi e salmastri, ma che disperde tutta la co2 e innalza il ph, così da renderne impossibile l'uso in vasche con piante (esluse le galleggianti, che traggono co2 dall'aria e non dall'acqua) o in vasche che richiedono ph non alcalino (in un "sudamericano" o con i discus è inutilizzabile)
inoltre, il fatto di non avere la possibilità di denitrificare (e di non consentire l'uso di piante), per smaltire i nitrati bisogna fare i soliti cambi d'acqua regolari
al contrario , si e' notato , negli allevamenti di carpe koi dove i percolatori sono molto usati , che pure i percolatori denitrificano
AlbertoD, ogni vasca ha le sue necessità e, solo in base a queste, viene fuori il filtro più idoneo al tipo di vasca.
Alla fine quello che serve è che le nozioni (ammetto che si sia andati un po offtopic) vengano 'assimilate' e che poi ognuno sia più consapevole quando deve fare il passo finale ... l'acquisto del filtro.
Io credo di avere scritto tutto quanto in mio 'possesso' almeno fino ad ora, magari tra qualche anno qualcosa potrebbe cambiare ma, presumo, che le basi siano sempre le stesse e, a meno di non voler fare sperimentazioni particolari, siano state esposte nei primi post di questo topic ;-)
Al momento, ma solo in fase 'teorica' e non sperimentata (almeno più di una volta), ho in mente il passo successivo del 'trattato': Il filtro, a cosa serve e come sceglierlo ... e come mantenerlo pulito ed efficiente ;-)
concordo , e' impssibile eleggere un unico filtro come non plus ultra del filtraggio dell' acquario , se no lo staremmo usando tutti , purtroppo ci sono molte variabili da dover prendere in considerazione ;-);-);-)
luca2772
17-09-2012, 09:49
si, ok, le molecole vengono smontate per le reazioni chimiche, ma non vengono rimosse dal filtro e lì si accumulano... paradossalmente all'infinito, poichè lui i fanghi non li leva mai.
... Manco io :-D
In natura precipitano in sali poco solubili formando una sorta di sabbiolina grigiastra (che sul fondo del mare si fossilizza e si trasforma in apatite)... nel PMT è un punto che non è chiarito.
Il fosforo in acquario si presenta sia in P-organico che inorganico: quest'ultimo, sotto forma di H2PO4- e H2PO4-- è assimilato dal fitoplancton che lo trasforma in polifosfati (come riserve); quello organico in maniera un po' diversa (viene trasformato in glicerofosfati) ma sempre dal fitoplancton. Quando queste alghe unicellulari muoiono il fosforo viene ri-mineralizzato sia per via batterica (in condizioni di carenza di ossigeno...) che abatterica, dall'enzima fosfatasi, grazie stavolta allo zooplancton.
Una parte però non viene trasformata e rimane in circolo parte come P-organico disciolto, parte come P-organico precipitato (la sabbietta).
Tutto chiaro, no? #19
sailplane
19-09-2012, 09:12
Wow :#O:#O:#O ma dov'era "nascosto" questo post? Grazie luca2772 per averlo riportato in evidenza #25#25#25#70
emmelle125
21-01-2013, 10:41
Discussione utilissima, che chiarisce molte cose e offre parecchi spunti di indagine.
Come sempre grazie a tutti voi :D
si, ok, le molecole vengono smontate per le reazioni chimiche, ma non vengono rimosse dal filtro e lì si accumulano... paradossalmente all'infinito, poichè lui i fanghi non li leva mai.
... Manco io :-D
In natura precipitano in sali poco solubili formando una sorta di sabbiolina grigiastra (che sul fondo del mare si fossilizza e si trasforma in apatite)... nel PMT è un punto che non è chiarito.
Il fosforo in acquario si presenta sia in P-organico che inorganico: quest'ultimo, sotto forma di H2PO4- e H2PO4-- è assimilato dal fitoplancton che lo trasforma in polifosfati (come riserve); quello organico in maniera un po' diversa (viene trasformato in glicerofosfati) ma sempre dal fitoplancton. Quando queste alghe unicellulari muoiono il fosforo viene ri-mineralizzato sia per via batterica (in condizioni di carenza di ossigeno...) che abatterica, dall'enzima fosfatasi, grazie stavolta allo zooplancton.
Una parte però non viene trasformata e rimane in circolo parte come P-organico disciolto, parte come P-organico precipitato (la sabbietta).
Tutto chiaro, no? #19
Più o meno , comunque una parte va ad accumularsi comunque
Pesce Rosso D.F.
03-11-2013, 16:05
io consiglio di mettere tutto in un articolo ...leggero no? #rotfl#
salve a tutti mi sono deciso a dare un pò di tranquillità ai miei guppy cambiando il filtro interno con uno esterno sono indeciso sul quale prendere tra askoll tetra sera o eheim.
quali sono i pregi e difetti di ognuno?
fondamentale la silenziosità, credo che la qualità da quel che ho letto non è molto diversa tra questi.
HeiSenBerG
27-02-2014, 15:32
salve a tutti mi sono deciso a dare un pò di tranquillità ai miei guppy cambiando il filtro interno con uno esterno sono indeciso sul quale prendere tra askoll tetra sera o eheim.
quali sono i pregi e difetti di ognuno?
fondamentale la silenziosità, credo che la qualità da quel che ho letto non è molto diversa tra questi.
Ciao,
Per approfondire usa la funzione "cerca" che questo forum è colmo di notizie ed esperienze.
Hai elencato tutti oggetti che "funzionano", validi. Ora bisogna selezionare quello che più calza alle esigenze del caso specifico (vasca, tipo di pesci, etc.)
Senza stare a fare una valutazione modello per modello (infiniti confronti si trovano tramite google o il forum), che è una cosa lunga (ogni marca ha piu modelli di fascia diversa...) e si farebbe prima a chiedere "quale filtro mi consigliate con X euro?" -32
Sinteticamente, queste sono le caratteristiche che dovrai valutare del modello che vuoi mettere in opera.
1. I litri/orari
2. La capacità filtrante (quanti litri di acqua tiene dentro)
3. Il volume dei materiali filtranti
4. La qualità dei materiali filtranti
5. La facilità di manutenzione
6. La silenziosità
Riguardo quest'ultima... dicono eheim siano i piu silenziosi
Duilio76
15-06-2015, 13:46
Do alcuni valori giusto per avere un buon punto di partenza:
- la portata della pompa deve andare da una a quattro volte la capacità netta della vasca, ovviamente meglio che sia regolabile
Mi spiace ma non sono affatto daccordo. E chi sono io per dire ciò? Nessuno. Sono solo uno che ci stava rimettendo una vasca con questo calcolo della portata.
La mia vasca è di 80 litri lordi ed avevo comprato il filtro esterno Sicce Whale 120 che viene dichiarato per vasche tra i 40 e i 120 litri lordi. La sua pompa ha una forza di 540l/h, quindi 6,75 volte il litraggio lordo e 8,3 volte quello netto della mia vasca.
Quindi verrebbe da dire che è un filtro persino sovradimensionato per me. Eppure aveva una potenza di uscita davvero fiacca e la vasca si è trasformata in una pozza maleodorante. E prima che qualcuno mi faccia qualche domanda su altre cose, posso dire che non vi erano altre cause al di fuori del filtro.
Infatti l'ho cambiato con uno più potente ed ora la vasca sta benissimo. La pompa che ho ora è da 800l/h, quindi 10 volte il litraggio lordo e 12,3 volte quello netto. Ammetto che forse è persino troppo potente ma a me va bene così.
Dalla mia esperienza posso affermare che una pompa filtro debba essere avere un ricircolo d'acqua tra le 8 e le 9 volte il litraggio lordo della vasca. Ne più ne meno.
Duilio76
15-06-2015, 13:59
La mia esperienza col filtro esterno non è stata un granchè.
Spinto dalla voglia di ricavare spazio in vasca, ho eliminato quello interno ed ho acquistato, come ho già scritto, un sicce whale 120. Piccolissimo e silenziosissimo.
Ma troppo poco potente e le sue spugne originali non filtravano molto facendo sporcare da schifo l'interno del filtro e i cannolicchi.
A parte questo, si creava una melma schifosa ovunque e quindi richiedeva una manutenzione settimanale molto importante. Praticamente lo dovevi smontare e pulire tutto, e dico tutto.
Forse tutto ciò è stato dovuto alla poca potenza della pompa, quindi ne deduco che il calcolo medio che si fa per la scelta della pompa, ossia 3-4 volte la capacità lorda della vasca, sia del tutto fuorviante.
Rimane il fatto che sono passato ad un sicce adv shark 800 con tecnologia a magneti e sistema venturi per l'areazione. Non per fare pubblicità a questo prodotto ma devo dire che è fenomenale. Bello a vedersi, poco ingombrante in vasca, potentissimo, getto d'acqua modulabile e direzionabile, aspirazione acqua con griglia a protezione degli avannotti, spugne che filtrano, possibilità di usare cannolicchi e rimozione sede spugne e cannolicchi rapidissima (con una mano) grazie al sistema magnetico. Che dire, ho trovato la pace mia.
L'indicazione della portata è un'indicazione di massima per orientarsi, avresti dovuto tenere conto di molti altri fattori, generalmente è sufficiente 4 o 5 volte la portata della vasca e comunque ci si regola in base alla struttura e dimensioni dei lati, altezza della colonna, flora e fauna, arredamento...basarsi solo sul litraggio è sempre sbagliato bisogna leggere un pochino prima di acquistare.
L'indicazione della portata è un'indicazione di massima per orientarsi, avresti dovuto tenere conto di molti altri fattori, generalmente è sufficiente 4 o 5 volte la portata della vasca e comunque ci si regola in base alla struttura e dimensioni dei lati, altezza della colonna, flora e fauna, arredamento...basarsi solo sul litraggio è sempre sbagliato bisogna leggere un pochino prima di acquistare.
Sono d'accordo e aggiungo che solitamente le case costruttici indicano la portata massima a filtro vuoto! ovviamente con l'iserimento dei materiali filtranti,la stessa si riduce di parecchio....in tanti sorvolano su quest'aspetto.
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